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15 marzo 1944

A Varallo, in Valsesia, muore il comandante partigiano Musati, ucciso da una raffica di mitra mentre, da solo, tentava di impadronirsi di una mitragliatrice Beretta che i tedeschi avevano installato in una piazza del paese. Musati era noto per aver compiuto altre azioni del genere, molto audaci, da solo e senza avvertire nessuno. Il giorno successivo, il suo corpo è trascinato dai tedeschi per le vie di Varallo e infine abbandonato sulla strada principale. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

16 marzo 1944

Il Re riceve il maresciallo Pietro Badoglio ed i ministri ai quali comunica, in forma generica, che intende rientrare a Roma con l’attuale governo e che, solo dopo, prenderà la decisione di affidare al figlio la luogotenenza del Regno. Regno del Sud

16 marzo 1944

Il comando della brigata partigiana Gramsci emette un comunicato: "Questo Comando, mentre invita i cittadini a collaborare con i partigiani per le necessità delle popolazioni locali, rende noto che da oggi 16 marzo 1944 il territorio di Leonessa e di San Pancrazio (Narni) con i limiti: Rivedutri, Poggio Bustone, Albaneto, Castiglioni di Arrone è considerato staccato da Rieti, Terni e Perugia, città ancora dominate dai nazifascisti, ed unito al territorio di Cascia, Norcia e Monteleone…". Resistenza

17 marzo 1944

A Roma, agenti della polizia speciale repubblicana, agli ordini del tenente Pietro Koch, arrestano il tenente di polizia Giglio. R.S.I.

17 marzo 1944

A Milano, la Gnr comunica che si è proceduto all’arresto di altre 51 persone considerate politicamente "compromesse". R.S.I. Resistenza

17 marzo 1944

A Milano, il Clnai approva una mozione presentata dall’azionista Albasini Scrosati, nella quale riafferma "la necessità della costituzione di un governo straordinario composto dai rappresentanti dei partiti aderenti, al quale dovranno essere trasferiti tutti i poteri costituzionali dello Stato". Resistenza- C.L.N.

17 marzo 1944

In un memorandum, gli alleati ribadiscono quali sono i criteri da seguire nell’epurazione dei funzionari e dei dipendenti pubblici, che devono essere suddivisi in due categorie, ‘A’ e ‘B’, secondo l’importanza dell’incarico ricoperto e che devono, comunque, compilare tutti un questionario standard che sarà posto alla base delle decisioni da assumere nei loro confronti. Occupazione alleata. Repressione fascisti

18 marzo 1944

Il governo sovietico, in merito al riconoscimento da parte sovietica del governo italiano presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio, trasmette ai propri ambasciatori a Londra e a Washington un memorandum da consegnare ai governi inglese e americano. In esso si afferma: "Basandosi sulla volontà e la necessità di eliminare al più presto il dissidio tra i gruppi e le correnti politiche disposte a collaborare con i Paesi democratici alleati, l’Unione sovietica propone ai governi di Gran Bretagna e Stati uniti di compiere i passi necessari per realizzare un’unione possibile di tutte le forze democratiche e antifasciste dell’Italia libera, sulla base di un corrispondente miglioramento della formazione del governo Badoglio".

18 marzo 1944

Nel Comitato centrale di liberazione, socialisti e azionisti chiedono l’incriminazione del Re e il passaggio di tutti i poteri al Cln. Resistenza- C.L.N.

18 marzo 1944

Luigi Longo, responsabile del Pci in Alta Italia, scrive: "Noi dobbiamo continuare a lottare contro Badoglio ed a lavorare per la creazione di un governo popolare, di un governo espressione del Cln". P.C.I.

