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25 gennaio 1944

Il segretario di Stato americano Cordell Hull scrive al presidente Franklin Delano Roosevelt: "La ricostruzione politica dell’Italia non è possibile con l’attuale monarca, ed occorre procedere quanto prima alla formazione di un nuovo governo con una più larga base politica". Occupazione alleata

26 gennaio 1944

A Londra, nel corso di un intervento alla Camera dei comuni, il ministro degli Esteri Anthony Eden afferma di aver richiamato l’attenzione della Commissione di controllo alleata in Italia sul caso di Filippo Naldi, capo dell’ufficio stampa del governo Badoglio. Occupazione alleata

26 gennaio 1944

A Caltanissetta, gli alleati nominano prefetto Salvatore Aldisio. Occupazione alleata

26 gennaio 1944

A Milano, il Clnai invia il suo saluto al congresso dei partiti antifascisti in programma a Bari, nel quale riafferma che dopo la liberazione di Roma dovrà essere costituito un governo che sia emanazione del Cln. Resistenza- C.L.N.

26 gennaio 1944

Da Cagliari a Bari si trasferiscono in aereo Mario Berlinguer, Antonio Segni, Francesco Cocco Ortu, Gonario Pinna, Salvatore Sale, Giuseppe Tamponi, Angelo Corsi, per prendere parte all’imminente congresso che si svolgerà nel capoluogo pugliese.

26 gennaio 1944

In un discorso radiofonico, Pasquale Schiano presenta il Partito d’azione come il solo "interprete" dell’ordine del giorno emanato dal Cln il 16 ottobre 1943.

26 gennaio 1944

Emanuele Artom annota nel suo diario la risposta data ad un giovane partigiano che si proclamava apolitico: "Gli ho risposto quanto da due settimane vado ripetendo ai miei uomini: il fascismo non è una tegola cadutaci per caso sulla testa; è un effetto della apoliticità e quindi della immoralità del popolo italiano. Se non ci facciamo una coscienza politica non sapremo governarci, e un popolo che non sa governarsi cade necessariamente sotto il dominio straniero o sotto la dittatura". Resistenza

26 gennaio 1944

Salvatore Giuliano uccide Vincenzo Palazzolo di 17 anni, ritenendolo confidente di polizia.

27 gennaio 1944

Gli alleati riconoscono all’Italia la definizione di ‘territorio liberato’ e concedono il trasferimento del governo da Brindisi a Salerno. Regno del Sud. Occupazione alleata

27 gennaio 1944

Il maresciallo Pietro Badoglio scrive al presidente americano Franklin Delano Roosevelt:"…Se l’Italia che sta combattendo lo stesso comune nemico fosse dichiarata alleata, voi avreste l’eterna gratitudine degli italiani d’Italia e degli Stati uniti". Regno del Sud

27 gennaio 1944

Il generale Pentimalli è posto in congedo assoluto.

27 gennaio 1944

A Bari, il democristiano Silvio Gava, nel corso di una riunione delle ‘leghe bianche’, afferma la disponibilità dei lavoratori cattolici ad entrare in un sindacato unitario, sia pure con precise garanzie. Movimento operaio- sindacati

27 gennaio 1944

A Bologna, 2 gappisti uccidono il federale Eugenio Facchini. Resistenza- lotta armata

28 gennaio 1944

A Torino, la delegazione del Partito d’azione comunica a quelle degli altri partiti che sostengono l’autonomia del Cln regionale piemontese che, viceversa, bisogna riconoscere l’autorità del Clnai perché "non basta che il Piemonte si dichiari disposto a finanziare largamente il movimento militare delle altre regioni: esso non ha il diritto e neppure la capacità di valutare comparativamente le esigenze altrui e di controllare la destinazione dei fondi elargiti". Resistenza- C.L.N.

28 gennaio 1944

A Roma, gli uomini del reparto speciale di polizia diretto dal tenente Pietro Koch arrestano l’esponente del Partito d’azione Armando Bussi. R.S.I. Resistenza

28 gennaio 1944

Sono deferiti al Tribunale speciale della Repubblica sociale italiana i generali Mario Robotti, comandante della 2° armata; Italo Gariboldi, comandante dell’8° armata; Mario Vercellino, comandante della 4° armata; Mario Caracciolo di Feroleto, comandante della 5° armata; Ezio Rosi e Carlo Vecchiarelli, comandante delle armate in Montenegro, Grecia e Albania; Riccardo Moizo, alto commissario per Lubiana; gli ammiragli Inigo Campioni, Luigi Mascherpa, Francesco Zannoni, Gino Pavesi e Priamo Leonardi. R.S.I.

