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4 agosto 1943

Si reca a Tangeri Alberto Berio, diplomatico, su incarico del maresciallo Pietro Badoglio, con l’incarico di ottenere dagli alleati "un po’ di respiro" e di suggerire loro di "risucchiare con opportune operazioni militari le divisioni tedesche di stanza in Italia: sbarchi nei Balcani o in altra zona europea". Armistizio

4 agosto 1943

Il Partito socialista lancia un appello al paese nel quale afferma fra l’altro: "Il governo Badoglio non significa una liquidazione della dittatura fascista, ma un tentativo estremo di salvare lo stato monarchico, la struttura sociale e l’impero. Dietro la facciata della dittatura militare sono conservati gli elementi essenziali del fascismo e, per alcuni lati, anche rafforzati. La dittatura è un fascismo senza Mussolini". P.S.I.

4 agosto 1943

A Roma, Bruno Buozzi pone al corrente delle proposte di Piccardi Oreste Lizzadri, Pietro Nenni e Sandro Pertini, informandoli di aver posto per accettare come "condizione pregiudiziale la presenza dei comunisti e in particolare quella di Roveda e Di Vittorio" . La condizione è accettata.

4 agosto 1943

A Roma, comunisti e socialisti, rappresentati rispettivamente da Giorgio Amendola e Giovanni Roveda, i primi, e da Giuseppe Romita e Olindo Vernocchi, i secondi, firmano un patto di unità d’azione. P.C.I. P.S.I.

5 agosto 1943

Gli alleati occupano Catania. Occupazione alleata

5 agosto 1943

Winston Churchill scrive al presidente degli Stati uniti, Franklin Delano Roosevelt: "Il fascismo in Italia è morto, ogni traccia ne è stata spazzata via. L’Italia è diventata rossa da un giorno all’altro. A Torino e a Milano dimostrazioni comuniste hanno dovuto essere soffocate dalle forze di polizia. Vent’anni di fascismo hanno cancellato la classe media. Non è rimasto nulla tra il Re e i patrioti che si sono schierati intorno a lui e che hanno il completo controllo della situazione, e il bolscevismo rampante". Occupazione alleata

5 agosto 1943

A Palermo, il colonnello Charles Poletti invia una lettera ad Andrea Finocchiaro Aprile nella quale scrive: "Le vostre vedute sull’indipendenza della Sicilia sono state sottoposte al generale Alexander per come avete suggerito. Comunque vi faccio ricordare ciò che dissi a voi ed ai membri del vostro Comitato il primo giorno dell’occupazione di Palermo delle Forze alleate, cioè il Governo alleato militare non appoggia alcuna attività politica". Inoltre, specifica che "i prigionieri di guerra italiani che sono siciliani e non ufficiali effettivi, sono stati già rilasciati. Stiamo provvedendo nei riguardi dei capi fascisti" Separatismo- Sicilia

5 agosto 1943

A Roma, giunge la richiesta inviata il 19 luglio dal rabbino Isaak Herzog perché il Vaticano si interessi a favorire l’emigrazione di "numerose famiglie israelite" rimaste in Polonia "mentre il loro capo è riuscito a trasferirsi in Palestina". Vaticano

5 agosto 1943

A Laveno Mombello (Varese), un uomo è ucciso durante il coprifuoco. Repressione armata- caduti

5 agosto 1943

Sono reintegrati nei loro incarichi universitari Guido De Ruggero, Mario Corti e Guido Calogero.

6 agosto 1943

A Londra, il presidente del governo greco in esilio informa l’ambasciatore britannico che il nunzio apostolico a Berna ha interpellato per due volte l’ambasciatore greco in Svizzera per sapere se il governo ellenico è disposto a fare da mediatore fra gli alleati e l’Italia per giungere ad una pace separata. Vaticano

6 agosto 1943

A Tangeri, il consigliere del ministero degli Esteri Alberto Berio parla con il console generale britannico A.D.F. Gascoigne per dirgli di essere autorizzato ad iniziare trattative con un rappresentante inglese e uno del generale americano Eisenhower. Armistizio

6 agosto 1943

A Tarvisio (Udine), Raffaele Guariglia, ministro degli Esteri e Vittorio Ambrosio, capo di S.M. generale, si incontrano con Joachim von Ribbentrop, ministro degli Esteri tedesco, e Wilhelm Keitel, capo di S.M.

