16 marzo 1948 |
A Roma, l’ambasciatore sovietico Kostylev riferisce al Cremlino il contenuto di un colloquio con Pietro Secchia. Questi gli ha raccontato che "durante un comizio aveva affermato che i latifondisti conservano impunemente armi pesanti, cannoni, mitragliatrici e mitra mentre ai lavoratori vengono confiscati perfino i fucili da caccia arrugginiti. I partigiani locali presenti al comizio incominciarono a gridare che anche loro avevano cannoni, mitragliatrici e mitra ma che erano ben nascosti. Tutto questo in presenza delle autorità militari locali e dei carabinieri". Nel prosieguo del colloquio, Secchia esamina con Kostylev la possibilità di una presa del potere da parte del Pci nel caso che le elezioni del 18 aprile abbiano un esito favorevole: "Se non ci sarà una iniziativa americana – dice – i lavoratori armati riusciranno a prendere nelle loro mani quasi tutto il territorio dell’Italia del nord e del centro, mentre le forze reazionarie manterranno Roma e il territorio a sud di Roma…una eventuale iniziativa degli Stati uniti probabilmente sfocerà in uno scontro iniziale". P.C.I. |
17 marzo 1948 |
A Bruxelles, è firmato un trattato di collaborazione economica, sociale, culturale e di difesa collettiva dai ministri degli Esteri di Belgio, Francia, Gran Bretagna, Lussemburgo e Paesi Bassi valido per 50 anni, che segna la costituzione dell’Unione occidentale (Wu). |
17 marzo 1948 |
Il cardinale Francis Spellman appare in pubblico a New York con il presidente Harry Truman. Alla folla dice: "Non posso credere che il popolo italiano sceglierà Stalin contro Dio, la Russia sovietica contro l’America, quell’America che ha fatto tanto ed è pronta a fare ancora di più se l’Italia rimarrà libera e amica". Stati Uniti- Italia |
17 marzo 1948 |
Sul quotidiano "L'Unità" appare a caratteri cubitali il titolo con didascalia: "Sferzante risposta di Longo all'ex deputato austriaco De Gasperi: se si deve parlare di un partito, di un uomo, di un governo che è asservito allo straniero, questo governo è il governo presieduto da De Gasperi". P.C.I. D.C. |
18 marzo 1948 |
L’Unione sovietica ritira i suoi consiglieri militari ed il personale civile dalla Jugoslavia. |
18 marzo 1948 |
A Mosca, è firmato il trattato di amicizia tra Unione sovietica e Bulgaria. |
18 marzo 1948 |
A Mosca, Manlio Brosio annota: "La paura del comunismo fa sragionare. L’Unione sovietica non vuole la guerra, la si può fermare solo con una ferma politica interna economica e sociale...". |
18 marzo 1948 |
L’arcivescovo di Benevento scrive all’ambasciatore americano Dunn per dargli i suoi consigli su come gli Stati uniti devono intervenire propagandisticamente per favorire la vittoria anticomunista alle elezioni del 18 aprile. Vaticano |
18 marzo 1948 |
A Palermo, Luciano Liggio è denunciato quale autore dell’omicidio di Leoluca Piraino, avvenuto il 7 febbraio l948. |
19 marzo 1948 |
E’ approvato il decreto legislativo n. 249 che riconosce agli appartenenti alla Mvsn il diritto agli assegni di pensione e alla liquidazione. |
19 marzo 1948 |
A Milano, in concomitanza con il raduno dei partigiani delle brigate ‘Garibaldi’ in piazza Duomo, si svolge quello dei partigiani bianchi, le cui file sono ingrossate da migliaia di giovani cattolici che partigiani non sono stati, trasportati via camion da tutto il nord Italia. Al termine, i partecipanti delle due manifestazioni si scontrano a porta Ludovica. Resistenza |
20 marzo 1948 |
A Berlino, si riunisce la Commissione di controllo alleata, composta dal generale americano Lucius D.Clay, dal generale britannico Robertson, dal generale francese Koenig e dal generale sovietico Sokolovsky. Quest’ultimo, presidente di turno, dopo una requisitoria contro la politica occidentale in Germania, dichiara conclusa la seduta. Non ce ne saranno altre. |
