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5 febbraio 1945

Il leader separatista siciliano Andrea Finocchiaro Aprile scrive alla Dillon Bank di New York per illustrare i vantaggi commerciali di una Sicilia indipendente, e chiedere la "vostra diretta attenzione politica, bancaria, industriale e commerciale, presente e futura". Separatismo- Sicilia

5 febbraio 1945

A Roma, il commissario aggiunto per l’epurazione, Ruggero Grieco, comunista, deferisce Guglielmo Giannini alla commissione di primo grado per la revisione dell’albo dei giornalisti, presieduta da Mario Vinciguerra. Regno del Sud

5 febbraio 1945

A Roma, Leonida Repaci annota nel suo ‘Taccuino’: "La coabitazione con Angiolillo era diventata impossibile. Angiolillo è fondamentalmente un borghese, un reazionario, non crede nella Resistenza, non crede nella Costituzione che da essa dovrà nascere…Il suo furore denso di disprezzo verso i leader della sinistra rientrati dall’esilio, la sua opposizione a una politica che faccia fare le spese della disfatta alla borghesia manutengola del fascismo hanno scavato giorno per giorno, ora per ora, un profondo solco fra noi…Me ne sono andato con una magra liquidazione di 750.000 lire, tra diritto alla testata e stipendio di condirettore. Con questo scarso denaro ho impiantato ‘L’Epoca’, chiamando a collaborare scrittori e uomini di cultura che stimo. Usciamo con un foglio solo ma con una redazione di prim’ordine che nessun altro quotidiano a Roma può vantare". Regno del Sud

5 febbraio 1945

A Firenze, nel corso di un rapporto ai quadri regionali del Pci, Palmiro Togliatti afferma: "Teniamo presente quanto è avvenuto in Grecia dove, dopo la presa di posizione dell’Eam (su cui non possiamo dare un parere preciso perché forse in quelle condizioni avremmo potuto prendere anche noi una posizione simile), il combattimento si è impegnato in modo che ha portato a un arresto del nostro movimento, mentre al potere si sono portate delle forze nettamente reazionarie". P.C.I.

5 febbraio 1945

Il comitato dirigente del Pci in Svizzera diffonde una ‘lettera ai compagni’ invitandoli a farsi promotori di una campagna a sostegno alla risoluzione della direzione del partito per la creazione di un’armata italiana e per sviluppare l’arruolamento volontario. P.C.I.

5 febbraio 1945

In Piemonte, alla Piana di Trivero una squadra della 109° brigata si scontra con una pattuglia nemica: cadono 2 tedeschi e 3 fascisti. Resistenza- lotta armata

5 febbraio 1945

A Milano, nella riunione del Clnai, i rappresentanti del Partito socialista accettano il progetto di unificazione delle formazioni partigiane, pur mantenendo le loro riserve sull’inserimento delle stesse nell’esercito regio e sulla soppressione dei commissari politici. Resistenza- C.L.N.

5 febbraio 1945

A Milano, è tratto in arresto Vitaliano Peduzzi, capo della rete informativa ‘Feltre’ di filiazione Oss, dalla squadra di polizia speciale diretta da Pasquale Isopi, ‘dott. Rossi’. R.S.I.

6 febbraio 1945

Il generale Charles De Gaulle designa come comandante dell’armata di cui aveva ordinato la costituzione e lo schieramento sulla frontiera italiana, il generale Doyen.

6 febbraio 1945

A Roma, il tenente di Ps Alfonso Cavaccini nel rapporto sull’arresto di Salvarezza afferma che i documenti rinvenutigli non hanno "alcuna importanza", ma stranamente non risultano allegati al rapporto, non saranno consegnati alla magistratura né depositati all’Archivio centrale dello stato. Regno del Sud

6 febbraio 1945

A Catania, Santi Rindone scrive ad Andrea Finocchiaro Aprile illustrando le finalità ed il programma del Partito repubblicano di Sicilia da lui fondato, che prevede fra l’altro la "instaurazione di una repubblica che possa confederarsi, da Stato sovrano a Stato sovrano, con altre repubbliche o Stati liberi democratici" e, inoltre, la "abolizione della pena di morte e della coscrizione militare obbligatoria". Separatismo- Sicilia

7 febbraio 1945

Inizia l’offensiva alleata contro la Germania. La 3° armata penetra nella Ruhr.

