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20 agosto 1946

Nel reggiano, ignoti uccidono il capitano dei carabinieri Ferdinando Mirotti.

21 agosto 1946

A causa della destituzione di Carlo Lavagnino, ex partigiano, comandante di un reparto di polizia ausiliaria, 35 agenti si rifugiano, con le armi in dotazione, insieme a lui in montagna nelle vicinanze di Santo Stefano Belbo (Asti). Al gruppo si uniscono quindi altri partigiani che costituivano il Movimento dei partigiani rivoluzionari al comando di Armando Valpreda, ‘comandante Armando’, segretario dell’Anpi di Asti. I ribelli chiedono la revoca dell’amnistia, l’allontanamento da tutti gli impieghi degli ex fascisti, e la loro sostituzione con partigiani, miglioramenti salariali per gli ausiliari della polizia, l’unificazione dei corpi di polizia con il riconoscimento dei gradi partigiani e lo scioglimento dell’Uomo qualunque con l’incriminazione di Guglielmo Giannini.

21 agosto 1946

Guglielmo Giannini in una lettera "all’amico Tieri" affronta il caso del quotidiano milanese "Senso nuovo" che si definisce qualunquista ed è stato fondato da Antonio Cruciani, divenuto segretario milanese del Fronte dell’Uomo qualunque. Giannini definisce una "congiura di palazzo" l’ascesa all’interno del Fronte di Cruciani, che fa propaganda al ‘Partito nazionale italiano’ ed è un ‘infiltrato neofascista’ che agisce in concerto col vice presidente Marina (futuro senatore del Msi nel 1953). La vicenda si concluderà con l’espulsione dal Fronte di Cruciani. Qualunquismo

23 agosto 1946

A Berlino, il capo della missione militare italiana in Germania, colonnello Attilio Bruno, rileva che è in atto, da parte americana, "una decisa rivalorizzazione…di tutto il potenziale germanico". Stati Uniti

23 agosto 1946

"L’Unità", organo del Pci, scrive a proposito del ritorno in montagna, armi alla mano, dei partigiani dell’astigiano che "quel gesto hanno ieri sottoscritto milioni di lavoratori, migliaia di partigiani". P.C.I.

23 agosto 1946

A Milano, un progettato attentato contro la Casa del popolo di Lambrate è sventato dopo una sparatoria, nella quale rimane ucciso il militante di destra 16enne Enzo Zazzi, mentre un secondo, il 18enne Alfredo Portinari, è catturato e consegnato alla polizia. Violenza politica- caduti

24 agosto 1946

Il vice presidente del Consiglio, Pietro Nenni, riceve una delegazione di partigiani che invita a prendere le distanze dagli ausiliari in rivolta. P.S.I.

24 agosto 1946

A Sassuolo (Modena), ignoti uccidono l’avvocato liberale Ferdinando Ferioli. Violenza politica- caduti

25 agosto 1946

Il settimanale "Democrazia", democristiano, scrive: "Le parole ‘destra’ e ‘sinistra’ non hanno per noi il senso topografico loro attribuito dall’uso…pur tuttavia…bisogna trasferire in noi le speranze che il proletariato crede di vedere nel marxismo…Bisogna che facciamo noi quello che il popolo crede che possano…fare soltanto i marxisti". D.C.

26 agosto 1946

A Casalgrande Emilia (Reggio Emilia), ignoti uccidono il sindaco socialista del paese, Umberto Farri. Violenza politica- caduti

26-31 agosto 1946

A Montreal (Canada), si svolge la I riunione della Commissione per le migrazioni.

27 agosto 1946

A Pallanza, un gruppo di 200 partigiani proveniente da Omegna giunge in città per chiedere l’immediata scarcerazione di due compagni, detenuti nel locale carcere. Non ottenendo risposta, nelle prime ore della notte circondano il carcere armati di mitra, mitragliatrici e bombe a mano e, dopo aver neutralizzato i secondini, liberano con la forza i due detenuti. Repressione partigiani. Violenza politica

27 agosto 1946

Si conclude, con una manifestazione ad Asti, la rivolta degli ausiliari partigiani della polizia e dei partigiani che si sono loro affiancati. Nel corso del comizio viene letto un documento redatto congiuntamente con l’Anpi, con il quale si "invitano tutti i partigiani a rientrare nella massima disciplina alle loro famiglie, nell’attesa fiduciosa di una sollecita soluzione delle rivendicazioni avanzate".

28 agosto 1946

Il governo approva provvedimenti a favore degli ex partigiani.

28 agosto 1946

A Pallanza, 300 partigiani armati assaltano il locale carcere e liberano alcuni loro compagni, detenuti in attesa di giudizio. Repressione partigiani. Violenza politica

29 agosto 1946

"Risorgimento liberale" riporta una dichiarazione di Cino Moscatelli sulle agitazioni partigiane: "Sinceramente sono contrario a ritornare in montagna per sostenere le nostre ragioni. L’agitazione deve continuare nelle fabbriche e nelle piazze, senza armi". P.C.I.

