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16 febbraio 1944

Alcide De Gasperi, sul tema dell’unità sindacale, afferma: "Dopo avere ottenuto per la prima volta nella storia d’Italia una solenne dichiarazione di rispetto e tolleranza religiosa, il respingere questa mano senza gravi ed evidenti motivi sarebbe pericoloso. Noi verremmo certo tagliati fuori da ogni influsso nell’industria e anche nell’agricoltura, se scoppiasse la lotta reggeremmo a fatica. Se in qualche parte il clero potrà fare eccezioni, in molte altre ce le farebbe più aspre contro la nostra intransigenza che avrebbe provocato la lotta anticlericale…Anche l’implicito riconoscimento dell’equipollenza e dell’equiparazione morale e tecnica della corrente cattolica, costituisce un termine che una volta appariva lontanissimo. Non bisogna sottovalutarlo, né dal punto di vista religioso, né da quello politico. L’esperimento è pieno di rischi ma vale la pena di essere fatto. Se si pensa al danno che ne verrebbe rompendo, si comprende subito il valore della soluzione positiva". D.C.

16 febbraio 1944

Il giornalista Pietro Astuni Messineo scrive al maresciallo Pietro Badoglio per contestare la prospettata nomina di Tito Zaniboni ad alto commissario contro il fascismo: "Il Sig. Tito Zaniboni non è attualmente in condizioni di spirito e di elasticità mentale tali da poter garantire una consapevole esecuzione del mandato che si dice è per affidarglisi. Egli perde terreno giorno per giorno. E’ disorientato, incapace di coordinare attività o di indirizzarle, privo di idee chiare e di ferma volontà, inetto a decisive risoluzioni. Basta un colloquio anche fugace con lui per convincersi come egli a stento riesca a connettere le idee e soprattutto a sintetizzarle". Repressione fascisti

17 febbraio 1944

In un memorandum del Quartiere generale alleato alla sottocommissione per l’Industria e il commercio della Acc (Allied Control Commission) si afferma che "nessuna ricostituzione industriale doveva essere intrapresa nell’Italia liberata che non fosse: 1) assolutamente necessaria alle necessità militari mentre la guerra è in atto; 2) essenziale alle necessità minime della popolazione nelle varie zone". Occupazione alleata

18 febbraio 1944

Il Raggruppamento motorizzato dell’esercito del Regno del Sud ritorna al combattimento nella zona delle sorgenti del Volturno. Regno del Sud

18 febbraio 1944

La Giunta esecutiva dei partiti antifascisti propone, in un memorandum indirizzato a Mason MacFarlane, la formazione di un organo collegiale "che assume la luogotenenza del Regno al posto di Umberto di Savoia". Regno del Sud

18 febbraio 1944

A Catania, il gruppo giovanile del Comitato provinciale per l’indipendenza siciliana vota un ordine del giorno nel quale afferma di "non riconoscere l’azione del governo Badoglio…se non come l’azione di un governo neofascista, tirannico ed usurpatore" e di "volere lottare con tutte le proprie energie a fianco dei fratelli siciliani per la libertà e l’indipendenza". Separatismo- Sicilia

18 febbraio 1944

A Milano, "L’Italia libera" avverte che l’azione unitaria svolta dai partiti di sinistra al congresso di Bari "non significa che l’auspicato governo del Comitato di liberazione nazionale potrebbe anche essere un governo incline ai compromessi, un governo simile a quelli a cui Giolitti ci aveva abituati nel periodo prefascista". Resistenza- C.L.N.

18 febbraio 1944

A Roma, alla stazione Ostiense, un gruppo partigiano fa esplodere 6 vagoni ferroviari contenenti munizioni per le truppe tedesche. Resistenza- lotta armata

18 febbraio 1944

Il governo di Salò emana il bando che sancisce la pena di morte per i renitenti alla leva. R.S.I.

18 febbraio 1944

A Ravenna, la salma di Ettore Muti è inumata nel tempio di San Francesco, alla presenza di migliaia di persone e di tutte le autorità politiche e militari della Rsi. La commemorazione funebre è tenuta dallo stesso segretario del Pfr, Alessandro Pavolini. R.S.I.

18-20 febbraio 1944

A Salerno, si svolge il congresso sindacale nazionale organizzato da Enrico Russo e Dino Gentili per procedere alla riunificazione delle due organizzazioni operanti nell’Italia meridionale. A conclusione dei lavori, il congresso delega Dino Gentili come suo rappresentante dinanzi agli alleati; e lo stesso Gentili, affiancato dal socialista Costantino Sciucca e dal comunista Marroni, come propri portavoce dinanzi alla Giunta esecutiva per sollecitare la formazione di un ‘governo straordinario’. Regno del Sud

19 febbraio 1944

A Catania, Isidoro Piazza scrive ad Andrea Finocchiaro Aprile preannunciando la nascita della Lega giovanile separatista: "A me si uniscono tutti i giovani studenti ed operai che aderiscono a noi. Tutti, dal primo all’ultimo, siamo fieri di lottare fianco a fianco per il bene della nostra madre comune. Nessun ostacolo ci fermerà nel nostro cammino. La nostra fede è nella Sicilia e per essa noi siamo pronti a sacrificarci uno per uno. In lei, nostra guida e nostro capo, riponiamo le nostre speranze". Separatismo- Sicilia

19 febbraio 1944

A Velletri e Pratone (Lazio), i nazifascisti fucilano 14 persone sospettate di partecipare alla resistenza. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

19 febbraio 1944

A Milano, i gappisti uccidono un ufficiale della Gnr, l’ing. Conti. Resistenza- lotta armata

