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1 gennaio 1946

Avviene il trapasso dei poteri tra gli alleati e il governo italiano che riacquista sovranità sulle regioni del nord Italia, escluso il Territorio libero di Trieste. Occupazione alleata. T.L.T.

1 gennaio 1946

Il ministro della Giustizia, Palmiro Togliatti, in occasione della restituzione delle regioni dell’Italia del nord alla giurisdizione del governo italiano, invia ai magistrati un suo personale messaggio: "So che Magistratura ed Uffici giudiziari si sono trovati di fronte a compiti difficilissimi. Essi hanno finora adempiuto con onore a questi compiti…Chiedo che tutti gli organi della giustizia vigilino…contro ogni residuo e pernicioso illegalismo e contro ogni tentativo di ripresa di criminalità fascista…Sarà mia cura…prendere tutte quelle misure…affinché tutta la magistratura italiana, di nuovo riunitasi in una sola famiglia e indipendente nell’esercizio della sua funzione, possa dare il contributo…alla restaurazione democratica dello Stato italiano". P.C.I.

1 gennaio 1946

A Budapest (Ungheria), il governo nazionalizza l’industria del carbone.

2 gennaio 1946

A Washington, il segretario di Stato Byrnes porta a conoscenza del presidente Harry Truman il testo del rapporto Ethridge, stilato il mese precedente, nel quale si afferma che l’Unione sovietica si sta "comportando come una potenza imperialistica della peggiore specie". Stati Uniti

2 gennaio 1946

A Milano, militanti della Volante rossa (vedi note luglio-agosto 1945 e 31 agosto 1945) feriscono gravemente con una raffica di mitra al torace e alle gambe, nella sua abitazione di via Pomposa, Giulio Vaiani, reduce della Rsi, rilasciato da poco tempo dal campo di concentramento di Coltano. Violenza politica

2 gennaio 1946

A Catania, muore in seguito alle ferite riportate a San Mauro, il 29 dicembre 1945, il militante del Gris Raffaele Diliberto. Separatismo- Sicilia

2 gennaio 1946

A Palermo, il duca di Carcaci, ospite di Giuseppe Tasca, informa Stefano La Motta che nella sua villa di Catania si sono rifugiati tre giovani feriti nel corso dello scontro di San Mauro, uno dei quali versa in gravissime condizioni, e lo prega di recarsi sul luogo per provvedere al trasferimento dei giovani in altra abitazione. Separatismo- Sicilia

3 gennaio 1946

E’ varata la legge elettorale amministrativa che contempera sistema proporzionale e sistema maggioritario.

3 gennaio 1946

L’Avvocatura dello stato, sulla base del rapporto inviato dalla Guardia di finanza l’8 luglio 1945, chiede il sequestro dei beni di Enrico Mattei e della moglie per ‘profitti di regime’.

3 gennaio 1946

A Pioppo, Salvatore Giuliano e la sua banda assaltano la locale caserma dei carabinieri, ma sono respinti dopo un conflitto a fuoco.

3 gennaio 1946

Negli Stati uniti, il governatore Thomas E. Dewey annuncia di aver accolto la "richiesta unanime e favorevole del New York State Board of Parole", concedendo a Lucky Luciano la commutazione della pena con la conseguente espulsione verso l’Italia. Stati Uniti- Italia

4 gennaio 1946

A Roma, si svolge una riunione ristretta presieduta dal presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi, con la presenza del governatore della Banca d’Italia, per esaminare gli aspetti tecnici relativi al cambio della moneta.

5 gennaio 1946

A Washington, il presidente Harry Truman scrive al segretario di Stato Byrnes una lettera nella quale afferma che con i sovietici "non credo che dobbiamo continuare a cercare la via del compromesso". Stati Uniti

5 gennaio 1946

A Parigi, l’ambasciatore Pietro Quaroni scrive ad Alcide De Gasperi: "Le decisioni della Conferenza di Mosca mi inducono a riprendere la questione del trattato di pace. V.S. mi permetta di ricordare che non ho mai avuto molte illusioni su quello che sarebbe stato il trattato di pace per noi e non ho mai celato a V.S. né le mie conclusioni pessimiste, né le ragioni per cui ero arrivato a queste conclusioni. Col mio rapporto del 21 agosto 1945, inviato alla S.V. alla vigilia della Conferenza di Londra, avevo espresso il parere che non c’era più niente che noi potessimo fare per migliorare le nostre sorti; che non c’era mai stato niente da fare, perché la sorte dell’Italia ormai era stata decisa ‘a priori’, ben prima che noi uscissimo dalla guerra: e che tutte le mezze promesse fatte e poi ritirateci non erano state che mezzi tattici per arrivare al fine che si desiderava raggiungere: l’eliminazione dell’Italia come Grande Potenza, sia pure l’ultima, e togliere all’Italia, in quanto possibile, i mezzi per continuare la sua politica tradizionale di destreggiarsi fra i contrasti e gli aggruppamenti delle potenze maggiori: l’eliminazione di quell’Italia, in una parola, che per cinquant’anni, almeno, era riuscita a dar fastidio e a farsi pigliare sul naso da tutti".

