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19 aprile 1945

L’ambasciatore americano a Roma, Alexander Kirk, invia un dispaccio al Dipartimento di stato con una valutazione su quanto potrà accadere al termine, ormai imminente, del conflitto: " A Roma - scrive – si pensa che un considerevole numero di truppe alleate (e soprattutto americane) debba restare in territorio italiano anche dopo la liberazione, così come sarà quasi esclusivo compito americano l’assistenza economica dei primi tempi. Tutto il quadro politico dipenderà dalla capacità di Bonomi o del suo immediato successore di tenere in pugno la situazione dell’ordine pubblico nel nord liberato senza bisogno di un intervento armato delle truppe alleate. Si discute molto sull’ipotesi di un’andata al potere dei comunisti in concomitanza con la liberazione definitiva del nord. Ma simile eventualità a me sembra remota visto il successo della tattica togliattiana di allargare la base e la forza del partito con ‘metodi democratici’. E’ invece improbabile che l’unità che il Clnai è riuscito a mantenere nella lotta partigiana sopravviva alla liberazione. Se anche così fosse, il comitato si trasformerebbe quasi sicuramente in una copertura di comodo per l’estrema sinistra. In questo caso non si può escludere che tra uno ‘Stato’ sostenuto da Democrazia cristiana e Partito liberale, da una parte, e ‘popolo’ guidato dai socialcomunisti dall’altra, si possa arrivare a scontri locali o anche a una guerra civile". Occupazione alleata

19 aprile 1945

Un documento dei servizi segreti americani segnala la nascita di ‘Alleanza per il controllo democratico’, sorta per iniziativa del generale Roberto Bencivenga, in cui confluiscono i liberali Luigi Gasparotto e Mario Ferrara, gli azionisti Mario Berlinguer e Giovan Battista Boeri, i democratici del lavoro Francesco Cerabona, Antonio Manes, Eucardio Momigliano, Enrico Paresce e Giovanni Persico, il democristiano Carlo Scialoia, il socialista Emanuele Modigliani, il separatista siciliano Andrea Finocchiaro Aprile. Deus ex machina del gruppo, dicono i servizi segreti americani, è Carlo Sforza. Occupazione alleata

19 aprile 1945

Il cardinale di Milano, Idelfonso Schuster, inoltra a Benito Mussolini la richiesta di grazia, tramite il generale Filippo Diamanti, per due partigiani che avevano ucciso 4 giorni prima un ufficiale della Gnr, Sergio Ghisi e Gaetano Russo, e tre responsabili di rapine a mano armata, Paolo Mariani, Renato Renofio e Guerrino Crepaldi, tutti condannati a morte. La grazia è concessa. Vaticano

19 aprile 1945

A Milano, il Clnai lancia il proclama "Arrendersi o perire", nel quale intima a tedeschi e fascisti la resa immediata ed incondizionata alle formazioni partigiane: "Oggi, subito: arrendersi o perire! Che nessuno possa dire che, sull’orlo della tomba, non è stato avvertito e non gli è stata offerta un’estrema ed ultima via di salvezza". Resistenza- C.L.N.

19 aprile 1945

Nel corso della seduta del Clnai, il rappresentante comunista riprende il discorso già fatto il 12 febbraio sulla inopportunità che Alfredo Pizzoni rimanga presidente del Clnai, in quanto "la (sua) non appartenenza a un partito favorisce, per mancanza di controllo, sfasamenti ed errate prese di posizione". Anche i rappresentanti del Partito socialista e di quello azionista richiedono la sostituzione di Pizzoni. Resistenza- C.L.N.

19 aprile 1945

"Radio Milano Libera" annuncia: "...I capi fascisti sarebbero disposti anche a cambiare di nuovo bandiera. Infatti bussano a tutte le porte per implorare perdono...L’ora della resa dei conti sta per suonare, non un solo traditore fascista deve sfuggire alla sorte che si merita: patrioti, Gap, ammazzateli nelle loro case, nei loro uffici...". Resistenza

19 aprile 1945

Un telex della Questura di Vercelli ordina al Commissariato di polizia biellese "prendete immediati accordi con comando Gnr et militari scopo individuare e distruggere con ogni mezzo emittente ‘Radio libertà’ ". R.S.I.

