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23 gennaio 1945

La Commissione di controllo alleata stabilisce che al processo Roatta "non saranno ammesse prove che danneggino lo sforzo bellico degli Alleati…/e/ che non verrà permesso alla difesa di introdurre prove che possano nuocere agli Alleati anche se potrebbero servire agli imputati". Occupazione alleata. Regno del Sud

23 gennaio 1945

Il generale americano Clark invia ai partigiani un messaggio con il quale li invita ad "intensificare il sabotaggio e la guerriglia" Occupazione alleata. Resistenza

23 gennaio 1945

Il generale Branca - riferisce il console americano a Palermo - è talmente pessimista sulla capacità del governo italiano da sperare che in Sicilia possa ritornare l’amministrazione militare alleata. Regno del Sud. Occupazione alleata

23 gennaio 1945

Il generale Raffaele Cadorna invia una lettera al Clnai nella quale lo invita a "voler chiarire la sua posizione e l’ampiezza del suo mandato, non solo nei confronti di codesto Comitato, ma anche del governo italiano e del Comando alleato" che, peraltro, lo aveva "già esplicitamente riconosciuto". Resistenza- C.L.N.

23 gennaio 1945

A Torino, nel poligono di tiro del Martinetto, sono fucilati Orazio Barbero e Luigi Savargnini, militanti del Fronte della gioventù. Resistenza- caduti

23 gennaio 1945

Su "L’Italia libera", Ugo La Malfa, nell’articolo intitolato "Nuovi equilibri", scrive che "lo sganciamento della vita europea dalle strutture reazionarie è solo possibile in quanto esistano forti partiti comunisti; ma esista anche un forte concentramento di partiti democratici con peso politico non inferiore, tale cioè da dare tranquillità a quei ceti intermedi che hanno solidarizzato con la reazione, prima e durante il fascismo".

24 gennaio 1945

A questa data, la forza militare del Regno del sud autorizzata dagli alleati è di 314 mila uomini, compresi i carabinieri, con una differenza in meno di 67 mila uomini rispetto a quella valutata al 9 gennaio 1945 di 247 mila uomini. Regno del Sud

24 gennaio 1945

E’ prescritto il potere del presidente del Consiglio Ivanoe Bonomi di porre in pensione i funzionari dello Stato, civili e militari. Dalla data dell’11 ottobre 1944 - si vanta Bonomi in un articolo su "Il Tempo" di Roma -"un terzo circa dei funzionari di primo grado furono allora mandati in pensione" Regno del Sud

24 gennaio 1945

A Roma, è rimesso in libertà il commissario di Ps Antonio Colasurdo, a favore del quale hanno testimoniato i familiari di Placido Martini e vari esponenti del Partito di azione. Regno del Sud

24 gennaio 1945

L’agente del Sim Giorgio Novelli relaziona in un suo rapporto che l’industriale Scalera, finanziatore di Salvarezza e della Unione proletaria, gli ha confidato che prenderà accordi con Romolo Vaselli per "mettere insieme del denaro e incominciare a ragionare con la forza". Regno del Sud

24 gennaio 1945

Da un questionario che i partigiani di Ravenna hanno inviato a Palmiro Togliatti per sapere come si devono comportare, se entrare nell’8° armata britannica o nell’esercito regolare italiano, se continuare a permanere in montagna e combattere o sciogliersi trattenendo, però, le armi, l’Oss apprende la risposta di Togliatti: collaborare a tutti i costi con gli alleati. P.C.I.

24 gennaio 1945

A Vallemosso, in Piemonte, i partigiani sabotano la centrale elettrica per ostacolare le manovre nemiche. Resistenza- lotta armata

24 gennaio 1945

Esce il primo numero del quotidiano confederale "Il lavoro". Movimento operaio- sindacati

