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9 maggio 1946

Le truppe sovietiche si ritirano dal territorio iraniano.

10 maggio 1946

A Roma, diviene re d’Italia Umberto II. La folla che inneggia al Re, composta in gran numero da militari, dopo essersi recata al Quirinale sfila in corteo diretta al Viminale, provocando tafferugli con persone di sentimenti anti monarchici.

10 maggio 1946

Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, Palmiro Togliatti afferma che, in caso di vittoria della monarchia nel referendum istituzionale, sarà difficile che i comunisti vogliano proseguire nella collaborazione con gli attuali partiti della coalizione governativa. P.C.I.

10 maggio 1946

A Milano, si svolge una manifestazione organizzata dal Cln regionale e dalla Camera del lavoro, cui partecipano oltre 100.000 persone, per protestare contro il rinvio del referendum istituzionale. C.L.N.

10 maggio 1946

A Washington, il Senato ratifica l’intesa che concede all’Inghilterra un prestito di 3 miliardi e 750 milioni di dollari. Stati Uniti

11 maggio 1946

Umberto II decora James Jesus Angleton e si intrattiene in privata conversazione con lui. Stati Uniti- Italia

11 maggio 1946

A Milano, il console americano Charles Bay invia un dispaccio all’Ambasciata americana a Roma nel quale sostiene che "il Cremlino ha ordinato al Pc di seguire due diverse strategie per le elezioni: una prima, l’altra dopo il voto". E conclude che, se gli alleati tenteranno di assumere il controllo del paese dopo le elezioni, Stalin e Tito invieranno truppe jugoslave "a invadere l’Italia e scatenare un’altra guerra". Stati Uniti- Italia

11 maggio 1946

A Roma, si svolge una grande manifestazione di ispirazione repubblicana alla quale aderisce in forma ufficiale anche la Dc. Nel discorso di apertura della campagna elettorale per il referendum, pronunciato nella basilica di Massenzio, Alcide De Gasperi afferma che "la battaglia non è ai margini, è al centro della nostra vitalità nazionale, la battaglia è là per Iddio, per la libertà, per il popolo". D.C.

12 maggio 1946

Pio XII invita i cattolici a dare il loro voto solo "a quei candidati o a quelle liste di candidati che offrano non promesse vaghe ed ambigue, ma sicure garanzie che rispetteranno i diritti di Dio e della religione". E prosegue: "Con la vostra scheda elettorale voi avete in mano i superiori interessi della vostra patria: si tratta di tutelare e conservare al vostro popolo la sua civiltà cristiana, alle sue fanciulle e alle sue donne la loro dignità, alle sue famiglie le loro madri cristiane". Vaticano. D.C.

12 maggio 1946

A Roma, nel corso di un comizio al teatro Quirino, il generale Roberto Bencivenga afferma: "Vi dico francamente che meglio era rimanere sotto la dittatura fascista che cadere sotto quella del Cln".

12 maggio 1946

A Calatafimi, componenti della banda Giuliano uccidono il carabiniere Giuseppe Passarello.

13 maggio 1946

Un gruppo di monarchici chiede all’ammiraglio Ellery Stone di far rinviare la data delle elezioni referendarie fissate per il 2 giugno. Occupazione alleata

13 maggio 1946

A Palermo, Lucio Tasca invia a "Sua maestà Umberto II" un telegramma di ossequio: "Al nuovo sovrano di un’Italia prospera e felice come noi siciliani sogniamo, il fervido augurio e l’omaggio devoto". Separatismo- Sicilia

14 maggio 1946

Pio XII scrive al presidente dell’Azione cattolica una lettera personale nella quale afferma: "Bisogna tenere a mente che le novità della legislazione non significano necessariamente felicità per il popolo". Vaticano

14 maggio 1946

Il maggiore delle Ss, Karl Hass, è arrestato a Roma e rinchiuso nel carcere britannico di via Galvani. Occupazione alleata. Occupazione tedesca

14 maggio 1946

Henry Tasca dispone indagini in merito all’articolo apparso su "L’Unità" del 28 aprile precedente. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

15 maggio 1946

E’ emesso il regio decreto che concede lo statuto speciale alla Sicilia.

