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1 gennaio 1948

Entra in vigore la Costituzione.

1 gennaio 1948

Dagli Stati uniti partono alla volta dell’Italia navi da guerra che imbarcano anche marines ed il relativo equipaggiamento, in totale segretezza. Stati Uniti- Italia

2 gennaio 1948

Il segretario di Stato americano, George Marshall, invia un telegramma segretissimo all’Ambasciata americana a Roma per imporre la massima riservatezza nella erogazione dei fondi all’Italia: "L’atteggiamento degli altri paesi europei –scrive Marshall- circa la posizione dell’Italia richiede una particolare discrezione nell’uso di fondi americani per la propaganda a favore del blocco occidentale in Italia". Il gruppo che coordina, in totale segretezza, la propaganda sarà diretto da Roberto Tremelloni, presidente del Cir-Erp per il piano Marshall. Stati Uniti- Italia

2 gennaio 1948

E’ istituito l’Ente per la ricostruzione del Cassinate (Ericas).

2 gennaio 1948

A Barcellona Pozzo di Gotto (Messina), un ufficiale dei carabinieri spara contro due disoccupati, nel corso di una manifestazione di protesta contro le promesse prefettizie non mantenute. Repressione armata

3 gennaio 1948

A Mosca, l’ambasciatore italiano Manlio Brosio annota nel suo diario: "Segnalo queste parole di T.A. Taraconzio (autore di ‘War and peace in Soviet diplomacy’ - New York, McMillan, l940- Ndr) perché sono una più esatta formulazione della mia tesi: i sovietici alla difensiva strategica ed alla offensiva ideologico - politica. Per i sovietici pace e guerra internazionali non sono due fenomeni diametralmente opposti e mutuamente esclusivi, ma due mezzi ugualmente importanti che si appoggiano l’un l’altro nell’avanzata comunista verso la loro meta rivoluzionaria finale ...nella sua fusione marxista fra guerra e pace. Il Cremlino sceglierà ad ogni momento secondo il suo apprezzamento della situazione rivoluzionaria...". Già nel 1940 Taraconzio concepiva la neutralità sovietica come una tattica di guerra, e la guerra stessa come una guerra mondiale fra tre gruppi a triangolo: nazisti - democratici - comunisti. E’ una visione acuta, specialmente là ove Taraconzio aggiunge: ‘Ognuno dei tre contendenti è convinto della bontà della sua causa, ognuno è sicuro della propria vittoria, ognuno è certo che la uniformità di fede è la sola base possibile della pace mondiale, nessuno ammetterebbe che la sparizione di uno solo degli altri due sarebbe sufficiente, tutti e tre sanno che due di loro debbono morire, ora nessuno consentirebbe ad essere uno dei due...’. E’ un bel modo di spiegare la lotta attuale, non già come effetto di una imperfetta soluzione di quella precedente, ma come sua logica continuazione e conclusione".

3 gennaio 1948

Sulla rivista "Civiltà cattolica", nell’articolo "Sulle soglie del nuovo anno", padre Brucculeri enumera i paesi nei quali il Partito comunista è stato messo fuorilegge: il Brasile, dove si è giunti alla rottura delle relazioni diplomatiche con l’Urss; il Cile, dove i comunisti sono stati espulsi dall’amministrazione statale; la Francia, dove è stata presa analoga misura; l’Olanda, dove sono in corso di studio misure per rendere illegale il Partito comunista; la Grecia dove "si è dovuta compiere un’operazione di rastrellamento e di imprigionamento dei comunisti sospetti di ordire trame contro il Paese". Vaticano

3 gennaio 1948

A Trieste, inizia il processo a carico di alcuni fra i responsabili dell’eccidio di 21 persone nell’abisso Plutone, presso Basovizza: Angelo Cecchelin, Teodoro Cumar, Nerino Gobbo, Edoardo Musina, Giuseppe Stulle (gli ultimi 3 sono latitanti). Saranno condannati: Cecchelin a 5 anni di reclusione (di cui 3 condonati), Cumar a 28 anni, Gobbo e Musina a 26 anni, Stulle a 24. T.L.T. Foibe

3 gennaio 1948

Nel gruppo Montecatini, si sciopera per il premio di produzione. Un accordo sarà siglato a metà mese. Movimento operaio- sindacati

4 gennaio 1948

A Giaffa, i militanti ebrei dell’Lhi fanno esplodere un camion imbottito di esplosivo dinanzi al Municipio che ospita gli uffici del Comitato nazionale arabo. L’edificio viene totalmente demolito mentre 26 persone rimangono uccise ed altre decine ferite.

