Precedente 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 ..Successive

16 luglio 1948

A Brescia, la polizia tenta di entrare in diversi stabilimenti, ovunque contrastata dai lavoratori in sciopero spontaneo. Movimento operaio. Repressione armata

16 luglio 1948

A Bologna, alcune migliaia di lavoratori sono ancora in sciopero spontaneo, nonostante la contraria direttiva sindacale. Si verificano scontri con la Celere dinanzi alla Camera del lavoro. Movimento operaio- sindacati. Repressione armata

16 luglio 1948

A Piacenza, alcune centinaia di lavoratori invadono la stazione ferroviaria, bloccano le cabine di comando e staccano le motrici, mentre altri bloccano il traffico sul ponte del Po. Movimento operaio

16 luglio 1948

Alle ore 12.00 cessa anche in Friuli lo sciopero generale proclamato dalla Cgil. Movimento operaio- sindacati

17 luglio 1948

Alla Camera dei deputati, Alcide De Gasperi afferma: "Mi si accusa spesso di aver assunto un tono di propaganda deciso, tono che non era forse comune. Dovrei constatare però che nonostante la risolutezza della polemica e direi anche nonostante la propaganda collaterale, di cui né Togliatti né io siamo responsabili per tutti i suoi particolari, nulla è mai successo che potesse dirsi atto di sopraffazione, atto di violenza, di ricorso alla forza. E perché? Perché dalle due parti si era convenuto che l’appello libero, l’appello della coscienza del popolo doveva decidere. E una volta che i due lottatori avanzarono d’accordo su questo concetto che chi deciderà sarà il suffragio universale, allora l’unica arma è l’arma della libertà". D.C.

17 luglio 1948

A Milano, nel pomeriggio, un migliaio di lavoratori attacca il commissariato di Greco per liberare 6 arrestati in occasione delle manifestazioni dei giorni precedenti, ed interrompe con posti di blocco la Milano- Brescia. Movimento operaio

17 luglio 1948

A Milano, il "Corriere della Sera" commenta agli avvenimenti: "Non è uno sciopero generale quello che è fallito, ma la prova di un vero e proprio moto insurrezionale". Movimento operaio

17 luglio 1948

Il "Messaggero veneto" di Udine scrive che "il tentativo insurrezionale del Pci è fallito perché l’occasione che l’ha provocato è stata inaspettata". Movimento operaio. P.C.I.

17 luglio 1948

Il consiglio di amministrazione dell’Agip istituisce il Comitato tecnico ricerche e produzione.

18 luglio 1948

A Milano, il "Nuovo corriere della sera", nell’articolo intitolato "Il piano ‘K’ dei sediziosi esaminato dal Consiglio dei ministri", scrive che "il piano K o quella qualche cosa che lo sostituisce e la cui esistenza è stata rivelata dall’inizio di esecuzione che se ne è avuto...è stato discusso dal Consiglio dei ministri...per le considerazioni che esso suggerisce e gli elementi che offre agli organi governativi per le misure necessarie a neutralizzare eventuali tentativi insurrezionali nel futuro".

18 luglio 1948

L’organo del Pri, "La voce repubblicana" riconosce la legittimità degli scioperi politici "quando di tratta di interessi generale della repubblica", come nel caso dell’attentato a Palmiro Togliatti: "…il capo di un grande partito del lavoro e un esponente di quella Opposizione, che deve stare sommamente a cuore ai cittadini di ogni categoria e fede: la protesta del mondo del lavoro è stata sacrosanta: e anche nel suo tragico disordine, ha gridato la parola d’ordine di un ordinamento civile superiore a ogni particolare speculazione e tristo proposito". Ancora a "La voce repubblicana" , il sindacalista repubblicano Belloni dichiara: "E’ stato colpito Palmiro Togliatti il ‘capo’ di un grande partito del lavoro...e la protesta del mondo del lavoro è stata sacrosanta". Movimento operaio. P.C.I.

18 luglio 1948

Pietro Nenni annota nel suo diario: "Ci trattiene la coscienza della responsabilità verso il paese. Battere la polizia di Scelba non sarebbe impossibile. Ma poi? E’ davanti a questo ‘poi’ che le masse hanno arretrato, non davanti ai carri armati". P.S.I.

18 luglio 1948

A Perugia, parlando all’Università per gli stranieri, di cui è rettore, Carlo Sforza afferma: "Soprattutto noi Italiani…dobbiamo dichiarare e proclamare ad ogni occasione che siamo pronti a qualsiasi limitazione della nostra sovranità; e ad un solo patto…che gli altri Paesi facciano come noi".

