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19 ottobre 1943

A Verona, giunge nel carcere locale Galeazzo Ciano, tradotto dalla Germania. R.S.I.

19 ottobre 1943

Emilio Canevari concorda con ufficiali delle Ss la creazione di una divisione italiana Ss forte di 13 mila uomini più altri 3 mila da addestrare a compiti di polizia, sotto la esclusiva responsabilità delle Ss. R.S.I.

19 ottobre 1943

L’ambasciatore tedesco a Roma, Rudolf Rahn, invia al ministero degli Esteri un telegramma in cui esprime il suo dissenso per la creazione delle ‘zone di operazioni’: "La creazione di nuove zone operative significa un ulteriore, straordinario attentato alla ricostituzione dell’amministrazione e alla salvaguardia della politica di aiuto; il moltiplicarsi di uffici tedeschi significherebbe un ulteriore declino del prestigio del Governo fascista. I risultati desiderati possono, secondo me, essere raggiunti con provvedimenti di polizia o misure militari con l’assenso e l’aiuto del Governo fascista e senza creare nuove zone d’operazione". Occupazione tedesca

20 ottobre 1943

A Blera (Lazio), i nazifascisti uccidono 14 persone sospettate di simpatie per la resistenza. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

20 ottobre 1943

A Roma, Franco Rodano scrive a Giulio Andreotti difendendo le posizioni assunte da "La voce operaia", ricordandogli le responsabilità cattoliche nella guerra civile spagnola di cui, dice, ora bisogna farsi carico "perché noi fummo sempre assolutisti quando era necessario essere liberali, liberali quando si doveva essere democratici, democratici quando si doveva passare al socialismo". D.C.

20 ottobre 1943

Muore in un incidente stradale l’ammiraglio Antonio Legnani, sottosegretario alla Marina del governo repubblicano. R.S.I.

21 ottobre 1943

L’ambasciatore americano in Spagna, Hayes, in una lettera al ministro degli Esteri spagnolo Jordana, ribadisce quanto aveva già dichiarato a Franco: "…il mio governo non /ha/ alcun interesse alla politica interna spagnola".

21 ottobre 1943

A San Martino (Lazio), i nazifascisti passano per le armi 40 persone, accusate di collusione con la resistenza. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

21 ottobre 1943

Vittorio Emanuele III scrive al responsabile della missione alleata di controllo, MacFarlane, che gli aveva prospettato la necessità di formare un vero e proprio governo. Il Re, nella sua risposta, afferma che l’attuale ministero resterà in vita fino alla conquista di Roma; che, dopo l’entrata a Roma, si potrà costituire un governo con i rappresentanti di tutti i partiti; che dopo 4 mesi dalla firma del trattato di pace si potranno tenere le elezioni per il Parlamento che affronterà la questione istituzionale; che gli italiani potranno scegliere con libere elezioni se volere la monarchia o no; che la Corona avrebbe rispettato la volontà del popolo; che linea di condotta diversa da quella indicata "minaccerebbe in questo momento l’autorità, la legittimità e la forza dello Stato, condizioni essenziali per proseguire la lotta contro i tedeschi e contro i residui del fascismo". Regno del Sud

21 ottobre 1943

A Brindisi, il maresciallo Pietro Badoglio incontra Filippo Caracciolo, esponente del Partito d’azione, e gli dice di comprendere che "sul piano politico una collaborazione con Vittorio Emanuele III è innaturale e controproducente. Tuttavia il Re rifiuta di abdicare, gli alleati lo sostengono, è giocoforza sottostare alla volontà del più forte, fino a quando i tempi non consentiranno una più libera azione". Non farà nulla per costringere il Re ad abdicare, "ma quando anche lo volesse non ne avrebbe i mezzi…Il Re non valuta affatto i suoi consigli né quelli dei più sinceri amici del Trono". Pietro Badoglio incontra anche Carlo Sforza che ribadisce il suo rifiuto di collaborare con la monarchia. Regno del Sud

21 ottobre 1943

A Bari, esce il primo numero dell’edizione meridionale di "Italia libera". Regno del Sud

