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9 ottobre 1947

Un documento dell’Ambasciata americana a Roma rivela che Ivan Matteo Lombardo, dopo il suo rientro dagli Stati uniti, "ha discusso con l’Ambasciata i piani immediati per lo sviluppo di quello che potrebbe diventare un nuovo partito socialista sotto la sua direzione, assorbendo la maggior parte del gruppo di Saragat e, spera, anche un’ala del gruppo Nenni. Lombardo ha affermato che il suo gruppo, chiamato ‘Europa socialista’, si riunirà presto per discutere il programma politico- economico che egli desidera sviluppare". Stati Uniti- Italia

9 ottobre 1947

Lelio Basso, sul quotidiano socialista "Avanti!", scrive che la Dc rappresenta "il polo di attrazione per tutte forze di conservazione", e De Gasperi è "fautore del compromesso a qualunque costo, maestro dell’arte della procrastinazione e dell’insabbiamento", per concludere: "Così, giorno per giorno, la collusione dell’oligarchia plutocratica, dell’altissima burocrazia e di una ristretta classe politica, che fu l’essenza del fascismo, si viene riformando in seno alla Dc". P.S.I. D.C.

10 ottobre 1947

A Roma, l’ambasciatore americano James Dunn invia al Dipartimento di stato un telegramma nel quale fa riferimento al "programma di Lombardo per il socialismo italiano" (Ivan Matteo Lombardo - Ndr) senza ulteriori particolari, e poi prosegue spiegando che, in un incontro di qualche giorno fa con i membri del comitato Smith-Mundt (una commissione parlamentare americana in visita in Italia - Ndr), il primo ministro ha asserito che il prossimo grosso progetto del suo programma è la frattura dei socialisti fusionisti: il tempo e le tattiche da adottare devono servire a far sì che la porzione dei socialisti rimasti nel campo comunista sia alla fine più piccola possibile". Stati Uniti- Italia

10 ottobre 1947

La Cia ritiene che il governo italiano è in grado di mantenere l’ordine ma, conclude nel suo rapporto, le forze armate "si troverebbero in difficoltà se dovessero simultaneamente difendere la frontiera e sopprimere un’insurrezione interna". Stati Uniti- Italia

10 ottobre 1947

A Roma, il Msi tiene un comizio a chiusura della campagna elettorale amministrativa, dinanzi a palazzo Montecitorio, che provoca la reazione dei militanti di sinistra. Per protestare contro la manifestazione indetta dal Msi dinanzi al Parlamento, il parlamentare comunista Mauro Scoccimarro dichiara: "Se le forze dello Stato non sapranno provvedere, il mio partito provvederà da solo". Destra- M.S.I. P.C.I.

11 ottobre 1947

Il governo americano rende pubblico il suo avallo alla divisione della Palestina in due stati, come richiesto dal movimento sionista. Stati Uniti

11 ottobre 1947

E’ promulgato un decreto legge per consentire l’applicazione del prelievo del 7%.

11 ottobre 1947

A Milano, la Volante rossa attacca la sede del Msi, provocando il ferimento di numerosi aderenti al partito, come risposta ai fatti di Roma del giorno precedente. Violenza politica

11 ottobre 1947

A Roma, nel corso della campagna elettorale per le elezioni amministrative, militanti democristiani si scontrano in piazza Dante con attivisti comunisti. Negli incidenti fra i due gruppi, entrambi armati con armi bianche ed improprie, rimane ucciso il militante democristiano Gervasio Federici. Violenza politica- caduti

11 ottobre 1947

A Firenze, Aldo Capitini e Edmondo Marcucci fondano la ‘Associazione italiana per la resistenza alla guerra’ che si propone di "non collaborare con la preparazione e l’esecuzione della guerra, di rifiutare il servizio militare e la fabbricazione delle armi".

12 ottobre 1947

A Roma, si svolgono le elezioni amministrative. "Il Popolo" pubblica a tutta pagina un titolo "Tutti alle urne per difendere Roma dai nemici della libertà e della fede" e in basso, in grassetto, "Al Campidoglio non solo il popolo di Italia ma tutte le genti cristiane guardano, perché è vero che non v’è Cristianesimo senza Roma, come non v’è Roma senza Cristianesimo". L’esito delle votazioni registra una forte avanzata della Dc, che passa da 104.000 a 204.000 voti, a spese dell’Uomo qualunque che passa da 106.000 a 63.000; e una più modesta del Blocco del popolo (Pci-Psi-Pd’a) che passa da 190.000 voti a 208.000. Il Msi, alla sua prima prova elettorale, ottiene 24.620 voti. D.C. P.C.I. P.S.I. Qualunquismo. Destra- M.S.I.

