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24 gennaio 1946

A Roma, il governo rende noto il memorandum preparato da un gruppo di giuristi americani sui poteri dell’Assemblea costituente. Stati Uniti- Italia

24 gennaio 1946

A Roma, nel corso di un colloquio con l’ambasciatore sovietico Kostylev, Palmiro Togliatti ribadisce la sua contrarietà ad una fusione Pci – Psi, ed anche al passaggio di singoli esponenti dal Psi al Pci, "per non privare il partito socialista dei suoi elementi più progressisti e per non avere contro di sé il Psi orientato verso destra". P.C.I.

24 gennaio 1946

L’Onu istituisce la Atomic energy Commission.

25 gennaio 1946

A Roma, il Comando alleato trasmette all’Ambasciata americana una nota informativa, che quest’ultima invierà a sua volta al dipartimento di Stato il 1 febbraio, nella quale si rileva che "Mons. Montini ha il compito di mantenere le relazioni con l’episcopato italiano e indirizzare attraverso questo le azioni dei parroci italiani ed essere informato da loro sui sentimenti della popolazione". La nota prosegue: "Padre Norbert de Boynes, Generale dei Gesuiti (in realtà, ne era il Vicario – Ndr), e il Gesuita Padre Alfonso M. Martin, assistente della Casa generalizia italiana della Compagnia di Gesù, hanno il compito di organizzare e dirigere, attraverso i membri della Compagnia di Gesù disseminati in Italia, uno scrupoloso servizio per l’informazione segreta sull’attività clandestina ed il rapporto del comunismo italiano con Mosca". Stati Uniti- Italia. Vaticano

25 gennaio 1946

A Pavia, la Corte d’assise straordinaria condanna a morte l’ex capo della provincia di Genova, Carlo Basile. Repressione fascisti

25 gennaio 1946

Bruno Visentini, sul periodico "Università", nell’articolo intitolato "Quinta Repubblica?" scrive: "La crisi francese, che ha oggi una sua nuova manifestazione nel ritiro del generale De Gaulle, è la crisi di un sistema di assai incerta e approssimativa democrazia, in cui maggioranza e minoranza, elementi essenziali di chiarezza politica e di orientamento del paese e di svolgimento democratico, non si creano, o si confondono e si mescolano e nel quale i partiti così detti di massa, forti dell’appoggio numerico che nei diversi paesi europei deriva ad essi, da questa prima fase di ripresa politica, dai loro miti e dall’ancor scarso senso critico degli elettori, si spartiscono la direzione della cosa pubblica, trasferendo la vita politica dalla rappresentanza parlamentare alle direzioni dei partiti, dall’aula di palazzo Borbone e di Montecitorio ai corridoi e agli incontri diplomatici delle segreterie politiche".

26 gennaio 1946

La Confindustria avanza ufficialmente la richiesta di scioglimento dei consigli di gestione all'interno delle fabbriche ed il ritorno all'usuale ordinamento gerarchico. Il presidente Angelo Costa invia una lettera ad Alcide De Gasperi nella quale scrive, fra l’altro, che "l’imprenditore è insomma sempre proteso verso l’avvenire; il lavoro, invece, è per ovvie ragioni, preoccupato soprattutto dell’oggi; il primo rappresenta l’elemento propulsivo e rivoluzionario nell’interno dell’azienda, il secondo è l’elemento conservatore".

26 gennaio 1946

A Milano, la Corte d’assise straordinaria condanna Giorgio Pini a 6 anni e 8 mesi di reclusione. Repressione fascisti

26 gennaio 1946

Nella zona fra Lecco e Como sono tratti in arresto 27 appartenenti alle Sam (Squadre d’azione Mussolini). Repressione armata

26 gennaio 1946

E’ prelevato dalla sua abitazione, a Milano, il mutilato di guerra Sergio Luparia, aderente alle Sam, il cui corpo sarà ritrovato qualche tempo dopo nel canale Martesana insieme a quello dell’operaio Orio Caligiani. Violenza politica- caduti

26 gennaio 1946

A Trieste, il periodico democristiano "La Prora" pubblica la testimonianza di un italiano sfuggito fortunosamente alla morte dopo essere stato gettato, con altri, in una foiba. T.L.T. Foibe

27 gennaio 1946

Alcide De Gasperi, parlando a Napoli, afferma che l'Italia serve "da semplice pedina nel gioco serrato delle potenze maggiori che tendono ad obiettivi diversi da quelli della dimenticata Carta atlantica". D.C.

