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17 aprile 1946

Il quotidiano comunista "l’Unità" commenta un articolo scritto dal direttore del "Giornale d’Italia" Santi Savarino, favorevole a Giuseppe Saragat, scrivendo che ricorda quello scritto dallo stesso giornalista nel 1932 a favore di Augusto Turati, "il più stupido dei segretari del partito fascista". P.C.I.

19 aprile 1946

Scendono in lotta i lavoratori della Montecatini. Raggiungeranno dopo una settimana un accordo che prevede un aumento salariale e il pagamento dei giorni di sciopero. Movimento operaio- sindacati

19 aprile 1946

Tengono convegno, per la prima volta a livello nazionale, i lavoratori agricoli. Movimento contadino e bracciantile

19 aprile 1946

A San Giovanni in Persiceto (Bologna), i carabinieri redigono un rapporto nel quale segnalano che "il 3 corrente quattro sconosciuti armati hanno prelevato presso la sua abitazione Serra Sole, 24 anni; vuolsi collaboratore nazifascista…". Controllo politico di Stato e informative

20 aprile 1946

Giorgio Tupini sul quotidiano "Il Popolo", organo della Dc, nell’articolo intitolato "La nostra via", scrive che la Dc ha da tempo attuato al suo interno "quell’unione fra proletariato e ceti medi per un blocco progressivo che, in regime di libertà, si affermerà con il peso del numero e della qualità in un’aspirazione di giustizia, che è l’anima di una socialdemocrazia stabile e sicura", dalla quale sarebbero stati esclusi "i certi detentori di privilegi monopolistici e responsabili dello sfruttamento capitalistico, contro cui combattiamo la nostra battaglia". D.C.

20 aprile 1946

A Biancavilla (Catania), la polizia sgomina, dopo un conflitto a fuoco, la banda dei fratelli Virzì.

20 aprile 1946

A Roma, muore il professor Buonaiuti.

20-25 aprile 1946

A Milano, esplode la rivolta dei detenuti di San Vittore nel quale sono rinchiusi sia fascisti che partigiani, che viene domata solo con l’intervento dell’esercito e di reparti alleati, con un bilancio di 5 morti e circa 200 feriti. Repressione armata- caduti

20-27 aprile 1946

A Roma, si svolge il primo congresso nazionale della Democrazia cristiana, che si dichiara a favore della repubblica. Nel corso del suo intervento, Alberto Folchi, che sarà poi nominato responsabile della commissione della Dc per la politica estera, afferma: "La nostra partecipazione ad uno di questi eventuali blocchi (europeo occidentale o mediterraneo) costituirebbe una deviazione dai nostri principi, nazionali ed universali ad un tempo, e un errore di impostazione politica". Guido Gonella, nel suo intervento afferma: "Bisogna finirla con l’avere due Stati, uno legale ed uno reale, uno scritto sulla carta e uno diverso e contraddittorio vivente nelle istituzioni. Bisogna finirla con il divorzio tra il formalismo giuridico e la realtà operante delle forze sociali. Lo Stato liberticida ha dato per primo l’esempio dell’inosservanza sistematica dei suoi impegni costituzionali". A sua volta, Alcide De Gasperi sui rapporti tra Stato e Chiesa afferma: "Dal riconoscimento della religione cattolica deriva logicamente che gli istituti fondamentali dello Stato devono essere conformi all’etica cristiana, e che devono essere rispettate quelle libertà di credere, professare e propagandare la fede che sono sancite nel Concordato a presidio della libertà di esercizio del culto e dei valori della famiglia e dell’insegnamento cristiano. Riconosciuto che la questione romana è definitivamente chiusa, vogliamo una libera comunità cristiana, una libera convivenza di Stato e Chiesa nella conquistata pace religiosa". E sul comunismo, il leader democristiano dice: "Se mai l’alito del marxismo raffreddasse questa nostra Italia così pittoresca di monumenti, di fede, così palpitante di una storia in cui si mescolano cielo e terra, il popolo italiano non capirebbe più la sua tradizione e la sua storia e accuserebbe la nostra debolezza come un tradimento". D.C.

21 aprile 1946

Tristano Codignola scrive ad Aldo Capitini: "La funzione del Pda è di impedire ad ogni costo che i socialisti finiscano per diventare anticomunisti, che si considerino centro d’equilibrio fra Pci e Dc; impedire, per quanto possibile, che il Ps si infogni nel trasformismo e nel conformismo, indicare d’altra parte al Pc le soluzioni democratiche della rivoluzione sociale. Questa funzione non potremmo svolgerla dentro il Ps o il Pc. In quest’ultimo saremmo inesorabilmente travolti dalla disciplina gesuitica che vi domina; nell’altro saremmo una setta tra le molte sette…Non dobbiamo preoccuparci di ridurci a partito ancora più piccolo…ma abbandonare il piano elettorale e mirare al futuro".

