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27 agosto 1943

A Roma, Galeazzo Ciano ed i suoi familiari partono in aereo per Berlino da dove, nelle loro intenzioni, ripartiranno per andare in Spagna

27 agosto 1943

A Roma, il cardinale Luigi Maglione nel corso di una conversazione dice all’ambasciatore tedesco Weizsacker: "Per quanto riguarda…il pericolo del comunismo osservo che la Santa Sede se ne è preoccupata sempre ed ora se ne preoccupa anche di più, perché lo vede più imminente, giacché in tutti i paesi le sofferenze inenarrabili causate dalla guerra preparano un terreno di cultura per le teorie comuniste: gli animi esasperati sono disposti a correre sempre più verso l’estremismo. Non nascondo all’ambasciatore che spesso parlo di questo pericolo anche con i diplomatici anglosassoni". Vaticano

27 agosto 1943

A Roma, iniziano le pubblicazioni de "Il Giornale di Sicilia" con l’impegno di sostenere la battaglia contro gli invasori angloamericani.

27 agosto 1943

A Palermo, si costituisce l’Unione per l’indipendenza siciliana (Upis) che riunisce elementi fedeli ad Andrea Finocchiaro Aprile e militanti di ‘Sicilia e libertà’ di Vincenzo Purpura. Separatismo- Sicilia.

27 agosto 1943

Il maresciallo Ugo Cavallero stende il suo memoriale nel quale pone in evidenza il proprio comportamento antitedesco.

27-28 agosto 1943

A Milano, a casa di Mario Alberto Rollier, si svolge un convegno al quale partecipano Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni, Leone Ginzburg, Vittorio Foa, Franco Venturi, Willy Jervis ed altri militanti del Partito d’azione.

28 agosto 1943

Ad Algeri, il generale Dwight Eisenhower invia ai capi di Sm riuniti la richiesta che si lasci a sua discrezione la firma dell’armistizio cosiddetto ‘corto’ che contiene solo clausole militari. Armistizio

28 agosto 1943

L’aviazione alleata bombarda Cosenza. Occupazione alleata

28 agosto 1943

Con il consenso del padre, Vittorio Emanuele III, parte per Sofia (Bulgaria) la figlia secondogenita Mafalda di Savoia, che va ad assistere la sorella Giovanna il cui marito, Boris di Bulgaria, è in punto di morte.

29 agosto 1943

Ad Algeri, gli anglo americani informano i francesi delle trattative di resa con l’Italia, delle clausole dell’armistizio, e li invitano a presenziare alla cerimonia della firma. Armistizio

29 agosto 1943

Secondo quanto dichiarato successivamente da alti ufficiali alleati, a questa data è consegnato al generale Giacomo Zanussi il testo integrale dell’armistizio che costui provvederà ad inoltrare al Comando supremo italiano. Armistizio

29 agosto 1943

A Roma, si svolge al Quirinale una riunione per decidere se accogliere, entro la data del 30 agosto fissata dagli alleati, le condizioni stabilite nel testo dell’armistizio cosiddetto ‘corto’. Il Re afferma che la responsabilità della decisione ricade sul capo del governo, Pietro Badoglio. Armistizio

29 agosto 1943

A Roma, si ricostituisce ufficialmente la nuova direzione del Pci. P.C.I.

29 agosto 1943

A Firenze, si svolge una riunione della direzione del Partito d’azione, alla quale partecipano rappresentanti regionali della Toscana, Emilia, Veneto e Umbria per decidere la formazione della struttura del partito. I convenuti stabiliscono che vi sarà un comitato esecutivo centrale, comitati provinciali e regionali composti da 5 membri, e ‘centri sindacali’ per consentire "l’affiatamento tra gli aderenti delle varie categorie sociali". La direzione del partito emette la circolare n.1 indirizzata ai comitati regionali nella quale fra l’altro afferma, riferendosi ai comportamenti da assumere nei confronti del governo Badoglio: "Le cariche, se necessario, devono essere assunte solo a scopo di penetrazione e di lotta, in special modo presso quegli organismi in cui ci sia consentito di prendere immediato contato con masse da controllare, inquadrare – associazioni sindacali d’ogni natura – in particolare cercando di avere nostri rappresentanti in tutte le commissioni di fabbrica, associazioni sportive, culturali, dei combattenti e mutilati.."

30 agosto 1943

Ad Algeri, il generale Dwight Eisenhower riceve un telegramma del presidente Roosevelt che, in risposta alla sua richiesta del 28 agosto (vedi nota), lo autorizza "a procedere con le clausole militari, ad ottenere la firma e poi a trasmettere il testo completo ai rappresentanti italiani". Armistizio

30 agosto 1943

A Varsavia, giunge nelle mani del cardinale Adolf Bertram la dettagliata lettera di un ebreo di Cracovia che narra lo sterminio in corso dei suoi correligionari, con pesantissime accuse contro la Chiesa tedesca ed i cristiani. Vaticano

30 agosto 1943

A Roma, l’ambasciatore tedesco presso il Vaticano Ernst von Weizsacker sottolinea in un suo rapporto i timori della Curia romana per il pericolo rappresentato dalla "bolscevizzazione dell’Europa". Vaticano