13 ottobre 1947

L’Unione sovietica si allinea alla decisione americana di favorire la nascita dello Stato ebraico in Palestina e la conseguente divisione del territorio.

13 ottobre 1947

L’ambasciatore americano in Italia, James Dunn, invia a Washington un rapporto sulle confidenze ricevute da Cesare Merzagora relative all’impressione che esiste in Italia circa un partito comunista non del tutto soggetto a Mosca: fatto che ovviamente lui, Merzagora, non condivide. Stati Uniti- Italia

13 ottobre 1947

A Firenze, il vice console Leonard R. Mills invia un telegramma ‘segreto’ all’Ambasciata americana a Roma, nel quale segnala: "Fonti attendibili rivelano che a Firenze i comunisti sono in possesso di circa 300 mitragliette, 10 mitragliatrici pesanti, 1500 carabine e un gran numero di bombe a mano. Benché venga spontaneo supporre che il nucleo dei gruppi di azione comunisti sia formato da ex partigiani, è stato accertato che i dirigenti comunisti non sono inclini a fidarsi completamente del loro controllo sui partigiani, i quali sono pertanto tenuti come forza di riserva. Il minimo stimato di comunisti in grado di entrare immediatamente in azione si aggira sul migliaio di uomini. Parecchi funzionari sovietici sono stati a Firenze per vari periodi, a volte molti mesi, allo scopo di addestrare queste unità semimilitari. Essi si celano sotto varie coperture, come il ‘Garofano Rosso’ che pretende di essere un’organizzazione assistenziale. Altri agenti segreti comunisti visitano periodicamente la città per acquistare approvvigionamenti sul mercato locale, che sono poi imbarcati per la Jugoslavia. E’ stato accertato che materiale militare rubato agli americani ha talvolta fatto parte di questi carichi. Gli sforzi della polizia di investigare sulle attività di agenti stranieri non hanno avuto particolare successo, in quanto costoro dispongono di documenti contraffatti, a volte grazie alla connivenza di pubblici ufficiali in altre parti d’Italia, specialmente a Bologna. Nondimeno si è saputo che poco prima della dimostrazione fissata per il 20 novembre 1947, cinque agenti jugoslavi erano arrivati a Firenze da Trieste per una breve visita". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

13 ottobre 1947

Mario Scelba, alla Camera dei deputati, rispondendo alle interrogazioni sulla manifestazione organizzata dal Msi dinanzi a Montecitorio, riconosce che la legge fa divieto di tenere comizi nei pressi del Parlamento, ai sensi dell’art.18 T.U. Pubblica sicurezza, ma se la Questura ha ritenuto di fare una deroga non c’è nulla da eccepire e nessuna responsabilità da ricercare. D.C.

13 ottobre 1947

A Roma, Egidio Ortona incontra Alcide De Gasperi che, commentando i risultati delle elezioni amministrative del giorno precedente, "fa presente che in queste ultime settimane ha dovuto usare la massima fermezza. ‘Quindici minuti di defaillance’ da parte mia avrebbero potuto farmi trovare di fronte a una situazione del tutto diversa". D.C.

13 ottobre 1947

A Ginosa (Taranto), sono lanciate bombe contro un corteo contadino che provocano 1 morto e 6 feriti. Violenza politica- caduti

13 ottobre 1947

Si svolgono agitazioni nel gruppo Caproni per protestare contro la mancata corresponsione dei salari, fatto tutt’altro che eccezionale in questo periodo. Movimento operaio- sindacati

14 ottobre 1947

A Parigi, l’ambasciatore italiano Quaroni invia una relazione sulla visita svolta dalla Commissione parlamentare americana: "I Congressmen sarebbero rimasti particolarmente impressionati sia in Italia che in Francia dal dilagare della borsa nera e dalla impotenza del governo nel reprimerla. Essi avrebbero detto di non sentirsi molto disposti a raccomandare ai propri cittadini di fare sacrifici e di restringere i loro consumi per inviare in Europa degli aiuti, senza avere alcun controllo sul come tali aiuti verranno impiegati e con la certezza che essi finirebbero in gran parte alla borsa nera, portando nuovi illeciti arricchimenti ad altri piccoli gruppi di speculatori". Stati Uniti- Italia