4 gennaio 1948

Giulio Pastore, su "Il Popolo", pubblica un articolo dal titolo "Si chiedono garanzie" nel quale affronta il problema della coesione all’interno del sindacato unitario fra tutte le sue componenti, includendo che sono necessarie garanzie: "Nella misura in cui queste garanzie saranno sincere, esplicite e solide il cammino unitario potrà continuare". Scissione sindacale

4 gennaio 1948

I dirigenti del Maci, la formazione paramilitare cattolica, sono ricevuti in udienza da Pio XII. Strutture clandestine e semiclandestine. Vaticano

4-10 gennaio 1948

Si svolge a Milano il 6° congresso del Partito comunista italiano, nel quale è ufficialmente lanciata la proposta per la creazione di un ‘Fronte popolare’ che sarà, successivamente, accolta dal Partito socialista. Nel corso del suo intervento, Palmiro Togliatti afferma: "…seguiamo una linea democratica ma non ci lasceremo sorprendere da nessuna provocazione, da nessun piano reazionario. Abbiamo dietro di noi l’esperienza della guerra partigiana…". Il servizio d’ordine è curato dagli uomini della Volante rossa che fungono da scorta anche a Maurice Thorez e al delegato sovietico. Alla conclusione, sono eletti segretario nazionale, Palmiro Togliatti, vice segretario Luigi Longo (al quale sarà in seguito affiancato Pietro Secchia). Componenti effettivi della direzione nazionale: Arturo Colombi, Giuseppe Di Vittorio, Edoardo D’Onofrio, Girolamo Li Causi, Celeste Negarville, Teresa Noce, Agostino Nove11a, Giancarlo Pajetta, A. Roasio, G. Rossi, Mauro Scoccimarro, Emilio Sereni, Velio Spano; componenti candidati: Ruggero Grieco, Rita Montagnana. P.C.I.

5 gennaio 1948

A Gerusalemme, militanti ebrei fanno saltare con l’esplosivo un’ala dell’hotel Semiramis, uccidendo 26 civili arabi.

5 gennaio 1948

A Roma, "Il Messaggero" pubblica un articolo nel quale si afferma che Luigi Longo ha ringraziato alcuni sacerdoti del sud e del nord che si sono espressi a favore del Fronte popolare. A seguito di un intervento di Graham Parsons che sottopone l’articolo a mons. Giovanbattista Montini costui, come relaziona lo stesso Parsons con un telegramma al segretario di Stato, gli risponde "di non conoscere quei preti. Ha aggiunto che se sono dei preti, e non ha ragione di dubitarne, e i fatti sono andati come ha dichiarato Longo, essi verranno duramente castigati perché il loro appoggio è stato non solo un atto politico bensì un atto antireligioso, in quanto si sono associati a un partito ateo. Monsignor Montini –conclude Parsons- ha poi preso nota dei nominativi dei preti e ha detto che mi comunicherà ciò che verrà a sapere della loro attività". P.C.I. Vaticano

5 gennaio 1948

Sul quotidiano democristiano "Il Popolo", Giorgio Tupini scrive che "i comunisti ignorano o fingono di ignorare che da 2000 anni il cristianesimo opera per instaurare un ordine di fratellanza fra gli uomini". D.C.

6 gennaio 1948

A Mogadiscio, giunge la Commissione d’inchiesta internazionale sulle ex colonie italiane.

