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16 febbraio 1945

A Milano, Alfredo Pizzoni scrive a Gian Carlo Pajetta in merito alla delega rilasciata dal governo al Clnai: "Caro Mare, pur non potendo essere per nulla soddisfatto del documento firmato da Bonomi, ci rendiamo ben conto delle difficoltà alle quali hai dovuto e noi dobbiamo far fronte, e che hanno impedito che il riconoscimento assumesse quella forma franca e più piena che noi tutti avremmo desiderato…" Resistenza- C.L.N.

16 febbraio 1945

In Piemonte, nelle vicinanze di Pray, una squadra della Volante Loss assale alcuni militi fascisti che scortano 3 garibaldini fatti prigionieri, riuscendo a liberare questi ultimi. Presso Veglio Mosso, un gruppo di Camicie nere della ‘Bir el Gobi’ sorprende invece alcuni partigiani e ne ha la meglio: muore il garibaldino Vanicelli, feriti gravemente ‘Mosca’ e ‘Sceriffo’. Resistenza- lotta armata. Resistenza- caduti

16 febbraio 1945

A Roma, il questore Enrico Morazzini è sostituito nell’incarico da Adelmo Sessa. Morazzini, nel maggio 1945, entrerà a far parte della commissione permanente di avanzamento degli agenti di Ps che svolgeva anche funzioni di "commissione di disciplina e di revisione per la riassunzione in servizio dei licenziati per motivi politici". Regno del Sud

16 febbraio 1945

La centrale Oss dalla Svizzera stila un rapporto sul conto del professor Giorgio Balladore, docente presso l’università Cattolica di Milano, passato dal Partito d’azione alla Democrazia cristiana, vicino alle idee di padre Gemelli, Giorgio La Pira e Amintore Fanfani. Rifugiato in Svizzera, Balladore invia rapporti confidenziali ai servizi segreti americani proseguendo nella collaborazione iniziata da quando "attrasse l’attenzione di alcuni circoli americani inviando da Milano rapporti segreti e molto curati sulla situazione politica italiana anteriore alla capitolazione del settembre 1943". Occupazione alleata

17 febbraio 1945

A Belluno, è impiccato il segretario della locale federazione comunista Francesco Da Groz. Resistenza- caduti

17 febbraio 1945

Il maresciallo Rodolfo Graziani interroga personalmente il capitano britannico Tucker che asseriva di aver passato la frontiera con messaggio del Comando supremo inglese da consegnare proprio a lui. R.S.I.

17 febbraio 1945

Con la complicità del tenente Rosario Caruso, comandante del campo di Lumezzane in forza alla Questura di Brescia, evade Matteo Matteotti. R.S.I.

17 febbraio 1945

A Catania, è istituito il corpo della Guardia alla bandiera, organismo dell’Evis diretto da Concetto Gallo. Separatismo- Sicilia

17 febbraio 1945

Nel suo diario, Luigi Einaudi rileva come all’interno della Banca d’Italia esistano "parecchi clan: uno veneto (Stringher), l’altro napoletano (Azzolini), un terzo pugliese (Introna)…Esistono numerose interferenze di parentela tra gli impiegati con diramazioni varie". Regno del Sud

18 febbraio 1945

A Roma, il ‘Comitato siciliano d’azione’ stila un "progetto di soluzione della questione siciliana" nel quale, premesso che deve considerarsi "fallito lo stato unitario accentratore" propone la creazione di uno Stato federale di cui faccia parte integrante anche la Sicilia, con il diritto, fra gli altri, "ad una guardia armata e ad una polizia dello Stato federale". Separatismo- Sicilia

18 febbraio 1945

A Roma, un gruppo di marinai invade le sede de "Avanti !" a causa di un articolo ritenuto offensivo nei confronti del corpo. Regno del Sud

18 febbraio 1945

A Pistoia, su invito di Italo Carobbi, la "Voce del popolo" pubblica un comunicato stampa a favore di Licio Gelli, che è assolto dai suoi trascorsi fascisti: "Si avvertono tutti coloro che sono interessati al caso Gelli Licio che il Cpln era a conoscenza della di lui appartenenza al partito fascista fino al periodo clandestino del Comitato stesso e accettò la di lui collaborazione che fu attiva ed efficace…". Resistenza- C.L.N.

18 febbraio 1945

In Piemonte, nella zona di Rovasenda, 7 partigiani della ‘Nello’ sono attaccati di sorpresa da una pattuglia nemica e sono uccisi. Nella stessa giornata, un’altra squadra partigiana attacca un camion tedesco presso il Passo della Morte, cattura 2 soldati e incendia la vettura. Resistenza- caduti. Resistenza- lotta armata

19 febbraio 1945

In Piemonte, alla cascina della Chiaia, una ventina di partigiani sono assediati dai fascisti; rompono l’accerchiamento con un furioso combattimento, con gravi perdite per entrambi. Resistenza- lotta armata

19 febbraio 1945

A Legnano, i tedeschi fucilano il militante anarchico Pietro Bruzzi, redattore del giornale clandestino "l’Adunata dei libertari". Resistenza- caduti

19 febbraio 1945

L’ambasciatore tedesco in Italia, Rudolf Rahn, in merito all’arresto di Tullio Tamburini e Eugenio Apollonio, dice a Mellini Ponce de Leon che l’ambiente intorno a Mussolini "è nettamente anti-tedesco, che il Duce manifesta incomprensione e diffidenza verso di lui e il generale Wolff…" Aggiunge, inoltre, che Apollonio è "mezzo ebreo" e che Tamburini tratta con gli alleati in Svizzera senza informare i tedeschi. Conclude dicendo che "il Duce però dovrebbe rendersi conto dello stato d’animo determinato, negli ambienti militari tedeschi, da quanto è avvenuto l’8 settembre". Occupazione tedesca. R.S.I.

