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11 maggio 1944

Il Consiglio dei ministri approva il decreto legge, preparato da una commissione composta da Arangio-Ruiz, Rodinò, Cerabona, Di Napoli e Togliatti, per la "punizione dei delitti e degli illeciti del fascismo". Tito Zaniboni rassegna le dimissioni, con una lettera indirizzata al maresciallo Badoglio, dall’incarico di alto commissario per le sanzioni contro il fascismo. Repressione fascisti

11 maggio 1944

Il ministero degli Esteri esprime parere contrario alla proposta di legge formulata dal ministro dell’Educazione nazionale Giovanni Cuomo il 3 aprile 1944 (vedi nota), sostenendo che "il governo democratico intende regolare in termini di legge ciò che il fascismo aveva regolato in termini di totale arbitrio: cioè aveva completamente sregolato. Parrebbe in conseguenza opportuno che, anche a rischio di qualche inconveniente, si faccia ogni sforzo per ridurre al minimo appunto quei margini di arbitrio che provvedimenti siffatti potrebbero forse consentire". Repressione fascisti

11 maggio 1944

A Firenze, sul periodico "L’Azione comunista" è rivendicata l’uccisione di Giovanni Gentile, e alle critiche del Partito d’azione è così risposto: "L’uccisione di Gentile non solo è monito di giustizia e lavacro di purificazione ma vero ammaestramento etico, capace di ispirare nella gioventù patriottica i più alti sentimenti di onore e di sacrificio e verso i traditori lo spavento della inesorabile giustizia del popolo". P.C.I. Resistenza- lotta armata

12 maggio 1944

Una relazione alleata segnala che in Sardegna si sono verificati molti casi di morti per inedia. Regno del Sud

13 maggio 1944

Benito Mussolini invia una nota di protesta all’ambasciatore tedesco Rahn per la "condotta di militari tedeschi in Toscana e a Frosinone". R.S.I. Occupazione tedesca

13 maggio 1944

Il governo Badoglio nomina Carlo Sforza alto commissario per l’epurazione e alto commissario aggiunto Mario Berlinguer. Repressione fascisti

14 maggio 1944

In Ungheria, inizia la deportazione degli ebrei verso Auschwitz.

14 maggio 1944

A Londra, Winston Churchill, in una lettera indirizzata al ministro degli Esteri Anthony Eden, chiede retoricamente: "Abbiamo forse intenzione di accettare la comunistizzazione dei Balcani e magari anche dell’Italia?". Occupazione alleata

14 maggio 1944

Il ministro dell’Economia corporativa, Angelo Tarchi, commenta una circolare inviata alle imprese dal generale Hans Leyers nella quale sottolinea che la legge sulla socializzazione non è ancora entrata in vigore e richiede di essere immediatamente informato se qualcuno intenda attuarla fornendo nomi e fatti, in questo modo: "E’ una circolare molto confidenziale inviata a tutti i capi delle ditte protette dal generale Leyers, capo della Commissione guerra e armamenti, che un organo antifascista chiama ‘la società tedesca per l’organizzazione dei furti nelle nostre fabbriche e campagne’…" R.S.I. Occupazione tedesca

14 maggio 1944

A Pescara, il questore invia al capo della polizia una relazione sul "comportamento delle truppe tedesche", nella quale rileva che è "scottante e doloroso dover notare sull’argomento che purtroppo talvolta i germanici sono mossi nelle loro azioni di saccheggio e di razzia da italiani che, per bassi motivi di vendetta personale o per altri scopi inconfessabili, indicano ai militari ove possono con profitto recarsi per prelevare viveri o altri generi". R.S.I. Occupazione tedesca

14 maggio 1944

Vicino a Mezzana Mortigliengo, nel biellese, una pattuglia partigiana attacca 2 autocarri della Muti, causando 9 morti e 12 feriti fra i brigatisti neri. Resistenza- lotta armata