6 gennaio 1948

A Milano, il console americano Charles Bay invia all’Ambasciata un secondo rapporto sull’organizzazione militare del Pci, il cui "Comando generale’’ avrebbe predisposto tre possibili scenari: "Primo. Le iniziative da prendere qualora il Partito si trovi nella necessità di assumere il governo con la forza. Secondo. La resistenza armata da opporre a un regime antidemocratico nel caso che esso prenda il potere in qualsiasi maniera. Terzo. Tutti i provvedimenti da adottare nella eventualità di un’immediata lotta clandestina". Per Milano e provincia, il rapporto afferma che ‘il Comandante provinciale sarebbe l’onorevole Francesco Scotti, assistito dall’onorevole Giancarlo Pajetta". Stati Uniti- Italia. P.C.I.

6 gennaio 1948

Nella provincia di Mantova, sono destituiti per ordine del ministro degli Interni 5 sindaci comunisti. Repressione

7 gennaio 1948

Mezzi corazzati e blindati della polizia mettono in stato d’assedio Gravina di Puglia (Bari). Repressione armata

7 gennaio 1948

Il quotidiano "L’Unità", nel resoconto sul congresso del Pci, commenta l’intervento di Enrico Berlinguer: "Berlinguer ha parlato a lungo, tenendosi particolarmente vicino al microfono, nel modo calmo e scandito che gli è ormai abituale: alla fine molti applausi lo salutano: e non sono soltanto applausi di giovani e di ragazze". P.C.I.

7 gennaio 1948

Il quotidiano "La voce repubblicana", organo del Pri, pubblica un articolo nel quale si afferma la necessità di basi militari americane in Italia per fronteggiare la minaccia proveniente dalla frontiera orientale. Stati Uniti- Italia

8 gennaio 1948

I quotidiani "l’Unità" e "Avanti!" diffondono la notizia che navi da guerra americane sono attese nei porti italiani, dando inizio ad una polemica con i governi italiano ed americano, accusato quest’ultimo di aver violato le clausole del Trattato di pace. Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, viceversa, il ministro degli Esteri Carlo Sforza giustifica l’invio di militari americani nel Mediterraneo con il fatto che essi sarebbero "stati assegnati alle unità del Mediterraneo per completare le vacanze e per normali compiti operativi". P.S.I. P.C.I.

8 gennaio 1948

Nella riunione del Consiglio dei ministri, Giuseppe Saragat chiede la "costituzione di un Comitato che abbia il compito di far prevenire e reprimere le agitazioni promosse per scopi politici". Repressione

8 gennaio 1948

Il ministro degli Interni, Scelba, abroga il decreto emesso dal prefetto di Milano per favorire le assunzioni nelle imprese. D.C.

9 gennaio 1948

L’Ansa annuncia che Stati uniti ed Inghilterra hanno rinunciato alle navi militari italiane che per le clausole del Trattato di pace erano state assegnate loro a titolo di riparazione per i danni di guerra. Stati Uniti- Italia

9 gennaio 1948

A Roma, l’addetto militare polacco in Italia informa l’Ambasciata sovietica che, nel corso di un incontro fra rappresentanti dell’esercito francese e ufficiali dei servizi segreti italiani, il generale Efisio Marras ha affermato che il Pci può contare su 150-200.000 uomini armati in grado di partecipare ad un’insurrezione. Controllo politico di Stato e informative. P.C.I.

9 gennaio 1948

A Roma, nel corso di una riunione del Consiglio dei ministri, il ministro degli Interni Mario Scelba denuncia i disordini avvenuti nelle piccole fabbriche metallurgiche della capitale proponendone l’occupazione da parte delle forze di polizia. Amintore Fanfani, però, gli fa notare che tutte le fabbriche dello stesso tipo, in Italia, versano nelle medesime condizioni. D.C.

10 gennaio 1948

Il governo aumenta le pene previste per gli autori di blocchi stradali, portandole fino a un massimo di 10 anni. Repressione

10 gennaio 1948

A Pistoia, nel corso di incidenti, è ucciso a pugnalate l’agente di Ps Antimo Cirica. Violenza politica- caduti

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