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13 gennaio 1944

A Montefalcone Sannio e a Torremaggiore (Foggia), si verificano rivolte contadine, represse con estrema violenza da reparti dell’esercito e della polizia che fanno uso delle armi da fuoco, provocando un numero indeterminato di morti e feriti. Repressione armata- caduti

13 gennaio 1944

Angelo Tarchi, ministro per l’Economia della Rsi, presenta al Consiglio dei ministri un documento, "Premessa fondamentale per la nuova struttura dell’economia italiana", che svuota sostanzialmente di ogni contenuto la socializzazione. R.S.I.

13 gennaio 1944

A Gargnano, su ordine del Duce, è arrestato il comandante Junio Valerio Borghese, accusato da una nota della Gnr di complottare contro il governo della Rsi. R.S.I.

13 gennaio 1944

A Roma, i tedeschi arrestano Luciano Lusana, capo del centro informazioni del Pci. Occupazione tedesca. P.C.I.

13 gennaio 1944

A Genova, è proclamata un’agitazione alla Fossati, che si estende ad altre officine metallurgiche, per rivendicare l’applicazione degli accordi dell’autunno precedente. Per 7 giorni, gli operai torinesi bloccano la produzione bellica. Il "Secolo XIX" pubblica un appello del prefetto Carlo Emanuele Basile : "Operai e impiegati, sta in voi salvare le possibilità di vite vostre e delle vostre famiglie… se per domani 14 gennaio alle ore 10 non riprendete il lavoro, i vostri stabilimenti saranno chiusi a tempo indeterminato". Forti contingenti militari tedeschi affluiscono in città per controllare la situazione. Nei 7 giorni di lotta perdono la vita, per la repressione che ne segue, 10 operai. Movimento operaio. Resistenza- caduti

13-14 gennaio 1944

In Piemonte, presso Roccapietra nella valle di Camasco, pattuglie partigiane attaccano convogli tedeschi. Ne segue un vero e proprio combattimento che dura fino alle prime ore del mattino. All’azione partigiana seguono durissimi rastrellamenti da parte dei tedeschi. Resistenza- lotta armata

14 gennaio 1944

A Brindisi, rientra il generale Mason MacFarlane che riprende il comando della missione militare alleata, subentrando al generale americano Kenyon Yoyce. Occupazione alleata

14 gennaio 1944

L’ambasciatore francese René Massigli fa presente al Consiglio consultivo alleato la richiesta avanzata dal Pci per autorizzare il rientro in Italia di Palmiro Togliatti, rilevando che una precedente richiesta si limitava all’autorizzazione al transito nel nord Africa francese ed era già stata segnalata al governo italiano. Occupazione alleata. P.C.I.

14 gennaio 1944

Il governo presieduto da Pietro Badoglio affida ai prefetti il compito di autorizzare la stampa di quotidiani e periodici. Regno del Sud

14 gennaio 1944

A Milano, il Cln protesta per il rifiuto di far rimpatriare gli italiani che lo richiedono: "Il Comitato di liberazione nazionale per l’Italia settentrionale, protestando contro la decisione di non lasciar raggiungere ai numerosi profughi italiani antifascisti il territorio dell’Italia liberata, rivendica questo diritto come uno degli attributi essenziali della libertà e della democrazia e chiede al governo Badoglio d’intervenire perché sia tolta questa proibizione e fa solenne appello a questo scopo al Comitato interalleato per l’Italia". Resistenza- C.L.N.

14 gennaio 1944

A Sassari, i cittadini affamati assaltano i forni e tumultuano per le strade, affrontati dalla polizia. In serata, la ‘Concentrazione antifascista’ emette un comunicato nel quale afferma: "I disordini e i torbidi non rispondono ad alcuna iniziativa né finalità di partiti politici, che apertamente li sconfessano". Regno del Sud

15 gennaio 1944

Si conclude la missione in Italia del Foreign Economic Administration (Fea), capeggiata da Adlai Stevenson. Occupazione alleata

15 gennaio 1944

Il Dipartimento di stato invia ad Algeri un telegramma in cui esprime il suo consenso al rientro di Palmiro Togliatti in Italia, ed avverte: "Presumiamo che sappiate come Ercoli, il cui vero nome è Palmiro Togliatti, sia il numero uno fra i comunisti italiani e uno dei dieci più importanti del mondo". Occupazione alleata. P.C.I.

15 gennaio 1944

Gli alleati chiedono al governo Badoglio di nominare il generale Quirino Armellini governatore militare di Roma, ma la nomina incontra l’opposizione del Cln. Occupazione alleata. Resistenza- C.L.N.

15 gennaio 1944

Su "Civiltà cattolica", nell’articolo "La manifestazione del pensiero e l’ufficio dell’autorità politica", padre Oddone interviene a favore della censura che, a suo avviso, deve vietare ogni manifestazione contraria "al costume pubblico, alla tranquillità dell’ordine, ai diritti dei cittadini". Vaticano

16 gennaio 1944

I carabinieri segnalano al ministero degli Interni che a Casalba (Napoli), 2000 persone hanno riportato in Comune l’ex podestà Luigi Jodice perché riassuma la carica, dopo aver cacciato il commissario prefettizio Tommaso Messore. Regno del Sud

16 gennaio 1944

Antonio Roasio, componente della direzione nazionale del Pci, scrive a Egisto Cappellini, dirigente delle Marche, per spiegare le ragioni del contrasto che il partito conduce contro l’attesismo: "…Quest’azione deve essere oggi sviluppata più che mai per dare scacco alle forze reazionarie (capitalisti ed agrari) i quali collaborano in modo velato ed aperto con i tedeschi e cercano tutti i mezzi per frenare lo spirito di lotta popolare e poter così indisturbati condurre la loro bisogna di traditori del paese, per dare scacco alle forze badogliano - monarchiche le quali vorrebbero prendere la direzione della guerra di liberazione nazionale, e dare uno sbocco reazionario ed antioperaio alla crisi che travaglia il nostro paese, e non permettere l’intervento armato della classe operaia e delle classi povere del nostro paese…" P.C.I.