19 febbraio 1945

A Roma, Palmiro Togliatti rassicura l’ambasciatore sovietico Kostylev sulla adesione del Pci alla politica dell’Urss nei confronti di Trieste: "E’ noto –dice- che i confini attuali d’Italia sono imperialisti. Il governo non vuole capire che in questa guerra l’Italia è stata l’aggressore rispetto alla Jugoslavia e che questa ha il pieno diritto di contare sulla totale soddisfazione delle sue rivendicazioni territoriali". P.C.I.

19 febbraio 1945

In un telescritto del generale Santi diretto al ministero della Guerra, all’ufficio operazioni dello Stato maggiore e a vari comandi, si comunica: "Qualsiasi avviamento at reparti personale volontario sia immediatamente in licenza straordinaria senza assegni in attesa di impiego. Volontari dovranno assumere specifico impegno at prestare servizio in qualunque reparto. Anche volontari già arruolati et attesa avviamento saranno posti in licenza" . Regno del Sud

20 febbraio 1945

A Piana degli Albanesi, termina la rivolta della popolazione con l’arrivo di 2.000 uomini dell’esercito e dei carabinieri che procedono, fra l’altro, all’arresto di Giacomino Petrotta. Repressione armata

20 febbraio 1945

A Roma, il prefetto Giovanni Persico, di ‘Democrazia del lavoro’, su ordine del sottosegretario liberale alla Stampa e propaganda Libonati, e facendo seguito ad una delibera della Commissione nazionale per la stampa (che aveva bollato "L’Uomo qualunque" come "insidioso per lo sforzo bellico della Nazione"), ne decreta la soppressione, revocando il decreto di autorizzazione alla pubblicazione. Regno del Sud. Qualunquismo

20 febbraio 1945

Harold MacMillan annota: "Per quel che riguarda i partigiani, un sottocomitato (come già mi ero inteso con Alex) è stato già al lavoro e ha presentato una mirabile relazione. Parecchio lavoro è stato fatto e nuove proposte (in particolare quella di inserire con speciali condizioni di favore i partigiani nell’esercito regolare italiano) sono state avanzate per evitare che in Italia si ripeta una faccenda come quella dell’Elas in Grecia". Occupazione alleata

20 febbraio 1945

L’Oss rileva che la ‘Scalera film’ mantiene contatti con l’Unione sovietica attraverso un suo alto dirigente. Occupazione alleata

20 febbraio 1945

Concetto Pettinato pubblica un articolo dal titolo "L’assente", in cui scrive: "Cessiamo di combatterci, cessiamo di odiarci, tendiamo di nuovo le braccia al di sopra delle baionette straniere". Nella stessa giornata, è destituito con effetto immediato dall’incarico di direttore de "La Stampa". R.S.I.

20 febbraio 1945

Il quotidiano "Avanti!", organo del Psi, riporta la cronaca della manifestazione antifascista organizzata da Giovanni Baldi all'università Bocconi di Milano. P.S.I.

21 febbraio 1945

Il maresciallo britannico Alexander si reca in visita a Tito per concordare le modalità dell’occupazione congiunta della Venezia Giulia. Occupazione alleata

21 febbraio 1945

A Roma, sul settimanale "L’Uomo qualunque", Guglielmo Giannini, nell’articolo "Nequitosi bassotti del giornalismo", scrive: "Se sono epurato io, non si salverà nessuno nel giornalismo italiano, ad eccezione degli ex fascisti imboscati nelle redazioni comuniste. Certamente ci sono in Italia dei giornalisti puliti come me, non c’è nessuno che lo sia di più: qualunque sia per essere il giudizio di una Commissione alla quale potrei chiedere di mostrare le sue carte prima di offrirle in esame le mie". Qualunquismo

21 febbraio 1945

Giunge a Guido Buffarini Guidi la lettera che gli comunica ufficialmente la rimozione dalla carica di ministro degli Interni. R.S.I.

22 febbraio 1945

Mussolini riceve Guido Buffarini Guidi per la visita di congedo e gli offre l’incarico di coordinatore tra i ministeri italiani e gli organi tedeschi in qualità di rappresentante economico. Ma la carica non sarà poi istituita. R.S.I.

22 febbraio 1945

A Milano, i tedeschi arrestano Tullio Tamburini, ex capo della polizia di Salò ed Eugenio Apollonio, questore, ritenuto capo del servizio di controspionaggio del ministero degli Interni. A carico di Tamburini, l’accusa è di malversazione. I tedeschi respingono la protesta formale presentata, per ordine personale di Mussolini, all’ambasciatore Rahn e al generale delle Ss Wolff. R.S.I. Occupazione tedesca

22 febbraio 1945

A Milano, il generale Raffaele Cadorna a causa dei contrasti sorti con il rappresentante del Partito d’azione, Fermo Solari (‘Somma’), si dimette da comandante del Cvl. Resistenza

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