7 febbraio 1945

In Piemonte, a Veglio Mosso, il distaccamento partigiano ‘Abele’ è sorpreso da una pattuglia nemica e sopraffatto. Cade fra gli altri Giovanni Candiani (‘Fachiro’). Esito opposto a Cave di Curino dove ha luogo uno scontro fra partigiani del distaccamento ‘Bianchetto’ della 50° brigata e una colonna tedesca, che subisce gravi perdite. Resistenza- caduti. Resistenza- lotta armata

7 febbraio 1945

Nelle malghe di Porzus ha inizio, per concludersi il 18 febbraio, l’eccidio dei partigiani della Osoppo da parte dei partigiani comunisti che comporterà un bilancio finale di 15 morti fra gli osovani e di una donna prigioniera. Un gruppo garibaldino agli ordini del partigiano ‘Giacca’ si portava alle Malghe, dove era il comando della Osoppo, arrestava i presenti e li fucilava: fra essi ‘Bolla’ ed ‘Enea’, comandante e commissario della Osoppo ed Elda Turchetti, segnalata tramite "Radio Londra" come spia. Resistenza. T.L.T.

7 febbraio 1945

Palmiro Togliatti prende posizione contro la difesa del Friuli Venezia Giulia da parte di unità partigiane in funzione anti-slava, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi: "Mi è stato detto che da parte del collega Gasparotto sarebbe stata inviata al Cln Alta Italia una comunicazione in cui si invita il Clnai a far sì che le nostre unità partigiane prendano sotto il loro controllo la Venezia Giulia per impedire che in essa penetrino unità dell’esercito partigiano jugoslavo. Voglio sperare che la cosa non sia vera perché, prima di tutto, una direttiva di questo genere non potrebbe essere data senza consultazione del Consiglio dei ministri. Quanto alla situazione interna, si tratta di una direttiva di guerra civile, perché è assurdo pensare che il nostro partito accetti di impegnarsi in una lotta contro le forze antifasciste e democratiche di Tito. In questo senso, del resto, la nostra organizzazione di Trieste ha avuto personalmente da me istruzione precise e la maggioranza del popolo di Trieste segue oggi il nostro partito. Non solo noi non vogliamo nessun conflitto con le forze di Tito e con le popolazione jugoslave, ma riteniamo che la sola direttiva da darsi è che le nostre unità partigiane e gli italiani di Trieste e della Venezia Giulia collaborino nel modo più stretto con le unità di Tito nella lotta contro i tedeschi e contro i fascisti". P.C.I. T.L.T.

7 febbraio 1945

A Roma, la direzione nazionale del Pci approva una risoluzione nella quale i moti siciliani dei ‘non si parte’ sono presentati come conseguenze "di un vero e proprio rigurgito di fascismo". P.C.I.

7 febbraio 1945

Andrea Finocchiaro Aprile scrive alla Ford Motor Company, a New York , una lettera che ricalca pressoché testualmente il contenuto di quella inviata alla Dillon Bank. Separatismo- Sicilia

7 febbraio 1945

Il capo della polizia Luigi Ferrari inoltra un rapporto all’alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo sul conto di tale Marco Fossa, tenente colonnello dell’aeronautica, legionario fiumano, squadrista, che si stava dando "un gran da fare per la ricerca ed ingaggio di persone in grado di fornire notizie sull’attività segreta e sull’organizzazione interna dei partiti di sinistra, ed in special modo del Partito comunista, del Movimento comunista d’Italia e dell’Armata rossa". Il Fossa dichiarava di lavorare per conto degli alleati che erano pronti a stroncare "ogni movimento russofilo e ogni tentativo di conquista integrale del potere da parte del Pci". Regno del Sud

7 febbraio 1945

Il ministro di Grazia e giustizia Umberto Tupini interviene sul caso Salvarezza per garantire che la giustizia avrebbe fatto il suo corso "qualora si fossero riscontrate grosse responsabilità". Regno del Sud

8 febbraio 1945

A Roma, la Commissione di controllo alleata ribadisce in un suo documento che il governo italiano deve rispettare la clausola armistiziale del commercio tra stato e stato, condizione per commerciare con i paesi neutri, e che la valuta sia sottoposta al controllo della stessa Commissione. Occupazione alleata

8 febbraio 1945

A Roma, il generale Infante, aiutante di campo di Umberto di Savoia, ammette in una lettera a "l’Unità" di aver organizzato lui l’incontro fra il Luogotenente del regno e Salvarezza il 20 agosto 1944. Regno del Sud

8 febbraio 1945

A Roma, il giudice istruttore Piperno dichiara alla stampa che Salvarezza è soltanto "un volgare delinquente e truffatore". Regno del Sud

8 febbraio 1945

A Roma, Domenico Maiocco è processato dal Consiglio supremo della massoneria e, da quel momento, il suo ruolo sarà minore. Regno del Sud

8 febbraio 1945

A Milano, sono arrestati i colonnelli Palombo e Beolchini, insieme a molti altri ufficiali dei servizi informativi del Regno del sud. R.S.I.

