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24 febbraio 1946

Luigi Salvatorelli su "Nuova Europa" attacca il qualunquismo: "La lotta contro l’antifascismo è stata mascherata con la vecchia scemenza dell’antipoliticismo, dello stato puramente tecnico o amministrativo, scemenza che si tradurrebbe, nel fatto, sotto pretesto di libertà, nell’onnipotenza dell’amministrazione governativa sui cittadini rinunciatari politicamente e nel dominio di questa amministrazione, per conto del partito unico qualunquista: fascismo, cioè, al cento per cento…" Qualunquismo

24 febbraio 1946

Sul quotidiano socialista "Avanti!", compare un articolo intitolato "Gli americani e la nostra Costituente" che, sul memorandum preparato dai giuristi americani, afferma: "Tutte le opinioni sono lecite, meno quelle che avrebbero come risultato di rendere nulla la volontà popolare. Quello suggerito dai giuristi nord americani ci darebbe un comitato elettivo di redazione di una legge, quindi tutto meno che una Assemblea costituente". P.S.I. Stati Uniti- Italia

25 febbraio 1946

Pietro Nenni annota nel suo diario, dopo un viaggio elettorale in Emilia: "Mi rintrona nelle orecchie il grido lanciato a perdifiato da decine e decine di migliaia di cittadini: ‘tieni duro’. So che questo vuol dire molte cose, anche quelle che non possiamo fare. Ma vuol dire in particolare tieni duro per la Costituente. Tornando in aereo a Roma, ho maturato dentro di me una decisione sulla quale andavo riflettendo da alcuni giorni. Mi pare chiaro che se prolunghiamo la polemica sui poteri della Costituente e sul referendum avremo una crisi ministeriale, un sussulto della piazza contro le nostre lentezze e diatribe, qua e là delle provocazioni fasciste e monarchiche, l’intervento degli alleati, e forse un intervento non soltanto politico come in Grecia. Il rischio è grosso. Vale la pena di correrlo su delle questioni che sono più di forma che di sostanza? I poteri della Costituente saranno quelli che essa stessa si darà a seconda delle forze in essa predominanti. Il referendum istituzionale è per la Corte un sostitutivo dei plebisciti, ma può anche divenire un’altra cosa, se contestuale alle elezioni per la Costituente". Lo stesso giorno, Nenni presenta la proposta di abbinare le elezioni per la Costituente a quelle per il referendum istituzionale. P.S.I.

25 febbraio 1946

"Radio Mosca", nel corso di una trasmissione, definisce il Fronte dell’Uomo qualunque la "schiuma delle forze della reazione dell’Italia, che per un certo tempo non avevano osato uscire nell’arena politica". Qualunquismo

26 febbraio 1946

Pietro Nenni annota nel suo diario: "…Ciò che (Togliatti) teme è, nel referendum, una rottura tra i partiti del Cln e in particolare con la Dc. Se la frattura non c’è, se cioè la Dc non verrà ricacciata su posizioni di destra, tutto andrà bene". P.S.I.

26 febbraio 1946

Al Quirinale, Umberto di Savoia offre un ricevimento a 40 cardinali, in occasione del concistoro. Vaticano

26 febbraio 1946

L’ambasciatore americano a Roma, Alexander Kirk, segnala che Luigi Carmagnola guadagna terreno all’interno del Psi, nelle manovre precongressuali. "Con l’aiuto di Vasco Cesari, Giovanni Canini, Fernando Santi, Giovanni Laricchiuta, tutti decisi anticomunisti, Carmagnola –scrive ancora Kirk- potrebbe farcela a sconfiggere la sinistra socialista al congresso". Stati Uniti- Italia. Scissione socialista

27 febbraio 1946

In un articolo su "Il Popolo", organo della Dc, dal titolo "Sogno e realtà del federalismo", Guido Gonella scrive: "Il federalismo europeo appare un'utopia dal momento che l'Europa stessa corre il pericolo di cessare di esistere...Massacrata, umiliata e divisa, l'Europa è in ginocchio. Dall'est e dall'ovest popoli extraeuropei si contendono le zone d'influenza sostituendo alla logorata lotta fra superuomini la finora inedita lotta fra superstati...Che cosa sono le zone d'influenza se non una reincarnazione di defunti 'spazi vitali' ? E' questa la metempsicosi dell’imperialismo". D.C.

27-28 febbraio 1946

Nel corso di due giorni di discussione, il Consiglio dei ministri accoglie la proposta di Alcide De Gasperi relativa ai poteri della Costituente e al referendum istituzionale, e quella avanzata da Pietro Nenni di abbinare le elezioni. D.C. P.S.I.