18 luglio 1948

A Firenze, secondo una nota della polizia, i giovani comunisti della sezione Sinigaglia, ubicata alla torre di piazza Piave, affiggono all’interno della sezione un manifesto: "Noi giovani ci sentiamo spinti a voler scrivere il nostro impulso rivoluzionario dopo il vile attentato al nostro capo Palmiro Togliatti. La proclamazione dello sciopero generale senza fissa scadenza fece credere a tutti noi giovani che era giunto il momento di stroncare la reazione e condannare il governo come responsabile primo di tutti gli eccidi. Noi giovani avremmo detto volentieri basta con i delitti e le aggressioni. E’ il momento di fare giustizia contro coloro che si mascherano da sacrestani. Ma noi sinigagliani di paternità siamo sempre gli stessi, anche il partito oggi non ha voluto dare a noi la soddisfazione di fare giustizia. Rimarremo sempre pronti e non dimenticheremo mai il fatto successo; così il giorno che potremo veramente dire basta sulle barricate con il mitra e bombe a mano faremo saltare le cervella a tutti coloro che oggi hanno aiutato a fornire armi alla reazione capitalistica per usarla contro la massa lavoratrice". P.C.I. Controllo politico di Stato e informative

19 luglio 1948

Pio XII scrive ad Harry Truman che "sulla politica estera degli Stati uniti è principalmente imperniato l'esito della fatale lotta tra ciò che rimane di un mondo libero e il totalitarismo senza Dio". Vaticano

19 luglio 1948

Il ministro degli Interni, Mario Scelba, invia ai prefetti un telegramma di questo tenore: "Invitasi nuovamente ad agire con urgenza contro responsabili fatti noti, quale fosse carica o qualifica sindacale ricoperta. Poiché taluni centri, varie azioni hanno assunto aspetti insurrezione armata, vorranno richiamare azione autorità giudiziaria su ciò per necessità rapide persecuzioni responsabili. Risultato altresì che centri organizzatori atti insurrezionali, blocchi stradali ecc. sono state Camere lavoro, occorre disporre immediatamente indagini per accertare ogni singola Camera azione svolta e agire energicamente contro dirigenti Camere stesse. Attesa esito giudiziario autorità competenti dovranno resistere con ogni mezzo tentativi rilascio arrestati". D.C. Repressione armata

19 luglio 1948

A Siena, nel corso dei funerali dei 2 rappresentanti delle forze di polizia rimasti uccisi a Abbadia San Salvatore il 15 luglio, la polizia invade la sede della Confederterra e uccide il capo lega di Torrenieri Severino Meattini, malmenando i presenti e arrestando il segretario. Repressione armata- caduti

19 luglio 1948

Ad Ascoli Piceno, nel corso della conferenza provinciale dei delegati di villaggio, Umberto Massola si rivolge ai militanti comunisti dicendo che, il 14 luglio, i nemici volevano "mettere il nostro Partito nell’illegalità" e che "la risposta dal nostro Partito non era quella dell’insurrezione ma quella di far protestare le masse". P.C.I.

20 luglio 1948

A Roma, si conclude il processo dinanzi al Tribunale militare a carico del colonnello delle Ss Herbert Kappler, accusato di aver diretto l’eccidio delle Fosse ardeatine, con la condanna all’ergastolo. La condanna è relativa all’uccisione di 15 ostaggi più del dovuto visto che secondo le leggi internazionali avrebbe potuto fucilare 10 civili italiani per ogni soldato tedesco. In via Rasella erano morti 32 militi germanici, quindi 320 avrebbero dovuto essere i civili italiani fucilati, invece furono 335. Gli altri ufficiali sono invece assolti da ogni addebito per aver obbedito agli ordini superiori. Occupazione tedesca

20 luglio 1948

A Roma, nel corso della riunione del comitato federale del Pci, Otello Nanuzzi osserva che il 14 luglio, "a parte il primo sbandamento a Roma, le masse sono state guidate bene dal partito e per trentasei ore si è tenuta in scacco la città e la provincia...". Circa le direttive della federazione afferma che forse erano "un po’ spinte ma giuste e che non sarebbe stato affatto male se esse fossero state realizzate". Ma non sono illustrate nel verbale della riunione, a quali direttive si riferisse Nannuzzi. P.C.I.