30 agosto 1943

Il generale Wilhelm von Keitel dispone che, non appena l’Italia avrà firmato l’armistizio, le truppe germaniche procedano "al disarmo il più possibile rapido dell’esercito italiano" mentre "la pacificazione dell’Italia del nord sarà attuata utilizzando le organizzazioni fasciste". Occupazione tedesca

30 agosto 1943

Giunge a Roma, in sostituzione di Hans George von Mackensen, l’incaricato d’affari germanico Rudolf Rahn, che s’incontra subito con il ministro degli Esteri, Raffaele Guariglia. Occupazione tedesca

30 agosto 1943

Il maresciallo Pietro Badoglio decide di inviare in Sicilia il generale Giuseppe Castellano per informare gli alleati che l’Italia è disponibile a rompere l’alleanza con la Germania, a "prendere tutte le misure contro le forze tedesche per cacciarle oltre le Alpi" e a "cessare le ostilità contro le Nazioni unite", ma il ‘latore’ è stato autorizzato a fornire tutte le delucidazioni al solo generale Eisenhower. Nella memoria preparata dal ministro degli Esteri Raffaele Guariglia, affidata allo stesso Castellano, si afferma inoltre che l’Italia avrebbe potuto richiedere l’armistizio solo se "in seguito a sbarchi alleati cambiassero le attuali condizioni". Armistizio

30 agosto 1943

"Giustizia e libertà", nell’articolo "Fuori i barbari", scrive: "Bisogna creare ai tedeschi una vita insopportabile…Bisogna impedire in tutti i modi la loro attività, facendo tutto il danno possibile ai loro treni, alle loro macchine. Se scoppiano degli incidenti, bisogna non lasciarli chiudere, ma proseguirli e allargarli con tutti i mezzi".

30 agosto 1943

Leone Ginzburg ottiene il trasferimento dalla casa editrice Einaudi dalla sede di Torino a quella di Roma.

30 agosto 1943

Una corte marziale americana giudica il sergente Horace West che il 14 luglio, durante l'attacco al Piano Stella, nella zona sud- occidentale della Sicilia, ricevuto l'ordine di scortare 37 prigionieri italiani nelle retrovie perché fossero interrogati dal Servizio informazioni dell'esercito, li fucilò "con malvagità premeditata ed illegalmente". West è condannato alla massima pena ma sconterà solo 7 mesi. La Corte marziale assolve invece un altro militare, il capitano John Compton che, nell'assalto al vicino areoporto di Biscari, ordinò la fucilazione di altri 36 prigionieri. La vicenda stragista, oscurata dalla storiografia, sarà ricostruita, nel volume "Stragi dimenticate", da Gianfranco Ciriacono che perse il nonno, parenti ed amici nell'eccidio. Occupazione alleata

31 agosto 1943

L’aviazione alleata bombarda Pisa, provocando un numero accertato di 1.945 morti. Occupazione alleata

31 agosto 1943

Gli aerei alleati bombardano ancora Salerno. Occupazione alleata

31 agosto 1943

A Cassibile (Siracusa), giunge il generale Giuseppe Castellano per proseguire i colloqui con gli angloamericani, e vi trova il generale Giacomo Zanussi che però non lo informa di aver visionato il testo dell’armistizio ‘lungo’, cioè completo. La sera, Castellano rientra a Roma senza essere riuscito a indurre gli alleati a rinviare la proclamazione dell’armistizio a una data successiva al loro sbarco nella penisola. Armistizio

31 agosto 1943

Giunge a Roma il ‘plenipotenziario militare’ tedesco Rudolf Toussaint. Occupazione tedesca

31 agosto 1943

A Roma, la direzione provvisoria del Pci presenta al governo e al Comitato nazionale delle opposizioni un ‘promemoria’ redatto da Luigi Longo il giorno precedente nel quale si chiede di organizzare la collaborazione armata dell’esercito e della popolazione procedendo "alla formazione e all’armamento di unità popolari che, ripetendo le gloriose tradizioni garibaldine del Risorgimento /diano/ alla guerra un chiaro e preciso carattere di liberazione nazionale…". P.C.I.

31 agosto 1943

E’ siglato un accordo tra il Partito comunista, rappresentato da Scoccimarro, Longo e Amendola; il Partito socialista, da Nenni e Saragat; ed il Partito d’azione, da Lussu e La Malfa, che concordano sulla sostituzione del governo Badoglio con uno composto dai partiti e varano una giunta di cui fanno parte Longo, Pertini e Bauer. I partiti antifascisti si schierano inoltre contro l’iniziativa assunta da Felice Anzalone (v.15 agosto) definendo la proclamazione di uno sciopero generale un atto "irresponsabile e provocatorio", mentre le organizzazioni sindacali antifasciste invitano i lavoratori a non lasciarsi trascinare da "mestatori criminali". P.C.I. P.S.I.

31 agosto 1943

Il quotidiano "Il Giornale d’Italia" pubblica un articolo allarmato sulle attività sindacali, dal titolo "Troppa fretta sui sindacati".

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