21 ottobre 1943

Andrea Finocchiaro Aprile scrive una lettera a Vittorio Emanuele III nella quale intima: "Vada dunque via. Di lei, dei suoi successori, della dinastia, nessuno vuole più saperne". Separatismo- Sicilia

22 ottobre 1943

A Roma, in località Pietralata, la popolazione affamata saccheggia i magazzini viveri dell’8° reggimento del Genio, nonostante l’intervento delle truppe tedesche che aprono il fuoco, catturando numerosi prigionieri: 10, buona parte militanti di Bandiera rossa, sono fucilati. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

22 ottobre 1943

A Roma, "Bandiera rossa" scrive, nell’articolo intitolato "Sindacato unico e partito unico del proletariato", che dal proletariato si leva "un grido di dolore…sulle beghe politiche che non fanno che rafforzare la borghesia. Questo grido chiede non più comitati o partiti di questa o quella sfumatura…esso chiede una rappresentanza unitaria di tutto il proletariato".

22 ottobre 1943

A Trieste, sono nominati rispettivamente prefetto e podestà Bruno Coceani e Cesare Pagnini. R.S.I.

23 ottobre 1943

In una lettera a Emilio Lussu, Silvio Trentin critica il Partito d’azione che gli appare come "un vago fronte antifascista" e "una raccolta di sbandati" dal "vago ed equivoco programma", ma nel quale si respira una "atmosfera di altissima moralità".

23 ottobre 1943

A Roma, si svolge un secondo incontro fra i rappresentanti di Bandiera rossa e del Pci. La confluenza del primo nel secondo è ancora rifiutata perché i comunisti ufficiali "avrebbero potuto prendere in considerazione soltanto adesioni individuali al partito e /perché/ l’unica concessione possibile era quella della cooptazione negli organismi dirigenti, cittadini e nazionale del Pci, di alcuni esponenti di Bandiera rossa". P.C.I.

23 ottobre 1943

A Palermo, il ‘Fronte del lavoro’ costituito dal Partito comunista, Partito repubblicano sociale e Partito socialista scrive sul suo organo di stampa, "Il 10 luglio": "In tanti anni cosa avete fatto per il popolo? Per i poveri? Per il proletariato? Nulla! Solo affamarli! Voi della borghesia siete stati i sovvenzionatori, i giannizzeri, l’anima nera del fascismo, sovvenzionando il teppismo di tutte le cloache. Ecco cosa avete fatto voi del cosiddetto ceto elevato, classe nemica del povero, dell’operaio". P.C.I. P.S.I.

23 ottobre 1943

A Messina, inizia le pubblicazioni il "Notiziario di Messina" diretto da Silvio Longo, di tenore repubblicano e indipendentista.

23 ottobre 1943

Benito Mussolini confida al prefetto Giovanni Dolfin la sua stima nei confronti di Carlo Silvestri: "Il Silvestri è un uomo interessante, col quale avremo dei contatti. E’ un vecchio socialista che spesso non mi è stato amico: ama il Paese e questo basterà per intenderci". R.S.I.

24 ottobre 1943

La Commissione di controllo alleata (Acc) inizia la sua attività, quando ancora non è stato completato il passaggio dei poteri dall’Amg ad essa. Occupazione alleata

24 ottobre 1943

A Brindisi, Vittorio Emanuele III riceve una lettera del maresciallo Pietro Badoglio che lo informa che i partiti politici vorrebbero: "..1) Assumere essi il potere designando essi stessi i singoli ministri; 2) Abdicazione di Vostra Maestà e rinuncia di S.a.r. il Principe di Piemonte a salire al trono; 3) Elevazione a Re del figlio di S.a.r. il Principe di Piemonte con un reggente. Circa il modo di raggiungere questi risultati mi consta che essi per ora hanno manifestato l’intenzione di creare senz’altro un governo od una costituente non appena liberata Roma dai tedeschi e prima che Vostra Maestà col governo possa giungervi. Soggiungo ancora, per non tacere nulla a V.M. che è loro intenzione, e me lo ha confermato il conte Sforza, che sia io ad assumere la carica di Reggente…Io che, come Vostra Maestà ben sa e da molto tempo, sono devotamente affezionato sia a Vostra Maestà che all’Istituto monarchico, ho solo il preciso obbligo morale d’informarLa che il conte Sforza, che pur ritiene necessaria l’esistenza della monarchia per l’unità della Patria, mi ha recisamente dichiarato che il rifiuto di Vostra Maestà potrebbe portare di conseguenza la caduta della monarchia. Io non ho ancora toccato col generale Eisenhower questi argomenti. So però, perché me ne ha francamente parlato, che il colonnello Rosebery, capo dell’Intelligence Service politico, ne è perfettamente al corrente". Dopo aver letto la lettera di Badoglio, alle 15.30, il Re convoca i responsabili militari (Ambrosio, Roatta, Sandalli, De Courten) per chiedere loro se può contare sulla fedeltà delle Forze armate, ricevendo risposta positiva. Regno del Sud

