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22 aprile 1945

Il Clnai informa che intende rompere i rapporti con i rappresentanti germanici. Resistenza- C.L.N.

22 aprile 1945

A Genova, uno sciopero generale esteso ai trasporti blocca la città, mentre 10 divisioni partigiane e le Sap sfilano per le strade cittadine. Nella notte, sono attaccati i presidi dei nazifascisti. Movimento operaio. Resistenza- lotta armata

22 aprile 1945

A Modena, fanno il loro ingresso le truppe anglosassoni. Occupazione alleata

22 aprile 1945

"L’Unità", organo del Pci, annuncia l’espulsione dal partito di Rivabene con un comunicato: "Su proposta della federazione comunista romana, Rivabene Giulio di Roma è espulso dal Partito comunista italiano per tradimento. Arrestato nel 1937, il Rivabene cedette alle pressioni dei questurini e si mise al servizio della polizia divenendone l’informatore e il confidente. La sua opera di tradimento si è intensificata dopo la sua uscita dal carcere (aprile 1942) ed è continuata fino al mese di marzo del 1945 quando venne finalmente smascherato ed espulso. I compagni di tutte le organizzazioni del partito sono tassativamente invitati a rompere ogni rapporto con l’espulso". P.C.I.

23 aprile 1945

Il generale Karl Wolff riceve un messaggio da Himmler: "E’ più che mai essenziale che si tenga e rimanga intatto il fronte italiano. Non devono essere intraprese trattative di nessun genere". Occupazione tedesca

23 aprile 1945

L’ambasciatore tedesco Rudolf Rahn informa Mellini Ponce de Leon di un "geloso segreto" di cui non si deve "parlare con nessuno, neppure con il Duce", e cioè che le trattative segrete con il maresciallo Alexander stanno per giungere in porto e che questo avrebbe evitato un massacro e "lascerebbe sperare in interessanti sviluppi. Permetterebbe anche di salvare Mussolini che sarà utile in avvenire per la lotta contro il bolscevismo. Attende domani un emissario con una risposta che dovrebbe permettergli di sottoporre al Duce proposte concrete e soddisfacenti già completamente definite". Mellini Ponce de Leon tacerà con Mussolini il contenuto di questa conversazione. Occupazione tedesca. R.S.I.

23 aprile 1945

A Milano, entrano in sciopero ad oltranza i ferrovieri, mentre i militi della polizia ferroviaria abbandonano il servizio. R.S.I. Movimento operaio

23 aprile 1945

A Milano, il Clnai dispone le pene per quanti si fossero resi responsabili di distruzione di vie di comunicazione e di impianti industriali, su proposta dei rappresentanti del Partito liberale. Delibera anche la nomina dei conservatori degli archivi della Rsi. Nomina: Emilio Sereni, per il ministero degli Interni; Camillo Pellizzari, per gli Esteri; Alfredo Pizzoni, per le Finanze; Aurelio Becca, alla Giustizia; Antonio d’Ambrogio, per il Lavoro; Vittorio Fonchi per l’Agricoltura; Mario Pliez, per le Comunicazioni; Mario Apollonio, per l’Educazione nazionale. Resistenza- C.L.N.

23 aprile 1945

A Milano, il Comando generale del Cvl emana una circolare: "Intensificare l’azione per la battaglia decisiva", nella quale afferma: "Nei paesi, nelle zone liberate, bisogna dare senz’altro la sensazione che non si tratta più ora di liberazione temporanea, ma di liberazione definitiva, che il dominio dei fascisti è finito per sempre e che il popolo, nei suoi organismi democratici, deve prendere il potere e l’amministrazione ed esercitarli in piena libertà". Resistenza

23 aprile 1945

In Piemonte, i nazifascisti attaccano in forze nella zona di Vallemosso; si accendono furiosi combattimenti con perdite da ambo i lati. Una comunicazione del comando battaglione Pontida alla Questura di Vercelli, nr.0999 rileva: "Operazioni zona Mongrando ultimate questa notte. Perdite ribelli circa 200 fra morti e feriti. Perdite nostre nessuna. Diverse armi et materiale esplosivo ricuperato. ‘Radio libertà’ ed altri apparecchi trasmittenti della Missione inglese sono stati catturati. F.to Maggiore Zanotti". Resistenza- caduti