8 febbraio 1945

Ad Azeglio, in Piemonte, garibaldini della 12° divisione si scontrano con una pattuglia nemica e uccidono 3 fascisti. Resistenza- lotta armata

8 febbraio 1945

Luigi Longo invia a Palmiro Togliatti un rapporto sulla situazione del movimento partigiano, zona per zona, facendo rilevare la sostanziale tenuta delle formazioni. P.C.I. Resistenza

9 febbraio 1945

Il maggiore britannico Jan Gavronski, dopo aver incontrato Marchese de Nobili, Raimondo Craveri, Adolfo Tino, Alberto Damiani, Sante Massarenti, Edgardo Starnuti, Fernando Santi, Giuseppe Baccigaluppi (Joe), Adriano Olivetti, raccoglie le opinioni dei dirigenti dei servizi segreti svizzeri e procede ad un riesame complessivo, a Ginevra, con Egidio Reale, esponente antifascista residente nella Confederazione elvetica da 15 anni. Sintetizza quindi il tutto in un rapporto nel quale, fra l’altro, scrive:"…A sentire gli italiani, il Cln sarà perfettamente in grado di amministrare l’Italia nel momento di passaggio fra la cacciata dei tedeschi e la presa di possesso dell’amministrazione militare alleata. Ma è certo più attendibile il parere degli esperti svizzeri che sono molto pessimistici sul futuro dell’Italia libera. Sensibili a quello che può succedere ai loro confini, gli svizzeri prevedono che, se non si riuscirà a installare un meccanismo di controllo alleato (anzi inglese) subito la folla prenderà il sopravvento e terrà il campo, facile preda di ogni estremismo…Gli svizzeri sono fortemente contrari alla distribuzione di armi alleate ai partigiani in una situazione in cui il 60 per cento delle formazioni sono comuniste e sta crescendo l’infiltrazione di agenti sovietici soprattutto in Veneto, dove i contatti con l’esercito di Tito sono un fatto quotidiano. E, comunque, armi sovietiche sono state viste in mano a partigiani che operano intorno al Lago Maggiore…Il Pci è l’unico partito che dimostra di voler seguire ciecamente i suoi leader romani (ha Togliatti nel governo Bonomi), mentre gli altri mettono in discussione l’eccessiva sottomissione del governo italiano al controllo alleato e la debolezza della politica di epurazione. A questo proposito sono per lo sterminio fisico dei fascisti e per le corti marziali del tipo bulgaro. Solo i comunisti mostrano moderazione in questo e in altri settori : dichiarano, per esempio, di voler rispettare la proprietà privata e la Chiesa. Il Pci appare un esempio di dedizione allo Stato e agli interessi della nazione piuttosto che a quelli del proletariato, ma può essere una tattica transitoria…" Occupazione alleata

9 febbraio 1945

Il Dipartimento di stato americano registra come Alcide De Gasperi, ministro degli Esteri, dopo aver fatto visionare all’Acc documenti forniti da Fulvio Suvich relativi a "importanti personaggi americani" pur avendo ricevuto l’autorizzazione a trasmetterli al tribunale dove si svolge il processo Roatta, decide "di sua iniziativa" di non fornirli alla Corte "neppure nella versione censurata". Occupazione alleata. Regno del Sud

9 febbraio 1945

"Italia libera", organo del Partito d’azione, scrive sul conto del Partito repubblicano del lavoro, diretto da Felice Anzalone, che non sarebbe "inutile conoscere la vera configurazione politica e morale" di tale gruppo politico. Regno del Sud

9 febbraio 1945

Giuseppe Togni scrive all’arcivescovo di Bari, Marcello Mimmi: "Non dubito che dopo l’accordo da Lei suggerito e presso di Lei tanto simpaticamente realizzato, la Dc avrà ripreso in pieno la sua attività, superando l’increscioso punto morto nel quale si era venuta a trovare, e sono convinto che da questa ripresa di attività del partito grande utilità ne verrà in genere alla buona causa e alla causa cattolica in particolare". D.C. Vaticano

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