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19-20 febbraio 1949

Si svolge il consiglio nazionale della Dc. Giovanni Gronchi protesta per l'operato del governo sul Patto atlantico: "Sforza non deve impegnarci con un mandato in bianco. Il partito ha una sua parola da dire e deve dirla, specialmente in ordine al Patto atlantico". Alcide De Gasperi osserva "a Gronchi che la sua intervista all'Ins gli /è/ parsa fuori tempo e fuori tema" e conclude che "certe cose non si possono dire in assemblea". D.C.

20 febbraio 1949

Nei pressi di Buie, la polizia segreta jugoslava, informata da un delatore, tende un agguato a 12 giovani istriani che tentano di espatriare in Italia, uccidendoli tutti. T.L.T.

20 febbraio 1949

L'ambasciatore presso la Santa Sede, Antonio Meli Lupi di Soragna, informa il ministero degli Esteri che mons. Giovanbattista Montini gli ha detto, riferendosi alla politica estera del governo, che "pur non avendo né veste né ragione di esprimere giudizi, come esponente della segreteria di Stato, sulla politica estera del Gabinetto De Gasperi, ritiene che i cattolici, in quanto anzitutto cattolici, cioè particolarmente solleciti del bene della Chiesa, possono, fino a questo momento, seguirla con benevolenza e fiducia". Vaticano. D.C.

20 febbraio 1949

Pio XII, parlando in piazza San Pietro, denuncia le persecuzioni contro la libertà e afferma che è dovere dei cattolici intervenire in sua difesa ovunque sia minacciata. Vaticano

20 febbraio 1949

A Roma, in piazza del Popolo, si svolge una manifestazione indetta dai ‘Comitati per la difesa del cinema’ per protestare contro gli attacchi clericali e la censura; alla manifestazione prendono parte, fra gli altri, Alessandro Blasetti, Vittorio De Sica, Anna Magnani, Gino Cervi. Vaticano. Repressione

20 febbraio 1949

In un editoriale sul quotidiano "L’Unità", Palmiro Togliatti, a proposito dell’omicidio dei due industriali firmato da una "presunta Volante rossa", li definisce di "tipo terroristico", e conclude: "Condanniamo e respingiamo nel modo più energico gli atti di terrore, veicolo fra l’altro, di delinquenza comune e di provocazione ma, in pari tempo, vogliamo capire su quale terreno questi atti maturano, perché essi sono sintomo sempre o quasi sempre, di situazioni gravi, di squilibri politici e sociali, su cui a lungo non ci si regge". P.C.I.

22 febbraio 1949

A Roma, cessa le pubblicazioni "L’Italia socialista".

22 febbraio 1949

Giuseppe Dossetti scrive ad Alcide De Gasperi per protestare contro l’emarginazione degli organi della Dc dalle decisioni in politica estera, rimarcando che non è "pacifico l'orientamento verso un patto militare" sul quale "il paese, e prima del paese, lo stesso partito, è diviso". D.C.

23 febbraio 1949

Paolo Emilio Taviani annota nel suo diario: "I giornali parlano di una riunione segreta al Viminale. Si domandano perché con De Gasperi, Piccioni e Andreotti, c’ero io vice segretario della Dc e non il segretario Cappi. Effettivamente c’ero io come punto di riferimento del mondo partigiano. La scarcerazione di Borghese e la assoluzione di Roatta sono due episodi sconcertanti e disturbano parecchio alla vigilia della nostra entrata nel Patto Atlantico. Guai se questo importante passo di politica estera venisse interpretato come una svolta a destra. L’antifascismo resta un impegno categorico. Opportunamente non ci sono in Parlamento soltanto le interpellanze dei socialisti e dei comunisti (Pertini, Lussu, Longo e Targetti), bensì anche quelle dei democristiani (Zoli e Cingolani). De Gasperi mi ha raccomandato di tenere i contatti con Mattei e Martini Mauri. L’ho trovato deciso e in gran forma". D.C.

24 febbraio 1949

E’ firmato l'armistizio fra Israele ed Egitto, e quello tra Israele e re Abdullah di Giordania.

