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1 giugno 1947

A Roma, è condannato all’ergastolo, insieme a Roddi, Umberto Cipolla che, congiuntamente a tale Iori, aveva provocato l’arresto, la deportazione e la morte di numerosi militanti di Bandiera rossa. I tre erano inseriti in un gruppo capeggiato da Vincenzo Sofia Moretti.

1 giugno 1947

Sul numero 2 della rivista "Il pensiero nazionale", il direttore Stanis Ruinas, reduce della Rsi, chiede: "Se siamo stati di sinistra ieri, perché mai dovremmo essere di destra oggi?".

1-7 giugno 1947

A Firenze, si svolge il primo –ed unico- congresso nazionale unitario della Cgil. Il clima è teso per i contrasti fra le componenti in specie sulla ammissibilità dello sciopero politico, contrastato dai democristiani, e sul ruolo delle Acli, sovente in contrasto con la iniziativa della Cgil. Il comitato direttivo, al termine, risulta composto da 38 comunisti, 19 socialisti, 11 democristiani, 2 repubblicani, 2 socialdemocratici, 3 appartenenti a gruppi minori. Segretario generale è eletto Giuseppe Di Vittorio, coadiuvato da 3 segretari: Bitossi, comunista, Santi, socialista, e Pastore, democristiano. Scissione sindacale

2 giugno 1947

L’Ambasciata americana sollecita misure a Washington per limitare il soggiorno in Italia di Fileno de Novellis, delegato sindacale americano del Cio, che nel suo intervento al congresso di Firenze aveva criticato l’ingerenza degli Stati uniti negli affari interni dell’Italia. Stati Uniti- Italia

2 giugno 1947

A Mosca, Zdanov si lamenta con Maurice Thorez per la diminuzione del flusso di informazioni sulla situazione francese, derivata dall’esclusione dei comunisti dal governo decisa da Paul Ramadier.

3 giugno 1947

Un rapporto della direzione generale di polizia rileva che l’anno precedente (1946), allo scopo di reprimere eventuali disordini "…si fece affidamento oltre che sui reparti mobili della Ps e dell’Arma dei carabinieri , anche sull’Esercito, col quale si dovettero superare non lievi difficoltà, non soltanto per l’impiego dei reparti in servizio di ordine pubblico, che s’intendeva sottrarre all’autorità politica, ma anche in materia di specifiche competenze e responsabilità". Difatti, "le autorità militari mostravano di ritenere di essere investite di talune attribuzioni, come ad esempio della facoltà di impartire ordini in materia di uso delle armi, ove se ne fosse presentata la deprecabile eventualità, equivocando evidentemente sulla interpretazione delle norme relative alla proclamazione dello stato di pericolo pubblico e dello stato di guerra, se pur non si voglia pensare che si mirava, con tale atteggiamento, a mantenere posizioni ritenute decisive in caso di gravi disordini". Controllo politico di Stato e informative. Repressione armata

3 giugno 1947

A Roma, il generale Roberto Bencivenga deposita dinanzi al Tribunale militare la sua testimonianza scritta a favore del generale Domenico Chirieleison, ex comandante per la Rsi di Roma. R.S.I.

3 giugno 1947

A Roma, nel corso della riunione della direzione del Pci che analizza le conseguenze della definitiva estromissione del partito dal governo, Palmiro Togliatti afferma: "La situazione e le sue prospettive di sviluppo non devono essere considerate con leggerezza e faciloneria, alla maniera del compagno Nenni, e non deve essere esclusa la prospettiva di un lungo periodo di opposizione. Nella situazione attuale…occorre impedire che il partito e la massa che ci segue scivolino su posizioni che conducano alla lotta armata". E conclude: "In definitiva occorre basarsi su questi punti: escludere ogni possibilità di passaggio all’azione violenta; mantenere, seppur con tono diverso, la duplicità della nostra azione politica aumentando la sfiducia nei confronti del governo e mantenendo il più possibile a sinistra il blocco delle forze parlamentari che si sono opposte a De Gasperi". P.C.I.

4 giugno 1947

A Bari, in un comizio al teatro Petruzzelli, Guglielmo Giannini propone fra i punti programmatici del Fronte dell’Uomo qualunque, l’elezione diretta del capo dello Stato da parte dei cittadini. Qualunquismo

5 giugno 1947

A Harvard, il generale Marshall propone il "piano European Reconstruction Program" (Erp) che poi porterà il suo nome, per gli aiuti economici americani alla ricostruzione in Europa. Stati Uniti

6 giugno 1947

Il governo di Alcide De Gasperi, costituito il 31 maggio, subisce un rimpasto al termine del quale risulta così composto: Alcide De Gasperi, presidente del Consiglio; Mario Scelba, Interni; Giuseppe Pella, Finanze; Mario Cingolani, Difesa; Guido Gonella, Pubblica istruzione; Umberto Tupini, Lavori pubblici; Antonio Segni, Agricoltura; Umberto Merlin, Poste e telecomunicazioni; Giuseppe Togni, Industria e commercio; Amintore Fanfani, Lavoro e previdenza sociale; Paolo Cappa, Marina mercantile; Luigi Einaudi, vice presidente del Consiglio e, ad interim, ministro del Bilancio; Giuseppe Grassi, Grazia e giustizia; Carlo Sforza, Esteri; Gustavo Del Vecchio, Tesoro; Cesare Merzagora, Commercio con l’Estero; Guido Corbellini, Trasporti. D.C.

