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20 aprile 1944

Mason MacFarlane invia al Quartiere generale alleato un telegramma sul suo incontro con Palmiro Togliatti: "Togliatti alias Ercoli è venuto a visitarmi oggi pomeriggio…Ci siamo trovati completamente d’accordo sull’estrema urgenza di formare un governo che includa tutti i partiti politici. Togliatti ha detto molto chiaramente che il suo partito è dispostissimo a lavorare sotto Badoglio come presidente del Consiglio. Secondo lui, Badoglio ha un passato immacolato". Occupazione alleata

20 aprile 1944

Cinque vagoni ferroviari provenienti da Fortezza portano a Chiasso 20 tonnellate di oro della Banca d’Italia. R.S.I.

20 aprile 1944

A Brindisi, l’ufficio operazioni dello Stato maggiore dell’esercito, facendo riferimento in una sua relazione alla condizione morale del 1° Raggruppamento motorizzato, afferma che questa "sarà sicuramente inquinata dall’aria mefitica che si respira nelle retrovie e sorgerà pertanto nella stessa truppa il convincimento di essere ‘sempre gli stessi a dover rischiare la pelle’ mentre gli altri –magari più giovani- se ne stanno a casa o nella retrovia a fare i manovali". Regno del Sud

20 aprile 1944

A Venezia, la Conferenza episcopale triveneta condanna l’attività svolta a favore della Rsi da don Tullio Calcagno e dai suoi seguaci. Vaticano

20-21 aprile 1944

L’esecutivo meridionale del Partito d’azione mette ai voti la proposta di partecipazione di propri esponenti al governo Badoglio, che è approvata con i voti a favore di Omodeo, Caracciolo, De Ritis, Pane, Tarchiani e De Filippis, e quelli contrari di Schiano, Calace, Armino, Craveri e Ramirez. Regno del Sud

21 aprile 1944

Ad Algeri, il governo provvisorio presieduto da Charles De Gaulle riconosce il diritto di voto alle donne e la loro eleggibilità "alle stesse condizioni degli uomini".

21 aprile 1944

Harold MacMillan annota nel diario: "Harold Caccia…alle sei ha telefonato lui per dirmi che il nuovo governo ha finalmente visto la luce. Ci ripromettiamo che viva. Il primo ministro sarà contento perché Badoglio resta capo del governo e ministro degli Esteri; Sforza è solo uno dei cinque (!) ministri senza portafoglio e così anche Croce; agli Interni c’è un democratico – cristiano (un moderato) e non un comunista. Tutto quadra con quello che voleva Winston (e noi con lui)…". Occupazione alleata

21 aprile 1944

A Palermo, è nominata la giunta consultiva che deve affiancare l’alto commissario, Francesco Musotto, nello svolgimento delle sue mansioni. Ne fanno parte: Aldisio, Altomare, Guarnieri, La Loggia, Mattarella, Monteforte, Montalbano, Saitta e Taormina. Regno del Sud

21 aprile 1944

A Roma, la polizia apre il fuoco contro le donne che manifestano per la mancanza di cibo, uccidendo Caterina Martinelli. R.S.I. Resistenza- caduti

22 aprile 1944

Inizia, nel castello di Klessheim (Salisburgo), un incontro fra la delegazione italiana, capeggiata da Benito Mussolini, di cui fanno parte Graziani, Mazzolini, Anfuso e il colonnello Morera, addetto militare a Berlino, e quella tedesca, diretta da Adolf Hitler, con Ribbentrop, Rahn, Wolff, Toussaint e Dollmann. R.S.I.

22 aprile 1944

Robert Murphy invia al segretario di Stato un telegramma nel quale riferisce che il maresciallo Badoglio ha accusato gli americani di lasciare troppo spazio in Italia a russi e britannici ritirando "il vostro ottimo Eisenhower e il comprensivo generale Smith". Regno del Sud. Occupazione alleata

22 aprile 1944

Nasce il terzo governo Badoglio che include, per la prima volta, i rappresentanti del Partito comunista. L’operazione è resa possibile dall’impegno assunto da Vittorio Emanuele III di abdicare in favore del figlio Umberto dopo la liberazione di Roma. Fanno parte del governo: agli Interni il democristiano Salvatore Aldisio; Adolfo Omodeo, alla Educazione nazionale; Vincenzo Arangio-Ruiz, alla Giustizia; Fausto Gullo, all’Agricoltura e foreste; Attilio Di Napoli, all’Industria, lavoro e commercio; Quinto Quintieri, alle Finanze; Francesco Cerabona, alle Comunicazioni; Alberto Tarchiani, ai Lavori pubblici; Taddeo Orlando, alla Guerra; Raffaele De Courten, alla Marina; Renato Sandalli, all’Aeronautica; Tito Zaniboni, Alto commissario per l’epurazione. Pietro Badoglio assume, ad interim, il dicastero degli Esteri. Ne fanno, inoltre, parte come ministri senza portafoglio: Benedetto Croce, Palmiro Togliatti, Carlo Sforza, Pietro Mancini, Giulio Rodinò. Sottosegretari: Renato Morelli, alla presidenza del Consiglio; Nicola Salerno, Filippo Caracciolo, agli Interni; Mario Bergami, all’Agricoltura; Nicola Lombaro, alla Giustizia; Mario Palermo, alla Guerra; Domenico Albergo, alla Marina; Angelo Jervolino, alla Pubblica istruzione; Antonio Pesenti, alle Finanze; Adolfo Cilento, ai Lavori pubblici; Francesco Sansonetti, all’Industria; Giovanni Di Raimondo, Mario Fano, alle Comunicazioni. Regno del Sud

