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27 settembre 1947

Con uno scambio di note, Italia e Giappone concordano la cessazione dello stato di guerra fra i due paesi.

27 settembre 1947

A Roma, Giuseppe Saragat interviene nel dibattito in corso sulla sfiducia al governo De Gasperi, illustrando la sua mozione con un discorso che è più anticomunista ed antisocialista che antidemocristiano.

27 settembre 1947

"L’Unità" scrive a proposito del 3° Corpo volontari della libertà: "La sua funzione è anti- slovena ma è anche antipopolare e antidemocratica; non è soltanto contro gli sloveni che il 3° Corpo agisce ma anche contro gli aderenti ai partiti di sinistra. Le autorità italiane sono a conoscenza di questo terzo Corpo. Il prefetto di Udine, cui spesso si sono rivolti gli esponenti dei partiti democratici locali, ha in passato fatto capire che sapeva, ma non poteva fare niente, non poteva intervenire". P.C.I.

28 settembre 1947

Il quotidiano socialista "Avanti!" definisce il discorso tenuto da Giuseppe Saragat il giorno precedente, "di opposizione all’opposizione". P.S.I.

28 settembre 1947

Sul settimanale "L’Europeo", Domenico Bartoli, in una corrispondenza da Parigi, ritorna sull’argomento dei "piani sovietici" per l’Italia.

29 settembre 1947

Il console americano a Firenze, Orenbaugh, scrive: "Le Questure costituiscono i canali di informazione più validi, facilmente comprabili con un paio di sigarette. Inoltre, poiché tutte le riunioni politiche vengono controllate e riferite ai carabinieri locali, le loro minute rappresentano il miglior censimento degli avvenimenti politici". Stati Uniti- Italia

29-30 settembre 1947

A Milano, si svolge una riunione indetta dal prefetto fra i rappresentanti dell’Associazione industriale e della Camera confederale del lavoro che "riconosciute le gravi condizioni in cui si trovano le aziende industriali grandi, medie e piccole...fanno voti: che per la generalità dei settori di industria venga ampliata la concessione di fidi...e che da parte delle Autorità vengano impartite disposizioni di selezione qualitativa del credito, nel senso che venga usato un trattamento preferenziale nei riguardi di quei settori che possono portare più efficace contributo alla produzione nazionale e alla occupazione operaia...". Movimento operaio- sindacati

settembre 1947

Una de1egazione della Cgil si reca in visita in Unione sovietica. Fra i delegati, è presente anche il democristiano Luigi Gui. Movimento operaio- sindacati. D.C.

settembre 1947

Il partigiano Manrico Ducceschi stila una memoria per i servizi americani che avevano deciso di creare una rete di copertura sulla ex Linea gotica in caso di conflitto tra Stati uniti e Russia. Stati Uniti- Italia

settembre 1947

Luigi Einaudi congela il 25% dei depositi bancari per porre un freno all'inflazione.

settembre 1947

E’ siglato un accordo minimo per i chimici, dopo 10 mesi di trattative. Movimento operaio- sindacati

settembre 1947

Nel Lazio, contadini e braccianti occupano 30mila ettari di terre incolte. Movimento contadino e bracciantile

1 ottobre 1947

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu respinge la richiesta di ammissione dell’Italia all’Onu con i voti contrari di Polonia e Urss.

2 ottobre 1947

A Roma, nel corso di un intervento all’Assemblea costituente, Guglielmo Giannini chiede ad Alcide De Gasperi "una partecipazione adeguata all’amministrazione del Paese", cioè l’ingresso nel governo di rappresentanti dell’Uomo qualunque, subordinando alla risposta del leader "il nostro voto su questa discussione". Qualunquismo

3 ottobre 1947

A Roma, all’Assemblea costituente, il segretario nazionale della Dc risponde alla richiesta avanzata di Guglielmo Giannini, a nome del Fronte dell’Uomo qualunque, di partecipazione al governo, come condizione per sostenerlo nel voto di fiducia. Attilio Piccioni rivendica alla Dc "pienamente - contro qualsiasi illusione, più o meno interessata - la propria libertà di atteggiamento e di azione", e sottolinea che essa non avrebbe ceduto "a lusinghe, a promesse, a minacce di vario genere", concludendo: "E’ affar vostro, di voi gruppi parlamentari di assumere questa grave responsabilità in quest’ora storica del nostro Paese, di rinnovare o di togliere la fiducia concessa al governo, per precipitare il Paese in non so quale nuova grave crisi". D.C. Qualunquismo

3-4 ottobre 1947

Gli agricoltori rompono le trattative sulla concessione delle terre ai braccianti ma in seguito alla mediazione governativa ed alla sospensione dello sciopero proclamato dalla Cgil, si addiviene ad una tregua: i braccianti restano sulle terre mentre saranno esaminate le domande di concessione.

4 ottobre 1947

A Milano, l’Anpi, il Pci, il Psi, il Psli, il Partito d’azione, il Partito repubblicano, l’Udi, l’Associazione reduci e la Camera del lavoro chiedono, con un ordine del giorno, lo scioglimento del Msi e dell’Ail perché ‘organizzazioni armate’. P.S.I. P.C.I. Destra- M.S.I.

4 ottobre 1947

Palmiro Togliatti, in sede di replica nel corso del dibattito seguito alla mozione di sfiducia presentata da Pietro Nenni il 9 settembre, accusa il governo di essere subalterno alla volontà dei dirigenti americani. P.C.I.