19-20 febbraio 1944

A Ravello, Enrico De Nicola incontra Vittorio Emanuele III al quale propone di nominare luogotenente del regno il figlio Umberto, la cui carica diverrebbe esecutiva solo dopo la conquista di Roma da parte degli alleati. Il Re accetta. Regno del Sud

20 febbraio 1944

A culmine di un mese di rastrellamenti, un contingente valutato da 4.000 a 5.000 tedeschi avanza in più direzioni lungo le valli piemontesi, per stroncare la guerriglia partigiana. Il distaccamento Mameli ripiega, dopo la caduta del comandante Remo Pella. Resistono più a lungo i partigiani del Fratelli Bandiera, che subiscono gravissime perdite, fra le quali quella di Luigi Tortorella (‘Lupo’). Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

20 febbraio 1944

Il giornale azionista "L’Italia libera" scrive sul tema dell’allontanamento di Vittorio Emanuele III dal trono: "La richiesta di abdicazione, pur essendo stata una reazione di natura morale, non contrasta con le esigenze politiche, col giudizio freddamente politico del Cln di Roma. Può essere sfuggito a uomini come Croce o come Sforza, o ad altri, che l’escludere ogni possibilità di collaborazione con Vittorio Emanuele III ed il figlio e mantenere fermo il principio dell’autodecisione del popolo italiano alla fine della guerra significasse ben altro che una semplice sostituzione di persona?". Resistenza- C.L.N.

20 febbraio 1944

A Salerno, il prefetto Vacca De Dominicis invia una lettera riservatissima all’arcivescovo Monterisi per invitarlo a smorzare i suoi attacchi al comunismo, in quanto, scrive, "la situazione interna del paese attraversa una fase molto delicata che richiede la massima attenzione delle Autorità, per tutelare l’ordine pubblico e per evitare imprevedibili ripercussioni anche nei riflessi internazionali". Regno del Sud

20 febbraio 1944

Un "Appunto per il Duce" ricostruisce la vita e le imprese di Ezio Maria Gray, che nei rapporti di polizia e carabinieri del 1927-28 veniva concordemente definito "affarista di pochi scrupoli". Protettore di Umberto Salvarezza, Gray sarà, nel dopoguerra, parlamentare del Msi. R.S.I.

21 febbraio 1944

Vittorio Emanuele III informa il generale MacFarlane di aver assunto la decisione di nominare luogotenente del regno il figlio Umberto, a condizione che Badoglio rimanga capo del governo e solo dopo la liberazione di Roma. Regno del Sud

21 febbraio 1944

A Revine Lago (Treviso), i gappisti uccidono il colonnello Perico. Resistenza- lotta armata

21 febbraio 1944

A Mosso Santa Maria, nel biellese, i tedeschi fucilano 5 garibaldini fatti prigionieri il giorno precedente, Roberto Arrigoni, Palmiro Carmelo, Francesco Crestani, Antonio Cavasso, Corrado Lanza, insieme a due ex prigionieri australiani, F.Bowes e K.Osborne. Altri distaccamenti partigiani, a prezzo di gravi perdite, contrastano l’avanzata dei tedeschi. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

21 febbraio 1944

In Francia, è emessa in materia di epurazione un’ordinanza che, all’art.18, stabilisce il divieto di partecipare ad assemblee comunali e dipartimentali a quanti nella repubblica di Vichy ricoprirono la funzione di consiglieri dipartimentali nominati. Repressione fascisti

22 febbraio 1944

A Londra, Wiston Churchill, parlando alla Camera, si pronuncia a favore del governo Badoglio e della conferma dell’istituto monarchico. Con riferimento al governo italiano afferma: "Quando occorre tenere in mano una caffettiera bollente, è meglio non rompere il manico finché non si è sicuri di averne uno altrettanto comodo e pratico, o comunque finché non si abbia a portata di mano uno strofinaccio…", con riferimento diretto, con questa ultima espressione, ai partiti italiani antifascisti. Occupazione alleata

22 febbraio 1944

A Salerno, il vescovo Nicola Monterisi scrive al prefetto Arturo Vacca De Dominicis: "Il comunismo prima di essere una forma sociale e politica, è un’eresia piena, quale non apparve da secoli, e come tale io e il mio clero lo dobbiamo combattere…" Vaticano

22 febbraio 1944

A Firenze, i gappisti fanno esplodere un ordigno nella caserma della Milizia. Resistenza- lotta armata

23 febbraio 1944

Il Consiglio dei ministri approva il progetto di legge che istituisce l’alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo e nomina Tito Zaniboni alla sua direzione. Repressione fascisti

23 febbraio 1944

A Roma, Pio XII in un messaggio ai quaresimalisti romani, riferendosi ai cattolici comunisti, accenna ad "alcune nuove e pericolose dottrine e tendenze che trovano buon viso e sequela fra non pochi giovani che si professano cattolici" e cita la ‘Quadragesimo anno’: "Quelli che vogliono essere apostoli tra i socialisti dovranno professare apertamente e sinceramente nella sua pienezza e integrità, la verità cristiana e in nessun modo essere conniventi con gli errori". Vaticano

24 febbraio 1944

A Firenze, sono arrestati i componenti di un nucleo del Fronte della gioventù: Melas, Spinella, Fantechi. Si salva solo Gianfranco Sarfatti che, successivamente, cadrà in combattimento nelle file della brigata Garibaldi ‘3 Lexert’ in Val d’Aosta, il 21 febbraio 1945. Resistenza- caduti

24 febbraio 1944

A Bologna, i gappisti uccidono Pericle Ducati. Resistenza- lotta armata

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