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8 marzo 1945

Il generale Vittorio Sogno è sollevato dall’incarico di comandante generale dell’Arma e sostituito dal generale Brunetto Brunetti. Regno del Sud

8 marzo 1945

A Roma, è emesso il decreto legislativo n. 77 che, all’articolo 1, stabilisce l’istituzione dei ‘consigli e comitati tributari elettivi’. Regno del Sud

8 marzo 1945

Il generale delle Ss, Karl Wolff, s’incontra a Zurigo con Allen Dulles, responsabile dell’Oss in Europa. Occupazione tedesca. Occupazione alleata

8 marzo 1945

Presso Castiglione, in Valle Anzasca, garibaldini del battaglione Torino attaccano una colonna fascista causandole 18 morti e 15 feriti. Per ritorsione, i fascisti prelevano 45 ostaggi fra i civili, incendiano diverse abitazioni e uccidono il parroco, che aveva suonato le campane, a loro dire, per avvisare gli antifascisti del loro arrivo. Resistenza- lotta armata

8 marzo 1945

Don Giustino Pancino si reca alla Nunziatura apostolica a Berna e riferisce a mons. Filippo Bernardini quanto era stato incaricato di riferire da Benito Mussolini. Fece "una descrizione penosa dell'Italia del nord, della ferocia dei partigiani comunisti guidati da donne slave, delle atrocità commesse dai mongoli guidati da ufficiali tedeschi e della necessità di risparmiare alla povera Italia nuove miserie". Dopo questa premessa, espose il proposito manifestato da "Mussolini e dalla Germania (non dal sig. Hitler, che non ama di essere compromesso, ma dal sig. Himmler) di trattare con gli Alleati", sulla base di un ragionamento che don Pancino riassume con parole sue: "La Germania è disposta a passare nel campo angloamericano, attraverso condizioni per fare argine prima che il popolo tedesco perdente piomba nel comunismo e diviene elemento 'considerevole' perché tutta l'Europa divenga preda bolscevica. La Germania rinuncia a qualsiasi imperialismo e rivolge lo sguardo verso la Santa Sede ' perché sia possibile con gli Alleati un compromesso'...". Infine, don Pancino espone al nunzio apostolico i problemi derivanti dalla instabilità ormai cronica di Mussolini che è preda di continue contraddizioni e mutamenti di umore e di opinione, anche a distanza di pochi minuti l'una dall'altra. Vaticano. R.S.I.

8 marzo 1945

A Roma, in un appunto redatto su fatti accaduti nel mese di febbraio, mons. Ronca illustra la posizione di Marcello Ruini dinanzi alla Chiesa cattolica e la sua "opera di ricostruzione dei beni pubblici" in preparazione dell’udienza chiesta dallo stesso Ruini a Pio XII: "E’ desiderio di S. Eccellenza il Ministro avere in favore di questi /piani di ricostruzione Ndr/ l’adesione e l’appoggio del clero e dei cattolici; il Ministro ambirebbe altresì una parola pubblica del Santo Padre sul dovere che attende gli italiani per il rifacimento materiale del paese; avrebbe infine per grande grazia il poter esporre e illustrare personalmente al Papa i piani preparati" Vaticano

8 marzo 1945

Il capo della missione Unrra in Italia, S.M.Keeny, firma un accordo con Lodovico Montini, rappresentante del governo italiano presso la missione e fratello di mons. Giovanbattista Montini, relativo all’assistenza a bambini, gestanti e profughi. Occupazione alleata. Vaticano

9 marzo 1945

In Vietnam, l’esercito giapponese sferra un’offensiva contro le truppe francesi, nell’intento di smantellare la struttura coloniale e consegnare il paese ai vietnamiti.

10 marzo 1945

A Hué (Vietnam), i giapponesi informano l’imperatore Bao-Dai che il Paese è ormai indipendente e lo pregano di "voler accettare di collaborare d’ora in poi con il Giappone".

10 marzo 1945

Sulle vicende della rivista "Epoca" di Leonida Repaci, l’Oss rileva che "risulta finanziata dalla Banca commerciale, notoriamente legata a interessi britannici". Occupazione alleata

10 marzo 1945

A Roma, l’Oss in un suo rapporto commenta gli eventi verificatisi dopo la fuga di Roatta, scrivendo che comunque "le emozioni…erano sul punto di esplodere a causa del diffuso malcontento per l’attuale sistema sociale, economico e politico" Occupazione alleata

10 marzo 1945

Il sottosegretario al ministero della Stampa risponde all’invito perentorio della polizia di vietare la scena della fucilazione del prete nel film di Rossellini "Roma città aperta", assicurando che sarebbe stato lasciato "indeterminato il plotone di esecuzione, senza sottolinearne la particolare individuazione". Regno del Sud

10 marzo 1945

A L’Aquila, il prefetto scrive che è addirittura "superfluo indugiare sulle gravissime condizioni della classe impiegatizia, l’unica forse che soffre nel vero senso della parola e che ha ormai raggiunto l’estremo limite della sopportazione". Regno del Sud

11 marzo 1945

A Hué (Vietnam), l’imperatore Bao-Dai proclama l’indipendenza del paese.

