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1 gennaio 1945

L’Ufficio informazioni dello Stato maggiore generale del Regno del sud riprende la vecchia denominazione di Sim, Servizio informazioni militari. Regno del Sud

1 gennaio 1945

Benito Mussolini scrive al maresciallo Rodolfo Graziani: "Non appena potete, fate sapere direttamente a Kesselring che io: a) non visiterò mai la Divisione Italia sino a quando non sia completato il suo armamento. Intendo visitare una divisione non un sodalizio di ginnasti…b) che se non si rafforza la difesa contro l’aviazione nemica, fra tre mesi in Italia non circoleranno più ferrovie, veicoli, pedoni". R.S.I.

1 gennaio 1945

Esce il primo numero della rivista "Gladio", organo delle forze armate della Rsi. L’ultimo numero uscirà il 15 aprile. R.S.I.

1 gennaio 1945

A Milano, è tratto in arresto Ferruccio Parri. R.S.I. Resistenza

1 gennaio 1945

In Valtellina, Carlo Fumagalli è nominato sottotenente. Resistenza

1 gennaio 1945

Su "La nostra lotta", in un articolo dal titolo "Problemi d’oggi", si scrive che una politica rivoluzionaria da parte del Pci "porterebbe alla guerra civile e questo nelle condizioni attuali potrebbe significare la catastrofe per il nostro Paese". P.C.I.

2 gennaio 1945

Il ministro di Grazia e giustizia Tupini insedia la prima commissione per la revisione del codice penale. Regno del Sud

2 gennaio 1945

A Ragusa, prosegue la rivolta contro il richiamo alle armi, con comizi improvvisati nelle piazze, mentre i giovani tentano di sfuggire alle retate e i muri si riempiono si scritte ‘non si parte’. Regno del Sud

2 gennaio 1945

Iniziano le discussioni all’interno del Cln per indire a Roma un convegno dei Cln provinciali, che dureranno fino al 14 febbraio. Favorevoli all’iniziativa sono i socialisti e gli azionisti, contrari democristiani, liberali e democratici del lavoro, mentre i comunisti si assumono il ruolo di moderatori. L’obiezione da parte degli oppositori al convegno è sintetizzata dal democristiano Mario Scelba con il fatto che i Cln devono essere considerati "semplice mezzo di collaborazione tra i partiti e non…organismi politici a sé stanti". Resistenza- C.L.N.

2 gennaio 1945

Monsignor Giuseppe Nogara, arcivescovo di Udine, scrive al maggiore delle Ss, Alvensleben: "Al Comando dell’Osoppo preme rilevare che essa è sorta allo scopo precipuo di impedire nei nostri paesi il diffondersi del comunismo e del bolscevismo ed ora anche per opporsi al movimento panslavo tendente a fare del nostro Friuli una appartenenza alla Slovenia". Vaticano

3 gennaio 1945

A Mosca, il ministro degli Esteri Molotov espone al rappresentante americano Averell Harriman la richiesta di un prestito di 6 miliardi di dollari al tasso del 2,50%, che i russi investirebbero nel mercato americano per importare prodotti necessari alla ricostruzione del paese.

3 gennaio 1945

Il giornale delle forze armate americane, "Stars and stripes", scrive un articolo intitolato "I patrioti italiani devono raggiungere l’esercito individualmente", che pubblicizza l’ordine impartito dalla Sottocommissione alleata di controllo per l’esercito italiano:" Nessuna banda di patrioti arruolata come banda". Occupazione alleata

3 gennaio 1945

"L’Osservatore romano" pubblica un comunicato: "Per rispondere alle molte domande che in proposito ci vengono rivolte, siamo autorizzati a dichiarare che i principi e le tendenze della così detta Sinistra cristiana, nonostante questa sua ultima qualifica, non sono conformi agli insegnamenti della Chiesa e quindi coloro che li promuovono non hanno diritto di parlare come rappresentanti del pensiero cristiano e tanto meno di pretendere che quei cattolici, i quali vogliono il vero bene del popolo, debbano aderire al loro movimento". Un rapporto stilato sull’argomento dal Federal bureau Investigation (Fbi) rileva che Sinistra cristiana è stata pesantemente criticata, a più riprese, da "L’Osservatore Romano" perché "non è in armonia con l’insegnamento della Chiesa" e, sempre secondo l’Fbi, essa è solo una "copertura" del Pci. Vaticano. Occupazione alleata