14-16 ottobre 1947

A Roma, nel corso della riunione della direzione nazionale del Psi, Pietro Nenni si sofferma sul Cominform: "Si può dire che il Comintern non ha mai cessato di funzionare, perché i comunisti hanno sempre osservato una certa disciplina emanante da Mosca. Il Cominform è una cosa diversa per i fini, per la sede, per la limitazione delle adesioni. Il Partito socialista non ha mai disconosciuto il Comintern, pur non subendone la disciplina. Non c’è ragione che si allarmi per la costituzione di questo nuovo organismo". Al termine dei lavori, la direzione socialista emette un comunicato nel quale definisce il governo De Gasperi come il risultato della "controffensiva del grande capitale". P.S.I.

14-18 ottobre 1947

I sovietici realizzano con successo i primi lanci di missili balistici da un poligono del Kazakhstan.

15 ottobre 1947

A Roma, inizia il processo a Junio Valerio Borghese. R.S.I.

15 ottobre 1947

A Napoli, è arrestato all’interno della sede del Msi e tradotto nel carcere di Regina Coeli l’avvocato Vittorio Ambrosini, responsabile di aver fatto apologia del fascismo durante un comizio a Gioia del Colle e a Bari. Destra- M.S.I. Repressione

15 ottobre 1947

Su "Il pensiero nazionale", Stanis Ruinas accusa Corrado De Vita, direttore di "Milano sera", di perseguitare con l’accusa di neofascismo Aniceto Del Massa, collaboratore di "Pensiero nazionale" "fino al punto di mettergli alle costole i poliziotti di Scelba" che, dal canto loro, vanno "cercando il pretesto di mandarci al confino, non come neofascisti, ma come socialcomunisti". Repressione

15 ottobre 1947

A Torino, Manlio Brosio, tornato temporaneamente in Italia, annota nel suo diario: "Calef (capo della segreteria particolare del ministro degli Esteri Carlo Sforza - Ndr) mi dice che Sforza è d’accordo con me sulla necessità di riavvicinarsi alla Russia, ma con prudenza: hanno paura degli Stati uniti..."

15-17 ottobre 1947

Il direttivo della Cgil decide lo sciopero generale del pubblico impiego a seguito del rifiuto governativo di concedere la scala mobile. Movimento operaio- sindacati

16 ottobre 1947

La Standard Oil, che aveva ottenuto dalla Dc la promessa di poter acquistare raffinerie e concessioni nazionalizzate durante il fascismo, per superare le difficoltà frapposte dall’Agip diretta da Enrico Mattei, si rivolge per mezzo del suo dirigente, George Koegler, al Dipartimento di stato: sottolinea che "ogni cosa che il Dipartimento di stato potrà fare per aiutarci in merito alla questione italiana, sarà altamente apprezzata". Il Dipartimento di stato inoltra copia della lettera alla Cia. Stati Uniti- Italia

16 ottobre 1947

La direzione del Psi, dopo 3 giorni di riunione, emette un comunicato nel quale riconferma l’adesione all’intesa col Partito comunista. P.S.I. P.C.I.

16 ottobre 1947

Su "Italia nuova", Vincenzo Selvaggi, nell’articolo "Qualunquismo e Democrazia cristiana", scrive che "la caduta del governo avrebbe significato soltanto la vittoria delle sinistre", giustificando in tal modo il voto favorevole dato, da lui ed altri parlamentari qualunquisti, ad Alcide De Gasperi. Qualunquismo. D.C.

17 ottobre 1947

La direzione del Pci emana un comunicato nel quale "…approva e fa propria la risoluzione della conferenza dei Pc e aderisce alla decisione di costituire un Ufficio di informazioni allo scopo dello scambio di esperienze e di un eventuale coordinamento dell’attività dei partiti sulla base di un reciproco consentimento. A rappresentare il comitato centrale nell’Ufficio di informazioni sono stati designati i compagni Palmiro Togliatti e Luigi Longo". P.C.I.

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