22 aprile 1944

A Milano, il Clnai approva all’unanimità un ordine del giorno in cui, premesso che "la guerra di liberazione può essere condotta solo da un Governo nazionale di guerra a larga base democratica, nel quale i partiti antifascisti aderenti al Cln entrino a maggioranza e siano elemento effettivo e decisivo di propulsione e direzione; mentre si compiace della rinsaldata unità del Cln che ha deluse le speranze fasciste, dichiara di collaborare pienamente col Governo democratico di guerra ora costituitosi a Napoli con la partecipazione di tutti i partiti antifascisti, Governo che dovrà condurre la guerra per la liberazione del Paese e l’annientamento dei residui fascisti". Resistenza- C.L.N.

22 aprile 1944

A Milano, Giorgio Amendola invia una lettera alla direzione del Pci comunicando che "la direzione del Psi ha deciso di non approvare la svolta ma di lasciare ai socialisti del sud ampia libertà d’iniziativa. Nella direzione del Psi vi sono tre gruppi: uno nettamente contrario capeggiato da Andreoni, uno favorevole, ed uno che oscilla tra i due, capeggiato da Pietro (Nenni). Pietro dice che, pur essendo contrario, non vuole fare nulla che possa compromettere i rapporti con il nostro partito. Ma di fatto subisce l’iniziativa dei sinistri". P.C.I. P.S.I.

22 aprile 1944

I tedeschi arrestano Emilio Canevari, ex segretario del ministero della Difesa della Rsi. R.S.I. Occupazione tedesca

23 aprile 1944

A Salerno, il governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio giura nelle mani del Re. Palmiro Togliatti annota: "Il re è grottesco: è nel fisico quello che è nel morale". Regno del Sud

23 aprile 1944

Palmiro Togliatti, in un articolo apparso sull’edizione napoletana de "l’Unità", intitolato "La fine di Giovanni Gentile", scrive: "Parlando di Giovanni Gentile, condannato a morte dai patrioti italiani e giustiziato come traditore della patria, non riesco a prendere il tono untuoso di chi, facendo il necrologio di una canaglia, dissimula il suo pensiero e la verità col pretesto del rispetto ai morti…Giovanni Gentile non è stato soltanto il traditore volgarissimo…scompare con Giovanni Gentile uno dei responsabili o autori principali di quella degenerazione politica e sociale che si chiamò fascismo. Né io riesco, nel dare questo giudizio, a distinguere il pensatore dal bandito politico…dal camorrista, corruttore di tutta la vita politica italiana". P.C.I. Resistenza- lotta armata

23 aprile 1944

A Sassari, è scarcerato Enrico Berlinguer. P.C.I.

23 aprile 1944

A Caltanissetta, la locale sezione socialista propone la convocazione di un "congresso onde potersi procedere alla costituzione di una Federazione regionale" del partito. Approva, poi, un ordine del giorno di condanna del separatismo, affermando che "il partito deve rigidamente estraniarsi da una questione che, per essere di carattere e di contenuto esclusivamente regionale, non interessa affatto e non investe i principi e le ideologie del Partito socialista, che sono di carattere internazionale". P.S.I.

23 aprile 1944

A Roma, gli uomini del reparto speciale di polizia di Pietro Koch arrestano il gappista Guglielmo Blasi, che tradirà i suoi compagni ponendosi al servizio dello stesso Koch. R.S.I. Resistenza

24 aprile 1944

In una nota del ministero degli Esteri della Rsi, si rileva come i tedeschi continuino ad esercitare il loro diritto alla "preda bellica" impossessandosi di impianti militari italiani, comprese le caserme: "La questione è ben lungi dall’aver soltanto un’importanza teorica, poiché, a parte ogni considerazione di principio, fintantoché continueranno ad essere esercitati da parte germanica i diritti dello Stato occupante, non soltanto verranno a mancare alle Forze militari italiane i mezzi concreti per la loro ricostituzione, ma verrà a mancare a tale ricostituzione un presupposto ancora più fondamentale: l’autorità e il prestigio delle Autorità militari italiane sulle masse e sui dipendenti. Tale autorità e tale prestigio – che nell’ordinamento gerarchico militare si traducono nel concetto di disciplina, elemento essenziale per la ricostituzione di ogni esercito – sono gravemente compromessi sinché permanga la convinzione per ora di dominio pubblico che le Autorità militari germaniche possono esercitare tutti i diritti dello Stato nemico occupante ed al di sopra di qualsiasi disposizione delle Autorità militari italiane". R.S.I. Occupazione tedesca

24 aprile 1944

A Roma, gli uomini del reparto speciale di polizia di Pietro Koch arrestano, in un appartamento di via Eritrea, Luchino Visconti, nascosto sotto falso nome e in possesso di una pistola. Dopo alcuni giorni di permanenza nella sede del reparto, il regista è trasferito per ordine di Koch nel convento di San Gregorio al Celio, adibito a prigione di lusso per persone facoltose da sottrarre ai tedeschi ed alle leggi di guerra. R.S.I.

