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24 febbraio 1944

Sull’Alpe Pratetto, il comandante della brigata Biella Piero Pajetta (‘Nedo’), imbattutosi in una pattuglia tedesca, riesce a sottrarsi alla cattura sparando, ma muore dissanguato nel bosco. Al comando della brigata, che perde alcuni giorni dopo anche il commissario Adriano Rossetti, gli succede Nello Poma. Occupazione tedesca. Resistenza- caduti

25 febbraio 1944

In Vaticano, la Segreteria di stato respinge la richiesta avanzata dall’Ambasciata tedesca di espellere un disertore germanico rifugiato in un istituto religioso perché il gesto avrebbe contraddetto il "carattere di benignità e clemenza che ha sempre fatto l’onore del Vicario di Gesù Cristo". Vaticano

25 febbraio 1944

Ferruccio Parri scrive ad Alberto Damiani: "Il Comitato militare Alta Italia si è formalmente costituito oltre un mese addietro…Se non avessi incontrato la resistenza passiva di Torino e la larvata opposizione dei comunisti si sarebbe formato fin da novembre, quando tenni le prime riunioni preparatorie". Resistenza- C.L.N.

25 febbraio 1944

A Roma, nel corso di una riunione della direzione del Pci, Novella afferma che "dati i rapporti di forza /è/ impossibile ottenere i due obiettivi di governo straordinario e di allontanamento di Badoglio. Rendere più elastica – dice – la nostra posizione sia in relazione ai problemi straordinari sia sulla persona di Badoglio". P.C.I.

25 febbraio 1944

A Roma, i gappisti uccidono il commissario di Ps Armando Stampacchia. Resistenza- lotta armata

25 febbraio 1944

L’Oss, in un rapporto dal titolo "Communists in Italy", osserva sul conto di Palmiro Togliatti: "In qualche modo l’evoluzione ideologica del Comintern e del Pci si riflette sull’evoluzione delle qualità personali di Ercoli. Negli anni Venti sembrava totalmente settario e duro. Dalla metà degli anni Trenta in poi è diventato chiaramente più malleabile, più ‘ragionevole’ e più cooperativo nei modi e nelle opinioni e ha dimostrato una considerevole agilità nell’osservare e cercare di manipolare persone e movimenti non comunisti". Occupazione alleata. P.C.I.

25-29 febbraio 1944

A Torino, l’ufficio politico della Gnr riceve varie informazioni su uno sciopero generale che sarebbe iniziato il 1° marzo "a carattere apparentemente economico, ma in effetti politico, di concerto con il movimento partigiano". R.S.I.

26 febbraio 1944

A Firenze, sono arrestati gli esponenti azionisti Bruno Niccoli e Edoardo Fallaci. R.S.I. Resistenza

26 febbraio 1944

A Milano, il Clnai lancia un proclama ai cittadini: "…I despoti fascisti, affiancati dall’invasore tedesco, chiamano alle armi i giovani delle classi ’22, ’23, ’24, ’25, minacciando la fucilazione a chi non rispondesse all’appello. Sappiate che incombe su di loro la minaccia di partire per la terra tedesca, per combattere su fronti lontani o per costruire opere guerresche e rendere più salda la roccaforte della tirannia nazista. I giovani che non rispondono alla chiamata del sedicente governo di Mussolini, non sono disertori. Sono fierissimi cuori che vogliono dare, se occorre, la loro giovinezza per difendere, non per opprimere la patria" Resistenza- C.L.N.

26 febbraio 1944

Il battaglione Barbarigo della divisione Decima parte da La Spezia diretto al fronte di Nettuno. R.S.I.

27 febbraio 1944

Sulla "Gazzetta del Mezzogiorno" appaiono le dichiarazioni dell’alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo Tito Zaniboni: "Il cammino non è agevole, è anzi arduo assai, e per percorrerlo con tranquilla sollecitudine richiamo la sincera e onesta collaborazione di tutti gli italiani che hanno la mia stessa fede, che, malgrado il trascorso, non hanno rancori, desideri di vendetta verso chicchessia e che…vogliono che tutti coloro i quali nel caduto regime hanno usato ed abusato di cariche e protezioni per compiere soverchierie, persecuzioni, ladrerie, siano…inesorabilmente colpiti. Noi daremo modo, così, a tutti gli altri cittadini, che ebbero la tessera fascista per bisogno, come prezzo della loro tranquillità, di ritornare con pieni diritti di far parte della civica famiglia, fratelli nostri in ogni manifestazione. Noi daremo modo a che rapidamente si chiuda questa parentesi di disagio sociale, il quale più gravemente ancora di quanto la coscienza avverta, si ripercuote e minaccia i fondamenti della vita del nostro popolo". Repressione fascisti

28 febbraio 1944

Benito Mussolini riceve il memoriale inviatogli da Giovanni Preziosi, che il 2 febbraio era stato rimesso in copia a Adolf Hitler, e lo ritiene responsabile dell’irrigidimento tedesco nei confronti suoi e del governo repubblicano, dando ordine di procedere al suo arresto se varcherà la frontiera italiana. R.S.I.

28 febbraio 1944

A Milano, è istituito l’Ispettorato militare del lavoro con a capo il generale del Genio, Francesco Paladino. R.S.I.

28 febbraio 1944

A Milano, "Avanti!" annuncia la imminenza dello sciopero generale insurrezionale. P.S.I.