28 gennaio 1944

A Bari, è arrestato il generale Nicola Bellomo sotto l’accusa di aver ucciso un ufficiale inglese e ferito un secondo, che tentavano di fuggire dal campo di concentramento di Torre Tresca nel 1941. Regno del Sud

28-29 gennaio 1944

Si svolge a Bari il congresso nazionale del Comitato di liberazione nazionale, con il saluto del magistrato Michele Cifarelli, e il ringraziamento di Vincenzo Arangio-Ruiz al Cln barese che ha organizzato il congresso. Presidente è nominato Alberto Cianca, quindi Benedetto Croce pronuncia il discorso ufficiale al quale seguono gli interventi, fra gli altri, di Carlo Sforza e del socialista Eugenio Larecchiuta. Il giorno successivo, Alberto Cianca legge un ordine del giorno, materialmente stilato da Giovanni Gronchi, del Comitato di liberazione nazionale di Roma che chiede l’abdicazione del Re e la costituzione di una Giunta esecutiva con funzioni di comitato di salute pubblica, nonché la formazione di un nuovo governo. Nel corso dei lavori, Benedetto Croce interviene per dire che "la presente guerra non è una guerra tra popoli ma una guerra civile: e più esattamente ancora non una guerra di interessi economici e politici ma una guerra di religione". Dopo gli interventi di Renato Morelli, liberale; Velio Spano, comunista, Adolfo Omodeo, azionista; Francesco Sansonetti, democristiano; Domenico Fioritto, socialista; e Massimo Massaro, democratico del lavoro, è eletta la Giunta esecutiva che risulta composta da: Francesco Cerabona, demolaburista; Vincenzo Arangio-Ruiz, liberale; Velio Spano, comunista; Vincenzo Calace, azionista; Angelo Jervolino, democristiano; Oreste Lizzadri, socialista. Sono quindi dichiarati chiusi i lavori. Resistenza- C.L.N.

29 gennaio 1944

A Bari, in concomitanza con il congresso dei partiti antifascisti, si svolge un convegno sindacale che si propone di creare una confederazione unitaria fra socialisti, comunisti e democristiani, aperta anche a liberali ed azionisti. Vi partecipano 500 delegati provenienti dalle regioni meridionali e dalle isole, che proclamano la rifondazione della Cgil. E’ nominata una commissione organizzativa provvisoria composta da 5 membri (Raffaele Pastore, comunista; Eugenio Laricchiuta, socialista; Vito Popolizio, liberale; Giacinto Greco, democristiano; Giacomo Schirone, azionista). Bruno Buozzi è acclamato segretario generale, con Giovanni Roveda e Achille Grandi vice segretari. Movimento operaio- sindacati

29 gennaio 1944

A Roma, Massimo Uffreduzzi uccide, dinanzi al liceo Dante Alighieri, Massimo Gizzio. Nel dopoguerra, dopo che il reato è stato derubricato in omicidio preterintenzionale, sarà amnistiato.

29 gennaio 1944

A Bologna, come rappresaglia all’uccisione del federale fascista da parte dei Gap, sono fucilate 9 persone. A Reggio Emilia, è fucilato per rappresaglia l’anarchico Enrico Zambonini, promotore delle prime formazioni partigiane nella zona. Resistenza- caduti

29 gennaio 1944

Giurano fedeltà alla Repubblica sociale italiana i generali Archimede Mischi, Enrico Adami Rossi, Giovanni Esposito, Filippo Diamanti, Renato Magaldi, Umberto Piatti Del Pozzo, Amedeo De Cia, Gioacchino Solinas, Antonino Giglio, Umberto Ricci, Aldo Princivalle, Luigi Jallà. E’ annunciato che nell’esercito repubblicano, il simbolo del gladio sostituirà le stellette. R.S.I.

30 gennaio 1944

A Monreale (Palermo), sono fatti evadere dal locale carcere ad opera di Salvatore Giuliano: Salvatore Cucchiara, Salvatore Lombardo, Antonio Cucinella, Francesco Giuliano.

30 gennaio 1944

A Berlino, Adolf Hitler, in un suo discorso, afferma: "In questa lotta vi può essere un solo vincitore: il Reich o il bolscevismo. La nostra vittoria salverà l’Europa, quella dell’Unione sovietica ne causerebbe la rovina".

31 gennaio 1944

A Roma, a Forte Bravetta, sono fucilati 9 partigiani. Resistenza- caduti

31 gennaio 1944

A Roma, il Cln decide di investire il Clnai dei poteri di ‘governo straordinario del Nord’, inviando una lettera nella quale delinea i suoi compiti. Resistenza- C.L.N.

31 gennaio 1944

A Milano, Leo Valiani conferma la qualifica di "mandatari esclusivi, sia politici che diplomatici" del Partito d’azione presso gli alleati in Svizzera, di Alberto Damiani e Adolfo Tino.

31 gennaio 1944

A Palermo, in un documento dell’Associazione industriali conservieri della Sicilia, si afferma che durante il fascismo, a differenza del presente, vi era la volontà di "agire per il maggior benessere dei sottoposti". Regno del Sud

31 gennaio 1944

Da Monaco di Baviera, Giovanni Preziosi invia un memoriale a Benito Mussolini, in cui lo accusa di aver sempre sottovalutato il problema massonico ed ebraico la cui mancata soluzione, a suo parere, ha poi condotto al tradimento del 25 luglio 1943. R.S.I.

31 gennaio 1944

A Trieste, il commissario del Partito fascista repubblicano (Pfr) Luigi Ruzzier invia un rapporto a Benito Mussolini per informarlo che "nella creazione dell’alto Commissariato per la popolazione di Trieste ha ravvisato la volontà della Germania di annettersi queste terre", e precisa che "l’Alto Commissariato, nel quale prevale la mentalità dei funzionari ex austriaci…ha iniziato una politica filo – slava". R.S.I.

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