28 febbraio 1946

A New York, in un discorso all’Overseas club, il segretario di Stato Byrnes afferma: "Se siamo una grande potenza dobbiamo comportarci come tale, non solo al fine di garantire la nostra sicurezza particolare, ma anche per salvare la pace nel mondo". Stati Uniti

28 febbraio 1946

Giuseppe Dossetti, appresa la notizia dell’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del referendum preventivo, scrive ad Alcide De Gasperi: "Tu, sotto l’apparenza di una impostazione democratica e sotto il pretesto del rispetto più geloso della volontà complessiva del Partito, in verità hai da molti mesi perseguito ed attuato con superiore tenacia ed estrema chiarezza di mete la tua idea". D.C.

28 febbraio 1946

Pietro Nenni scrive nel suo diario: "Dico a De Gasperi che le sue stesse perplessità, lo sforzo che ha dovuto fare su di sé…hanno favorito la soluzione alla quale siamo infine pervenuti. Mi risponde che se le mie pene sono finite le sue cominciano adesso, costretto come sarà ad uscire lui e il suo partito dall’agnosticismo istituzionale". P.S.I.

28 febbraio 1946

Angelo Costa, presidente della Confindustria, scrive ad Alcide De Gasperi: "Probabilmente le sarà noto che l’esistenza del Ciai (Consiglio industriali Alta Italia, Ndr) e dei comitati industriali dell’Italia settentrionale è stata vivamente discussa dalla stampa e contro di essa si sono pronunciate le organizzazioni rappresentative delle varie categorie industriali. Il dare ad essi nuova veste legale ed estendere il sistema a regioni d’Italia che ne hanno fatto fino ad ora a meno, acuirebbe il senso di disagio creato dall’esistenza di tali organismi, in cui i produttori vedono uno dei fattori che concorrono al perpetuarsi di una politica di vincoli economici da cui aspirano essere al più presto liberati".

28 febbraio 1946

E’ raggiunto l’accordo che istituisce il consiglio di gestione alla Fiat.

febbraio 1946

All’Onu è costituito un Comitato di stato maggiore destinato a coordinare il contributo militare dei singoli paesi membri alle operazioni delle Nazioni unite; ma, a causa del contrasto sovietico – statunitense, non avrà mai alcuna funzione effettiva.

febbraio 1946

Ad Anzola dell’Emilia (Bologna), viene ucciso il segretario della locale sezione della Dc. Violenza politica- caduti

febbraio 1946

A Roma, il cardinale Lavitrano a nome dell’Azione cattolica invia un telegramma ad Alcide De Gasperi: "Azione cattolica italiana rappresentanza cattolici Paese profondamente rammaricata approvazione Consulta art.66 nuova legge elettorale mirante coartare libertà ministero pastorale sancita Concordato, confida che Governo approvando strumento legislativo rinascita democratica della Patria tolga norme et ingiurioso sospetto Clero italiano oggi più che mai benemerito novello Risorgimento nazionale et assicuri piena libertà parola spirituale et formatrice coscienze". Vaticano. D.C.

febbraio 1946

A Roma, si costituisce la Federazione libertaria italiana, composta dalla ‘Unione Spartaco’ di Carlo Andreoni, dalla Federazione comunista libertaria laziale, dalla Federazione libertaria lombarda e dalla Federazione socialista libertaria cremonese. La Fli si contrappone alla Federazione anarchica italiana (Fai) e si dota di un proprio organo di stampa, "L’Internazionale". Dopo la scissione di palazzo Barberini, la Fli confluirà nel Partito socialista dei lavoratori italiani di Giuseppe Saragat.

febbraio 1946

A Catania, in casa del duca di Carcaci si svolge una riunione dei dirigenti separatisti, presente Calogero Vizzini, per definire il programma d’azione. Qualche giorno più tardi, Lucio Tasca invia una lettera all’Alto commissario per la Sicilia Salvatore Aldisio, nella quale esclude ogni collegamento fra il Movimento per l’indipendenza della Sicilia e la guerriglia indipendentista. Separatismo- Sicilia

febbraio 1946

A Milano, nel corso di un convegno del Centro economico per la ricostruzione (Cer) svoltosi presso l’università Bocconi, si valuta positivamente la collaborazione dei lavoratori con i datori di lavoro. All’assemblea, composta da dirigenti aziendali e industriali, l’ingegner Pace della Montecatini dichiara in proposito: "I risultati sono stati: un pronto miglioramento dell’organizzazione aziendale, un aumentato spirito di collaborazione da parte delle maestranze (che in certi casi sono giunte, per esempio, a rinunciare al vino e al secondo piatto della mensa per mettere in condizioni l’azienda di finanziare acquisti di materie prime), il centuplicarsi di iniziative da parte dei lavoratori per poter sopperire ad alcune deficienze funzionali".