21 luglio 1948

A Roma, nel corso della riunione del comitato federale del Pci, Aldo Natoli, riferendosi agli avvenimenti del 14 luglio, afferma: "L’errore non è consistito in direttive troppo avanzate (che non sono mai state date) né nel fatto che si sia andati troppo oltre (in nessun luogo tranne che all’Italcementi di Civitavecchia), ma nel fatto che le direttive impartite erano frettolose e nervose. Non si sono spiegati bene gli obiettivi precisi. E’ stato bene che a Civitavecchia si siano devastate le sedi dei partiti avversari mentre è stato un male che a Roma non si siano colpiti gli obiettivi giusti, in particolar modo il non aver sfasciato i giornali avversari". P.C.I.

21 luglio 1948

A Roma, l’ambasciatore americano James Dunn invia alla Segreteria di stato un rapporto: "Ora si dimostra che i comunisti italiani aspettavano solo l’occasione per tentare di abbattere il governo; ma, dal momento che il 14 luglio è arrivato di sorpresa colpendo proprio il cervello del piano, è stato un mezzo fallimento. Le linee d’azione erano chiare: violenza diffusa, fomentata da squadre d’azione giovanili e diretta contro le principali istituzioni pubbliche e governative; propaganda isterica per accusare l’opposizione, cioè il governo, di tutti gli atti progettati e compiuti dal partito; e paralisi del sistema democratico parlamentare presentando mozioni di sfiducia…". Stati Uniti- Italia

22 luglio 1948

A Mosca, Manlio Brosio annota nel suo diario: "Tarchiani ha inviato un rapporto bruscamente contrario alla tesi della neutralità, nello stesso tempo tuttavia il ministro ha mandato una comunicazione assai ragionevole ai vari ambasciatori prospettando obiettivamente i pro e i contro di una adesione prematura al patto di Bruxelles e propendendo per la negativa".

22 luglio 1948

Il consiglio nazionale delle Acli, esteso agli 11 membri del direttivo Cgil democristiani, guidato da Giulio Pastore, afferma nel comunicato conclusivo che l’unità sindacale è stata distrutta dalla maggioranza per il comportamento tenuto dalla Cgil dopo l’attentato a Togliatti; è compiuta la rottura sindacale ed è necessario creare una nuova organizzazione, senza finalità di partito e che escluda lo sciopero generale come mezzo di lotta in quanto ‘eversivo’, perché in grado di paralizzare il Paese. Scissione sindacale

22 luglio 1948

Il quotidiano socialista "Avanti!" scrive: "Analogie sempre più significative si rivelano giorno per giorno tra la manovra dei saragattiani che condusse alla scissione del Psi e la manovra odierna dei dirigenti democristiani contro la Cgil". P.S.I. Scissione sindacale

23 luglio 1948

Guido Zoppi, segretario generale del ministero degli Esteri, scrive a Carlo Sforza: "E’ stato comunque detto da parte americana che la messa in atto di difesa della Groelandia, Irlanda, Islanda costituisce il primo obiettivo da raggiungere fuori dalle frontiere degli Stati uniti. Ciò risponde del resto a esigenze tecniche e militari ben comprensibili ed è da ritenersi che la eventuale difesa dell’Europa verrà presa in considerazione in tempi successivi estendendola progressivamente dall’estremo occidente europeo e nord Africa, via via verso est a seconda dei progressi del riarmo americano e delle disponibilità offerte da tale riarmo. In queste condizioni è da ritenersi che l’Italia non potrebbe venire compresa nell’area di una effettiva difesa americana che in un secondo o terzo tempo". Stati Uniti- Italia

23 luglio 1948

I rappresentanti americani Brown e Lovestone s’incontrano con Pastore, Parri e Canini ai quali impongono in termini perentori ed ultimativi la decisione della scissione sindacale. I tre – scrive l’ambasciatore Dunn – "hanno garantito a Brown di rispondere alla sua domanda circa la scissione entro le 7 pomeridiane del 24 luglio a Roma". Stati Uniti- Italia. Scissione sindacale

24 luglio 1948

A Gravina di Puglia (Bari), nel corso di una manifestazione di braccianti le forze di polizia, intervenute con l’abituale violenza, uccidono l’attivista sindacale Luigi Schiavino e, sempre negli stessi giorni, il bracciante Bonifacio Loglisci. Repressione armata- caduti

25 luglio 1948

Il sindacato americano Afl si dichiara disposto "a pagare i viaggi – negli Stati uniti – di qualsiasi sindacalista contrario a Nenni". Stati Uniti- Italia. Scissione sindacale

25 luglio 1948

Si svolge il consiglio nazionale della Dc, che si conclude il 27 luglio. Il sottosegretario Giuseppe Brusasca "rammenta la gravità della situazione internazionale, per dire che il partito deve attrezzarsi per far fronte ad ogni situazione di emergenza, bellica o no...". D.C.

Precedente 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 ..Successive