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31 maggio 1946

E’ emanato il decreto legge n.511 sulle guarentigie della magistratura. Un secondo decreto legge stabilisce come il sequestro di giornali e periodici possa essere autorizzato solo dall’autorità giudiziaria, e abroga quello per via amministrativa disposto dal regime fascista.

31 maggio 1946

La Corte di cassazione respinge il ricorso presentato dai difensori di B.M., fascista, per non aver potuto esercitare il loro mandato nel corso del processo "a causa della viva e spesso tumultuosa partecipazione della folla". La Corte ammette che "simili processi si svolgono spesso in un’atmosfera poco tranquilla", ma conclude che "i presidenti di udienza e i difensori, che non hanno mai perduto la necessaria serenità, hanno sempre cercato di ovviare a tale inconveniente". Repressione fascisti

31 maggio 1946

Pio XII, rivolgendosi ai cardinali del Sacro collegio accorsi a porgergli gli auguri per il suo onomastico, riferendosi alle imminenti elezioni in Italia e in Francia, afferma: "Si tratta di sapere se una e l'altra di queste due sorelle latine, di ultramillenaria civiltà continueranno ad appoggiarsi sulla salda roccia del Cristianesimo. O se invece vorranno rimettere le sorti del loro avvenire all'impossibile onnipotenza di uno stato materialista senza ideale ultraterreno, senza religione e senza Dio...La risposta è nelle mani degli elettori: essi ne portano l'angusta ma pur grave responsabilità". Vaticano

31 maggio 1946

A Genova, una folla imponente di operai contesta duramente Umberto II, in visita alla città.

31 maggio 1946

A Palermo, si svolge un ricevimento, organizzato dall’armatore Giacomo Vaccaio Todaro, per consentire al colonnello Achille Schiavo Campo di esporre il punto di vista di Umberto II sul progetto di una Sicilia separata e monarchica sotto la sua guida. Fra gli intervenuti, Sante Rindone. Separatismo- Sicilia

maggio 1946

E’ varato un decreto luogotenenziale che autorizza l’Imi a concedere finanziamenti all’industria per 13 miliardi di lire.

maggio 1946

Il ministro Gullo annuncia un suo progetto di decreto per la concessione obbligatoria di terre incolte a cooperative di lavoratori agricoli. P.C.I.

maggio 1946

E’ raggiunto un accordo sindacale per i lavoratori del petrolio e affini, con un aumento di circa 4.000 lire. Movimento operaio- sindacati

maggio 1946

A Roma, il duca Francesco di Carcaci, latitante, è accompagnato al Quirinale dal principe Michele Bonanno di Linguaglossa, direttore del settimanale separatista "Vento del sud", per offrire ad Umberto II la corona della Sicilia. Separatismo- Sicilia

maggio 1946

A Partinico (Palermo), si incontrano Santo Fleres, capomafia locale, e Salvatore Giuliano, per concordare un patto di alleanza con le bande di fuorilegge che si aggirano nelle campagne.

maggio 1946

A Cagliari, gli arcivescovi ed i vescovi sardi emanano una circolare: "L’Episcopato, esaminati i programmi dei vari partiti che si presentano in Sardegna e le liste dei nomi pubblicati, riprova, oltre al Partito comunista e a quello socialista, anche il Partito sardo d’azione perché accoglie elementi notoriamente ostili alla Chiesa. A tale giudizio debbono ispirarsi tutte le direttive e propagande elettorali dei cattolici, tenendosi presente che il partito della Democrazia cristiana da maggiore affidamento tanto per il programma quanto per le persone". Vaticano

1 giugno 1946

Il discorso di Pio XII del 31 maggio, che invita a contrastare "l’avvento di uno stato materialista, senza religione e senza Dio", è radiotrasmesso in Italia ed in Francia. Vaticano

1 giugno 1946

"Civiltà cattolica", nell’articolo intitolato "Il Congresso nazionale della Democrazia cristiana", scrive: "Non bisogna dimenticare che non sarà la forma monarchica o repubblicana che potrà assicurarci una costituzione cristiana, ma un solido partito che abbia una maggioranza tale da imporsi a tutte le altre formazioni politiche. E’ dubbio assai che si possa fare altrettanto dal frazionamento in nuclei minori, sia pure col nome di partiti di ispirazione cristiana, formati da uomini dalle grandi aspirazioni e dalle rette intenzioni, ma in realtà senza gran seguito. L’urgenza e la gravità dell’ora che volge e della posta in gioco impongono imperiosamente di non disperdere le forze, bensì di raccoglierle nel suffragio a quell’organizzazione che in concreto offre maggiori e più solide probabilità di successo nella difesa dei principi cristiani". D.C. Vaticano

1 giugno 1946

Vittorio Emanuele Orlando spiega a Myron Taylor che Casa Savoia sta considerando l’ipotesi di un Regno del sud da stabilirsi in Sicilia.

