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29 aprile 1947

A Washington, il presidente Harry Truman incarica George Kennan, responsabile del Policy planning Staff, di preparare uno studio sui modi per intervenire urgentemente in Europa sul piano economico e finanziario. Sull’argomento è intervenuto il segretario di Stato Marshall, nel corso di un "rapporto alla nazione" sulla conferenza dei ministri degli Esteri della quattro potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale, svoltasi a Mosca fino al 24 aprile: Marshall vi afferma la necessità per l’America di muoversi a favore dell’Europa, la cui ripresa economica è molto più lenta di quanto si fosse ipotizzato. Stati Uniti

29 aprile 1947

All’Assemblea costituente, Concetto Marchesi difende il compromesso raggiunto con la Democrazia cristiana sulla scuola, dichiarando: "Se siamo venuti oggi con un testo concordato, è perché non siamo amici sistematici della discordia. Ed all’on. Dossetti, il quale stamani, con nobili parole, ci ricordava il desiderio che l’unità democratica dei partiti di massa sia conservata, rispondemmo che noi comunisti quell’unità abbiamo sempre invocata e difesa. E poiché ci è stato permesso stamani venire ad un accordo, a questo accordo siamo giunti, nell’interesse della scuola italiana e del popolo lavoratore che rappresentiamo in questa Assemblea". P.C.I. D.C.

29 aprile 1947

A Potenza, una manifestazione contadina per il lavoro è stroncata dalla polizia che, quando la folla tenta di occupare la Prefettura, apre il fuoco uccidendo uno studente liceale e ferendo altri 14 dimostranti. Repressione armata- caduti

30 aprile 1947

A Parigi, i 5 ministri comunisti che fanno parte del governo presieduto dal socialista Paul Ramadier, si dimettono dopo che il presidente del Consiglio si era espresso in forma contraria all’accettazione delle richieste salariali avanzate dagli operai della Renault.

30 aprile 1947

Si raggiunge un accordo per la costituzione di una società per lo sfruttamento degli idrocarburi suddivisa fra la Edison, l’Agip e la società Metano. Enrico Mattei incontra Valerio (Edison) e Marchesano (Ras) per trattare l’acquisto o la privatizzazione delle ricerche di idrocarburi.

30 aprile 1947

Alcide De Gasperi, al Consiglio dei ministri, sostiene che le forze di tre partiti da sole non bastano a governare il paese ma che è indispensabile richiedere la collaborazione del ‘quarto partito’ rappresentato dagli esponenti del mondo economico e finanziario, non presente nelle competizioni elettorali ma "capace di paralizzare e rendere vano ogni nostro sforzo, organizzando il sabotaggio del prestito e la fuga dei capitali, l’aumento dei prezzi e le campagne scandalistiche. L’esperienza mi ha convinto che non si governa oggi l’Italia senza attrarre nella nuova formazione di governo, in una forma o nell’altra, i rappresentanti di questo quarto partito, di coloro che dispongono del denaro e della forza economica". D.C.

30 aprile 1947

Guglielmo Giannini su "l’Uomo qualunque", nella rubrica "Le vespe", scrive che "nella sua preoccupazione di voler ad ogni costo differenziarsi dalla cosiddetta destra borghese, della quale invece è la genuina espressione, la Democrazia cristiana è costretta a fare della demagogia e a fingersi più a sinistra dei sinistri". Qualunquismo. D.C.

aprile 1947

Franco Rodano sulla rivista "Rinascita" scrive: "Votare i Patti Lateranensi insieme ai democristiani, ma votarli nell’ambito di una Costituzione repubblicana e democratica, voluta anche dai democristiani, significa appunto due cose: accettare i Patti per quel che di religioso essi rappresentano, e quindi per quel che stanno veramente a cuore alle grandi masse cattoliche; ma, contemporaneamente, nell’atto stesso, prospettare la necessità di fatto della loro revisione, per quel che di lesivo contengono rispetto ai valori della democrazia e della sovranità dello Stato". P.C.I. D.C. Vaticano

aprile 1947

Giulio Pastore sostituisce Rapelli nel ruolo di leader della componente democristiana della Confederazione sindacale. Movimento operaio- sindacati