15 maggio 1944

A Budapest, il nunzio apostolico monsignor Angelo Rotta presenta al governo ungherese una nota di protesta nella quale afferma: "Tutti sanno ciò che la deportazione significa in pratica"; e ventila una pubblica protesta di Pio XII: "Io spero che nella sua qualità di Pastore supremo della Chiesa, tutore dei diritti di tutti i suoi figli e difensore della verità e della giustizia, egli non sia obbligato a levare la sua voce di protesta". Scriverà, poi, al cardinale Maglione: "Ciò ho fatto non nella speranza di ottenere gran che, ma perché resti documentata la presa di posizione in merito della Nunziatura e indirettamente della Santa Sede". Vaticano

15 maggio 1944

In un memorandum David Lloyd, componente della Fea, rileva fra l’altro, riferendosi all’inflazione in Italia dovuta al deficit dello Stato, che "tale deficit è solo uno dei principali fattori monetari. L’altro è costituito dalle spese militari alleate. Non c’è proprio alcuna ragione per cercare di minimizzare gli effetti di queste spese. Sono almeno pari al deficit dello Stato" Occupazione alleata

15 maggio 1944

A Salussola, nel biellese, un gruppo del battaglione partigiano Bixio comandato da Pietro Camana (‘Primula’) assale un automezzo tedesco, uccidendone i 4 militi. Resistenza- lotta armata

15 maggio 1944

A Roma, muore in ospedale per le ferite riportate il gappista Aldo Pinci. Resistenza- caduti

15 maggio 1944

"Noi giovani", organo del Fronte della gioventù in Piemonte, riporta la notizia dell’adesione dei giovani cattolici: "E’ di questi giorni –scrive- l’adesione della Democrazia cristiana al Fdg. L’accordo è stato concluso su base nazionale tra i rappresentanti del Fronte e i rappresentanti del movimento giovanile della Democrazia cristiana". Resistenza

15 maggio 1944

L’organo di stampa del Cln veneto, "Fratelli d’Italia", riconosce il fallimento dello sciopero del mese di marzo scrivendo: "…vogliamo rilevare, per desiderio di verità e per ricavare dal glorioso esperimento tutti i possibili insegnamenti, che nel Veneto vi è ancor molta strada da percorrere per emulare l’imponente compattezza dei grandi centri lombardi e piemontesi. Sotto tale aspetto lo sciopero è per tutti noi un incitamento al lavoro e alla preparazione adeguata". Resistenza- C.L.N.

15 maggio 1944

Sul quotidiano socialista "Avanti!" appare un articolo che riproduce un documento dell’esecutivo del partito. In esso è scritto: "I socialisti associano alla coscienza di ciò che rappresenta l’Unione sovietica nell’Europa e nel mondo la coscienza della necessaria autonomia del movimento operaio. L’unità d’azione alla quale essi rimangono indefettibilmente fedeli non avrebbe senso se non fosse la traduzione in termini politici comuni delle esperienze e delle aspirazioni della classe lavoratrice italiana. La ginnastica delle svolte non conviene all’igiene dell’unità d’azione e i socialisti non possono accettare il metodo che consiste nel sostituire gli ordini dall’alto alle esperienze dal basso". P.S.I.

15 maggio 1944

Eugenio Curiel scrive a Vittoria Giunti: "…Il presente è come è, ma in esso abbiamo cominciato a costruire qualcosa; è quindi meglio di quanto avrebbe potuto essere. Qualcosa abbiamo strappato alle avverse condizioni e ancor più strapperemo conquistandoci faticosamente, ma sicuramente il nostro futuro…". P.C.I.