27 gennaio 1946

A Milano, uomini della Volante rossa uccidono nel cimitero di Sesto San Giovanni il commerciante Orlando Assirelli. Violenza politica- caduti

27 gennaio 1946

A Brindisi, si svolge il congresso provinciale de‘l’Uomo qualunque’, presieduto da ex esponenti locali comunisti. Qualunquismo

27 gennaio 1946

Su "Il Buonsenso", Guglielmo Giannini scrive: "L’idea politica della nazione è superata…La manifesta avversione delle destre per l’Uomo qualunque è istintiva ed irriflessiva, ma nasce dal presentimento di questa idea continentale europea che supera il nazionalismo vecchio stile dal quale le destre non sanno staccarsi". Qualunquismo

28 gennaio 1946

La Commissione alleata di controllo comunica al governo italiano la cessazione delle limitazioni al commercio estero. Occupazione alleata

28 gennaio 1946

Parlando alla Consulta, il segretario del Pci, Togliatti, si compiace del controllo sui lavoratori esercitato dal suo partito: "Noi siamo il Paese in cui hanno luogo meno scioperi…siamo un Paese nel quale le organizzazioni operaie hanno firmato una tregua salariale, cioè un patto che è unico nella storia del movimento sindacale, perché è un patto nel quale non si fissa un minimo, ma un massimo di salario, cosa questa che non era mai avvenuta, poiché la classe operaia ha sempre lottato per dei minimi e non ha mai accettato dei massimi…" . P.C.I.

28 gennaio 1946

Il Partito laburista italiano e l’Uomo qualunque stringono un patto di alleanza. Qualunquismo

29 gennaio 1946

Il maggiore delle Ss Karl Hass fugge da Parma, dove si trovava ristretto sotto custodia alleata. Occupazione alleata. Occupazione tedesca

29 gennaio 1946

A San Cano Settano di Mazzarino, componenti della banda dei niscemesi facenti parte del Gris feriscono il carabiniere Antonio Callari.

29 gennaio 1946

Pietro Nenni annota nel suo diario: "In serata Barbareschi (ministro dell’Industria, socialista –Ndr) mi ha esposto le sue perplessità per le mie insistenze perché presenti la legge sui consigli di gestione. Teme un aggravamento della crisi industriale in un momento in cui possiamo salvarci ed arrivare in forza alle elezioni soltanto se riusciamo ad assicurare un minimo di occupazione operaia". P.S.I.

30 gennaio 1946

Il governo, disattendendo gli annunciati progetti di riforma, ha bloccato il cambio della moneta (che avrebbe tamponato l’inflazione galoppante) e la promessa imposta progressiva. Il prezzo della ricostruzione sarà pagato ancora dai lavoratori e dalle masse povere.

30 gennaio 1946

A Torino, nella sede della Banca torinese di svolge una riunione presieduta dal dottor Guglielmone, presidente della Commissione economica regionale, presenti Vittorio Valletta, Giovanni Agnelli e Camerana, per la Fiat, e gli esponenti dei Cln aziendali capeggiati da Sulotto, del Pci, che si conclude con la decisione di ripristinare i poteri del consiglio di amministrazione. Il delegato del Partito d’azione, Biannucci, a nome de suoi compagni, afferma di ritenere Valletta "una mente direzionale superiore", e conclude :"Non abbiano nulla in contrario al ritorno del prof. Valletta come amministratore delegato perché sappiamo che ha delle capacità e può dare tutto il suo contributo per il miglioramento della Fiat".

30 gennaio 1946

A Catania, una delegazione di esponenti politici s’incontra con il generale Fiumara per perorare l’amnistia ed altri benefici a favore dei separatisti. Ne fanno parte, fra gli altri: Bruno di Belmonte, Sante Rindone, Di Martino, Silvio Rossi, Francesco Paternò Castello di Carcaci. Il generale Fiumara agisce su mandato del generale Paolo Berardi. Separatismo- Sicilia

30 gennaio 1946

Su "L’Uomo qualunque" Guglielmo Giannini, nell’articolo intitolato "Le elezioni amministrative", scrive: "L’alleanza naturale nostra è quella col Partito liberale, che dobbiamo assorbire e assorbiremo. Dopo i liberali vengono i democristiani, un po’ matti anche loro, ma in complesso brava gente. I Democratici del lavoro anche possono essere appoggiati…Sconsiglio la collaborazione con le sinistre". Qualunquismo

30 gennaio 1946

Sul "Secolo XIX", Manlio Lupinacci, nell’articolo intitolato "Giannini e noi", scrive che pur apprezzando la battaglia del leader dell’Uomo qualunque "contro certe misure illiberali", egli è "lontanissimo da Giannini, come da ogni altro che come lui fomenti il disprezzo della discussione del sistema parlamentare e dei partiti, propugni l’avvento di uno Stato amministrativo e in questa tesi non felice veda una affermazione di vero liberalismo". Qualunquismo

31 gennaio 1946

A Roma, il Consiglio dei ministri affronta il problema dei prefetti che, secondo Alcide De Gasperi, devono essere scelti tra i funzionari di carriera, apolitici. D.C.

gennaio 1946

Il colonnello Ettore Musco assume la direzione dell’Ufficio informazioni dell’esercito, che manterrà fino al settembre 1947.

gennaio 1946

E’ fondato l’istituto Doxa, diretto dal professor Pier Paolo Luzzato-Fegiz, docente all’Università di Trieste.

gennaio 1946

A Milano, in via Belisario 8, sono rinvenuti armi, esplosivi, un codice cifrato, divise fasciste e corrispondenza fra gli associati di diverse città italiane al gruppo di destra di cui sono tratti in arresto numerosi componenti. Sono arrestati anche diversi componenti del Movimento nazionale italiano e del Partito democratico fascista, con sede in via Molise 2. Repressione armata

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