18 marzo 1944

Pietro Secchia, da Milano, scrive al centro del Pci a Roma, riferendosi allo sciopero generale concluso 10 giorni prima: "Se il movimento è riuscito dipende essenzialmente dalle nostre organizzazioni. E’ vero che questa volta eravamo riusciti a fare prendere posizione a favore dello sciopero ai socialisti e agli altri partiti del Cln. Ma per quanto a noi convenga valorizzarli, la loro adesione ed il loro contributo (ed una certa importanza la loro adesione ha senza dubbio avuto, importanza soprattutto politica), detta tra di noi la loro adesione è stata anche questa volta più platonica che attiva, limitandosi questo organismo a votare gli ordini del giorno". P.C.I.

18 marzo 1944

A Roma, i tedeschi avviano al lavoro coatto Stefano Siglienti, Aristide Iaccatuni, Guglielmo Parmeggiani, Valentino Marafini, Carlo Muscetta, Vindice Cavallera, Ada Pivetta. Il provvedimento, che li scarcera da Regina Coeli, eviterà loro di essere coinvolti nella rappresaglia delle Fosse ardeatine. Occupazione tedesca

18 marzo 1944

A Napoli, inizia una violenta eruzione del Vesuvio che si placherà solo 10 giorni più tardi, il 28 marzo.

19 marzo 1944

L’ambasciatore sovietico a Washington, Andrej Gromyko, presenta al sottosegretario di Stato americano, Cordell Hull, un memorandum chiedendo che si giunga ad una composizione della contrapposizione esistente in Italia fra il governo Badoglio e le forze antifasciste, rinviando la questione istituzionale a guerra finita.

19 marzo 1944

A Roma, l’aviazione alleata compie un’altra incursione terroristica mietendo numerose vittime. Occupazione alleata

19 marzo 1944

In Valsesia, una pattuglia partigiana diretta in missione esplorativa a Campertogno e Scopello, si imbatte nei tedeschi: 2 restano uccisi sul posto e altri 3 sono fatti prigionieri. Di questi, Berardelli e Crespi sono fucilati, all’alba del giorno seguente, al cimitero di Varallo Sesia insieme ad altri antifascisti. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

19 marzo 1944

Sul quotidiano "Avanti!" in un articolo a firma "O.L." si criticano i sindacalisti democristiani che stanno ricostituendo la Cil (Confederazione italiana del lavoro): "Non si accorgono i signori dirigenti della cosiddetta Democrazia cristiana di fare il gioco dei nostri ma anche dei loro nemici?". P.S.I.

20 marzo 1944

A Napoli, è fondata la Cil, Confederazione italiana del lavoro, di estrazione cattolica. Movimento operaio- sindacati

20 marzo 1944

A Mosca, il quotidiano "Izvestija" scrive: "Il governo Badoglio e l’esecutivo permanente fino ad ora non solo non sono stati uniti, ma, al contrario, si sfiniscono a vicenda in una inutile lotta". Secondo il quotidiano sovietico, in Italia la questione istituzionale può essere rimandata a dopo la guerra, mentre la questione principale risiede ora nel "migliorare senza indugio la formazione del governo Badoglio, allargarne la base in direzione di una sua democratizzazione".

21 marzo 1944

Ad Algeri, giunge Palmiro Togliatti che rilascia un’intervista al giornale del Partito comunista francese "La liberté". Sul riconoscimento russo del governo italiano, egli afferma: "Tale atto di politica generosa e saggia da parte dell’Urss…che toccherà il cuore di tutti i veri patrioti italiani, apre la via della rinascita di un’Italia libera e rispettata nel mondo". P.C.I.

21 marzo 1944

Il ministro della Giustizia del Regno del Sud, Ettore Casati, si incontra con il colonnello Gerald Upjohn, il quale non solleva obiezioni di sorta allo schema di decreto per l’epurazione, limitandosi a chiedere che si parli di "fascist epuration" e non di "national epuration"; di "colonia di epurazione" e non di "campo di concentramento". Casati, prevedendo obiezioni alla durezza delle disposizioni relative all’epurazione, si premura di trovare il sostegno degli alleati. Occupazione alleata. Repressione fascisti

21 marzo 1944

A Milano, Ferruccio Parri scrive ai componenti del Cln di Lugano per cercare un abboccamento con qualche alta autorità militare anche "a casa del diavolo ma basta che sia e sia presto, se no ci balocchiamo e la guerra sul serio non la facciamo". Resistenza- C.L.N.