15 maggio 1946

Nel corso della riunione del consiglio dei ministri, Palmiro Togliatti si dichiara contrario alla concessione di un provvedimento di amnistia di vasta portata e favorevole, viceversa, ad uno di "limitata ampiezza", da varare dopo la data del 2 giugno 1946, e non, come richiesto da Umberto II, al momento della propria incoronazione. Amnistia Togliatti

15 maggio 1946

A Bari, i monarchici assaltano la federazione del Partito comunista. Violenza politica

15 maggio 1946

A Napoli, i monarchici arringati dal maggiore degli arditi Ciaravella, assaltano la sede centrale del Pci, provocando tafferugli che durano ore. Dall’interno della federazione comunista lanciano 2 bombe a mano che provocano 28 feriti fra gli attaccanti. Violenza politica

15 maggio 1946

Giorgio Tupini su "Il Popolo" scrive, nell’articolo intitolato "La vera libertà": "Le rivendicazioni del Pci e del Psi non differiscono di molto da quelle avanzate dalla Dc". D.C.

15 maggio 1946

Guglielmo Giannini sull’Uomo qualunque", nella rubrica "Le vespe" scrive: "Alcuni si chiedono perché del nostro improvviso assalto ai democratici cristiani: è sempre la solita storia della pazienza stroncata. Siamo fatti così e bisogna adattarsi ai nostri difetti…I democristiani avrebbero potuto essere invincibili alleandosi con noi. Ci hanno portato in giro per mesi…Ad ogni nostra cortesia rispondevano con un calcio in faccia spiegandoci che dovevano far così altrimenti i comunisti li avrebbero sculacciati. Credevamo che trescassero solo con noi e invece trescavano con tutti per fregare tutti con noi. Venuto il momento li abbiamo presi a pedate, e siamo appena al principio". Qualunquismo

16 maggio 1946

A Favara (Agrigento), la mafia uccide il sindaco socialista Gaetano Guarino; nell’agguato perde la vita anche una donna, Maria Spinelli. Violenza politica- caduti

16 maggio 1946

Un rapporto dell’Oss riporta l’attacco portato a Pietro Nenni da Alcide De Gasperi, in un discorso a Verona, per i suoi presunti trascorsi fascisti. "Ecco perché ho bisogno di più forza –ha detto il leader democristiano- anche per impedire all’amico Nenni di scivolare indietro nei suoi peccati giovanili e alle masse socialiste di farsi sottomettere dai comunisti". Stati Uniti- Italia. D.C.

17 maggio 1946

In un rapporto inviato direttamente ad Harry Truman, l’ambasciatore Myron Taylor riferisce di essere stato a cena con Umberto II e la sua famiglia, la sera precedente, e di aver riscontrato in loro un comportamento veramente "ammirevole". Stati Uniti- Italia

17 maggio 1946

David Mc Kay invia un rapporto al Dipartimento di stato riassumendo quanto dichiarato da Vittorio Emanuele III a James Jesus Angleton, in occasione della decorazione a lui concessa. L’ex re, apparso estremamente irato, accusa le sinistre di aver instaurato un regime di terrore in Italia per condizionare il voto referendario, che mancheranno al voto almeno 200.000 prigionieri di guerra che sarebbero certamente favorevoli alla monarchia, e conclude dicendo che tutto questo lo dirà in un proclama e in un comunicato al governo: "Questa volta non tacerò, come sono stato accusato di aver fatto durante la marcia su Roma". Mc Kay ne ricava che o Angleton ha frainteso quanto dettogli o Vittorio Emanuele III ha mentito alla Commissione alleata quando si è impegnato a rispettare l’esito del voto popolare. Stati Uniti- Italia

17 maggio 1946

Il ministro degli Interni, Giuseppe Romita, richiede ai Cln cittadini la collaborazione per il mantenimento dell’ordine pubblico nella giornata del 2 giugno, nel corso dello svolgimento delle elezioni referendarie. C.L.N.

17 maggio 1946

Su "Il Popolo", nell’articolo intitolato "Veleno", Giulio Andreotti esclude ogni possibilità di intese fra la Dc e le destre perché queste ultime hanno una "cieca paura della riforma dell’ordinamento economico che De Gasperi ed il suo partito faranno inesorabilmente". D.C.

17 maggio 1946

A Napoli, una bomba esplosa negli uffici comunali di via Larga, provoca ingenti danni ed il ferimento di un impiegato.

17 maggio 1946

Un decreto legge anticipa all’Agip 600 milioni che gli consentono di non bloccare le ricerche in corso.

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