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18 gennaio 1945

Il "New York Herald Tribune" scrive che gli italo- americani sono in agitazione a causa della nomina di Alberto Tarchiani come ambasciatore italiano a Washington, visto che fu espulso nel 1943, insieme ad Alberto Cianca, dalla società Mazzini perché "al soldo del governo britannico". Occupazione alleata

18 gennaio 1945

Lo Stato maggiore dell’esercito ordina la sospensione dei richiami in Sicilia. Regno del Sud

18 gennaio 1945

A Roma, ingenti forze di polizia e dell'esercito rastrellano le borgate Gordiani e Quarticciolo, procedendo all'arresto di centinaia di militanti Pci e di renitenti alla leva. Un sottufficiale dei carabinieri uccide, nei locali in cui era trattenuto in stato d'arresto, Arduino Fiorenza, comunista. Repressione armata- caduti

18 gennaio 1945

A Roma, il quotidiano "La voce repubblicana" riporta come fondata la rivelazione fatta da Otello Radaccini, ex ufficiale delle Ss, sulla collaborazione prestata da Giuseppe Albano, il ‘Gobbo del Quarticciolo’ ai tedeschi, dopo il suo arresto. Regno del Sud

18 gennaio 1945

A Pistoia, dopo che è accaduto nella sede dell’Anpi un alterco degenerato in rissa fra Gino Fedi e Nello Biagini che dubita della ‘purezza’ antifascista del primo, cognato di Licio Gelli, la segreteria della federazione del Pci decreta l’espulsione dal partito dello stesso Fedi. P.C.I.

18 gennaio 1945

Il governo della Rsi, nel corso di una riunione, prende atto che "la situazione interna…appare ancora influenzata dal discorso di Milano, ma, per maggiori risultati, deve seguire l’azione". Decide, quindi, di inviare una delegazione dall’ambasciatore tedesco in Italia, Rudolf Rahn, per esaminare la situazione interna, composta dal maresciallo Rodolfo Graziani, ministro della Difesa; Alessandro Pavolini, segretario nazionale del Pfr; Giampietro Pellegrini, ministro delle Finanze; Guido Buffarini Guidi, ministro degli Interni; Francesco Maria Barracu, sottosegretario alla presidenza del Consiglio; Serafino Mazzolini, sottosegretario agli Esteri. R.S.I.

19 gennaio 1945

Il Consiglio dei ministri della Rsi approva un documento che dispone: "Il ministro dell’Interno deve richiamare l’attenzione sull’azione assolutamente indipendente delle diverse polizie tedesche nei confronti dei cittadini italiani. Le autorità italiane vengono sistematicamente ignorate. Non ricevono nemmeno la comunicazione delle misure adottate e degli arresti eseguiti. E’ umiliante che il Capo della Repubblica non sia mai in grado di rispondere alle famiglie che domandano –dopo sei, dodici mesi dall’arresto- che cosa sia avvenuto dell’arrestato" R.S.I.

19 gennaio 1945

Il maggiore britannico Jan Gavronski, in forza al Pwb, si reca in Svizzera per un esame della situazione italiana attraverso la prospettiva elvetica. Occupazione alleata

19 gennaio 1945

Il comandante dell’Arma dei carabinieri Taddeo Orlando invia un rapporto al presidente del Consiglio Bonomi sul rastrellamento eseguito il giorno precedente, affermando che l’operazione è durata dalle ore 14.30 alle ore 18.00 e che vi hanno partecipato 670 carabinieri, 220 fanti e 120 agenti e funzionari di Ps. Repressione armata

19 gennaio 1945

A Roma, la stampa di sinistra denuncia la violenza impiegata dalle forze di polizia nel corso dei rastrellamenti nelle borgate Gordiani e Quarticciolo, e chiede piena luce sulla responsabilità di Umberto Salvarezza nell’assassinio di Giuseppe Albano. Repressione armata

19 gennaio 1945

A Roma, l’organo dell’Azione cattolica "Il Quotidiano" commenta l’assassinio di Giuseppe Albano scrivendo con cinismo che "la maggior parte delle persone, quando si parla di questa faccenda, ha come un brivido di terrore: ma poi, pensando che in fin dei conti il Gobbo non c’è più, si rallegra con se stesso come chi esce vivo per miracolo da un gravissimo pericolo". Regno del Sud

19-21 gennaio 1945

Nella selva di Tarnova, presso Gorizia, i battaglioni della X Mas Fulmine, Barbarigo, Sagittario e Valanga affrontano i partigiani jugoslavi del IX Corpus in aspri combattimenti, nel corso dei quali registrano perdite elevate, in particolare fra i ranghi del btg. Fulmine. Resistenza- lotta armata

20 gennaio 1945

A Washington, il Dipartimento di stato informa l’ambasciatore americano a Roma, Alexander Kirk, di essere "giunto alla conclusione che un referendum con una adeguata supervisione consentirebbe una espressione della volontà popolare più sicura di quanto non farebbe una assemblea costituente". Occupazione alleata

20 gennaio 1945

Un rapporto del Comando alleato segnala i timori del generale Raffaele Cadorna sulle intenzioni del Pci: "Il Partito comunista non cerca di nascondere il suo intento di assumere le redini e di istituire un regime simile a quello in Russia…/I loro leader/ dichiarano apertamente di volersi appoggiare a Stalin e Tito e di essere pronti a ribellarsi piuttosto che obbedire agli ordini degli alleati". Occupazione alleata

20 gennaio 1945

Alcide De Gasperi risponde a Palmiro Togliatti che gli aveva scritto per proporre all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri l’estensione del voto alle donne già per le prossime elezioni amministrative: "Caro Togliatti, ho fatto più rapidamente ancora di quanto mi chiedi. Ho telefonato a Bonomi, preannunciandogli che o lunedì sera o martedì tu ed io faremo un passo presso di lui per pregarlo di presentare nella prossima seduta un progetto per l’inclusione del voto femminile nelle liste per le prossime elezioni amministrative. Facesse intanto preparare il testo del decreto. Mi ha risposto affermativamente". D.C. P.C.I.