20 aprile 1945

A Washington, George Kennan, nel dichiarasi a favore dell’aiuto militare alla Francia in Indocina, afferma: "Se non aiutiamo gli interessi europei, finiamo innanzitutto per aiutare gli interessi dei sovietici". Stati Uniti

20 aprile 1945

A Roma, gli alleati emanano il Press plan for Northern Italy secondo cui l’Amg nominerà per ogni giornale un commissario, che potrà autorizzare la sua pubblicazione nella veste storica solo "se potrà provare che l’epurazione è stata completata". Occupazione alleata

20 aprile 1945

A Roma, Myron Taylor invia al presidente americano Harry Truman il resoconto di un colloquio con Pio XII: "Si afferma che l’esperienza ha dimostrato che le masse italiane si lasciano dirigere con facilità, sono attratte da una vigorosa leadership, sono sentimentalmente instabili e imprevedibili. Fin dal mio primo abboccamento dopo la liberazione di Roma, il giugno scorso, il Papa continua ad insistere su queste possibilità. Esse mi vengono espresse praticamente in ogni occasione di incontro". Inoltre, ha aggiunto che "l’unica garanzia di salvezza in presenza di masse così amorfe risiede nella capacità di intervento delle truppe statunitensi". Occupazione alleata. Vaticano

20 aprile 1945

L’agenzia di stampa "Associated Press" diffonde una dichiarazione polemica nei confronti del movimento separatista: "Il movimento separatista è un autentico bluff. In un primo tempo, questo movimento cercava di profittare della situazione per poter creare nel Mediterraneo uno stato aristocratico, sotto la protezione di qualche nazione, nel quale i vecchi interessi e le vecchie clientele avrebbero potuto risorgere e consolidarsi. I metodi che si tentò di instaurare erano di pura marca fascista, i fini da conseguire personalistici e antidemocratici". Occupazione alleata. Separatismo- Sicilia

20 aprile 1945

A Roma, il Consiglio dei ministri approva un ordine del giorno nel quale si ratificano le decisioni assunte dal Cln e dal Cvl per una maggiore coesione delle bande partigiane, in previsione del loro impiego postbellico. Regno del Sud. Resistenza- C.L.N.

20 aprile 1945

A Roma, Mauro Scoccimarro confida all’ambasciatore sovietico Kostylev: "Ci siamo resi conto di essere più forti di quanto pensassimo". P.C.I.

20 aprile 1945

L’ambasciatore tedesco, Rudolf Rahn, si reca in visita per l’ultima volta a Benito Mussolini a Milano nel tentativo di indurlo a rientrare a Gargnano, ma incontra un netto rifiuto. Mussolini lo informa sugli apprestamenti difensivi in corso in Valtellina. R.S.I. Occupazione tedesca

20 aprile 1945

A Milano, Mellini Ponce de Leon prende contatto con il consigliere commerciale elvetico, Troendle, per accertare l’atteggiamento del suo governo "in caso si determinasse una situazione minacciosa" per la vita degli esponenti fascisti e dei loro familiari. Troendle risponde che non sarebbe "materialmente possibile né consigliabile di iniziare una procedura per ottenere un visto vero e proprio"; a suo parere, "le famiglie delle personalità politiche –donne e bambini- in qualunque momento si fossero presentate alla frontiera svizzera sotto una minaccia seria ed immediata per la loro sorte sarebbero state fatte entrare". R.S.I.

20 aprile 1945

A Cuneo, il Comando 5° di zona stila un documento nel quale si afferma: "I tedeschi e i briganti neri opporranno certamente resistenza per sottrarsi alla giustizia partigiana, arrendendosi in un secondo tempo agli eserciti alleati. Questo ci deve servire di sprone per tentare di catturare in ogni modo e con qualsiasi mezzo queste truppe: siamo noi italiani che abbiamo l’onore, il dovere e il diritto di fare giustizia dei criminali di guerra". Resistenza