24 aprile 1944

All’esecutivo meridionale del Partito d’azione giunge un radiogramma di quello dell’Alta Italia, che esprime il suo parere contrario alla partecipazione di esponenti del partito al governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio. Regno del Sud

24 aprile 1944

A Taranto, il locale comando dei carabinieri informa il ministero degli Interni che, dopo l’irruzione di militanti comunisti nella sede del comune per reclamare l’immediato licenziamento di 21 persone ritenute fasciste, il prefetto ha destituito, in violazione della legge vigente, almeno 130 impiegati e funzionari pubblici "in attesa delle decisioni della commissione competente". Repressione fascisti

25 aprile 1944

Il comitato regionale toscano del Partito d’azione si pronuncia a favore della collaborazione con il governo di Pietro Badoglio. Regno del Sud

25 aprile 1944

A Milano, il Clnai in una mozione afferma di considerare "il nuovo governo legato a circostanze transitorie e di carattere provvisorio", ribadendo che "la funzione effettiva di governo nell’Italia settentrionale deve spettare ai Comitati di liberazione nazionale nella loro attuale composizione e in quanto mantengano e accentuino il carattere popolare e rivoluzionario della lotta di liberazione". Resistenza- C.L.N.

25 aprile 1944

Ettore Casati scrive al maresciallo Pietro Badoglio criticando gli oppositori al decreto sull’epurazione da lui predisposto, che considera "animati da un morbido spirito di pacificazione filofascista che, se è psicologicamente spiegabile in queste province meridionali d’Italia, dove i fasti e i nefasti del fascismo furono di non grande rilevanza, sarebbe pericolosa assurdità supporlo attuabile nelle regioni a nord di Roma…". Casati prosegue affermando: "Se il nuovo governo…non avesse la volontà o l’abilità di predisporre tempestivamente l’istrumento giuridico idoneo affinché l’epurazione si compia come Giustizia richiede, il rude compito finirà per essere assunto dal Partito comunista ed esso porterà in tal caso non all’epurazione del fascismo, ma alla soppressione della borghesia, ritenuta responsabile del suo avvento e delle sue gesta". Repressione fascisti

25 aprile 1944

Palmiro Togliatti annota nel suo diario: "Proroga dei fitti agrari. Croce per la prima volta attivo e combattivo nel Consiglio dei ministri, come difensore dei grandi proprietari terrieri". P.C.I.

25 aprile 1944

A Caltagirone, il vescovo Pietro Capizzi scrive al cardinale Lavitrano: "L’esclusione di alcune preziose energie dal Pdc (Partito democratico cristiano – Ndr) per futili pretesti produce divisione e dispersione delle nostre forze. E’ tipico nella mia diocesi il caso del cav. Silvio Milazzo, valido organizzatore, che l’Eminenza Vostra Rev.ma già conosce. So che mons. Russo in Acireale vuole rimandare nella sua diocesi la costituzione dei Comitati anche provvisori, per conservare l’unione dei nostri. So pure che siamo alla vigilia di uno spettacolo non bello per l’imminente elezione del Comitato provinciale di Catania, che avrà luogo il 29 c.m. Io sono preoccupato perché vedo compromessa questa unione morale dei nostri nella mia diocesi. Oso pregarla perché intervenga con la sua suprema autorità presso i dirigenti ed esponenti massimi del partito perché si trovi la via della conciliazione, tanto da noi raccomandata, desiderata! E’ doveroso constatare quanto ne profittino gli avversari, e come a noi sfuggano le masse che vogliamo ricondurre a Cristo". Vaticano

25 aprile 1944

A Berlino, il nunzio apostolico Cesare Orsenigo è sollecitato dalla segreteria di Stato vaticana a richiedere al ministero degli Esteri tedesco un salvacondotto per 1.500 ebrei romeni che avrebbero dovuto essere trasportati sulla nave turca ‘Tari’ in Palestina. Il cardinale Orsenigo così risponderà: "Conformemente telegramma n.553 del 25 aprile, ho chiesto cautamente ministero degli Esteri se era in corso presso governo Germania qualche richiesta di salvacondotto. Segretario di stato ha risposto che eccetto una lettera di sicurezza per i trasporti viveri del Vaticano, nessun salvacondotto è stato accordato; alla nuova domanda se nemmeno per una nave turca con passeggeri, ha risposto ancora negativamente. Per prudenza non ho fatto altra precisazione". Vaticano

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