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31 luglio 1943

A Roma, al Quirinale, nel corso di una riunione è assunta la decisione di iniziare le trattative con gli alleati. Il ministro degli Esteri Raffaele Guariglia tenta di stabilire un contatto con gli alleati tramite i rappresentanti inglese ed americano presso il Vaticano, Francis d’Arcy Osborne e Charles Myron Taylor, ma la paura dei tedeschi lo fa desistere dal tentativo. Armistizio

31 luglio 1943

Il generale Vittorio Ambrosio, capo di Stato maggiore generale, esprime nel suo diario i timori sulle reazioni tedesche ad una dichiarazione di neutralità da parte italiana: "Un incontro nel quale noi dichiarassimo di non poter più continuare la guerra- scrive- sarebbe seguito da immediati provvedimenti".

31 luglio 1943

Il governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio stabilisce, con decreto legge n.687, l’integrazione del corpo delle guardie di Pubblica sicurezza nelle Forze armate.

31 luglio 1943

Una nota ufficiosa dell’agenzia Stefani informa: "Le organizzazioni sindacali passerebbero alle dipendenze dei prefetti".

31 luglio 1943

Hans George von Mackensen invia al ministro degli Esteri tedesco, Joachim von Ribbentrop, una nota per segnalare che, secondo quanto riferitogli da Bastianini, parlando con l’ambasciatore giapponese Mussolini per la prima volta aveva ventilato "la possibilità che l’Italia potesse non essere in grado di resistere ad ogni evenienza e che fosse costretta a cedere, qualora le mancassero gli aiuti sufficienti".

31 luglio 1943

S’incontrano il feldmaresciallo Albert Kesselring e il generale Vittorio Ambrosio, che tenta di impedire l’afflusso di nuove divisioni tedesche in Italia.

31 luglio 1943

Il generale americano Dwight Eisenhower lancia un messaggio radio agli italiani: "Italiani, vi mandiamo un monito solenne…Il periodo di pausa è finito. Siate pronti. Presto inizierà l’offensiva aerea senza remissione di giorno e di notte…e quando cadranno le bombe ricordatevi che il sangue sparso di ogni italiano cade sulle mani degli uomini di Roma che, nell’ora in cui l’Italia dovrebbe decidere, hanno temporeggiato. Invece di agire per l’onore, per la pace e per la libertà". Occupazione alleata

31 luglio 1943

Winston Churchill scrive al presidente americano Roosevelt: "Tratterò con qualunque autorità italiana che possa darci quello che vogliamo. Non ho la minima paura di dare l’impressione di riconoscere Casa Savoia e Badoglio, purché facciano fare agli italiani quello che serve ai nostri obiettivi di guerra. Questi obiettivi sarebbero certamente ostacolati dal caos del bolscevismo e dalla guerra civile". Occupazione alleata

luglio 1943

A Firenze, è diffuso un volantino in ambito universitario nel quale si afferma: "la consapevolezza che la realizzazione più completa delle libertà individuali è condizionata dalla comunione di tutte le singole coscienze, ci impone il dovere di promuovere tra noi il risveglio di liberi movimenti universitari".

1 agosto 1943

E’ impartito l’ordine ai reparti della marina e dell’aviazione tedesche di procedere all’operazione di ricerca di Benito Mussolini, coordinati dal generale Student. Tutti i rapporti devono essere inviati personalmente a Hitler.

1 agosto 1943

Il ministro della Guerra, Sorice, invia una circolare nella quale è scritto: "Pronunciare la parola ‘pace’ nell’attuale situazione, quando la forza morale e spirituale del nostro popolo non solo è intatta ma ha attinto dai recenti avvenimenti interni fiero e rinnovato vigore, equivale a consegnare al nemico un’arma potentissima di offesa e di ricatto, e a misconoscere la capacità di resistenza dei nostri soldati che, fedeli alle gloriose tradizioni guerriere della stirpe, compiono con grande bravura sul fronte di battaglia il loro dovere".

1 agosto 1943

A Roma, Umberto Federico D’Amato entra a far parte della polizia, provenendo dal ministero per l’Africa italiana.

1 agosto 1943

Il ministro delle Corporazioni, Leopoldo Piccardi, convoca Bruno Buozzi, che aveva fatto liberare dal confino, e lo informa del suo progetto di nominare commissari alle organizzazioni sindacali esponenti del sindacalismo pre-fascista. Buozzi aderisce al progetto e viene nominato commissario della Confederazione dei lavoratori dell’industria. Movimento operaio- sindacati

1 agosto 1943

A San Giovanni di Vigo di Fassa (Trento), nel corso di una manifestazione, la polizia apre il fuoco uccidendo un dimostrante e ferendone un secondo. Repressione armata- caduti

1 agosto 1943

A Imperia, un uomo è ucciso durante il coprifuoco. Repressione armata- caduti

1 agosto 1943

A Milano, un uomo è ucciso durante il coprifuoco. Repressione armata- caduti

1 agosto 1943

A Caltanissetta, inizia la pubblicazione del quotidiano "La Sicilia".

