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4 settembre 1947

A Mosca, Manlio Brosio annota nel suo diario:" Scrivo oggi una lunga lettera a Sforza, che forse mi costerà il posto di ambasciatore, a breve o a lunga scadenza. Propongo la tesi della neutralità, che è contraria a tutto l’orientamento della nostra politica attuale. Vi sono due ordini di dubbi a questa tesi, che non svolgo ampiamente nella lettera, ma che ho ben presenti. Il primo è il dubbio relativo alla volontà dell’atteggiamento degli americani che ne potrebbe conseguire. Ma io non credo che gli americani, di fronte ad una nostra neutralità, reagirebbero con sanzioni economiche; hanno pur sempre l’interesse a che noi, se pur neutri militarmente e politicamente, costituiamo una barriera ideologica contro le dottrine comuniste. Certo ci preferirebbero vassalli: ma forse ci sosterrebbero anche come semplici pacifici indipendenti difensori della civiltà occidentale…" Stati Uniti- Italia

4 settembre 1947

Pasquale Saraceno, capo dell’ufficio studi dell’Iri, presenta al Consiglio nazionale economico, sotto la presidenza di Alcide De Gasperi, un piano economico nazionale che non avrà, però, alcun effetto pratico. D.C.

4 settembre 1947

Nel prosieguo del confronto, all’interno della Cgil, fra la componente socialcomunista e quella democristiana, Giulio Pastore in un articolo apparso su "Il Popolo" respinge la proposta della prima votazione interna con la formazione di una maggioranza alle cui decisioni avrebbe dovuto adeguarsi la minoranza, secondo i metodi democratici. Scissione sindacale

5 settembre 1947

L’ambasciatore americano Dunn scrive che "esiste una forza anticomunista organizzata su scala nazionale, nota come Armata italiana di liberazione (Ail) che venne creata nella primavera del 1946. Le domande di arruolamento sono state 200.000 anche se il dato viene considerato ottimistico. Il comitato centrale dell'Ail ha sede a Roma, opera attraverso alti comandi regionali, provinciali, comunali. Formata dall’Esercito, dalla Marina e dai carabinieri, è un’organizzazione ancora non bene armata ma potrebbe essere equipaggiata se da parte dei comunisti ci fossero minacce di violenza attiva". Stati Uniti- Italia. Strutture clandestine e semiclandestine

5 settembre 1947

La Confida rompe le trattative con la Confederterra dell’alta Italia. Movimento contadino e bracciantile

7 settembre 1947

A Modena, si svolge una manifestazione organizzata dal Pci, nel corso della quale sfilano anche 20 mila partigiani garibaldini che avevano partecipato ad una concomitante adunata. P.C.I.

7 settembre 1947

A Roma, in piazza San Pietro si svolge una grande manifestazione cattolica, con la partecipazione di alcune centinaia di migliaia di persone alle quali il Papa si rivolge con un discorso. Vaticano

8 settembre 1947

La stampa italiana di destra e ‘indipendente’ riporta con evidenza un articolo scritto da Drew Pearson nel quale si illustrano i ‘piani’ sovietici per l’Italia. Stati Uniti- Italia

8 settembre 1947

A Bologna, Pietro Nenni in un discorso afferma: "Sin dal 25 aprile del 1945 avremmo potuto dire ai partigiani: avete liberato il Paese e ora liberate il popolo; ma non l’abbiamo detto ed è stato bene, perché ci saremmo trovati dinanzi alla tragica prospettiva greca". P.S.I.

8 settembre 1947

E’ costituito con decreto governativo il Fondo per l’industria meccanica (Fim) la cui presidenza è affidata a Roberto Tremelloni.

8 settembre 1947

Scendono in agitazione per 10 giorni i braccianti in Val Padana contro la intransigenza della Confida, che rifiuta di addivenire a patti. I braccianti chiedono una tutela rispetto ai licenziamenti, un limite all’orario di lavoro, la scala mobile e aumenti salariali. La vertenza interessa quasi un milione di lavoratori. Movimento contadino e bracciantile

9 settembre 1947

Pietro Nenni presenta una mozione di sfiducia nei confronti del governo di Alcide De Gasperi, imperniata sulla sua incapacità di risolvere i problemi economici del paese. P.S.I.

