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1 marzo 1944

Uno specchio del Comando generale rivela che i carabinieri in servizio nella Rsi sono 44.198 di cui 790 ufficiali, 8.253 sottufficiali e 35.155 appuntati e carabinieri. R.S.I.

1 marzo 1944

Su "La Fabbrica" organo d’informazione della federazione comunista milanese, appare un messaggio del Cln di Sesto San Giovanni al Clnai: "E’ sembrato strano l’assenteismo del Comitato di liberazione nazionale durante e dopo il grandioso sciopero dei sette giorni, come se i problemi del lavoro non fossero di sua competenza. Si può obiettare che lo sciopero aveva un carattere esclusivamente economico, ma a ciò si può rispondere che interrompere la produzione, richiedere generi alimentari, rivendicare il diritto a un trattamento dignitoso, manifestare una solidarietà così imponente, erano fatti non solamente economici, tanto più che per la classe lavoratrice lo sciopero era l’unico mezzo per collaudare le sue possibilità organizzative e per avere la conferma del grado di combattività e di potenza della massa lavoratrice e non solo operaia". Resistenza- C.L.N.

1 marzo 1944

Il giornale del gruppo "Prometeo" scrive che "all’appello del centrismo di raggiungere le bande partigiane si deve rispondere con la presenza nelle fabbriche dalle quali sortirà la violenza di classe". Resistenza

1 marzo 1944

A Roma, sul terzo numero del giornale clandestino "Italia nuova", nell’articolo intitolato "Il vivo che tace" è scritto: "Il fascismo aveva costituito il monopolio della Patria, della capacità tecnica e politica, del diritto di cittadinanza e di lavoro. Ora si è costituito il monopolio dell’antifascismo (ma che significa antifascismo?) e chi non è per costoro, chi non li applaude e li segue, così, senza poter dire la sua, non è antifascista, non è patriota, non è forse nemmeno italiano. E non è fascismo questo?".

1 marzo 1944

L’esponente liberale Enrico De Nicola espone la necessità che il Re abdichi a favore del figlio Umberto.

1-8 marzo 1944

Lo sciopero operaio, iniziato il 1 marzo a Milano, Torino e in numerosi altre città del nord, si estende ai braccianti e ai mezzadri di Toscana ed Emilia Romagna, a diversi giornali (il "Corriere della sera" non esce per 3 giorni), ai servizi pubblici, agli studenti universitari che, a Milano, disertano le lezioni degli insegnanti fascisti e li cacciano dall’ateneo. Le brigate di montagna Gap e i Sap di città intervengono in appoggio militare agli scioperanti. Movimento operaio. Resistenza

2 marzo 1944

A Genova, è arrestato il partigiano garibaldino Giacomo Buranello, sceso in città per organizzare lo sciopero generale. R.S.I. Resistenza

2 marzo 1944

A Milano, militi fascisti prelevano dalle loro abitazioni numerosi tranvieri per obbligarli a riprendere il servizio. R.S.I. Movimento operaio

2 marzo 1944

Giorgio Amendola e Mauro Soccimarro inviano una "Lettera al Nord" manifestando il proprio dissenso per la missione di Lizzadri al congresso di Bari. P.C.I.

3 marzo 1944

L’agenzia di stampa americana "Reuter" dirama la dichiarazione del presidente Roosevelt relativa alla consegna di un terzo della flotta italiana all’Unione sovietica. Occupazione alleata

3 marzo 1944

A Roma, l’agente dell’Oss Peter Tompkins invia un rapporto al centro da cui dipende, segnalando la presenza di 28 carri merci contenenti munizioni e di molti altri trasportanti materiale bellico, presso la stazione Ostiense. Il bombardamento che ne seguì provocò centinaia di morti, fra i civili. Occupazione alleata

3 marzo 1944

A Roma, un folto gruppo di donne si raduna dinanzi alla caserma di viale Giulio Cesare per chiedere la liberazione degli uomini rastrellati dai tedeschi. I militari di guardia aprono il fuoco uccidendo Teresa Gullace, madre di 5 figli e in attesa del sesto. Resistenza- caduti

3 marzo 1944

A Roma, è arrestato Umberto Bianchi dai fascisti. E’ scarcerato invece Umberto Salvarezza, nonostante fosse stato arrestato in flagranza di reato comune. R.S.I.