28 febbraio 1944

A Palermo, si costituisce il primo gruppo della Lega giovanile separatista, promosso dai fratelli Pietro e Nicolò Notarbartolo di Montallegro e da Pietro Giganti. Separatismo- Sicilia

28 febbraio 1944

A Roma, gli uomini del reparto di polizia speciale diretto dal tenente Pietro Koch rinvengono un deposito di armi nella villa, sulla via Salaria, di Luchino Visconti, e procedono all’arresto del gappista Paolo Mocci che vi svolgeva, ufficialmente, mansioni di giardiniere. R.S.I. Resistenza

29 febbraio 1944

Il presidente americano Franklin Delano Roosevelt invia un dispaccio a Winston Churchill facendogli presente la impossibilità, per ragioni di politica interna, di "tenere forze americane in Francia" dopo la fine del conflitto: "Dovrò riportarle tutte in patria. Come avevo suggerito altre volte, rinnego e rifiuto la paternità di Belgio, Francia e Italia. E’ lei che deve allevare i suoi figli. Visto che dovranno farle da scudo in futuro, dovrebbe per lo meno pagare la scuola per loro". Occupazione alleata

29 febbraio 1944

Nel corso di un incontro, Leo Valiani e Luigi Longo si accordano su una piattaforma comune che prevede l’unità di azione delle forze di sinistra e la costituzione di comitati di base a sostegno del Cln. Resistenza- C.L.N.

29 febbraio 1944

Il tenente dei carabinieri Alberto Faiola redige un memoriale difensivo nel quale esclude di aver mai ricevuto l’ordine di uccidere Benito Mussolini, per evitare che potesse essere liberato dai tedeschi. Aggiunge, inoltre, che egli non lo avrebbe comunque consegnato agli angloamericani. R.S.I.

febbraio 1944

E’ pubblicato per la seconda volta "Il catechismo sul comunismo" a cura del cardinale di Milano Idelfonso Schuster, che rappresenta un violentissimo attacco alla dottrina marxista. Vaticano

febbraio 1944

A Savona, compare il giornale "La voce dei giovani" organo del locale nucleo del Fronte della gioventù, fondato e diretto da Giuseppe Noberasco, coadiuvato da Francesco Vigliecca e Stefano Peluffo. Resistenza

febbraio 1944

A Pesaro, appare il giornale "Fronte della gioventù", "organo della gioventù antifascista marchigiana". Resistenza

febbraio 1944

A Forlì, si costituisce il primo nucleo del Fronte della gioventù. Resistenza

febbraio 1944

A Sanremo, dopo la morte in combattimento del medico comunista Felice Cascione, Italo Calvino chiede di entrare nel Pci, dedicandosi alla organizzazione degli studenti. Resistenza- caduti. P.C.I.

febbraio 1944

A Napoli, la Commissione rettorale per l’epurazione presieduta da Omodeo sospende dall’insegnamento 3 liberi docenti e 15 professori ordinari su un organico di 150. Repressione fascisti

febbraio 1944

A Nicastro (frazione di Lamezia- Catanzaro), gli studenti strappano i ritratti del Re dagli uffici pubblici e dalle scuole, e li sostituiscono con quelli di Mussolini. Regno del Sud

1 marzo 1944

A Mosca, Palmiro Togliatti invia a Molotov un documento redatto nel mese di febbraio "sui compiti all’ordine del giorno dei comunisti italiani", nel quale, fra l’altro, scrive: "Partendo dalla risoluzione della Conferenza di Mosca e in unione con gli altri partiti antifascisti, i comunisti chiedono la costituzione di un governo democratico provvisorio, al fine di organizzare e dirigere gli sforzi di guerra del Paese…Essi chiedono l’abdicazione del re, in quanto complice della costituzione del regime fascista e di tutti i crimini di Mussolini, e in quanto centro di unificazione, nel momento attuale, di tutte le forze reazionarie, semifasciste e fasciste che oppongono resistenza alla democratizzazione del Paese e coscientemente sabotano gli sforzi di guerra dell’Italia. In considerazione di ciò, i comunisti (benché in caso di abdicazione del re possano consentire alla reggenza temporanea del maresciallo Badoglio) rifiutano di partecipare all’attuale governo e denunciano nella politica di questo governo un ostacolo a una vera partecipazione del popolo italiano alla guerra contro la Germania". P.C.I.

1 marzo 1944

E’ indetto uno sciopero generale operaio in tutto il territorio della Rsi, organizzato dai comitati segreti d’agitazione in stretto collegamento coi Cln. Secondo dati di parte fascista, gli scioperanti sono complessivamente 208.000; il generale tedesco Wolf parla di 350.000; i Cln parlano di 350.000 per la sola Lombardia, 150.000 in Piemonte, 100.000 nel Veneto. Gli obiettivi sono economici (salari e razioni alimentari) e politici (cessazione della deportazione di manodopera in Germania e del trasferimento dei macchinari, sospensione della produzione di guerra). Nel proclama del comitato di agitazione torinese si afferma: "Se non cessano gli arresti arbitrari, le violenze e le deportazioni non si lavora. Tutti i patrioti devono essere liberati. Né un operaio, né un giovane, né una macchina devono andare in Germania! Alla violenza nazifascista gli operai risponderanno con la violenza. I partigiani e le squadre garibaldine di azione patriottica sono entrati in azione. Viva lo sciopero generale rivendicativo politico". Movimento operaio. Resistenza

1 marzo 1944

Secondo una nota informativa "riservata personale" per Mussolini, "alle 9 di questa mattina il Partito comunista stava ancora deliberando, non si sa per quali ragioni, se emanare contrordini ai propri agenti nelle fabbriche di sospendere lo sciopero…Non si sa se questo contrordine, dato il successo iniziale della manifestazione, sarà emesso". R.S.I. P.C.I.

1 marzo 1944

La Gnr informa che il commissario supremo del Kusterland, Reiner, ha deciso di opporsi con tutti i mezzi affinché la socializzazione delle imprese non abbia applicazione nelle zone da lui amministrate nel nord est italiano. R.S.I. Occupazione tedesca

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