16 gennaio 1944

All’Alpe Pratetto in Val d’Andorno, si riuniscono i comandanti e i commissari delle formazioni partigiane delle valli piemontesi, per dare vita alla seconda brigata Garibaldi, denominata ‘Biella’. Comandante è nominato Piero Pajetta (‘Nedo’), vice comandante Nello Poma (‘Italo’). I distaccamenti sono 6: il Bixio, il Fratelli Bandiera, il Goffredo Mameli, il Matteotti, il Piave, il Pisacane. Resistenza- lotta armata

17 gennaio 1944

A Verona, un commando di gappisti guidati da Aldo Petacchi e camuffati da poliziotti penetra all’interno del carcere degli Scalzi, piomba nella sala colloqui dove Giovanni Roveda si trova a colloquio con la moglie, lo preleva e fugge sparando all’impazzata. Tutti i componenti del commando restano feriti e due di loro, Fava e Pretto, muoiono poco dopo per le ferite riportate; lo stesso Roveda è leggermente ferito. Resistenza- lotta armata. Resistenza- caduti

17 gennaio 1944

In Val Pellice, gli alleati effettuano il primo lancio alle formazioni partigiane. Occupazione alleata. Resistenza

17 gennaio 1944

A Roma, gli studenti universitari manifestano per chiedere la sospensione dei corsi di laurea. R.S.I.

17 gennaio 1944

A Sassari, Enrico Berlinguer è arrestato come promotore dei disordini del 14 gennaio (vedi nota). Repressione armata. P.C.I.

18 gennaio 1944

A Roma, il Cln si riunisce per la prima volta dopo il 16 novembre 1943, sotto la presidenza di Ivanoe Bonomi. Presenti Alcide De Gasperi, Ruini, Casati, Nenni, La Malfa, Amendola e con funzioni di segretario Sergio Fenoaltea, che deliberano all’unanimità la nomina del generale Roberto Bencivenga a responsabile del comando della ‘Città aperta’. Nel corso della riunione, Giorgio Amendola afferma: "I generali responsabili del disastro e della vergognosa capitolazione dell’8 settembre rispuntano fuori non già per combattere contro i tedeschi, ma per prepararsi a mantenere l’ordine…" Resistenza- C.L.N.

19 gennaio 1944

A Roma, il Cln approva un ordine del giorno nel quale ribadisce che il governo Badoglio deve "sparire". Resistenza- C.L.N.

19 gennaio 1944

A Roma, il tenente di polizia Giglio, figlio di un ispettore generale di Ps in servizio all’Ovra, passa all’agente dell’Oss Peter Tompkins un rapporto della Questura di Roma sulla ubicazione di tutti i comandi tedeschi, depositi, alloggi degli ufficiali ecc. in città. Occupazione alleata

19 gennaio 1944

A Roma, si impicca nel carcere di via Tasso, dove era stato rinchiuso, Luciano Lusana. Resistenza- caduti

19 gennaio 1944

A Pesaro, il distaccamento partigiano Gramsci fa saltare i trasformatori della centrale elettrica di Bellisio bloccando, per oltre un mese, i lavori della miniera di zolfo di Cà Bernardi. Resistenza- lotta armata

19 gennaio 1944

A Sassari, il questore Dino Fabris, già appartenente all’Ovra, descrive in un verbale la figura di Enrico Berlinguer: "Comunista convinto, studioso delle teorie leniniste, dopo la caduta del fascio fu uno dei promotori e fondatori del Partito comunista a Sassari. Nominato segretario della sezione giovanile, si assunse il compito di spiegare le nuove idealità alla massa impartendo periodiche lezioni di comunismo ad un certo numero di gregari, spiegando le finalità che si proponevano, organizzando cellule, eccetera". Regno del Sud. P.C.I.

20 gennaio 1944

L’Armata rossa conquista Novgorod proiettandosi verso l’Estonia e la Polonia.

20 gennaio 1944

A Salerno, il maresciallo Pietro Badoglio incontra i comunisti Spano e Reale per invitarli ad entrare nel suo governo. I due esponenti del Pci pongono come condizione l’abdicazione di Vittorio Emanuele III, affermando che "la permanenza sul trono del re fascista universalmente disprezzato dal popolo frustrerebbe sin dall’inizio ogni tentativo patriottico di un qualsiasi governo, il quale avrebbe oggi perduto, per il fatto stesso di collaborare con Vittorio Emanuele, ogni autorità". La condizione posta dai comunisti è giudicata inaccettabile e, pertanto, il dialogo non ha seguito. Giorgio Amendola si rende interprete della posizione del Pci dinanzi dell’abdicazione del Re scrivendo che "se è possibile un cumulo tra le posizioni di Napoli e quelle di Roma, bene, se no noi c’impuntiamo sulla questione dell’abdicazione". Regno del Sud. P.C.I.

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