1 giugno 1946

A Milano, nel corso della notte sono lanciate bombe contro la tipografia dove si stampano "Avanti!" e "l’Unità". Tre tipografi rimangono feriti. Violenza politica

1 giugno 1946

A Milano, Mario Borsa, direttore de "Il nuovo corriere della sera", invita i lettori a votare per la repubblica.

1 giugno 1946

Su "Civiltà cattolica", padre Brucculeri scrive: "La Democrazia cristiana ben merita, checché sia delle ombre vere o presunte, la stima degli onesti giacché essa offre non promesse vaghe ed ambigue (quali sono quelle di troppi altri partiti) ma la sicura garanzia che tutelerà i diritti dell’uomo, appunto perché intende tutelare anzitutto i diritti di Dio". D.C. Vaticano

1-2 giugno 1946

Nel corso della notte, il maggiore Karl Hass fugge dal carcere britannico di via Galvani a Roma. Occupazione alleata. Occupazione tedesca

1-2 giugno 1946

A Roma, nel corso della notte è lanciata una bomba contro la redazione del quotidiano socialista "Avanti!", che provoca 3 feriti e gravi danni. Violenza politica

2 giugno 1946

Si svolge il referendum sulla forma costituzionale dello Stato, monarchia o repubblica, senza che si verifichino incidenti di rilievo. Si svolgono, contemporaneamente, le elezioni politiche che vedono la seguente ripartizione di voti: Democrazia cristiana, 8.101.404; Partito socialista di unità proletaria, 4.758.129; Partito comunista italiano, 4.356.686; Unione democratica nazionale, 1.560.638; Fronte dell'Uomo qualunque, 1.211.956; Partito repubblicano italiano, 1.003.007; Blocco nazionale della libertà, 637.328; Partito d'azione, 334.748; Movimento per l'indipendenza della Sicilia, 171.201. D.C. P.C.I. P.S.I.

2 giugno 1946

A Montelepre (Palermo), residenza di Salvatore Giuliano, il Partito comunista ottiene solo 21 voti. Le idee politiche del bandito erano notissime, dopo che aveva detto ai suoi uomini: "uccidetemi se per caso diventassi comunista". P.C.I.

2 giugno 1946

La divisione affari europei del dipartimento di Stato registra con disappunto l’avanzata del movimento dell’Uomo qualunque, che presenta "caratteristiche simili a quelle del primo fascismo" e che insieme al Partito comunista sarebbe il sintomo di una profonda crisi che investe un paese che gli americani intendono difendere "essendo la prima linea di difesa dei principi americani in Europa". Stati Uniti- Italia

2 giugno 1946

A Parigi, nasce il governo presieduto da Georges Bidault, composto da repubblicano – popolari, comunisti e socialisti.

3 giugno 1946

Si concludono le attività ordinarie dei Cln provinciali e comunali. C.L.N.

3-4 giugno 1946

Nel reggiano, ignoti uccidono l’industriale democristiano Giuseppe Verderi. Violenza politica- caduti

4 giugno 1946

I giornali escono in edizione straordinaria annunciando la vittoria della repubblica con un margine del 10%.

4 giugno 1946

A Roma, Alcide De Gasperi scrive al ministro della Real Casa, Falcone Lucifero: "Signor ministro le invio i dati pervenuti al ministero dell’Interno fino alle 8 di stamane. Come vedrà si tratta di risultati assai parziali che non permettono nessuna conclusione…". D.C.

5 giugno 1946

A Washington, l’ambasciatore italiano Alberto Tarchiani informa il segretario di Stato che alle elezioni la Democrazia cristiana ha ottenuto il 35% dei voti e il Partito comunista il 20%: "Alle urne nel nostro paese devastato, gli italiani hanno manifestato inequivocabilmente la loro fede nelle libertà democratiche dell’Occidente". Stati Uniti- Italia

5 giugno 1946

Il ministro degli Interni, Giuseppe Romita, anticipa ufficiosamente i dati del referendum che danno per vincente la repubblica. Il "Nuovo corriere della sera" annuncia con un titolo a 9 colonne: "La vittoria della Repubblica è sicura".

5 giugno 1946

Alcide De Gasperi riferisce all’ambasciatore britannico Noel Charles di aver visto Palmiro Togliatti "nervoso e stanco" perché, a suo parere, non è ancora certo che la monarchia non prevalga e che, in questo caso, sarebbe già stato designato da Mosca il suo successore. D.C. P.C.I.

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