Precedente 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 ..Successive

aprile 1946

Il generale Raffaele Cadorna invia a Udine il tenente colonnello Zitelli per prendere contatto con il colonnello Olivieri, capo dell’organizzazione Osoppo- Friuli che assume la denominazione di 3° Corpo volontari della libertà (Cvl). Strutture clandestine e semiclandestine

aprile 1946

Un rapporto dell’Oss rivela che Francesco Saverio Nitti ha mandato un esponente massonico di alto livello a conferire con Vittorio Valletta per informarlo, in forma confidenziale, che Democrazia liberale sarebbe disponibile a provocare una crisi di governo se la Fiat (cioè lo stesso Valletta) sosterrà la candidatura di Nitti a primo ministro. Quest’ultimo, da parte sua, si impegna a potenziare le forze di polizia e a far spostare la data delle elezioni a settembre. Stati Uniti- Italia

aprile 1946

In Sicilia, sono arrestati i militanti del Gris Rosario Avila jr., Giuseppe Schillirò e Sebastiano Cuscunà. Disertano dallo stesso Gris Gaetano Longhitano, Antonio Perna e Giulio Sclurirò. Separatismo- Sicilia

aprile 1946

A Scrutto di San Leonardo (Udine), un soldato americano uccide con un raffica di mitra l’ex partigiano Ivo Primosig, mentre issava su un palo una bandiera jugoslava. Occupazione alleata

aprile 1946

A Cagliari, il comando dei carabinieri redige un rapporto sulla situazione dell’ordine pubblico in Sardegna nel mese di marzo, rilevandone il peggioramento determinato "in misura notevole, dall’arrivo nell’isola di molti reduci dal continente, in parte viziati e non disposti a riprendere l’onesto lavoro". Controllo politico di Stato e informative

aprile 1946

A Innsbruck, sono consegnate al cancelliere austriaco Figl 163 mila firme di altoatesini che invocano l’autodecisione. Separatismo- Nord Italia

aprile 1946

A Tokyo (Giappone), iniziano i processi contro i dirigenti militari e politici nipponici.

aprile 1946

A Teheran (Iran), il governo iraniano firma un accordo con quello sovietico in base al quale le truppe sovietiche si ritireranno dal suo territorio in cambio della costituzione di una società mista (51% ai sovietici, 49% agli iraniani) per lo sfruttamento delle risorse petrolifere ed il riconoscimento di particolari diritti sovietici sulla regione.

1 maggio 1946

L’incaricato d’affari americano presso il Vaticano, Harold Tittmann, invia un rapporto al Dipartimento di stato: "La tendenza del Vaticano è indubbiamente monarchica ma non ci sono indicazioni che esso sia disposto a prendere un atteggiamento energico in difesa dell’istituzione. Nemmeno per quanto riguarda i suggerimenti di un rinvio del referendum (non delle elezioni), che favorirebbe la monarchia, il Vaticano sembra aver fatto la sua scelta…Sembra che ritenga conveniente aspettare e se vengono fatti preparativi per il futuro, il loro scopo è di mantenere i migliori rapporti possibile con il governo italiano, qualunque sia la forma". Stati Uniti- Italia. Vaticano

1 maggio 1946

Paolo Emilio Taviani annota nel suo diario: "Ho saputo da don Franco Costa che mons. Montini lo ha convocato a Roma con altri sacerdoti. Li ha inviati riservatamente nelle diocesi. Hanno il compito di raccomandare all’Azione cattolica il voto compatto per la Democrazia cristiana, ma anche piena libertà di coscienza dei singoli nella scelta sul referendum costituzionale…". D.C. Vaticano

1 maggio 1946

Pietro Nenni, in un discorso radiofonico, dice: "E’ l’ora del socialismo". P.S.I.

1 maggio 1946

La rivista "Il Politecnico" si trasforma da settimanale in mensile, pubblicato dalla casa editrice Einaudi.