6 giugno 1947

Il Senato degli Stati uniti ratifica il Trattato di pace con l’Italia. Stati Uniti- Italia

6 giugno 1947

L’Ambasciata americana rileva come i delegati democristiani al congresso della Cgil di Firenze siano stati sommersi da fischi e urla quando hanno criticato l’operato dei comunisti in Cecoslovacchia. Stati Uniti- Italia. Scissione sindacale

6 giugno 1947

A Washington, il segretario di Stato George Marshall telegrafa all’ambasciatore americano in Italia, James Dunn: "Il Dipartimento di stato pensa che lei potrebbe approfittare dei colloqui con i leader democristiani e socialdemocratici per comunicare una certa delusione per il mancato accordo per la partecipazione del Psli al governo. Lei potrebbe spiegare ai dirigenti del Psli... il punto di vista americano secondo cui la situazione italiana richiede, nell’interesse nazionale, la cooperazione di tutti gli elementi realmente democratici. Con i dirigenti Dc lei potrebbe sottolineare la necessità, che è di tutti gli attuali governi europei, di ottenere l’appoggio della sinistra democratica e di rappresentare nel modo più largo possibile la classe operaia. Agli uni e agli altri lei potrebbe trasmettere la speranza degli Stati uniti che sia ancora possibile spianare la strada per una partecipazione del Psli al governo". Stati Uniti- Italia. Scissione socialista

7 giugno 1947

A Messina, durante una manifestazione contro la disoccupazione, i carabinieri aprono il fuoco uccidendo Ludovico Maiorana, Antonio Pellegrini e Carlo Rocco. Repressione armata- caduti

7 giugno 1947

Alcide De Gasperi, " per quanto concerne i prestiti esteri, ritiene necessario che l'on. Campilli dedichi ad essi tutta la sua attività". D.C.

8 giugno 1947

A Roma, la direzione del Pci approva una risoluzione nella quale afferma, a proposito del tramonto del tripartitismo che "l’abbandono, anche solo temporaneo, di questa conquista è un passo indietro della democrazia, un tentativo di ritorno a vecchie formule di governi conservatori...Perciò è da augurarsi che al più presto si possa, attraverso le vie democratiche, correggere questa situazione, rendendosi conto gli stessi dirigenti democristiani, i quali hanno il senso della loro responsabilità di fronte al paese, della necessità che questo avvenga". P.C.I.

9 giugno 1947

Alcide De Gasperi espone all’Assemblea costituente il programma di governo. Giovanni Gronchi pronuncia un discorso di commemorazione dei fratelli Rosselli. D.C.

9 giugno 1947

A Mosca, Manlio Brosio annota nel suo diario: "E’ chiaro che se anche i comunisti italiani, francesi e degli altri paesi servissero e amassero la Russia più della loro patria, ciò non li renderebbe disistimabili, perché essi non servirebbero già il comunismo per amore della Russia ma la Russia per l’amore del comunismo, ossia di un ideale umano e supernazionale, così come un cattolico cinese serve il Papa non per amore di Roma ma per amore di Cristo; e perciò sarebbero comunque degni di rispetto". P.C.I.

10 giugno 1947

A Roma, dinanzi alla Corte di assise, inizia il secondo processo a carico del generale Mario Roatta ed altri, accusati di aver ordinato l’assassinio dei fratelli Rosselli.

10 giugno 1947

In Germania, diventa esecutiva la fusione fra le zone americana e britannica.

11 giugno 1947

A Comiso, è compiuto un attentato contro l’ex sindaco socialista Giuseppe Intorella. Violenza politica

12 giugno 1947

A Milano, è depositato dinanzi alla sezione comunista di via Cantù un barattolo contenente gelatina esplosiva incorniciato con gagliardetti neri. Violenza politica

12 giugno 1947

Su "Rivolta ideale", nell’articolo non firmato dal titolo "Rivolta politica", si scrive: "Il Comunismo è un nemico da abbattere. Qualunque dialogo con Togliatti ci ripugna. Non conosciamo e non vogliamo imparare il russo. Lasciamo ad altri ingenui, illusi o interessati, certe fantasiose divagazioni..." Destra- M.S.I.

12 giugno 1947

A Torino, sul quotidiano "La nuova stampa", il direttore Filippo Burzio definisce quello esposto da Alcide De Gasperi alla Costituente, "un programma di sinistra affidato, per l’esecuzione, ad uomini di destra". D.C.

14 giugno 1947

Il governo sottoscrive gli accordi per il ritiro delle truppe di occupazione americane dall’Italia. Stati Uniti- Italia

14 giugno 1947

La Costituente proroga i suoi lavori fino al 31 dicembre 1947, provocando lo slittamento delle elezioni politiche al 1948.

14 giugno 1947

Giovanni Gronchi si dichiara favorevole alla istituzione di una commissione d’inchiesta per fare luce sulle accuse rivolte da Cerreti (vedi nota 1 giugno 1947) al ministro degli Interni Mario Scelba. La commissione non sarà mai costituita. D.C.

14 giugno 1947

A Roma, l’ambasciatore sovietico Kostylev si rivolge ad Eugenio Reale per chiedere "l’aiuto dei membri del Pci per far cessare le dimostrazioni da parte delle famiglie dei cosiddetti ‘prigionieri’ davanti all’ambasciata e ai consolati sovietici". P.C.I.

14 giugno 1947

A Roma, in un promemoria indirizzato a mons. Ronca si fa riferimento al controllo ecclesiastico sulla Democrazia cristiana: "E’ diffusa l’opinione che, così la Direzione del Partito come la Direzione del Gruppo parlamentare della Democrazia cristiana contino poco. Le effettiva direzione politica della Democrazia cristiana sarebbe nelle mani di quattro o cinque giovani i quali farebbero capo a un Prelato della Segreteria di stato di Sua Santità". Il "prelato" deve identificarsi in mons. Giovanbattista Montini. Vaticano. D.C.

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