1 maggio 1947

A Portella delle ginestre, Salvatore Giuliano e un gruppo dei suoi uomini aprono il fuoco sulla folla di lavoratori e militanti di Pci e Psi, che festeggiano la giornata del lavoro, provocando 12 morti e 27 feriti. Rimangono uccisi: Margherita Clesceri; Giovanni Crifò di 12 anni; Giorgio Cusenza; Castrense Intravaia; Vincenzina La Fata di 8 anni; Serafino Lascari di 15 anni; Giovanni Megna; Francesco Vicari; Vito Alotta; Lorenzo Di Maggio di 7 anni; Filippo Lascari; Filippo Di Salvo. Nei pressi di Portella delle ginestre inoltre, Salvatore Giuliano fa eliminare il campiere Emanuele Busellini che avrebbe potuto essere un testimone dell’operazione stragista. Stragi- Portella delle ginestre

1 maggio 1947

Nel pomeriggio, a Palermo, l’ispettore generale di Ps Ettore Messana confida al parlamentare comunista Girolamo Li Causi: "Per me la strage è stata compiuta da Giuliano". Messana invia, nello stesso pomeriggio, un fonogramma al ministro degli Interni Mario Scelba: "Confidenti sicuri di cui non è possibile per ovvie ragioni rivelare i nomi avevano avvertito subito l’ispettore di pubblica sicurezza che l’autore del delitto era stato Giuliano e la sua banda. Non può escludersi, ma finora, ripetesi, non è stato possibile raccogliere nulla al riguardo, che l’idea di un’azione criminosa contro i partiti di sinistra è stata ispirata e rafforzata da qualche elemento isolato in strette inconfessabili relazioni col bandito Giuliano". Stragi- Portella delle ginestre

1 maggio 1947

A Palermo, il maggiore dei carabinieri Alfredo Angrisani, comandante del Gruppo esterno, invia al Viminale un dispaccio sulla strage di Portella delle Ginestre: "...Confermo che azione terroristica devesi attribuire elementi reazionari in combutta con la mafia". Stragi- Portella delle ginestre

1 maggio 1947

A San Giovanni in Fiore (Cosenza), il segretario della Federterra, Domenico Iaquinta, nel corso della manifestazione dei lavoratori, afferma: "E’ ora di finirla con questo stato di miseria: i lavoratori sangiovannesi vogliono che le autorità locali di polizia segnalino a chi di competenza il loro sdegno per le promesse mancate. Le chiacchiere non riempiono la pancia; e se ci vedremo canzonati e le nostre richieste rimarranno senza esito, noi agiremo come il bisogno e la fame ci farà agire. Invece di mandare carabinieri per fermare i contadini che invadono le terre per lavorare e produrre, mandino dei concimi e degli attrezzi di lavoro, che ci guadagnerà tutto il paese". Movimento contadino e bracciantile

1 maggio 1947

A Roma, riprende servizio presso la Banca commerciale italiana, come direttore dell’ufficio centrale di rappresentanza, Giovanni Malagodi.

1 maggio 1947

A Washington, il segretario di Stato George Marshall, subentrato a Dean Acheson, chiede all’ambasciatore americano in Italia, James Dunn, un parere sulla possibilità di un eventuale ritiro di Alcide De Gasperi, di un governo italiano senza la partecipazione del Pci e, ancora, di un governo tecnico "senza basi parlamentari". Nel suo messaggio qualificato "personale e segreto", Marshall scrive: "Il Dipartimento di stato è profondamente preoccupato dal deterioramento delle condizioni politiche ed economiche italiane, che evidentemente stanno conducendo a un ulteriore aumento della forza comunista e a un conseguente peggioramento della situazione degli elementi moderati, con i comunisti che diventano sempre più fiduciosi e portati a ignorare l’autorità del governo. Il Dipartimento desidererebbe quindi avere al più presto una vostra valutazione delle conseguenze che sul futuro dell’Italia, in particolare in vista delle elezioni del prossimo ottobre, possono avere alcuni inquietanti avvenimenti recenti, quali la conquista socialcomunista di importanti amministrazioni cittadine (Genova, Torino, ecc.); il consolidamento del controllo comunista sui sindacati; l’aumento delle intimidazioni e delle minacce di violenza; la vittoria elettorale comunista in Sicilia; ecc. Il Dipartimento desidera inoltre la vostra opinione sulla possibilità che De Gasperi abbandoni la guida del governo senza l’estrema sinistra, nella speranza di migliorare le prospettive della Democrazia cristiana nelle elezioni di ottobre; e anche sull’importanza che voi attribuite alle iniziative di formare un governo di ‘tecnici’ senza una base parlamentare. Infine il Dipartimento desidera il vostro punto di vista su quali passi politici ed economici questo governo possa e debba rendere per rafforzare le forze democratiche e pro-americane, tenendo presente l’importanza vitale dell’Italia nel quadro della politica degli Stati uniti nel Mediterraneo, e anche il vostro giudizio sull’efficacia delle singole misure suggerite". Stati Uniti- Italia