2 maggio 1946

A Montelepre (Palermo), componenti della banda Giuliano feriscono l’agente di Ps Gaetano Di Martino.

2 maggio 1946

Giovanni Tonelli, su "Rivolta ideale", nell’articolo "Mercanti di dolore" attacca i giornalisti che "pur di fare quattrini spargono dai loro giornali odio fratricida contro i deboli, i dispersi, i vinti, salvo poi –volgari mercanti di morte- fare ‘correre la voce’ in forma confidenziale che quel loro atteggiamento è una finta".

2-8 maggio 1946

A Parigi, Alcide De Gasperi partecipa alla seconda sessione della conferenza dei ministri degli Esteri. D.C.

4 maggio 1946

La Corte di cassazione, a sezioni riunite, accoglie il ricorso presentato dall’ex gerarca fascista Alberto Pariani, condannato a 15 anni di reclusione al processo Roatta, affermando che la sentenza deve ritenersi illegittima essendo egli stato giudicato in contumacia; ritenendo così ammissibile il ricorso contro le sentenze emesse dall’Alta corte di giustizia.

4 maggio 1946

Nella chiesa dei Ss. Fondatori si svolge un rito funebre in memoria di Benito Mussolini.

5 maggio 1946

Si svolge a Castelfirmiano (Bolzano) una manifestazione organizzata dalla Svp per l’autodecisione dell’Alto Adige. Separatismo- Nord Italia

5 maggio 1946

Nel carcere di Procida, è notificato al maresciallo Rodolfo Graziani il decreto di citazione per il processo a suo carico, che si aprirà a Roma dinanzi alla Corte d’assise il 24 maggio. Repressione fascisti

6 maggio 1946

A Montelepre (Palermo), Salvatore Giuliano per conto del Gris uccide il carabiniere Gesuino Campus e ferisce i carabinieri Alfonso Pantano e Torre.

6 maggio 1946

A Pistoia, il Cln nella sua seduta dedicata ai casi di fascisti da epurare esamina quello di Nilo Lombardini, che chiede di presentare una dichiarazione difensiva, in base alla quale sarà assolto dai rappresentanti del Cln, Italo Carobbi (Pci) e Vincenzo Gradi (Pli). Nilo Lombardini diventerà in seguito direttore dell’Unione industriale. C.L.N.

6 maggio 1946

Henry Tasca, rappresentante americano presso l’Ambasciata di Roma, ripete in un rapporto le dichiarazioni resegli da Corbino: "Corbino è per la monarchia, ma crede che Re e Luogotenente debbano senz’altro abdicare in favore di una reggenza. La data delle elezioni sembra scelta apposta per danneggiare la democrazia italiana e insieme gli interessi alleati. Il governo non ce la farà a garantire un ordinato svolgimento delle votazioni: banditismo e violenza rossa sono dovunque in aumento. Il diritto al voto è stato negato a 6 milioni di italiani: quelli della Venezia Giulia e delle Colonie, i prigionieri di guerra e i rimpatriati che non fanno in tempo ad essere iscritti. Il 2 giugno i lavoratori della terra saranno impegnati nei campi diminuendo i risultati favorevoli alla destra nelle aree rurali. I raccolti scarsi e gli aiuti americani attesi per non prima dell’inverno prossimo daranno spazio alle estreme. Infine, la lettera di Ellery Stone che chiede al governo di non posticipare la data del referendum pare una vera e propria ingerenza negli affari interni italiani". Stati Uniti- Italia

