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(Stralcio da Intervento sull'affare Gladio 1991, pubbl.supra sotto Stay behind)

In via Fani, dei cento colpi sparati contro la scorta dell'onorevole Moro, furono raccolti trentanove bossoli sui quali il perito Ugolini, nominato dal giudice Santiapichi nel primo processo Moro, dice quanto segue. "Furono rinvenuti trentanove colpi ricoperti da una vernice protettica che viene impiegata per assicurare una lunga conservazione al materiale. Inoltre questi bossoli non recano l'indicazione della data di fabbricazione". Vi è scritto GFL, Giulio Fiocchi di Lecco e il calibro però non viene indicata, come normalmente fanno le ditte costruttrici, la data di fabbricazione di quei bossoli. Allora, il perito afferma che "questa procedura di ricopertura di una vernice protettica viene usata per garantire la lunga conservazione del materiale.Il fatto che non venga indicata la data di fabbricazione è il tipico modo di operare delle ditte che fabbricano questi prodotti per la fornitura a forze statali militari non convenzionali". Alla luce di tali rilievi, mi chiedo come sia potuto accadere che in via Fani fossero usati proiettili di questo tipo, molto particolari, che le ditte forniscono solo a forze statali militari non convenzionali. In ogni caso, sarebbe interessante sapere come mai questo tipo di proiettili finirono nelle mani delle Br e di quel commando che assassinò la scorta di Aldo Moro.