2 maggio 1947

In Francia, i comunisti votano contro il governo nell’Assemblea nazionale, determinandone la crisi.

2 maggio 1947

L’ambasciatore americano in Italia informa che il maggiore Corso, in forza al G-2, si era posto a "guidare bande neofasciste", anche se pubblicamente, a seguito di attacchi da parte del quotidiano comunista "l’Unità", rettificherà parzialmente affermando che il maggiore era caduto "involontariamente" nella rete di destra. Stati Uniti- Italia

2 maggio 1947

Attilio Piccioni scrive ad Alcide De Gasperi: "Mi si segnala che l’onorevole Cerreti ha intenzione di far distribuire il pacco viveri gratuito, destinato ai pensionati dell’Istituto nazionale della previdenza sociale ed ai grandi invalidi, e forse ai funzionari e pensionati dello stato, tramite le Camere del lavoro. Sarà opportuno quindi che tu intervenga tempestivamente perché tale distribuzione venga affidata esclusivamente agli organi provinciali dell’alimentazione, cioè alla Sepral, e non ad altre organizzazioni e tanto meno a quelle aventi più o meno colorazione politica". D.C.

2 maggio 1947

Il direttivo della Cgil, convocato d’urgenza, approva un documento sulla strage di Portella delle Ginestre nel quale, fra l’altro, afferma: "L’eccidio è la conseguenza dei delitti perpetrati in Sicilia contro le organizzazioni sindacali - delitti rimasti per maggior parte ancora impuniti – e della volontà dei latifondisti siciliani di soffocare nel sangue l’organizzazione dei lavoratori". Movimento operaio- sindacati. Stragi- Portella delle ginestre

3 maggio 1947

A Roma, l’ambasciatore James Dunn risponde alla nota inviatagli il 1° maggio dal segretario di Stato, George Marshall: "Io sono convinto che nessun miglioramento delle condizioni di qui può avvenire con un governo composto come quello attuale. I comunisti, che sono rappresentati nel gabinetto da un gruppo di uomini di secondo piano, fanno tutto il possibile, al di dentro e al di fuori del governo, per provocare l’inflazione ed il caos economico...Io dubito che si possa prendere qualsiasi misura efficace per migliorare la situazione fino a quando i comunisti partecipano al governo. Il Partito comunista, è ovvio, combatterebbe duramente qualsiasi tentativo di formare un governo senza la sua partecipazione, ma non credo che sia troppo tardi per un governo di questo tipo...Il programma moderato e ingannevole del Partito comunista è apparso ragionevole a gran parte dei lavoratori italiani. Ma se queste stesse persone capissero che il successo del comunismo in Italia significherebbe una rottura dei rapporti con gli Stati uniti, io sono sicuro che la grande maggioranza tra di loro rigetterebbe le aperture comuniste… La nostra abitudine di trattenerci dall’esprimere le nostre opinioni in campo ideologico ha completamente avvantaggiato la controparte, che non ha esitato ad usarne ed abusarne…Riguardo alla crescita del comunismo, abbiamo assunto un ruolo passivo agli occhi degli italiani. Il vigore e l’energia del movimento comunista in Italia, in particolare l’efficienza organizzativa e propagandistica, e la sua penetrazione nei governi locali che gli assicura una forte influenza in zone di grande importanza per quanto riguarda la distribuzione del lavoro, hanno contribuito ad alimentare l’opinione, e in molti casi la paura, tra gli italiani, che il carrozzone comunista non sia seriamente contrastato dagli Usa. L’Ambasciata riceve continuamente lettere di persone che invitano gli Usa a prendere una posizione..." Stati Uniti- Italia