febbraio 1946

Il quotidiano del Pci "l’Unità" diffida i militanti ad aderire alle "false organizzazioni sportive" che traggono "spunto dal fatto che noi comunisti nel periodo clandestino indicavamo come ‘lavoro sportivo’ il nostro lavoro militare, e in queste cercano di inquadrare militarmente degli uomini in buona fede". P.C.I.

1 marzo 1946

Con un telegramma, il governo comunica a Carlo Galante Garrone, ex magistrato, la sua destituzione da prefetto di Alessandria su nomina del Cln. C.L.N.

1 marzo 1946

"L’Osservatore romano", a proposito dell’art.66 legge elettorale, fa voti "perché in sede di prossimo Consiglio dei ministri prevalga quell’orientamento giusto che nell’approvazione definitiva della legge elimini l’iniqua disposizione che offende la coscienza religiosa di un popolo integralmente e sanamente cattolico". Vaticano

2 marzo 1946

Con un compromesso raggiunto fra democristiani e comunisti, è modificato l’art.66 della legge elettorale, nella parte che prevedeva sanzioni a carico dei ministri di culto che svolgono propaganda politica, e dei cittadini che non si recano a votare. D.C. P.C.I.

2 marzo 1946

Alcide De Gasperi scrive all'ambasciatore italiano a Londra Niccolò Carandini: " D'accordo con te sulla necessità di non prendere partito fra i due blocchi in contrasto. Cioè di una politica di aperta e leale neutralità..." D.C.

2 marzo 1946

A Firenze, si svolge un convegno per discutere le proposte della Confida sulla vertenza mezzadrile. Movimento contadino e bracciantile

3 marzo 1946

Alcide De Gasperi scrive a don Luigi Sturzo per informarlo sugli sviluppi della situazione politica: "Colgo l’occasione per ragguagliarti succintamente sulle decisioni politiche delle ultime settimane, che furono fra le più critiche e le più laboriose della mia vita. Mi dovetti prodigare fino al limite delle mie forze per trarre la barca a salvamento. Avevamo: 1) la legge del ’44 con la rigida interpretazione americana che interpretava l’art.4 come impegnante la continuazione del regime luogotenenziale durante il periodo della Costituente, interpretazione affermata qui dal Luogotenente e che trovava in suo favore tutti i più noti costituzionalisti; 2) la posizione dell’estrema /sinistra/ in favore dei poteri assoluti della Costituente non solo in materia costituzionale, ma anche in materia legislativa in genere, compresa la formazione del governo; 3) l’atteggiamento dei liberali, appoggiati da tutta la destra fuori dal governo, per un referendum preventivo e la limitazione della facoltà legislativa dell’Assemblea; infine, al centro, il nostro atteggiamento che senza dichiararsi assolutamente contrario al referendum, lo sconsigliava ed era per una Costituente a poteri legislativi limitati…Dopo un faticoso travaglio, si acconciò al referendum preventivo, giacché una crisi avrebbe rimandate le elezioni all’autunno e forse la situazione sarebbe passata al centro destra (Nitti) fuori dal Cln…L’accordo è stato accolto con un senso di liberazione da un incubo: voci di preparativi armati dalle due ali, l’accanimento del qualunquismo, la crisi economica, la situazione estera, tutto questo spinse istintivamente a ricorrere a quell’arbitrato popolare al quale avevo pensato io stesso a Salerno, come ad una valvola di sicurezza…". D.C.

3 marzo 1946

E’ votato lo statuto ed il regolamento provvisorio della ricostituita Avanguardia cattolica. Strutture clandestine e semiclandestine

3 marzo 1946

E’ raggiunto un accordo fra il governo italiano e il Movimento indipendentista siciliano, secondo il quale alla Sicilia sarà concesso lo status di regione autonoma. Separatismo- Sicilia

3 marzo 1946

Giovanni Vannucci di Petrulla, nipote di Lucio Tasca, informa per lettera lo zio di avere avuto "un lungo colloquio col prof. Patrissi, capo del movimento monarchico, segretario generale della Concentrazione democratica liberale, di cui è presidente il senatore Bergamini", che si è dichiarato favorevole ad "una Sicilia indipendente con una unione personale al Sovrano d’Italia". Separatismo- Sicilia

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