24 ottobre 1943

A Roma, il prefetto invia al maresciallo Rodolfo Graziani un memorandum per chiedere che si applichi con misure concrete la dichiarazione di ‘Roma città aperta’ in previsione del "periodo di tempo in cui la Capitale potrà eventualmente non ospitare il Governo italiano né le forze tedesche di protezione, nel quale periodo Roma correrebbe il rischio, in un primo tempo, di trovarsi in balia della delinquenza e della teppa irresponsabile e –purtroppo- (a quanto si suppone) ancora armata, e in un tempo successivo occupata e dominata dalle truppe angloamericane". R.S.I.

24 ottobre 1943

Il capo di S.M. generale Gambara emette una circolare sulla riorganizzazione dell’esercito repubblicano: "Chi non si presenterà /alla chiamata di leva/ verrà arrestato insieme al capofamiglia e al podestà". R.S.I.

24 ottobre 1943

A Pavia, Ferruccio Parri insedia il Comitato militare con a capo i colonnelli Balconi e De Scalzi. Resistenza

24 ottobre 1943

A Napoli, si verifica una scissione all’interno del Pci. I dissidenti tentano di assaltare la sede della federazione comunista e danno vita, poi, ad una nuova federazione che, dal nome del rione in cui è ubicata la sede, prende il nome di Monte Santo. P.C.I.

24 ottobre 1943

A Palermo, si costituisce il Fronte unico siciliano unitario con un manifesto firmato da Enrico La Loggia; Giuseppe La Loggia; Giovanni Baviera, rettore dell’Università di Palermo; Salvatore Aldisio; Antonio Ramirez; Bernardo Mattarella; Franco Restivo; Giuseppe Alessi; Antonio Lo Presti; Giuseppe Montalbano; Mario Mineo e Gastone Canziani. Il Fronte si propone di ottenere l’autonomia amministrativa della Sicilia da parte dello Stato.

24 ottobre 1943

A Macomer, nel corso del primo convegno regionale dei partiti antifascisti, su ispirazione di Mario Berlinguer, Cesare Pintus e Antonio Lussu è votato un ordine del giorno favorevole al governo Badoglio. Regno del Sud

25 ottobre 1943

Sul "Times" appare un’intervista al maresciallo Harold Alexander che fra l’altro afferma: "Qualsiasi aiuto degli italiani è stato per noi un abbuono. Due forme di tale aiuto sono stati i carabinieri che hanno mantenuto la legge e l’ordine in Italia e in Sicilia, lasciando così liberi i nostri soldati e risparmiando ai nostri generali ogni ansietà, e le truppe italiane hanno fornito lavoro". Occupazione alleata

25 ottobre 1943

A Milano, i componenti del Cln suggeriscono a quello romano una precisazione che avrebbe dovuto impegnare i partiti sui seguenti punti: "1) Ministri nominati dal Re sino alla convocazione della Costituente e dal Re non revocabili per nessun motivo; 2) nessun giuramento nelle mani del Re, ma solenne promessa di fronte al popolo italiano di condurre la guerra e di convocare subito dopo la Costituente; 3) nel caso di rimpasti ministeriali o altri provvedimenti che comportassero l’esercizio della funzione di Capo dello stato (funzioni per il re) queste avrebbero dovuto essere esercitate dal Capo del governo antifascista". Resistenza- C.L.N.

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