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23 luglio 1946

Si dimette dall'Assemblea costituente Giuseppe Alberti. Sarà sostituito, il giorno successivo, da Mario Zagari.

23 luglio 1946

Il quotidiano comunista "L’Unità", riportando la cronaca degli avvenimenti di Milano del giorno precedente, scrive: "Un gruppo di dimostranti recatosi alla radio riusciva a far diramare un minaccioso quanto inutile comunicato, che veniva naturalmente sconfessato in seguito dalla Camera del lavoro". P.C.I. Movimento operaio- sindacati

25 luglio 1946

Nell’atollo di Bikini, gli americani fanno esplodere una bomba atomica subacquea. Stati Uniti

25 luglio 1946

Nel corso di un intervento alla Costituente, Alcide De Gasperi afferma: "Siamo…in una situazione molto triste: senza esagerare devo dire che siamo agli inizi di una brutta china. Quando a Mantova si arriva durante lo sciopero ad imporre il permesso della Camera del lavoro per entrare o uscire dalla città, ci si ritrova in quella stessa situazione del tempo passato che condusse alle squadre fasciste". D.C.

25 luglio 1946

La Corte di cassazione, nella sentenza sul ricorso Jortin, afferma: "E’ da escludere che le sevizie abbiano avuto una particolare efferatezza se, secondo le stesse dichiarazioni della vittima, consistettero soltanto in percosse sui genitali ed in ferite con un coltello sotto le unghie, alle mani ed al viso. Tali ferite sono da considerarsi ben lievi se i brigatisti, lo stesso giorno in cui furono inferte, potettero condurre il ferito da Padova ad Abano" (dista una decina di chilometri, Ndr). Amnistia Togliatti

26 luglio 1946

A Trapani, è scarcerato Salvatore Bramonte, arrestato nell’ottobre 1943 con l’accusa di avere organizzato un complotto fascista. Amnistia Togliatti

27 luglio 1946

Nel corso di una riunione dei capi di S.M., il generale Trezzani dichiara che se restano in vigore le limitazioni imposte all’Italia sul piano militare, non resta che "abolire le Forze armate e dichiarare la neutralità perpetua".

27 luglio 1946

Concetto Pettinato pubblica un articolo su "Il Tempo" di Roma, criticando coloro che trovano troppo clemente il provvedimento di amnistia varato da Togliatti. Amnistia Togliatti

27 luglio 1946

In una relazione al capo della polizia, un "commissario capo" di Ps, agente del Servizio di sicurezza (Sis), rimasto anonimo, scrive che le condizioni dell’ordine pubblico nel modenese sono le "risultanze necessarie di due anni di carenza dello Stato dai pubblici poteri, assunti invece e disimpegnati da elementi criminali di vario genere, i quali hanno accoppiato ferocia sanguinaria ed avidità contadinesche a ignoranza totale di affari amministrativi". Il funzionario prosegue: "Nella zona del modenese funzionano in atto due polizie e cioè: 1) la polizia dell’Anpi che dispone completamente della Questura a mezzo di un personale ausiliario largo e invadente; sussiste altresì una rete misteriosa di aderenti all’Ozna (la polizia segreta jugoslava – Ndr) i quali si appoggiano ai compagni comunisti, rifuggono da soste alberghiere e perciò sono ben difficilmente identificabili. 2) l’Arma dei carabinieri. Polizia di partito la prima, di Stato la seconda; è agevole intendere quali conseguenze ne derivino sul terreno amministrativo…La polizia dell’Anpi è espressione dell’esecutivo comunista, i cui metodi sono ben noti, ed in tale formazione confluiscono ancora membri avvezzi a farsi ragione con le armi. La maggior parte di essi sono stati inseriti nella polizia ausiliaria che domina completamente la questura, e mantengono fra di loro l’organizzazione in cellule, cara al Partito comunista, riconoscendo come propri capi i dirigenti del partito e conferendo al Questore solo un’obbedienza formale". Controllo politico di Stato e informative. P.C.I.

27 luglio 1946

Sul primo numero del settimanale "Rosso e nero", nell’articolo intitolato "Il nostro passato e il nostro avvenire", Alberto Giovannini scrive: "Siamo gli uomini che per lunghi anni hanno inteso dare al fascismo sopra ogni cosa, volto e contenuto sociali realmente rivoluzionari; siamo i superstiti di quella che, a torto o a ragione, fu definita la ‘sinistra del fascismo’, che vogliono coerentemente legare il loro passato e il loro avvenire…Perciò nell’offrire oggi noi stessi alla ricostruzione del Paese, ci poniamo nettamente a sinistra senza pregiudizi inutili, senza riserve mentali, senza bizantinismi ideologici; appunto perché siamo stati fascisti, perché fu e sarebbe stato domani il nostro fascismo. Italia - Repubblica - Socializzazione: in questo trinomio si è concluso tragicamente il nostro passato, in esso si sintetizza il nostro credo politico, ad esso noi dedichiamo il nostro avvenire. Fermi su questa posizione noi terremo fino in fondo, senza crisi di coscienza quando verrà (poiché verrà) l’ora del pericolo: come abbiamo già dimostrato essere nostro costume".

28 luglio 1946

L’Opus Dei riceve l’imprimatur del Papa e il consenso a proseguire nelle sue attività, nonché l’autorizzazione ad installare la sede della Procura generale nella capitale. Vaticano

29 luglio 1946

A Parigi, inizia la terza sessione del Consiglio delle 5 potenze che deve decidere le clausole da imporre alle nazioni sconfitte.