6 agosto 1943

A Milano, in casa del duca Gallarati Scotti, fratello dell’ultimo podestà prima della caduta del fascismo, si svolge una riunione per decidere la fondazione di un giornale antifascista oltre che per creare un organismo politico operativo. All’incontro partecipano: Giuseppe Carpi e Paolo Cordova, per Ricostruzione liberale; Pietro Bruno e Gianfranco Traghi, per i giovani azionisti; Raffaele De Grada, Vittoria Giunti e Piemonte Boni, per i comunisti. Questi ultimi non erano stati invitati ma si sono presentati egualmente. La riunione si conclude con la decisione di rincontrarsi il 10 agosto per mettere a punto i dettagli organizzativi, e l’accordo di invitare in forma permanente almeno 2 rappresentanti giovanili di ogni gruppo antifascista. Alle riunioni parteciperanno anche Vinca Berti, Teresa Mattei e Gianfranco Mattei. Nella stessa giornata si svolge una riunione di esponenti democristiani, alla quale partecipano Brusasca, Clerici, De Gasperi, Falck, Meda, Migliori, Malavasi, Vercesi. Nel verbale della riunione si osserva fra l’altro: "Completa autonomia dalla gerarchia ecclesiastica nel senso che non sia conveniente che i nomi dei nostri individui rappresentativi anche per cariche amministrative siano richiesti all’autorità ecclesiastica: si dovrà per questi ultimi aver cura che siano persone benviste alla autorità; ed essa potrà soltanto esserne previamente informata". D.C.

6 agosto 1943

A Roma, si svolge una riunione riservata fra il maresciallo Pietro Badoglio, il capo della polizia Carmine Senise, l’ispettore generale di Ps Saverio Polito e il capo di Sm della marina, ammiraglio Raffaele De Courten, per decidere in quale posto portare Benito Mussolini.

6 agosto 1943

A Roma, il quotidiano del Vaticano "L’Osservatore romano", nell’articolo intitolato "La vittoria della verità" scrive che la tragedia che sta vivendo l’umanità è la conseguenza di "ciò che si è pensato, voluto e perpetrato contro Cristo e nonostante la Chiesa" da quando la borghesia, nella seconda metà del 18° secolo, ha scelto il razionalismo. Vaticano

6 agosto 1943

Pietro Nenni annota nel suo diario: "Come il fascismo pare lontano, il fatto di un’altra epoca. Sui muri non sono che scritte di esecrazione a Mussolini e di evviva a Matteotti. I simboli del fascismo sono stati scalpellati dai pubblici edifici e si direbbe che non abbiano mai avuto la minima presa nei cuori". P.S.I.

6 agosto 1943

E’ scarcerato l’esponente comunista Mario Alicata. P.C.I.

6 agosto 1943

A Palermo, inizia la pubblicazione del quotidiano "Sicilia liberata".

7 agosto 1943

A Roma, nel corso di una riunione, i componenti del Consiglio del re approvano con la maggioranza di due terzi la decisione di uscire dalla guerra.

7 agosto 1943

Milano e Torino sono bombardate dall’aviazione alleata. Occupazione alleata

7 agosto 1943

A Milano, comunisti, azionisti e socialisti costituiscono un ‘Comitato permanente di vigilanza e di difesa per la libertà e la pace del popolo italiano’. P.C.I. P.S.I.

7 agosto 1943

Benito Mussolini è trasferito da Ponza alla base navale della Maddalena.

7 agosto 1943

Il ministro delle Corporazioni, Leopoldo Piccardi, nomina commissari straordinari delle confederazioni sindacali rappresentanti dei partiti politici antifascisti che si impegnano, però, a collaborare con il governo Badoglio solo sul piano tecnico. Movimento operaio- sindacati

7 agosto 1943

A Firenze, il prefetto Alfonso Gaetani offre la direzione dell’Unione provinciale dei lavoratori dell’industria all’azionista Ugo Mattei, e quella del quotidiano "La Nazione" a Mario Vinciguerra.

8 agosto 1943

Harold MacMillan, soffermandosi sulle proposte che pervengono dagli ambienti diplomatici e politici italiani per giungere ad una pace separata con gli alleati, annota: "Per completare il quadro, bisogna anche ricordare che un certo signor Busseti nei primi giorni del mese di agosto era andato dal console generale inglese di Barcellona sostenendo di essere latore di una comunicazione formale di vari partiti politici della sinistra. Ci sono fondati motivi – credo- per dubitare delle sue credenziali, ma non c’è motivo di sottovalutare il succo del suo messaggio: se infatti agli accennati partiti politici si volesse dare qualche riconoscimento, essi sarebbero pronti a fare il possibile per combattere i tedeschi che ora occupano l’Italia e agire a tal fine di concerto con le forze alleate…" Armistizio

8 agosto 1943

In una sua relazione, lord Francis Rennel of Rodd, governatore alleato in Sicilia, rileva come in Sicilia, al loro arrivo, gli ufficiali alleati "nominarono un certo numero di boss mafiosi e permisero a questi stessi boss di scegliere e proporre uomini di loro fiducia". Occupazione alleata

8 agosto 1943

A Castelnuovo di Traù (Spalato), un uomo è ucciso durante il coprifuoco. Repressione armata- caduti

9 agosto 1943

Adolf Hitler ordina di intensificare le ricerche di Benito Mussolini, perché il governo italiano è "capace di ogni tradimento o quasi".

9 agosto 1943

A Tangeri, il vice console generale britannico Watkinson riceve le istruzioni di Winston Churchill relative alla risposta da dare ad Alberto Berio: l’Italia deve arrendersi senza condizioni. Armistizio

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