Precedente 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ..Successive

1 aprile 1945

Presso Craveggia, in Piemonte, una squadra partigiana della Fabbri cattura 3 soldati germanici; un’altra, a Crodo, ne uccide altri 2 e cattura alcuni prigionieri. Resistenza- lotta armata

2 aprile 1945

Sull’autostrada Milano- Torino, partigiani fanno saltare 2 camion tedeschi. Resistenza- lotta armata

2 aprile 1945

A Santhià in Piemonte, nella notte, una pattuglia garibaldina attacca una caserma, uccide i soldati che fanno resistenza, cattura gli arresi e le armi. Resistenza- lotta armata

2 aprile 1945

Italo De Feo annota nel suo diario: "Togliatti vuole che il partito curi i rapporti con le autorità ecclesiastiche. A tale scopo serve molto un compagno ben introdotto negli ambienti vaticani, Franco Rodano, che fa da intermediario fra il Pci e la Curia (per la verità molto bene); sebbene, dice Rodano, le difficoltà aumentino giorno per giorno, perché Pio XII è diffidente nei riguardi dei comunisti. Il Papa è però molto influenzato dai suoi consiglieri e perciò, secondo Rodano, occorre sapersi lavorare quelli che gli stanno attorno". P.C.I. Vaticano

3 aprile 1945

Don Bicchierai, a Milano, consegna al colonnello Walter Rauff un memorandum dove è offerta la mediazione della Chiesa, da trasmettere a Wolff e Dollmann. Vaticano. Occupazione tedesca

3 aprile 1945

A Milano, Augusto Trinca Armati, componente del reparto di polizia speciale diretto da Pietro Koch, nel corso del suo interrogatorio, dichiara: "E’ vero che trattenevamo gli uomini da noi arrestati oltre i 7 giorni di cui al Manifesto di Verona, ma è vero anche che di questa azione erano a conoscenza i nostri superiori, e cioè il Questore di 1^ classe Apollonio, capo della segreteria del Capo della Polizia e lo stesso Capo della Polizia. A questo punto preciso che, a seguito di una nostra relazione inviata al Capo della Polizia - con la quale dicevamo di non poterci attenere alla disposizione di cui sopra per la ragione che era impossibile chiudere un ciclo politico in sette giorni, e dimostravamo quanto danno sarebbe derivato al lavoro stesso qualora gli arrestati con l’invio al carcere, avessero potuto comunque aver rapporti con l’esterno - l’allora Capo Cerruti insieme con il Koch si recò dall’Ecc.za Buffarini dal quale il Koch ottenne la possibilità di trattenere presso di noi gli arrestati per quel tempo che noi avessimo ritenuto utile ai fini del completamento delle operazioni, con l’obbligo di segnalare alla Direzione di Polizia le causali di questa nostra determinazione". R.S.I.

3 aprile 1945

A Milano, il centro del Pci invia ai triumvirati insurrezionali indicazioni per l’insurrezione e per la fase successiva. Sull’epurazione, scrive che "non si tratta di fare vendetta…, bisogna evitare che ancora una volta siano gli stracci ad andare per aria; il pericolo principale non è costituito dal vagabondo arruolatosi nelle bande nere, il pericolo principale è costituito da coloro che pagano e sostengono queste squadracce". Insiste sulla necessità di fare propaganda fra i partigiani perché, alla fine, cerchino di entrare nel "nuovo esercito della nuova Italia", e dispone che gli alleati siano accolti "con manifestazioni di giubilo". P.C.I.

3 aprile 1945

A Genova, scioperano i lavoratori delle ferriere di Bruzzo e l’Oarn. R.S.I. Movimento operaio

3 aprile 1945

Presso Solcio, sul Mago Maggiore, partigiani della Volante lombarda attaccano il presidio della X Mas, immobilizzano i militi e asportano armi pesanti e munizioni. Resistenza- lotta armata

3 aprile 1945

A Ostuni (Brindisi), 200 reduci assaltano il Municipio e bastonano il sindaco. Regno del Sud

4 aprile 1945

Una direttiva del Quartiere generale alleato al Comando d’armata afferma: "E’ certo che al loro arrivo nella Italia settentrionale, gli alleati troveranno una situazione nella quale i partigiani avranno già intrapreso azioni violente contro militari e funzionari fascisti, azioni che potranno prendere la forma di esecuzioni, pestaggi, imprigionamenti o destituzione dagli incarichi. L’atteggiamento degli alleati sarà il seguente: a) nessuna azione verrà intrapresa rispetto ad esecuzioni, pestaggi o destituzioni decise da partigiani prima del loro arrivo; b) i fascisti precedentemente imprigionati dai partigiani non saranno, salvo casi eccezionali, liberati dalle autorità alleate, ma rimarranno a disposizione delle autorità italiane per i processi di epurazione che esse vorranno intraprendere". Occupazione alleata

4 aprile 1945

La centrale Oss svizzera trasmette a Washington la copia, tradotta, di una lettera inviata dal "capo del Partito socialista al nord" "al capo del partito a Roma" che il primo accusa di fare il gioco del Partito comunista: "…Il tuo atteggiamento passivo mostra un complesso di inferiorità che porterà il nostro partito alla rovina. Dovrai rispondere di ciò a noi e alla classe operaia del paese…Il corriere sta partendo. Ho scritto queste righe in fretta dando spazio al mio animo turbato. Ma ciò che ho detto ha l’appoggio di tutti i compagni di qui. Non tradire la nostra causa. Ti chiediamo di difendere il partito, per il quale tanti nostri compagni sono caduti". Occupazione alleata

4 aprile 1945

A Milano, il Partito liberale, dopo aver esaminato la proposta germanica di tregua in Valtellina e Valcamonica ricevuta dalla delegazione in Svizzera, tramite il Clnai, la dichiara inaccettabile e chiede di "essere informato d’urgenza della decisione collegiale in merito, per poter dare immediate conformi istruzioni agli organi militari dipendenti". Resistenza- C.L.N.