7 maggio 1946

Il generale comandante dell’Arma dei carabinieri, Brunetto Brunetti, invia al ministro degli Interni, Giuseppe Romita, una lettera in cui scrive che, dopo "i gravi moti insurrezionali nel dicembre 1944 nella provincia di Catania e nel gennaio 45 in quella di Ragusa, durante i quali interi reparti delle varie armi e dei carabinieri furono sopraffatti dai rivoltosi che occuparono pure numerose caserme, ordinai la revisione dei progetti di difesa dei Comandi dell’Arma in tutta Italia e di ripiegamento dei militari in caso di grave turbamento dell’ordine pubblico…I progetti…furono concertati dai comandi dell’Arma interessati, d’intesa con le autorità politiche di pubblica sicurezza e militari. Nell’aprile u.s. ebbi occasione di informare di quanto sopra il sig. ministro Romita ed alla sua richiesta di avere in visione i progetti, mi affrettati a sollecitarne l’invio alla 1^ divisione (Milano) e ala 2^ divisione (Roma) che non li avevano ancora fatti pervenire al Comando generale". Allegata alla lettera, vi è la minuta di un piano, non datata né firmata, predisposta dal Comando generale dei carabinieri d’intesa con lo Stato maggiore dell’esercito. Tale piano, da attuare – è scritto – "in previsione di un possibile stato di emergenza e di guerra, è a conoscenza di tutti i Comandi di gruppo dell’Arma. In esso si prevede: a) l’occupazione del Viminale, della prefettura e della questura di Roma ed il passaggio di tutti gli agenti e gli automezzi alle dipendenze del Comando generale dell’Arma; b) per le province, l’occupazione delle prefetture e delle questure e il passaggio di uomini e mezzi a disposizione del Comando locale dell’Arma; c) l’abbandono delle piccole stazioni dell’Arma e la riunione in nuclei di 100 uomini; d) la occupazione degli edifici pubblici specie per le teleradiocomunicazioni; e) la successiva rioccupazione delle stazioni". Controllo politico di Stato e informative. Piani occulti

7 maggio 1946

Pietro Nenni scrive sul suo diario: "Si conferma che Vittorio Emanuele è sul punto di abdicare in favore del figlio...L'abdicazione di un re è sempre un fatto che colpisce la fantasia. La colpirebbe di più se i Savoia, padre e figlio, avessero l'accortezza di passare la corona al principino, affiancato da una reggenza civile. Ma è ormai tardi per mutare il corso irreversibile delle cose". P.S.I.

7 maggio 1946

Domenico Leccisi ed i suoi amici portano la salma di Benito Mussolini da padre Alberto Parini e padre Enrico Zucca, che la conservano all’Angelicum.

7 maggio 1946

A Milano, esce nelle edicole con la testata tradizionale, tranne l’aggiunta di "nuovo", il "Corriere della Sera".

8 maggio 1946

A Serra di Falco, il democristiano Angelo Lo Nobile uccide il militante comunista Giuseppe Sferrazza. Violenza politica- caduti

8 maggio 1946

L’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione alleata di controllo, interpellato da Alcide De Gasperi sulla questione dinastica, risponde una lettera nella quale scrive: "Il Comando supremo alleato mi ha fatto conoscere che i capi di S.M. sono del parere che l’abdicazione del Re non comporta nessuna azione o commento da parte della Commissione alleata, in quanto non tocca per nulla i poteri costituzionali del principe Umberto". Occupazione alleata. D.C.

9 maggio 1946

Il re Vittorio Emanuele III abdica a favore del figlio Umberto di Savoia. Vittorio Emanuele e la regina Elena si imbarcano a Napoli, sull'incrociatore ‘Duca degli Abruzzi’, salutati da Umberto e da tutti i familiari, facendo poi rotta verso Alessandria d'Egitto, luogo prescelto per l'esilio.

9 maggio 1946

L’ambasciatore americano James Dunn invia un telegramma segretissimo al segretario di Stato per informarlo che Epicarmo Corbino ha rivelato ad Henry Tasca di essere stato consultato da Enrico De Nicola per un eventuale incarico. L’ambasciatore conclude il messaggio ricordando che "Montini, il sottosegretario di stato del Vaticano, ha detto, secondo fonte altamente attendibile, che ‘Corbino è il solo uomo capace di combattere e sconfiggere i comunisti’ ". Stati Uniti- Italia. Vaticano

Precedente 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 ..Successive