23 aprile 1945

A Catania, la polizia carica e disperde, provocando feriti e procedendo ad arresti, alcune centinaia di militanti separatisti che, in piazza dell’Università, contestano il comizio del ministro Luigi Gasparotto. Repressione armata

23-24 aprile 1945

A Genova, assume i pieni poteri il Cln della Liguria composto dal presidente Remo Scappini, comunista; Mario Cassiani Ingoni, azionista; Pietro Gabanizza, repubblicano; Giovanni Savoretti, liberale; Paolo Emilio Taviani, democristiano; Azzo Toni, socialista. C.L.N.

24 aprile 1945

Il generale delle Ss Karl Wolff, accompagnato da un ufficiale di Stato maggiore del generale Vietinghoff, giunge a Lucerna con i poteri per trattare la resa del gruppo armate C. Occupazione tedesca. Occupazione alleata

24 aprile 1945

A Milano, l’industriale Gian Riccardo Cella si reca da Achille Marazza, esponente democristiano del Clnai, di sua iniziativa facendosi latore della proposta di una trattativa diretta fra il Clnai e Mussolini. R.S.I. C.L.N.

24 aprile 1945

A Milano, s’incontrano per un’ultima riunione il capo della polizia della Rsi Renzo Montagna, l’avvocato Garbagni, delegato del governo Bonomi, presenti Zerbino e il professor Siliato, nella sede della direzione della polizia in via Vivaio, per esaminare le condizioni del trapasso di potere, stipulando una nuova clausola che prevede la protezione della vita di Benito Mussolini. R.S.I.

24 aprile 1945

A Milano, giunge a Benito Mussolini l’ultimo messaggio di Adolf Hitler: "La lotta per l’essere e il non essere ha raggiunto il suo punto culminante. Impiegando grandi masse e materiali il bolscevismo e il giudaismo si sono impegnati a fondo per riunire sul territorio tedesco le loro forze distruttive al fine di precipitare nel caos il nostro continente. Tuttavia nel suo spirito di tenace sprezzo della morte il popolo tedesco e quanti altri sono animati dai medesimi sentimenti si scaglieranno alla riscossa, per quanto dura sia la lotta, e con il loro impareggiabile eroismo faranno mutare il corso della guerra in questo storico momento in cui si decidono le sorti dell’Europa per i secoli a venire". R.S.I.

24 aprile 1945

A Milano, cessano le trasmissioni dell’emittente fascista "Radio Tevere". R.S.I.

24 aprile 1945

A Milano, il Clnai diffida le autorità tedesche e fasciste dal proseguire a maltrattare gli ebrei detenuti. C.L.N.

24 aprile 1945

A Milano, una squadra Gap attacca il presidio della Gnr a Niguarda, catturandolo e distribuendone le armi agli operai.

24 aprile 1945

A Cremona e Mantova, antifascisti e partigiani proclamano la insurrezione e dichiarano le due città liberate.

24 aprile 1945

A Genova, antifascisti e partigiani occupano il palazzo comunale, la Questura, la Prefettura e le redazioni dei giornali. I tedeschi si accingono ad evacuare ma sono bloccati nel porto. Nel frattempo, gli operai dell’Ansaldo si impadroniscono dei carri armati tedeschi in costruzione.