3 gennaio 1945

A Roma, Guglielmo Giannini su "L’Uomo qualunque", nella rubrica "Le vespe", scrive: "Quale interesse il comunismo può avere, oggi ed in un paese come l’Italia, a fomentare il disordine? Il comunismo è ormai conservatore, perché ha qualcosa – molte cose, dicono i suoi entusiasti – da conservare: le sue conquiste, intanto; che non desidera certo perdere, compromettere o porre in discussione. E’ questa la ragione per cui si rivela come partito d’ordine, e non spreca tempo in chiacchiere accademiche né si cura dei sottili ed eleganti formalismi intorno ai quali altri bizantineggiano…" Qualunquismo

3 gennaio 1945

In Piemonte e Val d’Aosta, inizia un’operazione di rastrellamento a vasto raggio per distruggere la resistenza nella regione. Si calcolano all’incirca 3.000 uomini a Borgosesia, 500 a Gattinara, altrettanti a Masserano, Candelo e ad Andorno, 1.000 rispettivamente a Santhià, Cossano, Cigliano e a Vallemosso, 800 a Biella, 2.000 a Salussola. Occupazione tedesca

3 gennaio 1945

A Roma, Mauro Scoccimarro, nel suo rapporto conclusivo della attività svolta in campo epurativo, scrive che sono state più di 16.000 le persone sottoposte ad indagini; 3.600 già sottoposte al giudizio di 1° grado da parte delle commissioni, che hanno rimosso più di 600 persone e hanno comminato ad altre 1.400 sanzioni disciplinari. Scoccimarro sottolinea che "i deferimenti a giudizio di epurazione nei più alti gradi raggiungono il 60%. Nel gradi medi invece la percentuale non supererà il 20% e nei gradi inferiori l’1%". Repressione fascisti

3-4 gennaio 1945

Si verificano scioperi a Milano, alla Shering, Trafilerie Italia e Marelli, a Varese e nel biellese, a Ovada e nella Valsessera. R.S.I. Movimento operaio

4 gennaio 1945

In tre ondate successive i bombardieri alleati attaccano Verona, provocando 1.000 morti. Occupazione alleata

4 gennaio 1945

Il Consiglio dei ministri, su proposta di Alcide De Gasperi, decide che in campo epurativo "le funzioni dell’alto commissario vengono assunte collegialmente dai quattro alti commissari aggiunti, sotto la presidenza del presidente del Consiglio". Si decide inoltre la istituzione di delegazioni provinciali composte da 3 persone alle dipendenze dell’alto commissariato, destinate ad affiancare i prefetti fino a quel momento inadempienti. Ivanoe Bonomi nominerà segretario generale l’avvocato Giovanni Boeri, azionista. Repressione fascisti

4 gennaio 1945

A Ragusa, l’esercito spara sulla folla mentre tenta di bloccare un camion che trasportava giovani verso il fronte, ferendo gravemente un ragazzo e uccidendo il sacrestano della chiesa di san Giovanni, con una bomba a mano che gli stacca la testa. La rivolta dei ‘non si parte’, lungi dal sedarsi, si inasprisce. Repressione armata- caduti

4 gennaio 1945

A Milano, nel corso della seduta del Clnai, Leo Valiani, rappresentate del Partito d’azione, "propone - e il Comitato approva all’unanimità - un voto di plauso alla delegazione per il successo della missione svolta". Resistenza- C.L.N.