21 aprile 1946

A Milano, due agenti di polizia ausiliaria si presentano ad arrestare nella sua abitazione l’ex capitano della Gnr Angelo Tramontana. La Questura informata del fatto provvede al fermo di due ausiliari, Bruno Perlini e Gervasio Urbani, smentendo di aver impartito l’ordine di arresto per l’ex ufficiale repubblicano.

23 aprile 1946

A Milano, Domenico Leccisi trafuga la salma di Benito Mussolini dal cimitero del Musocco.

24 aprile 1946

David Mc Kay stila un rapporto sul congresso del Psi, tratteggiando anche le figure dei personaggi più eminenti. L’agente americano conclude che "i socialisti hanno rifiutato la lusinga comunista, ma non gli uomini che da sempre la propugnano". Il compromesso da cui è scaturita la nomina di Pietro Nenni a presidente del partito, la composizione della direzione nazionale su basi paritetiche (7 uomini di Nenni e 7 di Saragat) e la elezione a segretario nazionale di Ivan Matteo Lombardo neutrale fra le due parti, fa concludere a David Mc Kay che quest’ultimo potrà essere determinante per il futuro del Partito socialista e della democrazia in Italia. Stati Uniti- Italia. P.S.I.

24 aprile 1946

A Bologna, il prefetto informa il ministero degli Interni che Ettore Gherardi, residente a Molinella, non ha più fatto ritorno a casa e, secondo i familiari, è stato ucciso perché "fervente fascista". Controllo politico di Stato e informative

25 aprile 1946

A Parigi, si riunisce per la seconda sessione il Consiglio delle 5 potenze chiamato a decidere sulle clausole del Trattato di pace da imporre alle nazioni sconfitte.

25 aprile 1946

Il generale Puntoni, aiutante di campo di Vittorio Emanuele III, annota quanto riferitogli dal Re nel corso del quotidiano incontro: "Gli alleati, d’accordo con il luogotenente e con i capi dei partiti di centro e di destra, hanno manifestato l’opinione che io debba abdicare prima del 2 giugno. Dicono che l’abdicazione consoliderà la posizione del luogotenente e renderà più probabile una vittoria della monarchia nel referendum". Occupazione alleata

25 aprile 1946

Si raggiunge l’accordo sindacale per i lavoratori tessili che prevede aumenti differenziati per uomini (+2.000 lire) e donne (+1.400 lire). La Cgil tenta di tamponare gli effetti devastanti dello sblocco dei licenziamenti sulla base del fatto che il relativo accordo prevedeva la ripresa dell’attività produttiva, senza risultati. Movimento operaio- sindacati

26 aprile 1946

A Pistoia, la Corte di assise straordinaria condanna Francesco Barghini a 10 anni di reclusione per ‘collaborazionismo’, di cui 5 condonati. Successivamente si scoprirà che Barghini, comunista ed antifascista da sempre, era rimasto vittima di una faida all’interno del Pci e che la sua condanna era da considerarsi frutto di una ingiusta vendetta.

26 aprile 1946

Il Mis lancia un "appello ai siciliani" per informare che i rappresentanti del movimento parteciperanno alle elezioni del 2 giugno e promettendo che "alla Costituente i nostri delegati presenteranno un progetto per la creazione di una Confederazione di stati italiani, della quale la Sicilia dovrà far parte in condizioni di perfetta parità ed uguaglianza…". Separatismo- Sicilia

27 aprile 1946

Un documento del Dipartimento di stato americano registra che il Re ha chiesto all’ambasciatore britannico in Italia un "parere confidenziale" sull’abdicazione che vorrebbe rendere pubblica il 1 maggio, e posto tre problemi: il consenso dei paesi firmatari dell’armistizio con l’Italia sull’abdicazione; la possibilità di trasferirsi in Egitto, ancora protettorato britannico; quella di recuperare "i fondi derivati dall’assicurazione sulla vita del padre, custoditi in Gran Bretagna". Stati Uniti- Italia

27 aprile 1946

Il ministro della Giustizia Palmiro Togliatti presenta al Consiglio dei ministri il disegno di legge sulle guarentigie della magistratura. P.C.I.