29 agosto 1946

Il maggiore delle Ss Karl Hass è arrestato a Bologna da agenti di Ps, e consegnato agli agenti del Cic americano a Roma. Occupazione alleata. Occupazione tedesca

29 agosto 1946

E’ stipulato l’accordo programmatico fra il Dipartimento di stato e il Central intelligence Group (Cig) per l’utilizzo degli agenti nelle ambasciate americane, dopo che John Hickerson della divisione Affari europei si era incontrato per conto di James Dunn, ambasciatore americano a Roma, con i dirigenti del servizio per garantire che la segretezza del personale impiegato in Italia "sarà salvaguardata passando il personale come personale di ambasciata e tutti i pagamenti effettuati dal Dipartimento di stato verranno rimborsati dall’agenzia". Stati Uniti- Italia

29-30 agosto 1946

A Catanzaro, si svolge il congresso provinciale della Federterra al quale prendono parte 550 delegati. E’ presente per conto della direzione nazionale del Pci, Velio Spano. Movimento contadino e bracciantile

30 agosto 1946

Nei pressi di Cuvio (Varese), 30 partigiani milanesi si accampano armati nelle campagne. Vista inutile l’opera di dissuasione, le forze di polizia provvedono ad arrestarne 12 e a sequestrare alcune mitragliatrici, un moschetto e bombe a mano. Repressione armata

30 agosto 1946

A questa data, secondo dati ufficiali, ammontano a circa 1.300 gli ex partigiani che hanno fatto ritorno in montagna.

31 agosto 1946

Si conclude il processo di Norimberga.

31 agosto 1946

Don Escrivà de Balaguer rientra a Madrid. Vaticano

31 agosto 1946

A Milano, il prefetto, sostenuto dalla Camera del lavoro, impone il calmiere sui prezzi affidando il controllo della sua osservanza a squadre composte da un agente di Ps, un vigile urbano ed un rappresentante della stessa Camera del lavoro. Movimento operaio- sindacati

agosto 1946

Un accordo riconosce il consiglio di gestione alla Montecatini.

agosto 1946

Sulla rivista "Rinascita" appare un editoriale non firmato, ma attribuibile a Palmiro Togliatti, che ricostruisce l’origine della formazione del blocco antifascista e le sue motivazioni. L’autore nota che in detto blocco hanno "avuto necessariamente larga parte le forze conservatrici italiane…Repubblica, Costituente erano obiettivi da raggiungersi ad ogni costo e prima di qualsiasi altro /in quanto la loro soluzione/ era pregiudiziale per garantirsi condizioni democratiche di lotta…Era evidente –ed era anche, bisogna riconoscerlo, normale- che i conservatori italiani potessero aderire alla politica delle forze più avanzate del blocco antifascista unicamente al patto di avere fra le mani solide garanzie. I conservatori italiani dovevano assicurarsi che la liquidazione politica del fascismo…non coincidesse con modificazioni profonde o addirittura rivoluzionarie della struttura economica italiana. Esistevano tutte le condizioni, dunque, perché in seno al fronte antifascista, tra le sue due grandi ali, si addivenisse a un preciso compromesso. La natura del compromesso non poteva essere basata che su questi punti: rinunzia a impostazioni economiche di tipo rivoluzionario; direzione della vita economica –e quindi anche del risanamento finanziario e della ricostruzione- lasciato, nei punti decisivi, alle forze conservatrici; impegno di tutti i partiti alle soluzioni politiche fondamentali,…libertà di azione sindacale, riforme minime sul terreno agrario…" P.C.I.

agosto 1946

A Roma, il generale Roberto Bencivenga aderisce al Fronte dell’Uomo qualunque. Qualunquismo

agosto 1946

A Roma, al caffè Greco, un gruppo di intellettuali e politici, fra i quali Giampiero Cartocci, Mario Boneschi, Geno Pampaloni, Mario Zagari, Franco Antonicelli, Gianfranco Folena, Luigi Einaudi, Giuseppe Saragat, Ignazio Silone, Umberto Calosso, vota all’unanimità un articolo da inserire scherzosamente nella costituzione italiana: "A decorrere dal 1 gennaio dell’anno 2000, nessun uomo o partito politico o movimento affine potrà dichiararsi responsabile dei propri errori, né pretendere una diminuzione del biasimo pubblico, allegando che c’è stato il fascismo".

2 settembre 1946

Muore il deputato alla Costituente sindacalista Achille Grandi. Gli subentra, il 12 dicembre, Pietro Ferreri. Movimento operaio- sindacati

2 settembre 1946

Rassegna le dimissioni, per protesta contro gli attacchi della stampa comunista, Epicarmo Corbino, ministro liberale del Tesoro, portatore della linea economica deflattiva e contrario agli adeguamenti salariali per i lavoratori. Lo sostituisce il democristiano Giovanni Battista Bertone. P.C.I. D.C.

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