24 gennaio 1945

A Roma, sull’ "Uomo qualunque", in un articolo non firmato ma scritto da Guglielmo Giannini, si afferma:" Come il fascismo, l’Antifascismo non ha vinto né una battaglia né sconfitto un nemico. L’Antifascismo...è giunto in Italia al seguito delle salmerie straniere, ben nutrito da 22 anni di buon esilio, in un paese che s’è liberato da sé. Le sue arie di liberatore son dunque ridicole e la sua prosopopea di minoranza che si crede una classe dirigente indispongono tutti. Nessuno capisce perché si debbano dare venti o trenta mila lire al mese ad un commissario antifascista e incompetente per far andare avanti un’azienda ch’è sempre andata senza di lui o con altri sfruttatori. Nessuno si spiega perché il tale debba essere assolutamente ministro, il tal altro indispensabile epuratore. Ed è così che tutti ne abbiamo le scatole piene dell’antifascismo professionale...La guerra e il totalitarismo ci hanno familiarizzato con l’idea della soppressione dell’avversario. Non è stata richiesta la soppressione di questo giornale, l’arresto del suo direttore e dei suoi redattori, rei di pensare con la propria testa? Non si ‘segnalano agli alleati’ i concorrenti che danno fastidio? Non si ‘denunziano al Commissariato per l’epurazione’ le persone che si vorrebbero togliere di mezzo, l’inquilino di cui si vuol occupare la casa, il marito a cui si vuol portare via la moglie, l’industriale al quale si vuol rubare lo stabilimento, il banchiere di cui si vuol vuotare la cassa, il proprietario di cui si vuol usurpare la proprietà..." Qualunquismo

25 gennaio 1945

L’Oss rileva in un suo rapporto che un gruppo finanziario misto franco- svizzero punta all’acquisizione degli impianti di energia idroelettrica del Piemonte e della Lombardia, con l’intento di associarli a quelli francesi. Per raggiungere lo scopo, scrive l’Oss, è giunta a Roma una missione guidata da Francesco Fausto Nitti, figlio di Francesco Saverio Nitti, sposato alla figlia di Alberto Cianca. Occupazione alleata

25 gennaio 1945

A Roma, il questore Morazzini rilascia una dichiarazione all’agenzia Orbis nella quale risponde alle critiche mossegli dalla stampa per l’immobilismo della polizia nei confronti di Salvarezza e dei suoi accoliti, affermando che non vi erano denunce a carico di Salvarezza e si trattava quindi di "beghe tra il signor Salvarezza e i diversi partiti". Regno del Sud

25 gennaio 1945

A Pistoia, è nominato delegato provinciale dell’alto commissariato aggiunto per l’epurazione (Mario Berlinguer, padre di Enrico), su proposta del Cln, Renato Vecchione, ex centurione della milizia a Firenze e aderente alla Rsi, passato al Pci nel giugno 1944. Suo segretario nel disbrigo dell’incarico era Luigi Franconi, aderente alla Rsi, destinato a diventare segretario della federazione del Psi di Pistoia, poi di Udine, segretario particolare del ministro Pieraccini, iscritto alla loggia P2. Repressione fascisti

25 gennaio 1945

A Roma, in risposta alla richiesta avanzata da Antonio Mira di poter ottenere il consenso all’assistenza spirituale di ecclesiastici per il proprio partito, la Curia generalizia dei gesuiti lo inforna che "il R.P. Vicario, come egli stesso Le significò a voce" non ha "difficoltà di concedere ai tre padri il desiderato permesso" di essere gli assistenti ecclesiastici del Partito sociale cristiano. Vaticano

25 gennaio 1945

Il sottosegretario agli Interni della Rsi Giorgio Pini invia a Mussolini un rapporto sul comportamento dei dirigenti della Fiat, in cui scrive che "la borghesia torinese sta ordendo una congiura antifascista con tendenza conservatrice reazionaria" e cita Valletta che, per le sue trame, si appoggia "alternativamente ai tedeschi e alle masse". R.S.I.

25 gennaio 1945

In Piemonte, i partigiani compiono diverse azioni: sabotano le linee telefoniche, isolando alcuni presidi fascisti e impegnano i tedeschi in un aspro combattimento a Postua, occupata, sgomberata e nuovamente rioccupata. Resistenza- lotta armata

26 gennaio 1945

L’Oss registra le voci critiche di una parte della gerarchia ecclesiastica nei confronti di Pio XII i cui "interventi troppo parziali…danno facili pretesti alla propaganda comunista", e in quelli della Democrazia cristiana che avrebbe mal condotto le trattative per la formazione del governo durante la crisi di novembre, in quanto "i democristiani con la loro autorità e prestigio non avrebbero mai dovuto permettere la formazione di un governo senza la partecipazione dei socialisti e del partito d’azione. Questi due gruppi, di sinistra e con forte seguito fra le classi inferiori e medie, avrebbero potuto esercitare il necessario controllo delle tendenze totalitarie del Partito comunista". Occupazione alleata