15-16 maggio 1944

A Napoli, il centro meridionale del Partito d’azione, alla presenza di Cianca, Armino, Schiano, Caracciolo, De Ritis, Berlinguer, Craveri e Purpura decide che non si debba procedere alle dimissioni dei propri esponenti dal governo diretto dal maresciallo Pietro Badoglio. Regno del Sud

16 maggio 1944

A Messina, i carabinieri in un rapporto inviato al ministero degli Interni segnalano la tacita intesa che viene a crearsi fra i produttori di grano ed i consumatori, che sentono "ergersi più vivo che mai, con rinnovata vigoria e legittimità di esistenza, come legalizzato dalla misura dei prezzi, il fantasma ancora una volta realtà del mercato nero". Regno del Sud

16 maggio 1944

A Napoli, riapre il teatro San Carlo con l’Aida di Verdi. Cantano Pina Esca, Mario Del Monaco e Luigi Infantino. Regno del Sud

16 maggio 1944

Vittorio Foa scrive: "Le oscillazioni che hanno caratterizzato il nostro comportamento in questa pietosa vicenda (la collaborazione con il governo Badoglio – Ndr) stanno a significare che la situazione del partito nel sud è dominata dalle cerchie di influenze personali, per quanto onorate. Ma da parte dell’esecutivo è mancata qualsiasi seria iniziativa per rimontare la disciplina attraverso una direttiva precisa, per elaborare attraverso un dibattito tempestivo una linea politica di maggioranza, per orientare gli inevitabili dissensi verso un leale contrasto di tendenze anziché verso il confuso ed incerto campo delle iniziative individuali. La collaborazione si poteva ridurre ad una questione tattica contingente soltanto se sapevamo quello che facevamo, se il partito era uno strumento efficace della nostra politica; in realtà siamo stati trascinati nolenti ed il partito si è dimostrato uno strumento debolissimo, né da parte vostra si è agito per rafforzarlo: le regioni del settentrione non sono state interpellate e, quel che è più grave, una deliberazione è stata presa quando già la questione era praticamente risolta a Napoli. In queste condizioni la sconfessione postuma, che ignoriamo se avete mantenuta…il suo unico risultato è stato quello di mettere in seria difficoltà noi del Cln, noi che sosteniamo il peso più duro della lotta e che solo nella guerra, cioè nei Cln, possiamo in questo momento trovare un legame con la situazione reale". Regno del Sud

17 maggio 1944

La Gnr segnala che "nel governo di Rodi rimanevano ancora in carica, ai primi di marzo del corrente anno, numerosi funzionari notoriamente antifascisti e antitedeschi…" R.S.I.

17 maggio 1944

Il sostituto procuratore della repubblica di Varese Carlo Alliney è chiamato a "ricoprire la carica di capo di gabinetto dell’Ispettorato della razza, affidato da Mussolini a Giovanni Preziosi". R.S.I.

18 maggio 1944

Le truppe polacche al comando del generale Anders conquistano il caposaldo di Monte Cassino. Gli americani entrano a Formia. Occupazione alleata

18 maggio 1944

In Val d’Aosta, cade combattendo il partigiano Emile Chanoux, figura carismatica del movimento. Resistenza- caduti

18 maggio 1944

A Torino, Dante Di Nanni, gappista, dopo aver resistito per 4 ore all’assedio dei militi fascisti e dei soldati tedeschi che avevano circondato la casa in cui si trovava, si suicida gettandosi da un balcone per non arrendersi. Resistenza- caduti

18 maggio 1944

Il quotidiano democristiano "Il popolo" replica ai fascisti, pur deplorando l’uccisione di Giovanni Gentile, che "nemici della patria sono proprio coloro con i quali si era schierato il filosofo". D.C. Resistenza- lotta armata

18 maggio 1944

Palmiro Togliatti, in un’intervista apparsa su "l’Unità", nella rubrica "La voce dei giovani", afferma: "E’ semplicemente ridicolo accusare i giovani di essere stati i pilastri del regime fascista…I pilastri –dice- sono stati quei gruppi decrepiti di reazionari che si servirono della tirannide allo scopo di impedire il progresso del nostro paese verso un regime di effettiva democrazia e maggiore giustizia sociale…". P.C.I.

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