20 marzo 1948 |
A Berkeley (Usa), il generale Marshall, con riferimento all’ostilità nei confronti dell’Erp (European Recovery Program, sigla del piano Marshall) da parte del Pci, afferma: "Dato che l’associazione all’Erp è completamente volontaria, i cittadini di ogni paese hanno il diritto di cambiare idea e in effetti di ritirarsi. Se decidono di votare per mandare al potere un governo nel quale la forza politica dominante…ha spesso, pubblicamente ed enfaticamente proclamato la propria ostilità per questo programma, questo voto potrebbe essere giudicato solo come una prova del desiderio di tale paese di dissociarsi dal programma stesso. Al nostro governo non rimarrebbe che prendere atto che l’Italia è tagliata fuori dai benefici dell’Erp". Stati Uniti- Italia |
20 marzo 1948 |
A Washington, Egidio Ortona annota: "Memorabile giornata: alle 9 il Dipartimento consegna il memorandum in cui si dice essere giunto il momento di restituire Trieste alla sovranità italiana e si precisa che francesi e inglesi sono d’accordo. E’ uno scacco matto dato al gioco sovietico in vista delle nostre elezioni". Stati Uniti- Italia. T.L.T. |
20 marzo 1948 |
Frank Sinatra invia un telegramma a George Marshall per informarlo che "in vista attuale situazione politica che mette in pericolo l’Italia desidero offrire i miei servizi per organizzare et guidare viaggio aereo in Italia gruppo famosi americani discendenza italiana per intrattenere e incoraggiare nelle due prime settimane di aprile il popolo italiano". Stati Uniti- Italia |
20 marzo 1948 |
L’ambasciatore americano in Italia, James Dunn, rassicura il governo italiano che, in caso di aggressione, gli Stati uniti saranno pronti ad intervenire militarmente. Stati Uniti- Italia |
20 marzo 1948 |
Alla conferenza dei partiti socialisti europei, in svolgimento a Londra, Rodolfo Morandi rappresentante del Psi abbandona i lavori per protesta contro le critiche al Pci. Resta Ivan Matteo Lombardo, rappresentante di Unità socialista. Il Psi sarà infine espulso dall’Internazionale socialista. P.S.I. |
20 marzo 1948 |
A Torino, il ministro degli Esteri francese George Bidault, si incontra con Alcide De Gasperi e Carlo Sforza per informarli della disponibilità del suo governo all’intesa tripartita circa il Territorio libero di Trieste. Nell’occasione, Bidault firma con il ministro degli Esteri Sforza un accordo di unione doganale. T.L.T. |
20 marzo 1948 |
A Varazze (Savona), per avversione politica il democristiano Antonio Gaggero uccide a coltellate il militante del Pci Stefano Fazio. Violenza politica- caduti |
20 marzo 1948 |
A Codogno (Milano), attivisti democristiani aggrediscono un gruppo di militanti di sinistra, ferendone diversi. Violenza politica |
22 marzo 1948 |
I responsabili della direzione Affari europei del Dipartimento di stato americano giungono alla conclusione che Fronte popolare e Democrazia cristiana hanno entrambi la possibilità di pervenire al 35-45% dei voti, così che saranno determinanti per formare il governo, con l’esclusione del Pci, i piccoli partiti ma, ritengono, "è a questo punto che i comunisti e i loro alleati socialisti di sinistra potranno imboccare la strada della violenza". Stati Uniti- Italia |
22 marzo 1948 |
A Budapest, il leader comunista ungherese Matjas Rakosi informa il comitato centrale del Pcus che i partiti comunisti ungherese e jugoslavo sono a conoscenza di un piano all’esame dei vertici del Partito comunista italiano relativo ad una risposta armata nel caso che gli Stati uniti intervengano per impedire le elezioni del 18 aprile. Rakosi garantisce ai sovietici che ungheresi e jugoslavi sono pronti a sostenere il Pci perché possa prendere il potere nell’Italia del nord. P.C.I. |
22 marzo 1948 |
