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6 aprile 1945

A Roma, il colonnello Upjohn afferma dinanzi all’Advisory council for Italy, riferendosi ai dati dell’epurazione nei ministeri: "Occorre tener presente che la maggior parte dei fascisti che ricoprivano questi incarichi sono fuggiti al nord, e che quindi il numero dei rimossi non è così alto come altrimenti sarebbe". Occupazione alleata. Repressione fascisti

6 aprile 1945

A Roma, negli uffici del quotidiano socialista "Avanti!", si svolge una riunione alla quale prendono parte i segretari dei partiti del Cln. Sono presenti: Leone Cattani, per il Partito liberale; Alcide De Gasperi per la Democrazia cristiana; Pietro Nenni per il Partito socialista; Meuccio Ruini per la Democrazia del lavoro; Palmiro Togliatti per il Partito comunista; Francesco Fancello per l’esecutivo del Partito d’azione. E’ presente, per il Partito comunista, anche Celeste Negarville. Alla conclusione è approvato all’unanimità un ordine del giorno: "Si sono riuniti i rappresentanti dei 6 partiti del Cln. In merito alla proposta di convocare un convegno dei Comitati provinciali di liberazione, hanno riconosciuto l’opportunità di tale convegno, diretto a dare con la partecipazione delle rappresentanze del Nord un contenuto più concreto e più efficiente all’accordo dei partiti della coalizione antifascista, in vista dei nuovi compiti che impone la prossima liberazione del paese. In una prossima riunione i rappresentanti dei 6 partiti esamineranno insieme le modalità di composizione della Consulta nazionale". Resistenza- C.L.N.

6 aprile 1945

A Milano, il Psi presenta un ordine del giorno in cui afferma di aver firmato il documento concordato con il sottosegretario Medici Tornaquinci "al solo scopo di mantenere, in questo grave momento, l’unità di tutti i partiti nel Cln", e aggiunge: "Il Clnai è e deve rimanere un organismo squisitamente politico, il quale dovrà prendere la direzione del Paese a liberazione avvenuta, così come ha saputo sostenere la direzione della guerra partigiana". P.S.I.

6 aprile 1945

A Palermo, il generale Paolo Berardi scrive al ministero della Difesa, riferendosi all’appello inviato alle potenze alleate (i cui rappresentanti sono riuniti a San Francisco) da Andrea Finocchiaro Aprile a nome del Mis:"…Non mi sembra lecito ed onesto che un cittadino italiano possa – nella gravità della situazione internazionale in cui versa l’Italia e per giunta rimanendo impunito – avere la libertà di rivolgere un simile proclama alla pluralità delle Nazioni che partecipano ad un importantissimo Congresso da cui la nostra Patria è esclusa, creando col suo gesto nuove e maggiori difficoltà al Governo e pericolo alla conservazione ed integrità della Nazione". Separatismo- Sicilia

7 aprile 1945

Myron Taylor, con riferimento alla proposta di Mussolini avuta dal Papa due giorni prima, dice a mons. Tardini che "la S. Sede ha fatto molto bene a regolarsi come si è regolata". Vaticano

7 aprile 1945

Donald Bullard invia alla sezione R&A dell’Oss una nota informativa sui comunisti e la loro azione politica nell’Italia del nord: "I comunisti – scrive – hanno adottato la tattica di oscurare la loro forza, preferendo identificarsi con il popolo insorto nella sua globalità. In questo modo si presume che vogliano rafforzare l’immagine di partito unitario di massa e raccogliere le forze di tutti i movimenti antifascisti e antinazisti. Torino è notoriamente il cuore del potere comunista clandestino. Milano, che era socialista, può diventare comunista sia che rimanga in vigore il patto d’azione socialcomunista, sia che si arrivi a una vera e propria fusione tra i due partiti della classe lavoratrice. In Liguria i comunisti sono imbattibili tra i lavoratori dei cantieri navali, del porto, delle miniere, i pescatori e i marinai. In Veneto e in Emilia, dove il seguito popolare del Partito comunista è esiguo, è ugualmente possibile un’egemonia rossa a causa delle buone prove date nella lotta partigiana dalle brigate Garibaldi. Si dice che molte delle cooperative agricole già socialiste del Veneto e dell’Emilia sono ora in mano ai comunisti". Occupazione alleata