24 aprile 1945

A Domodossola, fanno in loro ingresso in città le formazioni partigiane. In Valsesia e nelle valli limitrofe, gli operai di molte officine entrano in sciopero mentre i partigiani attaccano diversi presidi nazifascisti, che stanno per evacuare. Si arrendono i presidi del Verbano, Cusio, Cressa, Oleggio, Borgomanero, Biella, Vercelli, Santhià e altri. All’alba, i tedeschi già incolonnati in direzione di Novara, sono attaccati a Grignasco e Romagnano, poi in località Calvario. Ma prima di partire hanno disseminato la zona di potenti ordigni esplosivi e si preparano a far saltare la galleria del Sempione e 17 centrali elettriche, e le battaglie non sono finite. I partigiani delle diverse formazioni sfilano nei paesi sgomberati, con un concentramento speciale a Borgosesia, dove si susseguono manifestazioni e comizi. Occupazione tedesca

24 aprile 1945

A Massarano (Venezia), i partigiani fucilano Federico Locatelli, comandante della II Brigata nera ‘A.Prato’. Repressione fascisti- caduti

24 aprile 1945

A Reggio Emilia e Ferrara fanno il loro ingresso le truppe alleate. Occupazione alleata

24 aprile 1945

A Torino, Dante Livio Bianco scrive a Faustino Dalmazzo ed Ettore Rosa: "Un punto sul quale voglio particolarmente insistere, perché sarà la pietra di paragone con cui saremo giudicati dagli alleati, è quello del mantenimento dell’ordine: pugno di ferro, e stangate senza pietà chiunque sgarra. Fucilate irremissibilmente ogni responsabile di furto, rapina, ecc.: fosse pur anche un partigiano, anzi a maggior ragione!".

24 aprile 1945

A questa data, gli effettivi dell’esercito del Regno del Sud ammontano a 330.517 soldati e sottufficiali, e a 18.285 ufficiali, compresi gli effettivi dell’Arma dei carabinieri. Regno del Sud

24-25 aprile 1945

A Milano, esce "L’Italia del popolo" . Una edizione straordinaria preparata per il 26 aprile, con l’invito al Cln ad assumere i poteri, è bloccata dallo sciopero dei tipografi. R.S.I. Movimento operaio

25 aprile 1945

Crolla il fronte tedesco in Italia e le armate angloamericane dilagano nella pianura padana. Si conclude così il secondo conflitto mondiale sul territorio italiano. Occupazione tedesca. Occupazione alleata

25 aprile 1945

Achille Marazza presenta al Clnai, alle 08.00, le proposte dell’industriale Gian Riccardo Cella, presentandole come avanzate personalmente da Benito Mussolini. Il Clnai accetta di incontrarlo per una trattativa diretta. Alle 10,30, secondo quanto da lui stesso affermato successivamente, l’industriale Cella convince Benito Mussolini ad incontrare nel palazzo dell’Arcivescovado i rappresentanti del Clnai. Alla riunione prendono parte Mussolini, Graziani, Barracu, Zerbino, Cella per la Rsi e Cadorna, Marazza e Lombardi per il Clnai, alla presenza del cardinale Idelfonso Schuster. Si conclude con un nulla di fatto. Alle 20.000, l’autocolonna recante Mussolini e i componenti del governo della Rsi abbandona il palazzo della Prefettura di Milano e si dirige, con i componenti del governo della Rsi, verso la Svizzera. Vaticano. C.L.N.

25 aprile 1945

A Milano, i reparti della Guardia di finanza al comando del colonnello Gennaro Malgeri occupano gli edifici pubblici prendendo possesso della città svuotata dalle truppe tedesche e fasciste, i cui pochi reparti rimasti attendono in armi l’arrivo delle truppe alleate. Il comando della piazza militare è assunto dal generale Emilio Faldella, già ufficiale del Sim e del Corpo volontario in Spagna nonché ex aderente della Rsi. Fin dal mattino, i tranvieri hanno abbandonato il lavoro; nel pomeriggio sono occupate diverse fabbriche dai lavoratori in sciopero, fra cui la Pirelli, dove gli operai prendono in ostaggio il presidio tedesco. I nazisti contrattaccano con carri armati ed armi pesanti per liberare i loro camerati e, dopo 2 ore di scontri, gli operai devono ritirarsi e cedere gli ostaggi. Nella notte, continuano scontri e scaramucce in altre parti della città. Occupazione tedesca. Movimento operaio

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