20 gennaio 1945

A Roma, Felice Anzalone informa Salvarezza che non potrà più fare affidamento sulla protezione di certi settori dei servizi alleati. Regno del Sud

20 gennaio 1945

A Roma, in un articolo su "Avanti!", organo del Psi, Ugo Zatterin riporta la testimonianza di persone che asseriscono che Giuseppe Albano non si indusse a compiere alcuna delazione ai tedeschi dopo il suo arresto. P.S.I. Regno del Sud

20 gennaio 1945

Si svolge a Milano la conferenza nazionale dei giovani comunisti, durante la quale intervengono Gillo Pontecorvo e Pietro Secchia. P.C.I.

20 gennaio 1945

A Milano, si svolge una riunione alla quale prendono parte, da un lato, l’ambasciatore tedesco Rahn e il console Moellhausen, e, dall’altro, Graziani, Pavolini, Buffarini Guidi, Pellegrini, Barracu e Mazzolini. I tedeschi respingono le richieste avanzate dagli italiani per ottenere un incremento degli aiuti militari e la restituzione della sovranità italiana sui territori incorporati nel Litorale adriatico, Trentino Alto Adige e Belluno. R.S.I.

21 gennaio 1945

A Cagliari, si verificano violenti incidenti fra le forze di polizia e gli studenti che manifestano contro il richiamo alle armi. Un agente di Ps muore a seguito del lancio di una bomba a mano da parte dei manifestanti, mentre numerosi fra questi ultimi sono feriti dai colpi di arma da fuoco sparati dagli agenti. La città è infine presidiata dall’esercito. Repressione armata

21 gennaio 1945

Il capitano Barbarich del gruppo di combattimento ‘Cremona’, riferendosi ai volontari giunti da Perugia, annota nel suo diario:" Oggi ne sono arrivati 180, tutti rossi; due ufficiali, il tenente Ferri e il tenente Pierangeli, ex partigiani. Per quanto tutti, compreso il capo, ne siano entusiasti a me non piacciono; ho paura che ci daranno del filo da torcere. Sono arrivati con fazzoletti rossi al collo cantando l’Internazionale. Il capo ha tenuto loro un discorsetto, per inquadrarli. Lo hanno acclamato. Crede di averli domati. Ho paura che succederà il contrario .E’ gente ben organizzata". Regno del Sud

21 gennaio 1945

Vittorio Ambrosini, Rosario Midiri e Mario La Rosa scrivono ad Andrea Finocchiaro Aprile proponendo la "espansione della idea siciliana nelle altre regioni italiane e mediterranee" per "fare in modo che, sorgendo moti in altre regioni, non si potesse concentrare la reazione contro la Sicilia". Separatismo- Sicilia

21 gennaio 1945

A Lessona, una squadra di partigiani guastatori sabota le linee elettriche, interrompendo la produzione e i rifornimenti in tutta la zona. Resistenza- lotta armata

21 gennaio 1945

"L’Unità" pubblica il memoriale di Cosimo Russo, ex fiduciario del gruppo Muti, ora detenuto, sul conto di Umberto Salvarezza e dei personaggi da lui compromessi. P.C.I. Regno del Sud

21-23 gennaio 1945

A Parigi, si svolge una riunione del comitato centrale del Pcf alla fine della quale Maurice Thorez sintetizza il nuovo corso politico nello slogan ‘unirsi, combattere, lavorare’, dichiarandosi favorevole ad uno Stato unitario con un solo esercito ed una sola polizia e, naturalmente, si esprime a favore dell’aumento della produzione, soprattutto bellica.

22 gennaio 1945

La Commissione stampa che è subentrata al Pwb concede l’autorizzazione alla pubblicazione di 17 nuovi giornali. Occupazione alleata

22 gennaio 1945

Harold MacMillan annota nel suo diario: "Ho avuto un colloquio con Stone sulla situazione generale italiana e soprattutto sul problema dei partigiani. A meno che non siamo molto prudenti, avremo nell’Italia settentrionale una situazione analoga a quella dell’Eam-Elas. L’attività del Soe di armare circa 100.000 cosiddetti patrioti determinerà la stessa situazione rivoluzionaria (sperimentata in Grecia) a meno che non escogitiamo il modo per integrarli, subito dopo la liberazione del territorio in cui operano, o nel nostro esercito o nell’esercito regolare italiano. Poi, in cambio del soldo e delle razioni di viveri, potremo mettere le mani sulle loro armi. La lezione della Grecia è questa: nulla ha maggiore importanza del disarmo. Le questioni politiche sono la scusa addotta per mantenere il potere che danno le armi". Occupazione alleata

22 gennaio 1945

A Roma, inizia il processo a carico del generale Mario Roatta. Regno del Sud

22 gennaio 1945

Il cardinale Idelfonso Schuster invia al nunzio apostolico a Berna, monsignor Filippo Bernardini, una lettera da inoltrare al Vaticano con la quale comunica che "oggi, in grande 'riserbo', è venuto da me l'ambasciatore germanico, passando da una porta secondaria. Il colloquio si è mantenuto sulle generali. Egli va cercando un ponte, e sperava che questo potesse essere il Romano Pontefice. Ormai i popoli non possono più intendersi per difetto d'una lingua comune..." Vaticano

22 gennaio 1945

In Val d’Aosta, a San Martino, i partigiani sabotano la centrale elettrica provocando gravi danni. Resistenza- lotta armata

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