4 ottobre 1947

A Roma, nel corso di una riunione del gruppo parlamentare del Fronte dell’Uomo qualunque, si verifica una spaccatura al suo interno sulla decisione da assumere in merito al voto di fiducia al governo presieduto da Alcide De Gasperi. 18 parlamentari capeggiati da Selvaggi e Russo Perez si dichiarano per la fiducia al governo, contro 13 favorevoli, insieme a Guglielmo Giannini, all’azione antigovernativa. Vista la prevalenza degli oppositori, Guglielmo Giannini si vede obbligato a convenire sull’appoggio al governo De Gasperi. Solo successivamente, il monarchico Achille Lauro, in un libro di memorie, renderà pubblico che era stato proprio lui, per conto della Democrazia cristiana, ad acquistare con promesse, 1usinghe e denaro il voto dei parlamentari del Fronte dell’Uomo qualunque, che voteranno a favore di De Gasperi. Qualunquismo. D.C.

4 ottobre 1947

La Cgil presenta al governo un progetto di legge sulla tutela delle lavoratrici madri. Movimento operaio- sindacati

4-5 ottobre 1947

Nel corso della notte, è messa ai voti la mozione di sfiducia presentata da Pietro Nenni per i socialisti, che è respinta con 271 voti, 63 astenuti e 178 favorevoli. Anche la mozione di sfiducia di Giuseppe Saragat è respinta con 271 voti contrari, 17 astenuti e 224 voti favorevoli. Determinante per l’esito della votazione il voto di 30 deputati dell’Uomo qualunque che, disattendendo le indicazioni di Guglielmo Giannini, votano a favore del governo. P.S.I. Qualunquismo. D.C.

5 ottobre 1947

A Mosca, come stabilito nella conferenza dei partiti comunisti del 21 settembre, è costituito il Cominform, organismo diretto da Mosca per il controllo della unità ideologica dei partiti satelliti.

5 ottobre 1947

Sul quotidiano "Il Popolo", organo della Dc, Igino Giordani definisce Roma "città santa". D.C.

6 ottobre 1947

A Washington, George Kennan invia a Robert Lovett una analisi della conferenza dei partiti comunisti, svoltasi in Polonia, nella quale pone in evidenza come i sovietici stiano sacrificando la politica della moderazione nei confronti dell’Occidente a vantaggio di un’altra più aggressiva sul piano ideologico e propagandistico, nel timore di perdere gradualmente il controllo dei partiti comunisti europei: "E’ noto - scrive - che, dal loro punto di vista, ridurre l’attivismo del movimento e appellarsi a sentimenti liberali significherebbe permettere all’Italia, alla Francia, alla Cecoslovacchia e a altri paesi satelliti di sfuggire al loro effettivo controllo. Di conseguenza, stanno costantemente sacrificando i loro appoggi in Occidente per aumentare il potere all’Est; e stanno giocando tutto sulla loro capacità di conquistare con la forza Cecoslovacchia, Francia e Italia in un prossimo futuro...Tutto indica che avvertono un forte senso di debolezza e di pericolo nel movimento comunista in Europa. Noi dovremmo riuscire ad approfittare utilmente di questa situazione". Stati Uniti

6 ottobre 1947

A Genova, è compiuto un attentato dinamitardo contro la federazione comunista. Violenza politica

7 ottobre 1947

In un’intervista al quotidiano comunista "L’Unità", relativa alla conferenza dei partiti comunisti svoltasi in Polonia, Luigi Longo, alla domanda sulla ragione per la quale erano stati convocati solo partiti comunisti dei paesi dell’Est e quelli italiano e francese, risponde: "Perché sono i paesi che, al momento attuale, sono più minacciati dalle mire aggressive dell’imperialismo e che più possono fare per resistere alla sua offensiva". Nella stessa giornata, inizia l’esame del rapporto presentato da Longo alla direzione nazionale del Pci, sulla conferenza che ha decretato la nascita del Cominform. P.C.I.

7 ottobre 1947

Il leader socialista Pietro Nenni scrive: "Salvo un fatto nuovo, si avvera che stiamo per essere sospinti a essere cento per cento o con l’Occidente o con l’Oriente, ciò che per noi è impossibile". P.S.I.

7 ottobre 1947

Il "Giornale di Sicilia", nell’articolo intitolato "Significato di un voto", scrive: "La verità è ormai la lotta chiara fra democrazia e totalitarismo, fra due concezioni, due mondi, due metodi. Nei riflessi interni, questi due mondi si identificano oggi nel comunismo e nella Democrazia cristiana…La posta è troppo alta per essere immiserita in un conflitto puramente parlamentare. Bisogna difendere la libertà e la democrazia contro la dittatura e la schiavitù".

7 ottobre 1947

E’ siglato un accordo per i lavoratori tessili. Movimento operaio- sindacati

8 ottobre 1947

Guglielmo Giannini, su "L’Uomo qualunque", nell’articolo intitolato "Crisi di purificazione", scrive :"Il quarto Gabinetto De Gasperi s’è salvato per 34 voti, ossia per i 33 qualunquisti più il voto dello stesso De Gasperi...solo per i nostri voti il governo si regge...solo per nostri voti il governo sarebbe caduto..." Qualunquismo

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