7 aprile 1945

A Roma, nel memorandum n.67 dell’Acc, a proposito della epurazione, si afferma: "Il nostro obiettivo è la rimozione immediata, in ogni zona appena liberata, di tutti i dirigenti fascisti dalle cariche importanti, in modo particolare di quelli insediati dal governo fascista repubblicano" Occupazione alleata. Repressione fascisti

7 aprile 1945

A Milano, il generale tedesco Wening, al rientro dalla Germania, convoca i suoi sottoposti del Comando piazza e, successivamente, i responsabili fascisti della città per comunicare che a Berlino è stato deciso di trasformare la Lombardia e Milano in un autentico campo trincerato e che i lavori per la fortificazione della regione e della città devono iniziare improrogabilmente il 14 aprile. Le autorità fasciste rifiutano e chiedono l'intervento personale di Mussolini per annullare il piano. Occupazione tedesca

7 aprile 1945

A Milano, si svolge la prima riunione del Comitato di liberazione nazionale cittadino. Resistenza- C.L.N.

7 aprile 1945

A Candelo, in Piemonte, una pattuglia garibaldina della 50° brigata è attaccata e sopraffatta dai fascisti che catturano 2 prigionieri. Resistenza- lotta armata

7-10 aprile 1945

A Roma, si svolge il secondo consiglio nazionale del Pci. Nel suo intervento, Palmiro Togliatti avverte: "Desidero mettervi in guardia contro le eccessive illusioni e dirvi che è necessario che da parte del nostro partito si reagisca energicamente ad ogni tendenza all’eccessivo ottimismo…Nessun affrettato e sconclusionato esperimento di ‘socialismo’ dunque…I cittadini i quali si battono per la patria e la libertà non hanno bisogno di avere nessun colore. Essi non sono né verdi né bianchi, né rossi. Essi sono tricolori perché l’Italia è tricolore. E ancora: "Guai compagni, se nella storia d’Italia dovesse aprirsi oggi questo abisso tra un Nord democratico antifascista e progressivo e un Centro sud nel quale stagnano posizioni che sono antidemocratiche e che sono in sostanza condizioni di prefascismo. Noi dobbiamo impegnare tutte le nostre forze perché questo non avvenga: è questo il compito fondamentale che il nostro partito oggi si pone ed è per raggiungere questo compito che noi oggi dobbiamo lavorare realizzando la nostra politica di unità nazionale". Obiettivo precipuo del Pci –afferma Togliatti- è quello di "evitare che la liberazione del nord sia accompagnata da urti e conflitti i quali possono creare gravi malintesi tra il popolo e le forze alleate liberatrici" , impedire che gruppi di partigiani insoddisfatti dalla mancata rivoluzione si trasformino in "una specie di banditi in licenza i quali compiano atti di violenza per conto proprio". E ancora "occorre lottare contro il settarismo che in determinate località si oppone in blocco a carabinieri, polizia ed esercito, perché tra loro vi sono reazionari, ma anche democratici. Vi mettiamo tutti in guardia contro queste volgari provocazioni". P.C.I.

8 aprile 1945

Presso Biandrate, una pattuglia partigiana tende un’imboscata a una macchina che trasportava un ufficiale della X Mas, lo cattura e si impadronisce delle armi. Nel pomeriggio, la stessa squadra ripete con successo l’operazione contro una vettura tedesca. Resistenza- lotta armata

8 aprile 1945

A Parma, assume la direzione del quotidiano "La Gazzetta di Parma", Corrado Rocchi che lo aveva già diretto fino al 25 luglio 1943. R.S.I.

9 aprile 1945

A Flossemburg (Norimberga), è impiccato l’ammiraglio Canaris, ex responsabile dei servizi segreti militari tedeschi.

9 aprile 1945

Un rappresentante dell’ambasciatore tedesco Rudolf Rahn avvicina mons. Luigi Corbella per chiedere di essere messo in contatto con il Clnai, per esaminare la possibilità di una resa. Occupazione tedesca. Vaticano

9 aprile 1945

Filippo Anfuso affronta con l’ambasciatore tedesco Rudolf Rahn il problema delle paventate distruzioni nel porto di Genova, affermando che uno degli scopi del governo repubblicano è proprio quello di evitare al massimo danni al patrimonio industriale italiano. R.S.I.