10 settembre 1947

Muore il deputato all'Assemblea costituente Carlo Bassano. Gli subentra, il giorno successivo, Antigono Donati.

11 settembre 1947

A Roma, Palmiro Togliatti presenta in Parlamento una mozione di sfiducia nei confronti del governo presieduto da Alcide De Gasperi. P.C.I. D.C.

13 settembre 1947

A seguito dell’arresto del capo partigiano Mazzoni, l’Anpi protesta con un comunicato contro "i sistemi che volutamente tentano di porre le azioni di guerra dei partigiani sullo stesso livello delle manifestazioni criminali di volgari malfattori". Repressione partigiani

13 settembre 1947

E’ emessa una dichiarazione comune italo- francese sulla creazione di un’unione doganale fra i due paesi.

15 settembre 1947

A Washington, è presentato al National security Council il documento "NSC 1/1 The position of the United States with Respect to Italy" che, nella premessa, afferma:" L’obiettivo fondamentale è di mantenere condizioni favorevoli in un paese chiave". L’Italia, quindi, deve restare uno "stato indipendente, democratico, amico degli Stati uniti, e capace di partecipare efficacemente alla resistenza contro l’espansione interna ed esterna comunista". Nel caso che il Pci prenda il potere nel Paese o in parte di esso, il documento prevede che gli Stati uniti "dovrebbero riconoscere il legittimo governo italiano ed appoggiarlo attivamente", disponendo come primo atto "il dispiegamento strategico delle forze armate americane in Italia e in altre zone del Mediterraneo". Le varie fasi, secondo il piano, dovrebbero essere queste: "A) il governo italiano dovrebbe informare gli ambasciatori alleati e russo a Roma che non può più esercitare il controllo nel paese, né essere considerato responsabile dell’esecuzione del Trattato di pace. B) Gli Stati uniti dovrebbero subito manifestare il loro rammarico...e notificare al governo italiano e al1’Onu che dovranno riesaminare la loro posizione rispetto al Trattato stesso. C) Il governo italiano dovrebbe informare quello americano che adotterà le misure di cui è capace per collaborare. Il governo americano dovrebbe rispondergli che chiederà ulteriori basi militari. Dopo l’accordo, dovrebbe utilizzare selettivamente le nuove basi. D) Gli Usa dovrebbero annunciare la sospensione degli aiuti economici ed alimentari alle zone controllate dai comunisti ma continuarli alle zone governative. E) Se il Pc s’impadronisse di parte o di tutta l’Italia prima del 15 dicembre del ‘47 l’America dovrebbe sospendere il ritiro delle truppe". Il documento stabilisce, inoltre, che "sin d’ora, l’Italia dovrebbe metterci a disposizione le basi al fine di addestrare le nostre unità aeree". E, infine, riferendosi alle elezioni previste per il 1948, afferma: "Nel caso conducessero a un governo comunista, sarebbe necessario un riesame della politica italiana degli Stati uniti. Questo rapporto dovrebbe essere rivisto non meno di 45 giorni prima del voto, alla luce della situazione che esisterà allora". Dal documento risulta cancellato il punto relativo alla neutralizzazione della propaganda comunista in Italia. E’ possibile leggere una sola ma significativa frase, nella quale si fa cenno "al ricorso a qualsiasi mezzo pratico". Il documento sarà approvato due mesi dopo. Stati Uniti- Italia. Piani occulti

15 settembre 1947

L’ambasciatore americano in Italia, James Dunn, informa il Dipartimento di stato che gli jugoslavi hanno comunicato al generale John Lee, comandante delle truppe americane in Italia, la loro intenzione di occupare militarmente Trieste. Dopo una consultazione con l’ambasciatore, Lee risponde che si sarebbe opposto all’occupazione della città, armi alla mano. Nella notte, Harry Truman ordina l’invio di rinforzi a Lee. T.L.T.

15 settembre 1947

Si perviene alla ratifica del Trattato di pace.