21 marzo 1944

A Bologna, la Gnr denuncia: "Le reclute presentatesi in questi ultimi giorni ai centri di addestramento palesano, nella maggioranza, idee sovversive. Per tale motivo l’11 corrente furono fermati dalla Gnr circa 500 soldati alloggiati nella caserma Cadorna e avviati alla stazione per essere internati. Nell’attraversare la città cantarono l’Internazionale…L’11 corrente, alle ore 14 in via Indipendenza e alle ore 15,30 in piazza Galvani, reclute provenienti da Casalecchio e transitanti su vetture tranviarie, cantarono ‘Bandiera rossa’ inneggiando al maresciallo Tito e gridando ‘abbasso la repubblica’. Intervenuti, i legionari della Gnr spararono alcuni colpi di arma da fuoco. I responsabili vennero fermati". R.S.I.

22 marzo 1944

A Firenze, al Campo di Marte, i militi della legione E. Muti fucilano 5 giovani renitenti alla leva. R.S.I. Resistenza- caduti

22 marzo 1944

A Napoli, Adolfo Omodeo scrive a Benedetto Croce per giustificare la sua adesione al Partito d’azione: "Voi sapete che in sede teorica io sono pienamente d’accordo con voi…Non è colpa mia se il Partito liberale si è costituito a mia insaputa e se, entrato in azione, io dovetti constatare l’impossibilità di assestarmi in esso e dovetti appoggiarmi altrove…" Regno del Sud

23 marzo 1944

A Roma, in via Rasella, i gappisti fanno esplodere un ordigno ad alto potenziale al passaggio di una colonna di poliziotti tedeschi, tutti di origine altoatesina, uccidendone 33. Nell’attentato perdono la vita anche Antonio Chiaretti, militante di ‘Bandiera rossa’, e il tredicenne Pietro Zuccheretti. Nel corso della sparatoria iniziata dai tedeschi subito dopo, accompagnata dal lancio di bombe a mano, muoiono inoltre Annetta Baglioni e Pasquale Di Marco. Resistenza- lotta armata

23 marzo 1944

A Roma, il presidente del Cln Ivanoe Bonomi si dimette dall’incarico, ufficialmente per contrasti interni. Da questa data inoltre, secondo la testimonianza di Roberto Bencivenga "il Comando della Città aperta, tenuto dal generale Chirieleison, e quello della polizia retto dal generale Presti, passarono occultamente ai miei ordini e agirono in pieno accordo con me…E’ ovvio – aggiunge – che nessuna azione veramente utile ed efficace io avrei potuto assolvere, senza la generosa azione del generale Chirieleison e del generale Presti". Resistenza- C.L.N.

23 marzo 1944

A Roma, gli uomini del reparto speciale di polizia diretto dal tenente Pietro Koch, arrestano l’esponente del Partito d’azione Edmondo Fondi. R.S.I.

23 marzo 1944

A Bologna, i gappisti uccidono il notaio Umberto Amaduzzi, ritenuto un fervente fascista. Resistenza- lotta armata

23 marzo 1944

L’Oss informa che "la Giunta (dei partiti antifascisti, ndr) prepara una prova di forza e Badoglio prepara i carabinieri rinforzandoli con elementi fidati, noti al passato regime, mentre come per miracolo fioriscono gruppi e giornali monarchici". Aggiunge inoltre che "se la Giunta fallisce si dimetterà clamorosamente e passerà la mano a Roma dove il Cln prenderà iniziative politiche tali da mettere gli Alleati di fronte al fatto compiuto". Occupazione alleata

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