2 agosto 1943

Enno von Rintelen riferisce ad Hitler che, a parere suo e del feldmaresciallo Kesselring, il governo Badoglio va sostenuto perché è il solo che può "impedire una slittata dell’Italia verso il comunismo". Occupazione tedesca

2 agosto 1943

Il Comando alleato lancia un messaggio radio agli italiani: "Otto giorni sono passati e Badoglio temporeggia ancora. Vi avvisiamo ancora: la nostra aviazione vi colpirà dal cielo e ben presto le nostre forze terrestri combatteranno sul vostro territorio...Abbiamo atteso; vi abbiamo avvisato. Non abbiamo scelta. Non possiamo far altro". Occupazione alleata

2 agosto 1943

Blasco Lanza D’Ajeta, capo di gabinetto del ministero degli Esteri, è inviato a Lisbona per trattare con l’ambasciatore britannico la possibilità di un approccio con gli alleati. Armistizio

2 agosto 1943

A Roma, nel corso della riunione dei rappresentanti dei sei partiti antifascisti, è affrontato, per la prima volta, il problema di giungere alla conclusione della guerra. D.C. P.C.I. P.S.I.

2 agosto 1943

Lord Rennel of Rodd, in un suo rapporto a proposito della repressione dei fascisti nei territori italiani già occupati dagli alleati, scrive: "Nonostante le critiche che vi vengono rivolte perché non si procede subito all’arresto di più persone, io rimango dell’avviso che sia preferibile continuare ad ‘estirpare’ settimana dopo settimana gli indesiderabili piuttosto che arrestare sulla base di informazioni insufficienti persone assolutamente innocue e incolpevoli che si è poi costretti a rilasciare. L’attesa dell’inevitabile giudizio provoca in genere conseguenze moralmente più efficaci delle iniziative indiscriminate che recano sempre con sé il rischio di dovere poi fare marcia indietro". Occupazione alleata. Repressione fascisti

2 agosto 1943

In un documento segreto alleato si rileva che in Sicilia vi è stato un incremento di "incontri politici nel corso dei quali si discutevano teorie politiche (non fasciste). Le due tendenze principali erano orientate verso un partito o movimento separatista che, in alcune località, veniva denominato Movimento per la Sicilia libera. Si stavano sviluppando due correnti ideologiche: l’una era favorevole alla separazione della Sicilia dall’Italia…l’altra era caratterizzata dall’idea di un sistema di governo unico per l’Italia nel quale la Sicilia si sarebbe inserita come uno Stato (federato)". Separatismo- Sicilia

3 agosto 1943

Una delegazione del Comitato nazionale delle opposizioni composta da Ivanoe Bonomi, Alcide De Gasperi, Luigi Salvatorelli, Meuccio Ruini e Giorgio Amendola si reca da Badoglio per chiedere la fine della guerra. D.C. P.C.I. P.S.I.

3 agosto 1943

A Mascalucia (Catania), la popolazione si ribella al tentativo delle truppe tedesche di razziare bestiame, dando vita a violenti scontri che provocano morti e feriti da entrambe le parti. Occupazione tedesca. Resistenza

3 agosto 1943

A Napoli, nel corso di una manifestazione, la polizia apre il fuoco uccidendo un dimostrante e ferendone 2. Repressione armata- caduti

3 agosto 1943

Una relazione della polizia segnala che "l’elemento fascista, specialmente quello più acceso, sorpreso dalla fulmineità degli avvenimenti ed anche perché rimasto privo di capi, dava immediati segni di sbandamento senza intraprendere, in genere, alcuna azione di rappresaglia o di difesa delle istituzioni fasciste". Regno del Sud

3 agosto 1943

A Roma, l’ambasciatore tedesco presso il Vaticano invia al ministero degli Esteri a Berlino il resoconto dei due discorsi tenuti, rispettivamente, da Pio XII e dal cardinale di Milano Idelfonso Schuster, il 13 giugno e nel marzo precedenti, ai fedeli. Il Papa aveva invitato i lavoratori a non prestare fede ai "falsi profeti /della/ rivoluzione sociale", condannando implicitamente gli scioperi del marzo 1943 quando gli operai avevano presentato "clamorosamente e con moti inconsulti le loro rivendicazioni". Più esplicito, il cardinale di Milano aveva affermato: "Diciamo ai nostri diletti figli di stare bene in guardia e di non lasciarsi ingannare dagli emissari dell’ateismo, ricordando ancor troppo bene ciò che il bolscevismo ha fatto in Russia, in Ungheria, in Ispagna e dovunque è riuscito, anche per breve tempo, ad impadronirsi del potere. Questo dal punto di vista religioso. Ma anche politicamente l’Italia non ha bisogno di togliere a imprestito da altri popoli e da altre civiltà la sua fede ed il suo assetto sociale". Vaticano

3 agosto 1943

Un rapporto dell’Oss rivela che "Luigi Antonini ha recentemente assunto il controllo della società Mazzini, l’organizzazione più importante di antifascisti italiani negli Stati uniti". Occupazione alleata

4 agosto 1943

A Lisbona, Blasco Lanza D’Ajeta si incontra con l’ambasciatore britannico Ronald Campbell, al quale espone la situazione italiana. Scriverà, poi, Campbell a Winston Churchill: "Dal principio alla fine D’Ajeta non ha mai fatto il minimo accenno alle condizioni di pace e tutto quanto ha detto…non è stato altro che un appello perché salviamo l’Italia dai tedeschi, nonché da se stessa, il più rapidamente possibile". Armistizio

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