11 marzo 1945

A Torino, scioperano gli operai della Fiat. R.S.I. Movimento operaio

11 marzo 1945

In Piemonte, località Coarezza, garibaldini della Pizio Greta disarmano un posto di blocco fascista impadronendosi delle armi. Un'altra squadra assale alla Garella di Buronzo un camion tedesco, uccide 6 soldati e fa prigionieri altri 9. Resistenza- lotta armata

11 marzo 1945

A Palermo, nell’anniversario dei Vespri siciliani, i separatisti inviano alla Conferenza di San Francisco un memoriale chiedendo la proclamazione dell’indipendenza della Sicilia. Separatismo- Sicilia

11 marzo 1945

A Palermo, la folla assalta gli uffici delle imposte e la sede dell’ispettorato dei dazi e consumi, dirigendosi poi verso la Prefettura. Negli scontri che ne seguono con le forze di polizia, rimangono uccisi un commissario di Ps ed un giovane operaio. Repressione armata- caduti

11 marzo 1945

A Roma, Pio XII riceve gli aclisti riuniti per il loro primo convegno nazionale, ai quali esprime il suo augurio che possa pervenirsi ad una comune azione sindacale. Vaticano

11 marzo 1945

Giovanni Roveda scrive in una sua lettera: "Da quel poco che si conosce dell’Italia liberata è fin troppo chiaro che la reazione sta facendo tutti gli sforzi per riaffermarsi. Il caso Roatta ne è finora forse soltanto la clamorosa conseguenza di carattere pubblico; ma traspare abbastanza chiaramente che altro bolle in pentola. E’ indispensabile che chi ama realmente la democrazia sia fortemente unito per tagliare la strada a queste mene…La realizzazione sollecita della fusione col Partito socialista è – a mio parere – indispensabile per gli sviluppi della situazione interna italiana anche in rapporto agli angloamericani…Nell’Italia settentrionale il sistema- lumaca adottato nella guerra sul fronte italiano, l’intervento in Grecia, l’inframettenza sfacciata nelle cose interne in Belgio e in Italia, il non dimenticato proclama Alexander, hanno molto scosso l’influenza inglese sul nostro popolo e soprattutto negli operai. In compenso, tutti i reazionari sperano nel provvidenziale aiuto inglese per frenare e possibilmente evitare l’influenza delle masse popolari nella riorganizzazione democratica nella nazione". P.C.I.

11 marzo 1945

In un’intervista al quotidiano comunista "L’Unità", Ruggero Grieco afferma che nel campo dell’epurazione, "si nota…una eccessiva indulgenza...Certe commissioni prosciolgono quasi sistematicamente". Repressione fascisti. P.C.I.

11 marzo 1945

Guido De Ruggiero, su "La Nuova Europa", nell’articolo intitolato "La solita patacca", scrive che l’anticomunismo è la "solita patacca" con la quale il fascismo ha ottenuto "la fiducia dell’italiano benpensante", e che ora esibendola i moderati dopo "aver salvato le loro borse, sapranno ancora una volta farsi applaudire dagli italiani per averli salvati l’ennesima volta dal bolscevismo".

11-12 marzo 1945

A Milano, nel corso della riunione della direzione del Pci nell’Italia del nord, Pietro Secchia pone il problema del "partito unico della classe operaia". P.C.I.

12 marzo 1945

Il Dipartimento di stato invia un dispaccio alla Ambasciata americana a Roma per segnalare che il giornalista Drew Pearson, legato ai servizi segreti, ha detto alla radio che il generale Roatta è fuggito con l’appoggio degli inglesi, timorosi che potesse svelare i retroscena del carteggio Churchill- Mussolini e il doppio gioco da loro condotto con i partigiani filo- monarchici di Mihajlovic in Jugoslavia. Occupazione alleata

12 marzo 1945

A Roma, la polizia arresta Attilio Bianchi, capo del ‘Partito fascista repubblicano’ che aveva come organo di stampa clandestino il periodico "Onore" e scopre anche ingenti quantitativi di armi a disposizione del gruppo, che propone l’annessione dell’Italia agli Usa come 49° stato. Sono arrestate con lui altre 27 persone. Regno del Sud