20-21 aprile 1945

In Piemonte, si accende la battaglia fra i partigiani, partiti alla conquista di Intra, e i fascisti che stabilmente presidiano la cittadina. Dopo 7 ore di combattimenti, i partigiani si ritirano dopo aver inflitto ai nemici 23 morti e aver catturato armi e 12 prigionieri. Anche i partigiani subiscono molte perdite. Resistenza- lotta armata

21 aprile 1945

La Casa Bianca ordina ad Allen Dulles, in Svizzera, di interrompere le trattative per la resa in Italia delle truppe tedesche. Come si apprenderà successivamente, a determinare questa decisione era stato un passo di Stalin che aveva preso atto che i sovietici erano stati esclusi dai contatti, come egli aveva richiesto fin dall’inizio e temeva che le armate tedesche fossero utilizzate in funzione anti-russa nell’Europa centrale. Occupazione alleata. Occupazione tedesca

21 aprile 1945

A Bologna, entrano le truppe alleate. Occupazione alleata

21 aprile 1945

Il tenente Philip A. Mangano dell’Oss invia un rapporto sulla missione del marchese Aldovrando Medici Tornaquinci nel nord Italia, passando in rassegna i compiti affidatigli dal governo Bonomi per indurre il Clnai a rispettare gli accordi assunti nei confronti degli alleati. "Ma è anche probabile – conclude il tenente Mangano – che Medici Tornaquinci non abbia rispettato l’impegno preso con Bonomi e abbia cercato di portare acqua alla causa del Partito liberale durante i suoi contatti al nord". Occupazione alleata

21 aprile 1945

A Milano, in Prefettura, Mussolini riunisce i ministri presenti in città. Graziani lo informa del crollo del fronte e della rapida avanzata delle truppe alleate. R.S.I.

21 aprile 1945

Nel territorio della Rsi entra, teoricamente, in vigore il decreto sulla socializzazione delle imprese. R.S.I.

21 aprile 1945

A Varzo, i partigiani fanno saltare l’esplosivo che i tedeschi avevano ammassato con l’intento di minare la galleria del Sempione e alcune centrali elettriche. Resistenza- lotta armata

21 aprile 1945

A Pistoia, Licio Gelli è condannato in contumacia a 2 anni e 6 mesi di reclusione per furto e sequestro di persona. Regno del Sud

21 aprile 1945

A Palermo, nel corso di una manifestazione organizzata per commemorare il ‘Natale di Roma’, dimostranti nazionalisti assaltano la sede del Mis, devastandola con il tacito consenso delle forze di polizia che, poi, ne dispone la chiusura. Regno del Sud. Separatismo- Sicilia

22 aprile 1945

Il governo Bonomi istituisce, con dll 142, le Corti d’assise straordinarie nelle province del nord e una sezione provvisoria della Corte di cassazione a Milano, in vista dei processi per ‘collaborazionismo’ nei confronti dei fascisti. Repressione fascisti

22 aprile 1945

Mussolini ordina al ministro dell’Interno Zerbino e al capo della polizia Renzo Montagna di trattare il passaggio dei poteri fra le autorità di Salò e il Cln. Costoro prendono contatto con l’avv. Garbagni. R.S.I.

22 aprile 1945

Benito Mussolini consegna a Carlo Silvestri, esponente socialista, una lista di fascisti che "egli considera idealmente e sostanzialmente socialisti e che raccomanda" come elementi da difendere dinanzi al Cln e di cui Silvestri avrebbe dovuto rendersi garante quando avrebbero richiesto l’iscrizione al Psiup. Mussolini riceve poi Edmondo Cione e lo informa che il giornale "L’Italia del popolo" potrà riprendere le pubblicazioni. R.S.I.

22 aprile 1945

Da Ghedi (Brescia) decolla l’aereo che doveva originariamente trasportare Mussolini in Spagna. A bordo vi sono, invece, Francesco Petacci e sua figlia Myriam, la moglie dell’ambasciatore tedesco a Lisbona, l’avvocato Mancini, amico dei Petacci. R.S.I.

22 aprile 1945

Il podestà di Bologna, Mario Agnoli, si presenta al Municipio per il regolare passaggio delle consegne al sindaco comunista, nominato dal Cln, Giuseppe Dozza. R.S.I.

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