4-5 gennaio 1945

Nella notte, le forze partigiane operanti in Piemonte operano manovre di spostamento per sfuggire all’accerchiamento nemico e fronteggiarlo. Resistenza- lotta armata

5 gennaio 1945

In Piemonte, si verificano aspri scontri tra forze nazifasciste e partigiane. A Cerrione, i partigiani hanno la meglio catturando 10 prigionieri e uccidendo 15 tra fascisti e tedeschi. Resistenza- lotta armata

5 gennaio 1945

A Recco, sulla sponda lombarda del Ticino, una formazione fascista sorprende una postazione partigiana per l’informazione di una spia. Cinque partigiani cadono combattendo: Nino Locarno (‘Walter’), Dante Pozzi, Vano Fantini, Claudio Magnoli, Arturo Adorato. La sera dello stesso giorno, i partigiani compiono un’incursione, catturando 4 fascisti. Resistenza- caduti. Resistenza- lotta armata

5 gennaio 1945

A Roma, il ministero di Grazia e giustizia emana la circolare n.2798 con la quale invita la magistratura ad agire contro i contadini che non portano l’olio all’ammasso, "portando rapidamente a giudizio le persone denunciate per violazione delle norme del Dl 12 ottobre 1944 e applicando loro le sanzioni di cui al Dl 14 luglio 1944 con esemplare severità". Repressione

5 gennaio 1945

In seguito alle dimissioni di Carlo Sforza, assume la carica di alto commissario per la punizione dei delitti e degli illeciti del fascismo Giovanbattista Boeri, segretario generale della presidenza del Consiglio. Nell’atto di rassegnare le dimissioni, Sforza ha comunicato al presidente del Consiglio Bonomi che Mario Berlinguer ha esaminato più di 3.000 casi e deferito più di un terzo di essi ai tribunali competenti; che ha, inoltre, annullato le sentenze a carico degli imputati per gli omicidi di Giacomo Matteotti, Giovanni Amendola e don Minzoni, e revocato le amnistie concesse a più di 200 persone durante il regime fascista. Sforza, infine, afferma: "Si può bensì discutere il concetto di epurare solo i funzionari in un ventennio di corruzione, di cui essi non furono che dei simboli esteriori più o meno appariscenti. A volte mi sono domandato io stesso se non era ipocrisia colpire i soli impiegati, quasi fossero i soli colpevoli". Repressione fascisti

5 gennaio 1945

Il ministro dell’Economia della Rsi, Angelo Tarchi, scrive al generale Leyers che "l’attuazione della legge della socializzazione è una questione puramente interna italiana che non tocca gli interessi tedeschi…" anche se nel caso delle ‘ditte protette’ "deve essere tenuto chiaramente conto, se, socializzando una data ditta, la produzione diminuisce". R.S.I.

5-6 gennaio 1945

A Ragusa, i rivoltosi si impadroniscono di alcuni quartieri, elevando barricate ed iniziano la resistenza armata. La rivolta è guidata, fra gli altri, da militanti socialisti e soprattutto comunisti, ignari delle posizioni del partito. La vendetta dell’esercito sarà spietata. Le cifre ufficiali danno 18 morti e 24 feriti tra carabinieri e soldati, e 19 morti e 63 feriti fra gli insorti nella sola Ragusa e provincia, ma alcune fonti le ritengono cifre sottostimate. Regno del Sud. Repressione armata- caduti

6 gennaio 1945

A Roma, l’ambasciatore sovietico Kostylev scrive al ministro degli Esteri sovietico Molotov: "Gli inglesi e in misura minore gli americani, subito dopo gli avvenimenti in Belgio e in Grecia, cercheranno di introdurre in Italia una linea di destra, cioè antipopolare, anticomunista, avversa alla partecipazione comunista al governo. Dobbiamo resistere con ogni mezzo, e spero che ci riusciremo".

6 gennaio 1945

E’ arrestato dalla squadra di polizia speciale della Rsi, denominata Carità, il professor Egidio Meneghini, uno dei fondatori della rete informativa ‘Frama’. R.S.I.

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