12 marzo 1945

A Roma, l’alta Corte condanna a morte Filippo Anfuso, all’ergastolo il generale Mario Roatta e i colonnelli Emanuele e Navale, a 24 anni di reclusione Jacomoni, ex luogotenente in Albania, e Suvich, ex sottosegretario agli Esteri, per l’uccisione dei fratelli Rosselli e altre operazioni del Sim. Regno del Sud. Repressione fascisti

12 marzo 1945

A Caulonia in Calabria, al comando del questore di Reggio Calabria e del comandante del gruppo carabinieri, inizia la restaurazione dell’ordine con l’arresto di 3 capi della rivolta e di 210 persone, "responsabili di partecipazione a bande armate e di altri delitti". Repressione armata

12 marzo 1945

Il quotidiano della Cgil, "Il lavoro", commenta entusiasticamente il discorso di Pio XII agli aclisti in un articolo dal titolo "Alto riconoscimento del sindacalismo unitario". Il cronista definisce Pio XII "un papa sindacalista". Movimento operaio- sindacati

12 marzo 1945

Vittorio Mussolini porta, a nome del padre, al cardinale Idelfonso Schuster la proposta scritta di resa condizionata delle forze armate della Rsi. La premessa recita: "Nel caso che gli avvenimenti bellici o politici costringano le armate di Kesselring a ripiegare entro i propri confini"; e proseguiva : "In quel momento le Forze armate della Repubblica sociale italiana di ogni specialità si raduneranno in località prescelte anticipatamente onde opporre la più strenua resistenza contro il nemico e le forze del disordine e del governo regio, consci che l'odio antifascista non concede loro altra via di uscita se non il combattimento sino all'ultimo uomo e all'ultima cartuccia". Ma," per evitare nuovi lutti alle popolazioni dell'Italia settentrionale e preservare dalla totale distruzione quel che ci rimane del patrimonio industriale ed agricolo, e per dimostrare che l'amore per l'Italia è anteposto ad ogni interesse di partito o di idee, il Governo della Rsi propone che vengano firmati accordi preliminari con il Comando supremo alleato". L'accordo si articolava in 5 punti: "1) Le Forze armate della Rsi al comando del maresciallo Graziani, e tutte le altre formazioni armate della Repubblica manterrebbero, per quanto possibile, l'ordine nelle città e nei paesi, fino a che non intervengano accordi diretti tra il Comando alleato e quello della Rsi. Accanto al maresciallo Graziani agirà una commissione di cittadini della Rsi che farà il possibile affinché la vita della Nazione non precipiti nel caos o nell'anarchia più assoluta e nella lotta civile. 2) Ogni movimento incontrollato o estremista di formazioni irregolari o di piazza (bande partigiane, comuniste, comizi, scioperi ecc.) verrà controbattuto dalle Forze armate repubblicane e da quelle alleate. Il clero s'impegna a svolgere fin da ora decisiva opera di propaganda a favore della pacificazione generale. 3) Il Comando alleato s'impegna ad impedire che le formazioni partigiane svolgano azioni indiscriminate di terrore e di rapina, e provvederanno al loro disarmo prima delle formazioni regolari della Rsi. Inoltre il Comando alleato eviterà nella maniera più assoluta che formazioni dell'esercito bonomino o dei carabinieri vengano nella Valle Padana, sino a che l'ordine non sia completamente ristabilito". Il quarto punto pone come condizione che "contro coloro che mantennero fede ai patti liberamente scelti e si batterono con onore contro il nemico, siano essi fascisti o soldati che hanno giurato fedeltà alla Rsi o civili impiegati nei vari ministeri o enti, e le loro famiglie, vengano, all'atto che gli accordi presenti vengono firmati, immediatamente a cessare gli arresti e i processi e abolita ogni altra forma di persecuzione attraverso la commissione di epurazione in funzione a Roma. La commissione alleata può denunciare ai tribunali regolari soltanto chi è colpevole di delitti infamanti, non attribuibili a cause di guerra o avvenimenti ad essa attinenti. Parimenti si gradirebbe di conoscere la sorte che avrebbero i membri del Governo e quanti hanno avuto funzioni di comando nella Rsi (arresto, campi di concentramento, esilio)". Il quinto ed ultimo punto, infine, prevede: "Il partito repubblicano fascista si scioglie. Resta inteso che i cittadini avrebbero parità di diritti e di doveri e si auspica in quel momento la formazione di un governo rappresentativo di ogni tendenza, e la convocazione della Costituente al più presto". R.S.I. Vaticano

12 marzo 1945

A Milano, il ministro delle Finanze Domenico Pellegrini informa Benito Mussolini che, fino ad ora, sono stati emessi a carico di ebrei 6.768 decreti di confisca, si sono incamerati terreni per 855 milioni; fabbricati per 198, titoli industriali per 731, titoli di Stato per 36 contanti per 75; altri beni per quasi un miliardo, 182 aziende. R.S.I.

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