3 marzo 1944

Forze partigiane attaccano il presidio fascista di Poggio Bustone (Rieti) , occupandone infine la caserma. Resistenza- lotta armata

3 marzo 1944

A Genova, all’interno della Questura è fucilato il partigiano garibaldino Giacomo Buranello. Resistenza- caduti

3 marzo 1944

A Milano, un rapporto della Gnr segnala che sono state arrestate "62 persone, compromesse in linea politica e passate a disposizione della polizia tedesca perché vengano internate". R.S.I. Resistenza

3 marzo 1944

A Milano, Benito Mussolini in un documento dal titolo "Parole chiare" afferma: "L’Italia – è stato scritto da un gruppo di non fascisti in un memorabile articolo sul ‘Corriere della sera’, - è il primo Paese dopo la Russia che bandisce un così sostanziale e non equivoco decreto sulla nazionalizzazione". Il riferimento è alla legge sulla socializzazione. R.S.I.

3 marzo 1944

A Milano, il Clnai diffonde un ordine del giorno nel quale "riconosce nello sciopero generale degli operai, impiegati e tecnici delle regioni settentrionali del Paese e nella simpatia della popolazione tutta che circonda il lavoratore in lotta, il segno della sicura rinascita della Patria e della sua prossima liberazione; si rivolge agli industriali affinché, nello spirito dell’unità della nazione risorgente, ripudino la collaborazione con il nemico tedesco e coi traditori fascisti, accolgano le legittime richieste dei lavoratori ed effettuino a questi ultimi il pagamento delle giornate di sciopero e di sospensione del lavoro ordinata col pretesto della scarsità di energia elettrica". Il Clnai comunica ai Cln regionali la delega ricevuta da Roma per la guida del movimento partigiano: "Vi comunichiamo che, su delega del Comitato centrale di liberazione, si è costituito il 7 febbraio 1944 il Comitato di liberazione nazionale per l’Alta Italia, composto da rappresentanti designati dalle direzioni dei 5 partiti aderenti. Vi preghiamo di trasmettere questa comunicazione a tutti i Comitati provinciali dipendenti. Vi informiamo che trasmetteremo fra breve una circolare contenente norme e istruzioni sul funzionamento e l’azione da svolgere da parte dei singoli Comitati". Resistenza- C.L.N.

3 marzo 1944

A Napoli, i dirigenti dei partiti antifascisti si incontrano con i rappresentanti della Commissione alleata di controllo ai quali chiedono il rilascio degli operai arrestati nei giorni precedenti per impedire lo sciopero di protesta contro le dichiarazioni fatte da Winston Churchill il 22 febbraio. Il generale Mason MacFarlane aveva minacciato anche di procedere all’arresto dei dirigenti dei partiti antifascisti. Occupazione alleata

3 marzo 1944

Il Comando generale dei carabinieri, in un suo rapporto, rileva che il messaggio di Pietro Badoglio ai siciliani, in occasione del ritorno dell’isola sotto l’amministrazione italiana, è stato accolto con un "senso di vera e propria indifferenza /dal/ grosso pubblico delle città capoluogo e degli altri centri dell’isola, disposto ad ingrossare le fila del partito che assicuri il pane. In tutti gli strati sociali si ha l’impressione che le parole del Maresciallo Badoglio preludano ad una chiamata alle armi e la preoccupazione si va generalizzando" Regno del Sud

3 marzo 1944

A Potenza, a causa di un convoglio ferroviario rimasto bloccato in una galleria per un guasto alla locomotiva, perdono la vita 426 persone a causa delle esalazioni di ossido di carbonio.

