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29 marzo 1946

A Roma, Vittorio Emanuele Orlando scrive a Benedetto Croce: "Noi intenderemmo raccogliere intorno a noi i voti di tutti quegli italiani i quali non sono né comunisti né socialisti né democristiani".

30 marzo 1946

Giulio Pastore scrive sul quotidiano "Il Popolo", nell’articolo intitolato "Invito alla realtà": "Il fatto nuovo maturato nel fervore delle prime competizioni elettorali amministrative è rappresentato dalle posizioni di vivace contrasto delineatesi nella propaganda tra noi democratici cristiani ed i comunisti…E’ così avvenuto che la tregua imposta dalle esigenze della lotta antifascista cedesse il passo alla inevitabile necessità che idee e programmi hanno di misurarsi". D.C.

30 marzo 1946

Il maresciallo d’Italia Pietro Badoglio decade dalla carica di senatore. Regno del Sud

30 marzo 1946

A Foggia, reduci e disoccupati assaltano il treno Bologna- Bari asportando generi alimentari, dopo aver danneggiato gli uffici annonari, quelli delle tasse ed il consorzio agrario. Le forze di polizia sparano, uccidendo 1 dimostrante e ferendone 18. Repressione armata- caduti

31 marzo 1946

L’alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo è sostituito da un ufficio diretto da Domenico Carugno, destinato a concluderne le attività. I restanti processi di epurazione sono affidati ai ministeri di competenza. Repressione fascisti

31 marzo 1946

In Grecia, la destra monarchica vince le elezioni politiche.

marzo 1946

Harry Truman impone al ministro degli Esteri sovietico Gromyko lo sgombero delle truppe russe dall’Iran settentrionale minacciando, in caso contrario, l’uso della forza atomica. Si vanterà, in seguito, di aver ottenuto quanto richiesto in 24 ore invece che nelle 48 ore concesse. Stati Uniti

marzo 1946

Il Sios della Marina militare informa Alcide De Gasperi che "gli jugoslavi del movimento clandestino" hanno effettuato a Trieste "una copiosa distribuzione di armi (15.600 fra mitra e moschetti) ad elementi aderenti all’Unione antifascista italo- slovena ed ai partigiani di Tito rimasti in città, in abito civile". Controllo politico di Stato e informative. T.L.T.

marzo 1946

La divisione Osoppo- Friuli annovera un organico di 2.130 uomini, raggiunto nell’arco di 2 mesi con metodo occulto. E usufruisce di un "servizio informazioni con compiti interni e d’oltre confine". Strutture clandestine e semiclandestine

2 aprile 1946

Umberto di Savoia informa l’ammiraglio Ellery Stone che il padre è disponibile ad abdicare. L’ammiraglio si reca, quindi, da Alcide De Gasperi il quale a sua volta comunica "il suo giudizio, che ritiene sarà condiviso dal governo, è che l’abdicazione non rappresenterebbe una violazione della tregua istituzionale". Occupazione alleata

2 aprile 1946

A Bari, si verificano violenti incidenti provocati da militanti monarchici con devastazioni di uffici pubblici e saccheggi di negozi. Violenza politica

2 aprile 1946

A Napoli, reduci giunti con una tradotta, insieme a militanti monarchici, assaltano le sezioni comuniste e socialiste di via Nolana, San Lorenzo e di via Milano, mentre gravi incidenti si verificano in piazza della Borsa. La Camera del lavoro indice uno sciopero generale di protesta e, nella sera, si svolge una grande manifestazione in piazza Plebiscito. Violenza politica. Movimento operaio- sindacati

2 aprile 1946

"Il Tempo" di Napoli definisce i consigli industriali Alta Italia "fedeli esecutori testamentari del Clnai, che considerava il Sud come colonia di sfruttamento". C.L.N.

3 aprile 1946

A Reggio Calabria, viene ucciso a colpi di pistola e pugnalate Natale Prattico, candidato comunista alle elezioni ed ex segretario della sezione della Camera del lavoro del quartiere Ravagnese. Violenza politica- caduti

3 aprile 1946

A Molfetta (Bari), manifestanti attaccano il Municipio, saccheggiano magazzini e alcuni pastifici. La polizia interviene facendo uso delle armi da fuoco ed uccidendo 3 dimostranti. Repressione armata- caduti

3 aprile 1946

Ad Ostuni (Brindisi), circa 200 reduci per protestare contro le precarie condizioni di vita irrompono nel municipio.