3 maggio 1947

Attilio Piccioni, sul quotidiano "Il Popolo", nell’articolo intitolato "Risposta ad un invito", scrive che la Democrazia cristiana non ritiene di dover accettare l’invito rivoltole da Guglielmo Giannini per la creazione di un blocco di forze che eviti, alle prossime elezioni amministrative, la vittoria dei socialcomunisti a Roma, perché "la premessa programmatica non è comune: la Democrazia cristiana non è convinta che alla sola borghesia liberale spetti il compito di dirigere il Paese, pensa anzi che le classi lavoratrici hanno qualcosa da dire a questo riguardo e che non si può pretendere di ritornare, sic et simpliciter, a vecchie posizioni e configurazioni storicamente superate". D.C. Qualunquismo

3 maggio 1947

E’ indetto uno sciopero generale in tutta Italia, per protesta contro l’eccidio di Portella delle Ginestre, con inizio alle ore 11.00. Essendo sabato, lo sciopero dura poche ore ed è essenzialmente simbolico. Movimento operaio- sindacati. Stragi- Portella delle ginestre

5 maggio 1947

A Roma, l’ambasciatore americano James Dunn in un telegramma al Dipartimento di stato, afferma che un governo senza i comunisti non sarebbe riuscito a mantenere l’ordine pubblico, a meno che non avesse avuto il sostegno dei paesi occidentali e, in particolare, degli Stati uniti. Stati Uniti- Italia

5 maggio 1947

A Roma, Alcide De Gasperi, conversando con un gruppo di giornalisti, nega decisamente la possibilità di dimissioni del governo perché in questi momenti, dice, "una crisi di governo sarebbe un pericolo e un lusso". D.C.

5 maggio 1947

A Sebenico, è fucilato Vincenzo Serrentino, ex prefetto di Zara durante la Rsi. R.S.I.

5-6 maggio 1947

A Roma, nel corso della riunione della direzione del Pci, Celeste Negarville afferma: "Dalla liberazione a questa parte si è indubbiamente verificato un logorio delle forze democratiche e, di conseguenza, esse non riusciranno da sole a risolvere la situazione. Occorre allora saper sceverare nel campo del capitale quanti hanno intenzione o interesse a collaborare per la ricostruzione e legare costoro a una politica di risanamento che permetta al Paese di superare la situazione". P.C.I.

6 maggio 1947

A Roma, l’ambasciatore americano James Dunn, in un telegramma inviato al segretario di stato George Marshall, fa riferimento ad una lettera spedita da Alcide De Gasperi al presidente Harry Truman, fuori dai canali diplomatici "circa una settimana prima". La lettera è citata nei documenti diplomatici americani ma il suo contenuto non è riprodotto. Stati Uniti- Italia. D.C.

6 maggio 1947

A Venezia, si conclude il processo a carico del feldmaresciallo Albert Kesselring con la sentenza di condanna a morte. Dopo due anni, il generale John Harding, comandante in capo delle forze alleate nel Mediterraneo centrale commuterà la condanna in ergastolo (vedi nota del 17 febbraio 1947). Occupazione tedesca. Occupazione alleata

7 maggio 1947

A Mosca, il vice ministro degli Esteri Andrej Vishinski invia una nota all’ambasciatore sovietico a Roma, Kostylev, nella quale scrive: "Certe manifestazioni di ostilità verso l’Urss e la Jugoslavia dovrebbero essere considerate alla luce della dipendenza della politica estera italiana dalla politica angloamericana e non come cambiamenti autonomi…In futuro – conclude- chiedo di prestare speciale attenzione alla penetrazione americana in Italia, alla rivalità angloamericana e alla lotta tra i vari partiti politici italiani collegata alle future elezioni politiche".

7 maggio 1947

L’Italia presenta richiesta di ammissione alle Nazioni unite.

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