9 aprile 1945

In un memorandum, Alessandro Pavolini annota fra le altre cose che "sarebbe opportuno inviare alla spicciolata una trentina di individui giovani, capaci e intelligenti in Svizzera per la creazione di una centrale fascista", dotata anche di un considerevole fondo di valuta estera. R.S.I.

9 aprile 1945

A Udine, all’interno del locale carcere sono passati per le armi, per rappresaglia, 25 detenuti politici. Resistenza- caduti

9 aprile 1945

Una squadra del Fronte della gioventù comunica al comando: "Nel pomeriggio di lunedì 2 aprile una nostra pattuglia si appostava nei pressi del Romentino, dato che era stato segnalato il possibile passaggio del famigerato traditore Cinquanta. Poco dopo infatti egli giungeva ed avendo tentato di reagire all'intimazione di mani in alto data dai nostri uomini, veniva freddato". Resistenza- lotta armata

9 aprile 1945

Partigiani della Curiel attaccano a Malvagio un fortino fascista e si impadroniscono delle armi. Resistenza- lotta armata

9 aprile 1945

A Bari, una nave americana ‘Liberty’ con un carico di bombe d’aereo esplode nel porto incendiando 3 mercantili e provocando numerosi morti. Occupazione alleata

10 aprile 1945

L’Oss informa il console americano a Palermo, Alfred T.Nester, che V.E.Orlando sta considerando seriamente l’offerta fattagli di diventare il capo del movimento repubblicano in Sicilia e conclude che "se si realizzasse una coalizione tra mafia e separatismo sotto la presidenza di Orlando, questo potrebbe rappresentare la salvezza dell’isola". Occupazione alleata. Separatismo- Sicilia

10 aprile 1945

Nel rapporto sullo "Sviluppo del comunismo in Italia" l’Oss esamina le condizioni finanziarie del Pci, rilevando che nel mese di dicembre del 1944 ha nelle sue casse oltre 20 milioni di lire pervenute attraverso canali non individuati. Occupazione alleata

10 aprile 1945

A Roma, riferendosi all’istituzione dei ‘tribunali del popolo’, un documento della Civil affairs Section afferma: "Non c’è alcun dubbio che l’Amg farà quanto è in suo potere per sopprimere questi tribunali". Occupazione alleata

10 aprile 1945

Il Pci dirama gli ordini per l’insurrezione in Alta Italia. "L’ora dell’attacco finale è scoccata. L’esercito tedesco è in rotta disordinata su tutti i fronti. Si stanno scatenando nuovi grandi avvenimenti militari che accelereranno il crollo definitivo del nazismo…anche noi dobbiamo scatenare l’assalto definitivo. Non si tratta più solo di intensificare la guerriglia ma di predisporre e scatenare vere e proprie azioni insurrezionali…Nelle città i Gap e le Sap devono attaccare ed abbattere senza pietà quanti gerarchi fascisti possono raggiungere, quanti agenti e collaboratori dei nazifascisti, questori, commissari, alti funzionari dello Stato e dei comuni, industriali e dirigenti tecnici della produzione asserviti ai tedeschi…Già oggi dobbiamo considerarci in fase di sciopero insurrezionale… cioè in sciopero che non deve cessare che con la vittoria definitiva … Per nessuna ragione il nostro partito e i compagni che lo rappresentano …devono accettare proposte, consigli, piani tendenti a limitare, a evitare, impedire l’insurrezione nazionale di tutto il popolo". P.C.I.

10 aprile 1945

Il consiglio nazionale del Pci nomina Gullo e Greco presidenti della commissione di studio del partito per la riforma agraria. P.C.I.

10 aprile 1945

A Sesto San Giovanni (Milano) entrano in sciopero gli operai delle fabbriche. R.S.I. Movimento operaio

10 aprile 1945

E’ sospesa la pubblicazione del giornale di Edmondo Cione, "L’Italia del popolo", per intervento di Pavolini e Mezzasoma. R.S.I.

10 aprile 1945

Un’accesa battaglia si sviluppa a Bioglio, in Piemonte, fra repubblicani e partigiani e continua per tutto il giorno, con perdite da entrambi i lati, estendendosi poi alla zona circostante. Resistenza- lotta armata

10 aprile 1945

A Ponteacco, nelle valli del Natisone, una squadra di soldati repubblicani preleva ed uccide Bruno Manig, scambiato per tale Manig C. di sentimenti filo sloveni. R.S.I.

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