5 gennaio 1946

A Roma, Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio, si incontra con l’ammiraglio Ellery Stone, capo della Commissione alleata di controllo. Nel riassunto del colloquio depositato presso il Dipartimento di stato americano, si rileva che l’esponente democristiano si dichiara favorevole alla limitazione dei poteri dell’Assemblea costituente ma, afferma, sarà improbabile che il governo accetti di cambiare il decreto legge n.151, stante la presenza in esso di Palmiro Togliatti e Pietro Nenni. De Gasperi, pertanto, suggerisce a Stone che siano gli alleati ad imporre tali limitazioni al governo italiano sulla base del Trattato di Mosca dell’ottobre 1943 che gliene concede il diritto. L’ammiraglio Stone si impegna, quindi, ad inviargli una lettera ufficiale sulla questione istituzionale: "E’ inteso che De Gasperi si servirà di questa lettera per forzare la situazione in una prossima riunione del Gabinetto". Occupazione alleata. D.C.

5 gennaio 1946

A Borgetto (Palermo), i carabinieri della locale caserma respingono un assalto della banda Giuliano.

6 gennaio 1946

A Roma, si conclude il 5° congresso nazionale del Pci che provvede alla elezione dei componenti del comitato centrale. P.C.I.

6 gennaio 1946

A Roma, sulla rivista "Nuova Europa", vicina al Partito d’azione, Luigi Salvatorelli scrive: "Riguardo ai rapporti fra Chiesa e Stato, Togliatti sostiene le idee che per conto nostro abbiamo sempre difeso…questione romana definitivamente liquidata; Concordato attuale modificabile in seguito ad accordo fra le parti…"

6 gennaio 1946

A Montelepre, componenti della banda di Salvatore Giuliano uccidono il tenente dei carabinieri Rocco Tinnirello.

6-9 gennaio 1946

A Roma, si svolge il consiglio nazionale della Dc. D.C.

7 gennaio 1946

A Catanzaro, la folla esasperata assalta la Prefettura e l’esattoria, subito affrontata con violenza estrema dalle forze di polizia, che riescono a disperderla. Repressione armata

7 gennaio 1946

Un rapporto dell’Oss rivela che sarebbe la rivista "Epoca" il giornale prescelto per attaccare Pietro Nenni facendo leva sui suoi presunti trascorsi fascisti. E, con tale fine, l’ammiraglio Franco Garofalo starebbe trattando con Primo Parrini, socialista e proprietario del periodico per far giungere finanziamenti attraverso un ‘uomo di paglia’. Il rapporto prosegue affermando che Nicola Pernotti, Saragat, Zaniboni, Silone e Emanuele Modigliani avrebbero "stretto un accordo con i monarchici e con l’ammiraglio Franco Garofalo, portavoce di Casa Savoia". Stati Uniti- Italia. Scissione socialista

7 gennaio 1946

A Mosca, il Politburo impartisce alla delegazione sovietica, presente alla riunione dei vice ministri degli Esteri a Londra, le direttive relative alle colonie italiane in Africa. Si chiede la "concessione all’Unione sovietica della tutela sulla Tripolitania per un periodo di 10 anni"; in subordine, in caso di tutela collettiva, si chiede che l’Urss sia l’amministratore per conto dell’Onu della Tripolitania o della Cirenaica; e ancora, per concedere il parere positivo alla tutela collettiva delle ex colonie italiane, si chiede la concessione di un porto in Tripolitania o in Cirenaica per la flotta commerciale e militare sovietica.

7 gennaio 1946

A Manila, nelle Filippine, 20.000 soldati americani manifestano contro il loro mancato rimpatrio. Stati Uniti

8 gennaio 1946

I servizi americani segnalano un presunto complotto ordito dall’ex segretario nazionale del Pnf, Augusto Turati, e dal generale della Mvsn Enzo Galbiati che hanno dato vita al Movimento tricolore, catalizzando altri gruppi come ‘Vendetta Mussolini’ e ‘Onore e combattimento’. Specificano, però, i servizi Usa che "questa organizzazione ha legami con Figli d’Italia, gruppo della destra americana, e con la Falange spagnola. Il rapporto segnala che ne fanno parte "il maggiore Toni Usmani e il dottor Aloi" e conclude affermando che "il Movimento tricolore è organizzato in numerosi nuclei e riceve finanziamenti dagli industriali di Genova". Stati Uniti- Italia

8 gennaio 1946

A Montelepre, componenti della banda di Salvatore Giuliano feriscono i carabinieri Francesco Bonvicini e Mario Castrianni.

9 gennaio 1946

A Napoli, il presidente del locale Cln, Giovani Lombardi, rileva che trascurare le regioni meridionali nell’importazione di prodotti dagli Stati uniti "contribuirebbe a favorire pretesti al neofascismo per combattere la democrazia". C.L.N.

10 gennaio 1946

A Londra, si svolge la prima assemblea dell’Onu.

10 gennaio 1946

A Roma, in seno alla direzione nazionale del Partito comunista, è creato l’ufficio organizzazione affidato a Pietro Secchia, affiancato da Walter Audisio. P.C.I.

10 gennaio 1946

Un rapporto del console americano a Palermo, Alfred T.Nester, rileva che il generale Paolo Berardi sta trattando con la mafia un’amnistia per i componenti dell’esercito separatista dell’Evis. Stati Uniti- Italia. Separatismo- Sicilia

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