15 settembre 1947

Paolo Emilio Taviani annota nel suo diario: "Tristissimo giorno. Stasera entra in vigore il trattato di pace: è un diktat". D.C.

15 settembre 1947

Luigi Russo, sulla rivista "Belfagor", nell’articolo intitolato "Dialogo con un lettore di Belfagor", scrive: "Il materialismo dei comunisti mi dà noia, e quale noia, specie in quell’inchinarsi ai pareri di Togliatti quasi che volessero essere ordini, ciò che mi ricorda il ‘credere, obbedire e combattere’ di altri felici tempi". P.C.I.

16 settembre 1947

Le truppe italiane entrano a Gorizia e Monfalcone, ma gli slavi rifiutano di abbandonare alcune zone d’importanza strategica sul monte Kolovrat. T.L.T.

16 settembre 1947

A Washington, l’ambasciatore italiano Alberto Tarchiani confida al sottosegretario di Stato Robert Lovett che è possibile un colpo di Stato comunista nell’Italia del nord, al fine di crearvi una repubblica popolare, "la quale riceverebbe indubbiamente riconoscimento e aiuto da Tito". Tarchiani, comunque, specifica che questa previsione discende da una sua valutazione personale non avendo ricevuto in merito "nessuna comunicazione diretta da De Gasperi". Stati Uniti- Italia

16 settembre 1947

Briga e Tenda passano sotto la sovranità della Francia. Un plebiscito confermerà, successivamente, che questa è l’aspirazione della popolazione: 2.603 sono, difatti, i votanti francofili contro soli 218 contrari.

16 settembre 1947

La Lega araba decide la costituzione di un esercito di liberazione composto da volontari palestinesi.

16-17 settembre 1947

Scioperano i metalmeccanici contro il rifiuto della Confindustria di superare il contratto vigente dal periodo fascista e addivenire a trattative. Movimento operaio- sindacati

17 settembre 1947

La Corte di cassazione stabilisce che "le scudisciate, gli spintoni e i calci non sono sevizie ma forme normali di violenza". Amnistia Togliatti

17 settembre 1947

A Roma, 1’ambasciatore americano James Dunn, in un telegramma indirizzato al segretario di Stato George Marshall scrive: "C’era un periodo, non molto tempo fa, in cui io credevo che l’Italia potesse farcela, almeno fin all’inizio del prossimo anno. Questa probabilità non mi sembra che esista più. In poco tempo, forse in pochissimo tempo, il problema non sarà più se questo governo, o anche uno simile ed allargato, potrà sopravvivere. Ma sarà se i comunisti giudicheranno che per i loro progetti generali è utile prendere l’iniziativa, che sta passando nelle loro mani, di assumere il governo in maniera legale. Il governo attualmente esistente, o uno simile, è quello che noi dovremmo appoggiare con aiuti notevoli, se vogliamo evitare che l’Italia diventi comunista. Senza tali aiuti, questo cadrà, e le uniche alternative saranno o una coalizione con i comunisti o un governo di comunisti e socialisti nenniani. Entrambe queste soluzioni significherebbero la fine della democrazia in Italia". Stati Uniti- Italia

18 settembre 1947

Si riunisce il Consiglio dei ministri che, al termine, emana un comunicato nel quale riferisce di aver ascoltato "un’ampia relazione di Scelba sull’ordine pubblico". Lo stesso Scelba, conversando con i giornalisti, dice di non ritenere che i comunisti, con la manifestazione indetta a Roma per il 20 settembre, vogliano fare un colpo di forza ma che, in ogni caso, esiste nel governo "una volontà vigile e decisa di contrastarlo, e forze d’ordine sufficienti a rintuzzarlo". D.C.

18 settembre 1947

A Genova, il prefetto segnala che l’Associazione industriali lamenta che "in questi ultimi mesi, a seguito delle recenti disposizioni emanate dalle autorità centrali, le banche hanno negato qualsiasi finanziamento all’industria ed anzi hanno preteso il rimborso delle somme prelevate in più in confronto ai fidi concessi alle aziende".

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