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4 ottobre 1943

A Napoli, esce il quotidiano "Il Risorgimento", diretto dal critico letterario Francesco Flora.

4 ottobre 1943

A Messina, è bandito un concorso per l’autorizzazione a stampare un giornale con la testata "Notiziario di Messina".

4 ottobre 1943

A Roma, esce clandestinamente il primo numero de "La voce operaia", stampato a cura dei cattolici comunisti.

4 ottobre 1943

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio della Rsi, Francesco Maria Barracu, ordina il trasferimento immediato di tutti i ministeri, con relativo personale, nell’Italia del nord. R.S.I.

4-6 ottobre 1943

A Lanciano, la popolazione insorge contro le truppe tedesche impegnandole in 3 giorni di durissimi scontri: nella battaglia restano uccisi 47 tedeschi e 11 cittadini. Resistenza- lotta armata. Resistenza- caduti

5 ottobre 1943

E’ istituita la segreteria personale di Benito Mussolini, con a capo il prefetto Giovanni Dolfin, di cui si fa garante Guido Buffarini Guidi. Benito Mussolini comunica al prefetto Dolfin: "Domani o dopodomani mi trasferirò nella località che è stata prescelta per il mio quartiere generale. Ignoro fino a questo momento dove sia ubicata. E’ comunque sulla sponda occidentale del Garda". R.S.I.

5 ottobre 1943

Il maresciallo Rodolfo Graziani annuncia la costituzione delle forze armate della Rsi, "secondo un concetto e un principio unitario". R.S.I.

5 ottobre 1943

A Milano, "Il Corriere della Sera" riporta una dichiarazione di Alessandro Pavolini, segretario del Pfr: "Noi miriamo alla collaborazione fra gli uomini di diversa provenienza politica". Lo stesso Pavolini invia alle federazioni direttive un messaggio perché pongano fine "a troppi generici appelli all’abbraccio universale". "In materia di politica interna - scrive- e di rapporti con gli avversari ed ex avversari è per lo meno inutile che si continui a fare eco qua e là alle prese di posizione, già verificatesi nel fascismo, di alcune province fin dai primi giorni della ricostruzione". R.S.I.

5 ottobre 1943

Esce a Roma il primo numero di "Bandiera rossa", organo del ‘Movimento comunista d’Italia’, che critica pesantemente il Pci per la sua linea politica. Nell’editoriale, intitolato "In linea", scrive: "Il movimento comunista: 1) svolge attività propagandistica ed organizzativa sulle seguenti basi programmatiche: socialismo marxista, tattica intransigente e conquista rivoluzionaria del potere; costituzione sovietica dei lavoratori del braccio e della mente, di tutte le categorie. 2) cura attivamente il collegamento tra i comunisti di tutte le regioni per raggiungere su basi marxiste la unificazione delle forze del proletariato e la costituzione di un grande partito di democrazia operaia".

5 ottobre 1943

A Capua, dopo la ribellione della popolazione, i tedeschi impiccano per rappresaglia Carlo Santagata, di 15 anni. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

5 ottobre 1943

A Gaglianico, un gruppo di 6 uomini guidati da Domenico Bricarello (‘Walter’) che diverrà in seguito commissario della brigata Garibaldi, attacca il campo di aviazione, disarma le guardie e si impadronisce delle armi. Questo episodio è l’innesco della Resistenza nel biellese. Resistenza- lotta armata

5 ottobre 1943

Ad Albona (Istria), i partigiani uccidono una ventina di prigionieri italiani, senza elevare alcuna specifica accusa nei loro confronti.

5-7 ottobre 1943

A Napoli, Adolfo Omodeo comunica a 5 docenti e al direttore amministrativo dell’Università la sospensione dagli incarichi per i loro trascorsi fascisti. Repressione fascisti

6 ottobre 1943

A Santo Spirito (Bari), s’incontrano Badoglio ed Eisenhower, accompagnati rispettivamente dal maresciallo Messe e dal generale Sandalli, e dai generali Alexander, Maxwell Taylor e Brian Robertson. Nel corso della riunione, il maresciallo Pietro Badoglio perora il riarmo dell’esercito italiano e ottiene una risposta positiva. Regno del Sud

6 ottobre 1943

A Brindisi, il maresciallo Pietro Badoglio invia una circolare ai prefetti di Bari, Brindisi, Taranto, Cagliari, Sassari, Nuoro, Matera, Foggia e Potenza invitandoli a stabilire rapporti organici con i vescovi e con il clero. Regno del Sud

6 ottobre 1943

L’ambasciatore tedesco a Madrid, Hans Heinrich Dieckhoff, informa il ministero degli Esteri che Francisco Franco ha rifiutato l’invito rivoltogli di riconoscere il governo della Rsi. Altrettanto faranno Portogallo, Svezia, Svizzera, Turchia, Argentina e Vaticano. Solo Romania, Bulgaria, Croazia, Slovacchia, Ungheria e Giappone riconosceranno il governo repubblicano.