28 aprile 1946

Il comandante generale dell’Arma dei carabinieri informa con una lettera il presidente del Consiglio, vari ministri ed i vertici militari dell’esistenza in Friuli di un’organizzazione denominata Fratelli d’Italia, nata dallo scorporo di 5 battaglioni della divisione partigiana Osoppo- Friuli. Controllo politico di Stato e informative. Strutture clandestine e semiclandestine

28 aprile 1946

"L’Unità" pubblica un articolo nel quale riferisce: "Sulla scorta di informazione da ottima fonte siamo in grado di dare una notizia d una importante riunione che si è tenuta in casa di una famiglia di grandi pescicani dell’industria, i Feltrinelli. Alla riunione hanno partecipato il duca Acquarone, in rappresentanza diretta dei Savoia, il presidente del Senato in liquidazione marchese della Torretta, il sen. Bergamini, l’on. Porzio e il noto calunniatore degli impiegati ministro del Tesoro Corbino. In tale riunione si è discussa l’opportunità di un grande colpo di scena alla vigilia della Costituente, per ricreare una verginità alla monarchia compromessa: abdicazione di Vittorio Emanuele il vecchio e susseguente rinuncia di Umberto a favore di Vittorio Emanuele il piccino. Il ministro Corbino ha proposto una mossa ancora più avanzata: il ritiro di tutta Casa Savoia a somiglianza di quanto era stato fatto da Alfonso XIII in Spagna…" P.C.I.

29 aprile 1946

Il ministro di Grazia e giustizia, Palmiro Togliatti, invia ai magistrati subalterni la circolare n.3179: "Non sarà sfuggito all’attenzione delle Ss.ll. che, specie in questi ultimi tempi, si sono verificati in molte province del Regno manifestazioni di protesta da parte di reduci e di disoccupati, culminate in gravissimi episodi di devastazione e di saccheggio a danno di uffici pubblici e di depositi alimentari, nonché di violenze contro pubblici funzionari e impiegati, ritenuti a torto responsabili dell’attuale stato di disagio in cui versa il paese. Tali manifestazioni che, di regola, nelle intenzioni dei partecipanti, dovrebbero concretarsi in una forma moderata e ragionevole di protesta collettiva, tollerabile in un regime democratico, degenerano purtroppo sovente nel vandalismo e nella violenza sovvertitrice e ciò per l’opera nefasta di elementi provocatori e di delinquenti comuni che, mescolatisi ai dimostranti, li istigano alla distruzione e al saccheggio e alla ribellione ai pubblici poteri conseguendo, in tal modo, i loro criminali intenti… Pertanto, questo ministero, pienamente convinto della assoluta necessità che l’energica azione intrapresa dalla polizia per il mantenimento dell’ordine pubblico debba essere validamente affiancata e appoggiata dalla Autorità giudiziaria, si rivolge alle Ll.ss. ill.me invitandole a voler impartire ai dipendenti uffici le opportune direttive, affinché contro le persone denunciate si proceda con la massima sollecitudine e con estremo rigore". P.C.I.

29 aprile 1946

A Milano, mentre è in corso una riunione di portinai alla Camera del lavoro, ignoti sparano da una finestra uccidendo Stella Zuccoletti. Violenza politica- caduti

29 aprile 1946

A Milano, i carabinieri stilano una relazione sullo svolgimento delle elezioni amministrative del 7 aprile, scrivendo: "Le votazioni si sono svolte in perfetta tranquillità e nessun incidente degno di rilievo ha interrotto l’affluenza degli elettori alle urne anche dove la lotta era aspra e incerta". Controllo politico di Stato e informative

29 aprile 1946

A Roma si svolge, per concludersi il 4 maggio, il congresso nazionale del Pli. E’ approvata una mozione presentata da Edgardo Sogno e Manlio Lupinacci che dichiara il partito favorevole alla monarchia con 412 voti favorevoli, 261 contrari e 121 astenuti.

29 aprile 1946

Una nota informativa americana, basata sulle confidenze dell’informatore dei servizi Oreste Lizzadri, rivela che il gruppo di ‘Critica sociale’ (Saragat, Simonini) è finanziato da Luigi Antonini in cambio dell’impegno di far naufragare la linea fusionista di Pietro Nenni. Stati Uniti- Italia. P.S.I.

29 aprile 1946

Il Comando militare alleato risponde alla nota inoltrata dall’ammiraglio Ellery Stone il 29 marzo, affermando: "Non ci sarà alcuna obiezione se il Re deciderà di rinunciare al trono in favore del principe Umberto…Se sarà interpellata, la Commissione alleata può informare gli italiani che l’abdicazione non richiede azioni o commenti da parte sua". Occupazione alleata

30 aprile 1946

A Roma, un gruppo di militanti di destra occupa la stazione radio di Monte Mario e fa trasmettere l’inno ‘Giovinezza’. All’azione sono presenti, con altri, Enrico De Boccard, Mario Tedeschi e un "tedesco d'Amburgo".

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