A Milano, nel corso di violenti incidenti fra militanti comunisti e avversari politici, la Celere interviene con cariche indiscriminate ferendo, fra gli altri, il deputato comunista Pajetta. Violenza politica. Repressione armata |
23 marzo 1948 |
A Roma, le Fosse ardeatine sono dichiarate monumento nazionale. Occupazione tedesca |
23 marzo 1948 |
Il segretario di Stato George Marshall informa l’Ambasciata a Roma di aver ottenuto un contributo di 300 tonnellate di materiali per stampa per la Democrazia cristiana, specificando che "la partita arriverà da un paese limitrofo e apparirà come una transazione privata". Stati Uniti- Italia |
23 marzo 1948 |
Il segretario di Stato americano George Marshall invita il generale Mark Clark ad approfittare dell’occasione offertagli dalla consegna, presso la sede dell’Ambasciata italiana a Washington, della massima onorificenza della repubblica italiana "per mandare un messaggio agli italiani di congratulazione per ciò che hanno raggiunto dopo la guerra e di fiducia nel loro futuro". Stati Uniti- Italia |
23 marzo 1948 |
L'ambasciatore italiano presso la Santa Sede, Antonio Meli Lupi di Soragna, informa il ministro degli Esteri che a Pio XII risulta "di conforto il crearsi dell'unità e dello spirito di resistenza dei popoli dell'Occidente, cioè della civiltà cristiana, e la sempre più energica attitudine degli Stati uniti". Vaticano |
23 marzo 1948 |
A Roma, fuori dalla sede dell’Ambasciata sovietica per scopi precauzionali, s’incontrano l’ambasciatore sovietico Kostylev e il segretario nazionale del Pci Togliatti. Come riferisce l’ambasciatore al ministro degli Esteri Molotov, "in maniera pacata e equilibrata Togliatti mi chiede di passare agli amici di Mosca la sua domanda: se si deve, nel caso di una o più provocazioni da parte dei democristiani o di altri reazionari, iniziare l’insurrezione armata delle forze del Fronte democratico popolare per prendere il potere". Il segretario del Pci, dopo aver detto che il partito sta preparando le masse all’eventualità di questa reazione, specie nel nord del paese, "notava inoltre che in quel caso non poteva escludere che la reazione armata del Fronte popolare potesse portare a una grande guerra, alla quale in qualche modo avrebbero partecipato non soltanto i paesi europei, cioè da parte del Fronte popolare la Jugoslavia e gli altri paesi della nuova democrazia e, dalla parte opposta, gli Usa, l’Inghilterra, la Francia ed altri". Kostylev aggiunge come suo commento che i comunisti italiani avrebbero potuto ottenere il controllo dell’Italia del nord da soli ma in caso di un intervento degli Stati uniti sarebbe necessario "un immediato aiuto militare esterno, in primo luogo degli jugoslavi". P.C.I. |
23 marzo 1948 |
Vanni Montana, capo dell’ufficio stampa dello Ialc e curatore degli interessi di Saragat e dei socialdemocratici in America, informa il Dipartimento di stato di aver istituito, insieme ad Adolph Berle, ex sottosegretario di Stato, e con la partecipazione straordinaria di William Donovan, un "Comitato per lo sviluppo economico e sociale per l’Italia, /per/ aiutare l’Italia a risolvere la questione meridionale…". Stati Uniti- Italia |
24 marzo 1948 |
Su suggerimento dell’ambasciatore a Roma James Dunn, il segretario di Stato George Marshall rilascia una pubblica dichiarazione: "In risposta ai giornalisti che hanno scritto che una persona votante Pci può ugualmente immigrare negli Stati uniti, il dipartimento della Giustizia richiama l’attenzione sulla legge dell’ottobre 1924, la quale specificatamente nega l’ingresso in Usa a chiunque auspichi la presa di potere con la forza. Che agli italiani non resti traccia di dubbio perché tale disposizione non è affatto cambiata". Stati Uniti- Italia |
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