4 aprile 1945

A Busto Arsizio e Gallarate, iniziano agitazioni operaie che si protraggono fino al 12. R.S.I. Movimento operaio

4 aprile 1945

Sull’autostrada Milano- Torino, una squadra garibaldina fa saltare un camion tedesco: i 12 soldati occupanti restano uccisi. Nel frattempo, altri partigiani delle Sap sabotano la linea ferroviaria che collega le due città. Resistenza- lotta armata

4 aprile 1945

A Roma, Enrico Paresce svolge una conferenza sul tema "La regione presidio di libertà", nel corso della quale propone un modello di autonomia legislativa che si differenzia da quello federalista. Regno del Sud

5 aprile 1945

A Budapest, è espulso dal paese l’arcivescovo Angelo Rotta, nunzio apostolico. Vaticano

5 aprile 1945

Ha inizio l’offensiva finale alleata sulla Linea gotica. Occupazione alleata

5 aprile 1945

Secondo una nota redatta da mons. Domenico Tardini, nella mattinata Pio XII, ricevendo Myron Taylor "ha accennato all’appunto dato da Vittorio Mussolini al card. Schuster. Ha aggiunto che S. Sede ha già risposto che non è possibile, secondo il programma degli Alleati, entrare in trattative perché essi esigono un ‘conditional surrender’. Per questo, e anche per evitare attacchi alla S. Sede da parte della Russia (e così ha concluso Sua Santità) neppure è stato reso noto il testo agli Alleati". La nota prosegue affermando che "S.E. Taylor ha chiesto al Santo Padre il testo del documento assicurando che lo avrebbe mandato segretissimamente a Roosevelt". Vaticano

5 aprile 1945

A Roma, l’ambasciatore americano Alexander Kirk riferisce al Dipartimento di stato quanto dettogli da Harold MacMillan in merito alle difficoltà finanziarie dell’Inghilterra: "Dal punto di vista finanziario – scrive- la Gran Bretagna non è (ripeto non) in condizioni di assumersi l’onere delle spese per le forze armate inglesi in Italia, che in seguito all’armistizio sono ora sostenute dagli italiani" Occupazione alleata

5 aprile 1945

L’Oss riferisce in un suo rapporto l’affermazione fatta dal giornalista Corrado De Vita de "l’Unità" ad un suo compagno: "Preferiamo insomma una Trieste slava nella sfera d’influenza sovietica a una Trieste italiana nella sfera anglosassone". Il giornalista, amico di De Vita, riferisce all’Oss che "il Partito comunista ha avuto l’ordine di resistere nel governo Bonomi, ad ogni costo, allo scopo di evitare una guerra civile in cui esso avrebbe sicuramente la peggio". Occupazione alleata

5 aprile 1945

Il ministro dell’Agricoltura, il comunista Fausto Gullo, emana il decreto n.157 ‘Proroga dei contratti agrari’ che permette ai contadini di opporsi alle disdette avanzate dai proprietari delle terre. Regno del Sud

5 aprile 1945

A Roma, il governo presieduto da Ivanoe Bonomi lancia il prestito della liberazione mediante l’emissione di buoni del tesoro quinquennali al 5 per cento. Regno del Sud

5 aprile 1945

E’ varato il decreto legge che istituisce la Consulta, un’assemblea di cui entreranno a far parte 430 membri, in parte designati dal Cln e in parte da altre associazioni antifasciste, che si riunirà per la prima volta il 25 settembre 1945. Regno del Sud

5 aprile 1945

A Milano, il Clnai rende operativa la delibera del 23 febbraio 1945 sulla costituzione di un Cln per Milano e i sobborghi. Resistenza- C.L.N.

5 aprile 1945

A Milano, in un articolo apparso su "Il Corriere della Sera" è scritto: "Sono da avversare decisamente tanto gli sbandamenti verso il collettivismo bolscevico quanto i tentativi plutocratici di sopravvivenza attraverso il compromesso. Il sistema sociale fascista non rappresenta una via di mezzo tra la conservazione capitalistica e il comunismo. E' un sistema nuovo e a sé stante, il quale non si ferma al di qua del comunismo, sebbene lo supera così come supera la società capitalistica. R.S.I.

5 aprile 1945

Alessandro Pavolini, segretario del Pfr, dopo una visita ispettiva in Valtellina invia un rapporto a Mussolini caldeggiando un'operazione di rastrellamento nella regione che avrebbe dovuto concludersi il 20 successivo, e proponendosi di portare a 5.000 gli uomini presenti a quella data nella zona. R.S.I.

6 aprile 1945

A Londra, in un dispaccio inviato al presidente americano Franklin Delano Roosevelt, Winston Churchill scrive: "Sono, in generale, d’accordo con la sua opinione…e mi ha fatto piacere la sua dura e chiara risposta a Stalin…Noi non dobbiamo permettere ad alcuno di nutrire la falsa impressione che abbiamo paura. Le nostre truppe saranno fra qualche giorno in una posizione tale da permetterci di essere ‘più duri’ di quanto non sia mai finora sembrato vantaggioso per lo sforzo bellico". Occupazione alleata

6 aprile 1945

Il generale delle Ss Karl Wolff informa i comandi da lui dipendenti che sarebbero stati responsabili di qualsiasi danno arrecato alle fabbriche ed alle installazioni italiane. Occupazione tedesca

6 aprile 1945

A Kalusthal Zellerfed (Germania), è fucilato Gianni Masi, esponente del Fronte della gioventù di Bologna. Resistenza- caduti

Precedente 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 ..Successive