3-4 marzo 1944

A Mosca, Stalin riceve Palmiro Togliatti alla presenza di Molotov. Secondo il resoconto di Dimitrov, informato subito dopo da Molotov, e dallo stesso Togliatti il giorno seguente, Stalin afferma: "Per i marxisti non la forma bensì il contenuto ha sempre avuto un ruolo determinante. Il re non è peggiore di Mussolini. Se il re prende posizione contro i tedeschi non ha senso chiedere un’abdicazione immediata. Non c’è la monarchia né in Germania né in Spagna, ma Hitler e Franco non sono meglio di un re reazionario". Stalin, quindi, conclude che "l’esistenza dei due campi (Badoglio – re contro i partiti antifascisti) indebolisce il popolo italiano. Favorisce soltanto gli inglesi i quali vorrebbero avere nel Mediterraneo un’Italia debole. Se la lotta tra questi campi andrà avanti, porterà il popolo italiano alla rovina. Gli interessi del popolo italiano dettano che l’Italia debba essere un paese forte con un forte esercito". Stalin, quindi, ribalta le conclusioni del documento di Togliatti (vedi nota del 1 marzo 1944), e impone che, al posto dell’abdicazione di Vittorio Emanuele III, si affermi la necessità della partecipazione al governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio. P.C.I.

4 marzo 1944

L’ambasciatore tedesco in Italia, Rudolf Rahn, invia a Berlino un dispaccio per comunicare che lo sciopero, proclamato il 1° marzo, "ha scopi politici di carattere comunista" e che gli industriali hanno assunto un atteggiamento prudente "per non compromettersi con gli operai". Occupazione tedesca

4 marzo 1944

Sono effettuati centinaia di arresti fra coloro che le forze di sicurezza fasciste e tedesche hanno individuato come i dirigenti dello sciopero generale del 1° marzo. R.S.I. Movimento operaio

4 marzo 1944

In Toscana, il distaccamento Faliero Pucci assalta la caserma dei carabinieri di Polcanto e ne requisisce le armi. Resistenza- lotta armata

4 marzo 1944

La Gnr trasmette un rapporto nel quale informa che l’ "ingegner Agostino Rocca, amministratore delegato dell’Ansaldo, l’ing. Rocco Piaggio e l’ing. Cerruti (armatore) sono segnalati quali principali oppositori alla legge sulla socializzazione". R.S.I.

4 marzo 1944

La rivista dei gesuiti "Civiltà cattolica", nell’articolo "Violata l’immunità del monastero di San Paolo", protesta con veemenza contro l’irruzione al suo interno della polizia fascista il 4 febbraio, concludendo che ognuno può vedere "quali ‘ riguardi’ siano stati usati a edifici sacri, cui un solenne Trattato ha riconosciuto, davanti a tutto il mondo, il privilegio dell’extraterritorialità". Vaticano

4 marzo 1944

A Napoli, fallisce lo sciopero generale - dichiarato illegale dagli alleati- indetto dai partiti antifascisti per protestare contro il discorso degli ‘strofinacci’ di Churchill (cfr.22 febbraio). Nella riunione indetta dal governatore Charles Poletti in Prefettura per dissuadere i partiti dallo sciopero, compare il capitano maltese Edward Scicluna. Occupazione alleata

4 marzo 1944

A Palermo, è annunciata la nomina di Francesco Musotto, già prefetto della città, ad alto commissario per la Sicilia. Regno del Sud

5 marzo 1944

A Mosca, Palmiro Togliatti si reca da Dimitrov al quale riferisce il contenuto del colloquio avuto con Stalin nella notte fra il 3 e il 4 marzo (vedi nota). Dimitrov, oltre alle direttive relative alla politica del Pci, impartisce a Togliatti anche quelle riguardanti il Partito comunista francese (Pcf), al quale si raccomanda di "non frammentare la propria linea politica in seno al Comitato francese di liberazione nazionale con scontri su questioni formali e secondarie che, al fondo, non perseguivano che fini propagandistici e deterioravano i rapporti con De Gaulle…ma accordare la priorità ai problemi essenziali della guerra: a) la realizzazione dell’esercito francese e la attiva partecipazione ai combattimenti contro i tedeschi; b) la purga dell’apparato statale e militare dagli agenti di Petain e Laval; c) l’aiuto ai partigiani che, le armi alla mano, combattono il nemico sul suolo della patria". P.C.I.

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