29 luglio 1946

A Udine, la Corte d’assise straordinaria condanna per collaborazionismo Francesco Bignolini a 12 anni di reclusione. La sentenza sarà annullata dalla Cassazione e il processo assegnato al tribunale di Treviso che applicherà l’amnistia. Repressione fascisti. Amnistia Togliatti

30 luglio 1946

A Roma, funzionari della Banca d’Italia ordinano la sospensione del lavoro presso lo stabilimento tipografico Staderini, in via Baccina, dove si stampa carta moneta per conto dello Stato.

30 luglio 1946

A Pittsburg, in un discorso all’Università, John A.Loftus, capo della Petroleum division del Dipartimento di stato, afferma la necessità di un’espansione secondo i principi della "libera e flessibile concorrenza sui prezzi, nel mercato internazionale del petrolio, in modo che le risorse provenienti dall’estero possano essere disponibili per venire incontro alle necessità degli Stati uniti". Stati Uniti

31 luglio 1946

Nel corso della visita in Vaticano del presidente provvisorio della repubblica, Enrico De Nicola, Pio XII afferma: "Noi abbiamo piena fiducia che il popolo italiano ed i suoi governanti saranno sempre consapevoli dei benefici, i quali provengono dalla riconosciuta permanenza in vigore dei Patti lateranensi, e metteranno il loro onore nel dimostrare in terra romana e agli occhi di tutto il mondo, che la ‘incorrupta fides’ e la ‘dictorum conventorumque costantia et veritas’ ereditate dalla sapienza degli avi sono anche oggi, e per tutti i tempi, immutabili leggi". Vaticano

31 luglio 1946

A Milano, è assolto con formula ampia l’industriale Guido Donegani, accusato di collaborazionismo. R.S.I.

31 luglio 1946

A Bologna, il prefetto informa il ministero degli Interni che ignoti hanno prelevato dalla loro abitazione Antonio Grandi, ex ufficiale della Milizia, e sua madre, senza che nulla si sappia della loro sorte. Violenza politica

31 luglio 1946

A questa data, secondo l’azionista Mario Bracci, sono tornati in libertà 7.000 fascisti sui circa 12.000 in stato di detenzione. Repressione fascisti. Amnistia Togliatti

luglio 1946

Gli Stati uniti possiedono, a questa data, 9 ordigni nucleari. Stati Uniti

luglio 1946

A New York, il cardinale Francis Spellman scrive, in un articolo che avrà vasta eco: "Il comunismo è antiamericano…Io credo…nell’America, le sue libertà, i suoi ideali, le sue tradizioni…La mia più profonda fiducia, il mio amore, la mia lealtà vanno all’America. Credo che il comunismo viola questa libertà, si oppone a questi ideali, non ha rispetto per queste tradizioni e sta indebolendo l’unità della nostra nazione e indebolendo il modo di vita americano. Se il comunismo trionfa, l’americanismo morirà". Stati Uniti

luglio 1946

Il Consiglio dei ministri approva la concessione di 6 miliardi di lire agli agricoltori a titolo di risarcimento di danni di guerra, su proposta del ministro Gullo. E’ anche approvato il ‘premio della Repubblica’ consistente in 3.000 lire in due rate per i capifamiglia.

luglio 1946

Si raggiunge l’accordo sindacale per i lavoratori delle banche che ottengono un aumento del 15% sullo stipendio base e del 32% sulla contingenza. Movimento operaio- sindacati

luglio 1946

Scendono in agitazione i lavoratori del settore alberghiero, chiedendo le 8 ore giornaliere e il minimo salariale, nonché il riconoscimento delle rappresentanze sindacali. Movimento operaio- sindacati

luglio 1946

La Direzione generale di Ps segnala: "Le numerose manifestazioni svoltesi hanno dato l’impressione che si tende, con ogni mezzo, ad esautorare gli organi di governo, e dimostrarne l’insufficienza, mentre i continui scioperi e qualche episodio di occupazione di terre da parte dei contadini hanno influito molto sfavorevolmente sull’opinione pubblica, che ha spesso il timore di un ritorno ai pericoli e agli errori del ’21". Controllo politico di Stato e informative

luglio 1946

Leo Longanesi assume la direzione di una casa editrice finanziata dall’industriale Giovanni Monti.

1 agosto 1946

La Fao assume la gestione dell’Iia benché non siano ancora concluse le pratiche per la liquidazione dell’ente. (Vedi nota dell’8 luglio 1946)

1 agosto 1946

Sul quotidiano socialista "Avanti!" compare un articolo di critica ad Epicarmo Corbino, nel quale si legge fra l’altro: "E giacché ci siamo, ci sia consentita una domanda anche a Scoccimarro: che fai compagno? Alle Finanze non sei da ieri, ma di un piano organico di tassazione non abbiamo ancora notizie. A pagare sono ancora e sempre i lavoratori e i consumatori, mentre i profitti di regime si sviano per tasche che lo Stato ignora". P.S.I. P.C.I.

1 agosto 1946

I disoccupati ufficiali, in Italia, ammontano a 1.683.077.

2 agosto 1946

A Palermo, il quotidiano "L’Ora" pubblica una lettera di Salvatore Giuliano, nella quale costui scrive: "Si è voluto confondere le squadre che hanno combattuto e sono ancora decise a combattere per l’indipendenza siciliana con la delinquenza comune. E’ stato molto comodo e semplice attribuire tutti i delitti che succedono in Sicilia alla famosa banda Giuliano di cui io sono personalmente il capo. Non è con poco orgoglio che lo dico perché è bene che il popolo sappia che i componenti della mia banda non sono delinquenti ma indipendentisti che si battono per il popolo e per la terra. Proprio per questo popolo, illuso prima, tradito, dimenticato e turlupinato dopo. I signori che sono andati al governo avendo così raggiunto il proprio fine egoistico hanno dimenticato le loro promesse".

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