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18 maggio 1946

L’Ambasciata americana in Italia lamenta, in una sua relazione, che la Questura di Milano non fornisce "sufficienti dati" sui movimenti di destra e su vari episodi terroristici. Stati Uniti- Italia

18 maggio 1946

A Lecco, il padre di Antonio Canepa, avvocato Pietro Canepa, indirizza a Andrea Finocchiaro Aprile una lettera per affermare che "…sulla questione se debbasi preferire la repubblica o la monarchia, mi pare evidente che la preferenza debba essere data alla forma di governo repubblicana. Aderire alla monarchia sabauda o fascista o neofascista significherebbe, secondo me, rinunciare definitivamente, sacrificare per sempre ogni idea di indipendenza siciliana; del pari tale adesione sarebbe anche esiziale, indubbiamente, a tutta l’Italia nostra". Separatismo- Sicilia

20 maggio 1946

David Mc Kay informa Washington che "i servizi strategici sono stati avvisati di vaste manovre destinate a sequestrare personalità di sinistra più in vista prima delle elezioni". Stati Uniti- Italia. Piani occulti

20 maggio 1946

A Roma, la Corte d’assise condanna Bruno Spampanato, direttore de "Il Messaggero" durante la Rsi, a 12 anni e 6 mesi di reclusione. Repressione fascisti

21 maggio 1946

Il ministro della Guerra, Manlio Brosio, invia al ministro degli Interni Giuseppe Romita un telegramma con il quale lo informa che l’1 maggio il segretario della Camera del lavoro di Milano, Morelli, avrebbe reiterato la volontà di armare 20 mila operai e "comunica inoltre che secondo notizie date dalla stampa, il prefetto di Milano ha autorizzato la Camera del lavoro a tenere personale armato nei propri locali". Controllo politico di Stato e informative

21 maggio 1946

A Milano, sono arrestati 35 appartenenti allo ‘Schieramento nazionale’, un partito politico che funge da copertura per una formazione paramilitare di destra strutturata in 6 squadre. Strutture clandestine e semiclandestine

21 maggio 1946

A Milano, il sindaco informa la giunta comunale che la Vigilanza urbana ha arrestato una quarantina di militanti di destra, assumendo per la prima volta "funzioni di polizia, in un momento di emergenza e di fronte alla carenza degli organi normali di polizia".

21 maggio 1946

A Torino, la Corte straordinaria di appello condanna a 20 anni di reclusione Giovanni Cabras, ex comandante regionale della Guardia nazionale repubblicana. Nei giorni immediatamente seguenti alla fine delle ostilità 3 persone erano state fucilate dai partigiani perché scambiate con Cabras. Repressione fascisti

21 maggio 1946

"Il Quotidiano", organo dell’Azione cattolica, definisce la Dc "il partito che più si avvicina alle nostre aspirazioni". D.C.

22 maggio 1946

A Milano, la polizia procede all’arresto di altri 30 militanti di destra, e rende noto di aver arrestato in tempi diversi 17 appartenenti al Partito democratico fascista e al Partito mussoliniano che si erano unificati sotto la denominazione del primo. Tra gli arrestati, l’industriale Pier Luigi Stevani e Ferruccio Mortari, il capitano Faccini e l’ex prefetto repubblicano di Arezzo, Bruno Rao Torres. Il Faccini era in contatto con il generale dell’esercito Serra "autorizzato al reclutamento di forze clandestine simili alla nostra solo nella zona da lui dipendente. All’uopo avremmo utilizzato i mezzi pecuniari da lui fornitici per l’organizzazione del movimento in Lombardia. Il Serra ci avrebbe inoltre consegnato un biglietto di presentazione per il superiore di Roma, che intuii essere una personalità militare più elevata di grado del Serra stesso". Strutture clandestine e semiclandestine

22 maggio 1946

A Cesano, una macchina che fa propaganda per il Partito socialista è assalita da militari ed ufficiali della divisione ‘Piceno’. Violenza politica

23 maggio 1946

Un rapporto di David McKay, incaricato d’affari dell’Ambasciata americana a Roma, rileva come le voci circolanti sull’insurrezione comunista siano frutto dell’interessata propaganda monarchica. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

23 maggio 1946

Il Consiglio dei ministri proroga il blocco dei licenziamenti sino al 31 luglio.

24 maggio 1946

A Roma, inizia davanti alla Corte d’assise il processo a carico del maresciallo Rodolfo Graziani. Repressione fascisti

24 maggio 1946

A Roma, violenti incidenti si verificano fra la polizia ed i manifestanti monarchici, nelle vie del centro, dopo la conclusione di un comizio tenuto dal generale Roberto Bencivenga. Repressione armata

24 maggio 1946

A Milano, il prefetto Troilo invia un telegramma ad Alcide De Gasperi per smentire le informazioni fornite dal ministro della Guerra, Manlio Brosio, a quello degli Interni, Giuseppe Romita: "Smentisco ancora una volta e categoricamente notizie tendenziose circa costituzione questa città e provincia squadre armate operai assicurando tutela ordine pubblico est affidata esclusivamente forze armate".