26 gennaio 1945

Alcide De Gasperi presenta al Dipartimento di stato americano una bozza di revisione, preparata con Renato Prunas, delle clausole dell'armistizio che avrebbero dovuto essere rese più lievi per il contributo dato dall'Italia alla guerra contro la Germania. Regno del Sud

26 gennaio 1945

A Roma, Salvarezza preannuncia per il 28 gennaio una conferenza stampa nel corso della quale esibirebbe documenti compromettenti per diverse personalità politiche. Un agente del Sim relaziona in un suo rapporto che Salvarezza ha rifiutato 40 milioni che gli aveva offerto in cambio della documentazione in suo possesso, chiedendo invece un prestito di 5 milioni per le necessità del suo partito. Nel corso della conversazione aveva fatto anche il nome del generale Vittorio Sogno, ex capo del Sim dal 1932 al 1934, come uno dei ‘suoi’. Regno del Sud

26 gennaio 1945

Palmiro Togliatti scrive al presidente del Consiglio Bonomi per reclamare la destituzione del questore Morazzini, noto protettore di Salvarezza. Regno del Sud

26 gennaio 1945

A Roma, il sostituto procuratore del regno, Donato, scrive al questore a proposito della diffida fatta a Salvarezza, Bianchi, Maiocco e altri per l’occupazione dello stabile di via Fornovo, già sede del ‘Tiber river massonic club’, lamentando che "l’azione della Ps…non poteva e non doveva limitarsi alla diffida degli abusivi occupanti /perché/ è superfluo rilevare che trattasi nella specie di reato permanente, nel quale la consumazione si protrae sino a quando gli abusivi occupanti, spontaneamente o coercitivamente, avranno abbandonato quei locali. Stante ciò è doveroso compito delle forze di polizia di intervenire per far cessare la persistenza dell’azione delittuosa nello stesso momento in cui ne vengono a conoscenza e ciò indipendentemente dallo svolgimento del procedimento penale e dell’esito del relativo giudizio". Regno del Sud

26 gennaio 1945

A Roma, è nominato commissario della Finsider Oscar Sinigaglia. Nello stesso giorno, nel corso della riunione della commissione organizzativa della Dc Sinigaglia, riferendosi alla creazione di strutture nel territorio, comunica "che monsignor Ronca ha ottenuto per questo particolare compito organizzativo un finanziamento di mezzo milione mensile per un anno" Regno del Sud

26 gennaio 1945

A Milano, il Clnai approva una mozione in cui dichiara "assolutamente incompatibile con l’onore e la dignità del movimento ogni compromesso, sia pure inteso ad arrecare vantaggi, d’altronde vani e fallaci, agli arrestati". Resistenza- C.L.N.

26 gennaio 1945

Guido Gonella, in un articolo sul quotidiano "Il Popolo", scrive: "La Democrazia cristiana, che è partito di popolo ma non di classe, si trova nelle condizioni per attuare ciò che La Malfa ha acutamente prospettato: il salvataggio dei ceti medi dai pericoli di avventure neofasciste ed il loro orientamento verso una politica democratica in stretta cooperazione con le classi proletarie al fine di un radicale rinnovamento dello Stato". D.C.

27 gennaio 1945

L’alto commissario per le sanzioni contro il fascismo emette un mandato di cattura a carico di Umberto Salvarezza che, preavvertito da un maresciallo dei carabinieri, riesce a fuggire. Nel corso della perquisizione della sede dell’Unione proletaria, in via Fornovo, sono rinvenuti armi e documenti, parte dei quali saranno poi fatti scomparire. E’ arrestato Umberto Bianchi, sempre su mandato dell’alto commissario, per aver favorito le operazioni di Salvarezza. Regno del Sud

27 gennaio 1945

A Roma, il quotidiano "Il Tempo" riporta le testimonianze di vari sottufficiali della Questura che ricordano come Giuseppe Albano si comportasse come "una specie di ras negli uffici della Questura", tanto che fece arrestare un certo Macci, fascista del Quadraro, sottoponendolo ad un violentissimo interrogatorio mentre i funzionari di polizia assistevano al brutale pestaggio senza intervenire. Regno del Sud

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