6 ottobre 1943

Il sostituto di Rahn a Roma, Moellhausen, incontra il feldmaresciallo Albert Kesselring dal quale ottiene la collaborazione richiestagli. Informa, quindi, il ministero degli Esteri:"…L’opposizione organizzata interna è stata eliminata; il governo è formato da uomini che, lo vogliano o no, sono legati alla Germania e soprattutto, se è necessario, noi abbiamo la possibilità di intervenire. In più abbiamo rappresentanti in ogni ministero il cui compito è appunto quello di fare presenti i nostri desideri ai ministri e di controllare se vengono soddisfatti. Sono create in tal modo tutte le premesse di una fattiva collaborazione. Ci libereremo di un mucchio di guai se ci serviremo del governo italiano che è a nostra disposizione". Occupazione tedesca

6 ottobre 1943

A Roma, il colonnello Herbert Kappler informa il generale Wolff che è giunto nella capitale italiana Theodor Dannecker per procedere ala cattura degli ebrei che, a Napoli, non è stato possibile effettuare a causa delle "sfavorevoli condizioni locali". Occupazione tedesca

6 ottobre 1943

Benito Mussolini ordina al governatore della Banca d’Italia di versare un importo di lire 10 milioni al figlio Vittorio. Versamento effettuato. R.S.I.

6 ottobre 1943

A Trieste, il quotidiano "Il Piccolo", riferendosi alla avanzata germanica in Istria, elogia il "meraviglioso impeto dei tedeschi" e conclude che nella regione "ogni casa ha uno straccio bianco di resa e tutti i rimasti salutano romanamente chiedendo pietà". R.S.I.

6 ottobre 1943

La direzione del Pci indirizza una lettera a quella del Partito comunista sloveno: "Noi dobbiamo manifestare il nostro completo disaccordo con voi. Noi siamo dell’opinione che, per il momento almeno, la nostra posizione di principio dell’autodeterminazione dei popoli, dell’autodecisione sino alla separazione, sia assolutamente sufficiente alle necessità della lotta. Noi possiamo sostenere senza difficoltà, e sosteniamo, la parola d’ordine di una Slovenia libera e unita, e quindi il diritto al distacco delle regioni slovene. Ma, beninteso, questo principio deve valere anche per quei gruppi etnici italiani che potessero venire a trovarsi in una situazione particolare come, per effetto della guerra, quelli della Venezia Giulia". P.C.I.

6 ottobre 1943

A Mosca, il vice ministro degli Esteri, Lozovsky, in una nota afferma che, contrariamente a quanto vogliono gli anglosassoni, "la trasformazione della Francia in potenza di secondo ordine non è vantaggiosa per l’Unione sovietica…Ferma restando la sconfitta della Germania, ci è necessario sul continente europeo un contrappeso all’Inghilterra e agli Stati uniti".

7 ottobre 1943

A Londra, Winston Churchill invia una lettera al presidente americano Roosevelt nella quale delinea la situazione nei Balcani ed ipotizza che si possano creare in quei paesi le condizioni che hanno portato l’Italia all’armistizio: "Quando ricordiamo –scrive- i brillanti risultati che sono seguiti alla reazione politica in Italia provocata dai nostri sforzi militari non saremmo miopi se ignorassimo la possibilità di un simile o perfino più grande successo in alcuni o in tutti i paesi che ho menzionato?".

7 ottobre 1943

L’avvocato Giorgio Mollica scrive al maresciallo Pietro Badoglio una lettera nella quale afferma: "L’ora che passa non è quella dei giuristi, è l’ora dei duri uomini del sangue…". Mollica propone che siano passati per le armi "da parte di chiunque" i giudici che emettono sentenze politiche, i fascisti che compiono atti di violenza, e tutti coloro che ricoprono ancora pubbliche funzioni e non provvedono a dimettersi subito. Regno del Sud

7 ottobre 1943

A Milano, il Cln lancia un appello alla mobilitazione contro i tedeschi ed i fascisti. Resistenza- C.L.N.

7 ottobre 1943

Il Comando militare tedesco emana l’ordine di arresto e deportazione in Germania di 1.500 carabinieri in servizio a Roma. Occupazione tedesca

7 ottobre 1943

A Berlino, il Comando supremo germanico annuncia che la occupazione dell’Istria è completata. Occupazione tedesca

7 ottobre 1943

A Berlino, il ministro degli Esteri Joachim von Ribbentrop comunica ufficialmente al segretario di Stato vaticano, cardinale Maglione, che "la sovranità e l’integrità territoriale del Vaticano sarà rispettata". Von Ribbentrop, inoltre, fa inviare a Rudolf Rahn un telegramma: "Il ministro degli Esteri chiede immediate spiegazioni telegrafiche delle ragioni che a vostro giudizio possono avere indotto il Duce a riprendersi Graziani". Occupazione tedesca

8 ottobre 1943

La segreteria di Stato vaticana registra la risposta della Legazione britannica circa un possibile intervento a favore degli ebrei polacchi, come richiesto dal rabbino Herzog, che suggerisce di interessare direttamente il governo inglese. Un funzionario della Segreteria di stato propone di non dare corso al suggerimento: "Non so se convenga interessare monsignor Delegato apostolico. Allo stato attuale delle cose non mi sembrerebbe opportuno…Conviene forse attendere". Il cardinale Maglione accetta il suggerimento e postilla di suo pugno: "Attendere". Vaticano

8 ottobre 1943

A Bari, il governo Badoglio ordina lo scioglimento dei volontari del ‘Fronte nazionale’. Regno del Sud

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