24 maggio 1946

A Roma, l’ambasciatore sovietico Kostylev informa il Cremlino del contenuto di un colloquio con Palmiro Togliatti: "Ho chiesto come agisce Romita in quanto ministro dell’Interno. Ercoli ha risposto che Romita è al livello del suo compito…La polizia di Roma lascia in pace le forze di sinistra e nello stesso tempo dimostra il suo attivismo nel perseguire e liquidare l’attività dei fascisti e dei monarchici. Se la polizia di Roma avesse voluto in questi giorni dare un’occhiata a cosa succede in certe sezioni dei partiti di sinistra avrebbe indubbiamente scoperto alcuni seri mezzi di difesa, perché il popolo è pronto seriamente a difendere le sue richieste". Nel racconto dell’ambasciatore, Togliatti aggiunge che "per esempio a Cosenza ho trovato un atteggiamento troppo leggero riguardante la conservazione dei mezzi di difesa e ho suggerito ai compagni locali di essere più prudenti". Kostylev, inoltre, segnala che Togliatti gli ha chiesto "se fosse possibile, tenendo conto dell’estrema difficoltà del problema, trovare una soluzione di compromesso" per Trieste sulla base della sua autonomia, sotto la "comune tutela" di Italia e Jugoslavia. P.C.I.

25 maggio 1946

Governo e Confederazione sindacale firmano l’accordo per l’aumento della indennità di contingenza. Movimento operaio- sindacati

27 maggio 1946

Il Consiglio dei ministri vara un decreto legge sulla rivalutazione degli impianti industriali.

27 maggio 1946

A Roma, don Alvaro de Portillo scrive al Vaticano perché siano concesse particolari indulgenze per le ore di studio dei sacerdoti affiliati alla Società. Vaticano

28 maggio 1946

La Commissione di controllo alleata invia al ministero degli Esteri una nota relativa ai "criminali di guerra": "L’attuale linea di condotta è di investire le Autorità italiane della responsabilità per i processi di sudditi nemici accusati di atrocità e crimini di guerra commessi contro italiani, purché tali persone non siano sottoposte a processi da parte di nessuna nazione alleata. Una eccezione è rappresentata nel caso di ufficiali superiori germanici che si siano resi responsabili dell’organizzazione e dei piani per la campagna di rappresaglia contro la popolazione civile italiana. Tali casi verranno giudicati da una corte militare britannica, ne è già quasi ultimata l’istruttoria e si spera che i generali germanici imputati verranno fra breve processati". Occupazione alleata. Occupazione tedesca

28 maggio 1946

La Corte d’assise straordinaria di Padova condanna a 30 anni di reclusione Eugenio Rizzato, ufficiale delle Brigate nere. Repressione fascisti

28 maggio 1946

A Palermo, ad accogliere Umberto II in visita, vi è anche Francesco Paternò Castello di Carcaci che è arrestato, nonostante gli fosse stata garantita l’impunità, perché ricercato quale promotore del Gris. Sarà scarcerato nel giro di poche ore. Separatismo- Sicilia

29 maggio 1946

Alcide De Gasperi rende pubblica la nota dell’ammiraglio Ellery Stone dell’8 maggio. Occupazione alleata

29 maggio 1946

A Bari, è fatto esplodere un ordigno in prossimità del luogo dove è in corso un comizio di Palmiro Togliatti. Violenza politica

30 maggio 1946

A Beirut (Libano), i cristiano – maroniti stipulano un accordo segreto con l’Agenzia ebraica, in forza del quale riconoscono agli ebrei il diritto di fondare un loro stato in Palestina, e questi ultimi si impegnano a riconoscere il carattere cristiano e l’indipendenza del Libano.

30 maggio 1946

A Milano, 2 militanti di destra obbligano gli operatori della pubblicità luminosa dinanzi al Duomo a comporre una scritta luminosa che dice: "E’ uscito il terzo numero di ‘Lotta fascista’. Leggetelo. Viva il Duce. Il fascismo non è morto". Poco più di mezzora dopo, un ordigno esplosivo è lanciato contro la sede della federazione provinciale del Partito comunista sui bastioni di porta Garibaldi. Violenza politica

30 maggio 1946

L’organizzazione armata di cui fanno parte Corrado Bonfantini e Carlo Andreoni cura, per conto del Partito socialista, la distribuzione delle armi ai propri militanti fino al 1 giugno, in previsione di un colpo di stato monarchico il 2 giugno. P.S.I.

31 maggio 1946

A Parigi, iniziano i negoziati fra la Repubblica democratica del Vietnam e la Francia, presente lo stesso Ho Chi Minh: si concluderanno con un sostanziale fallimento.

31 maggio 1946

Il Dipartimento di stato ordina al Comando americano in Italia di prepararsi ad intervenire "per difendere la vita del Re in caso di disordini gravi e di sovversione". Stati Uniti- Italia

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