3 aprile 1946

A Corato (Bari), militanti dell’Uomo qualunque provocano incidenti con la popolazione. Violenza politica

3 aprile 1946

A Clodig, nel Cividalese, elementi del Movimento tricolore aprono per errore il fuoco contro agenti di polizia, scambiati per comunisti ed infiltrati slavi. Violenza politica

3 aprile 1946

Ad Altavilla Milicia (Palermo), la polizia sgomina la banda criminale diretta da Giuseppe Rosario Mulè.

4 aprile 1946

L’incaricato d’affari americano a Roma invia al Dipartimento di stato un dispaccio per riferire che Alcide De Gasperi chiede agli alleati di non dichiarare finita la tregua istituzionale perché "uno scioglimento da parte degli alleati sarebbe male interpretato e sfruttato dagli elementi più accesamente repubblicani presenti nel governo, che si dimostrerebbe un fattore di instabilità nell’attuale periodo critico e darebbe vita a indesiderabili fenomeni di estremismo". Stati Uniti- Italia. D.C.

4 aprile 1946

A Milano, il console americano Charles Bay invia un rapporto all’Ambasciata a Roma nel quale afferma la esistenza di un piano ‘golpista’ predisposto dal Pci, e di una formazione militare clandestina denominata ‘Apparato’. Stati Uniti- Italia. P.C.I.

4 aprile 1946

A Cerignola (Foggia), la polizia reprime una manifestazione di contadini, facendo uso delle armi da fuoco e provocando la morte di 2 dimostranti. Repressione armata- caduti

5 aprile 1946

A Cerignola (Foggia), un gruppo di militanti dell’Uomo qualunque apre il fuoco sulla vettura di Giuseppe Di Vittorio e sui comunisti che lo accompagnano, provocando una reazione armata alla fine della quale si contano 3 morti (2 i qualunquisti, Angelo Di Gennaro e Luca Capuano) e 14 feriti, nonché arresti operati dalle forze di polizia tardivamente intervenute. Violenza politica- caduti

5 aprile 1946

A Gioia del Colle (Bari), con il pretesto del danneggiamento di alcuni loro manifesti, i monarchici occupano la Camera del lavoro e devastano la sede della locale federazione del Pci. Violenza politica

5 aprile 1946

La corazzata americana ‘Missouri’ getta le ancore nel porto di Istanbul. Stati Uniti

6 aprile 1946

La rivista "Civiltà cattolica" pubblica le parole rivolte da Pio XII, nel mese di marzo, ai parroci ed ai quaresimali romani: "Il sacerdote cattolico non può essere semplicemente equiparato ai pubblici ufficiali o agli investiti di un pubblico potere o funzione civile o militare. Questi sono impiegati o rappresentanti dello Stato…Lo Stato può emanare disposizioni attinenti alla loro condotta anche nelle questioni della politica. Il sacerdote invece è ministro della Chiesa ed ha una missione…nell’adempimento della quale egli…può essere obbligato a dare consigli o istruzioni riguardanti anche la vita pubblica. Ora è evidente che gli eventuali abusi di una tale missione non possono essere per se stessi lasciati al giudizio dei poteri civili…sotto il facile pretesto di voler separare il clero dalla politica". Vaticano

6 aprile 1946

Sul monte Tamor, in una fossa profonda 85 metri, sono rinvenuti i cadaveri di 11 persone trucidate dai partigiani slavi. Foibe

7 aprile 1946

Su "L’Italia libera" appare il programma del Partito d’azione che, fra l’altro, chiede l’instaurazione in Italia di una "repubblica presidenziale di tipo americano", "una forma Stato in cui il presidente della repubblica, direttamente eletto dal popolo, sia ad un tempo presidente del Consiglio dei ministri". Stati Uniti- Italia

8 aprile 1946

All’agenzia Ansa, Pietro Nenni riferisce: "L’epurazione ha avuto termine il 31 marzo nelle province centrali e meridionali mentre, per quanto riguarda le province settentrionali, il termine di scadenza è stato prorogato, su richiesta dei delegati dell’alto commissariato…, al 30 aprile….Non si prevede di concedere ulteriori proroghe". Repressione fascisti. P.S.I.

8 aprile 1946

A Brindisi, disoccupati e reduci danno vita ad una manifestazione di protesta nel corso della quale incendiano il Tribunale e l’esattoria comunale, devastando anche le abitazioni di due ricchi possidenti locali.

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