24 febbraio 1949

A Roma, la direzione nazionale del Partito socialista respinge l’intimazione dell’Internazionale socialista di procedere alla riunificazione con il partito di Saragat entro la data del 15 marzo 1949. P.S.I.

24 febbraio 1949

A Milano, la polizia procede all’arresto di 15 persone ritenute appartenenti alla Volante rossa. Repressione armata

25 febbraio 1949

Mario Scelba, intervenendo alla Camera sul caso della Volante rossa, afferma: "Io non desidero anticipare quale sarà il processo ma posso dire che abbiamo le prove documentate che il mandante e l’organizzatore dei delitti di Milano, il cosiddetto ‘Alvaro’, capo della Volante rossa, era il capo dei servizi di sicurezza della federazione comunista di Milano". D.C. P.C.I.

26 febbraio 1949

Gli atti del processo Graziani sono inviati per competenza alla Procura militare di Roma. La Corte di assise di Roma ha difatti affermato la propria incompetenza a giudicare il maresciallo Rodolfo Graziani, ex ministro della Difesa e capo delle forze armate della Rsi, perché i reati di cui deve rispondere sono di natura militare. R.S.I.

26 febbraio 1949

Il "Corriere della Sera" scrive: "Il fattore tempo gioca una parte molto importante in tutta la faccenda che i comunisti chiamano ‘processo alla Resistenza’. Può parere strano che di questi delitti l’autorità giudiziaria si occupi con così notevole distacco: ma solo adesso, scossa un poco la pesante cappa della intimidazione che dominava certe zone, ad esempio l’Emilia, fioccano le denunzie". Repressione partigiani

27 febbraio 1949

La federazione milanese del Pci, con un commento pubblicato da "L’Unità", informa che "non è mai esistito nessun ‘servizio di sicurezza’ nella nostra federazione. Il partigiano Giulio Paggio (detto Alvaro) che risulta effettivamente iscritto al nostro partito, non ha mai avuto incarichi di dirigente o di responsabile del servizio d’ordine". P.C.I.

27 febbraio 1949

Palmiro Togliatti su "Vie Nuove", in un articolo dal titolo "Dio e il patto atlantico", critica la "Esortazione apostolica" diffusa dalla Santa Sede scrivendo: "Ci siamo e abbiamo capito: contro gli ‘odiatori di Dio’, il blocco di Londra e il Patto atlantico". P.C.I. Vaticano

27 febbraio 1949

L’ordinario militare arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, su "Gioventù", nell’articolo intitolato "Ai giovani in armi", scrive che la vita militare è "un mezzo fecondo di bene offerto dalla sapienza e dalla bontà divina di Cristo". Vaticano

28 febbraio 1949

A Washington, Harry Truman, in una conversazione con il segretario di Stato Dean Acheson, gli dice che preferirebbe "non avere l’Italia tra i primi firmatari e forse neanche nel Patto (atlantico – Ndr)", ritenendo più opportuno inserirla, insieme a Grecia e Turchia, in qualche "intesa mediterranea". Stati Uniti- Italia

28 febbraio 1949

Amintore Fanfani, ministro del Lavoro, vara il piano per l'incremento dell'edilizia popolare. E’ istituito il Comitato di attuazione del piano di costruzione di case per lavoratori, alla cui presidenza è nominato l’ingegner Filiberto Guala, esponente della finanza vaticana. D.C. Vaticano

febbraio 1949

E’ pubblicato il rapporto Hoffmann, così detto perché redatto da Paul Gray Hoffmann, presidente dell’Eca (Economic Cooperation Administration) che evidenzia le ruberie e gli sprechi che i dirigenti italiani fanno degli aiuti che ricevono dall’America. Stati Uniti- Italia

febbraio 1949

L’ispettore generale di Ps Ciro Verdiani segnala al ministero degli Interni la ritrosia dei funzionari di Ps di prestare servizio in Sicilia, e richiede per essi oltre ad incentivi di vario genere, "massimi incitamenti morali e professionali e materiali per buttarsi in un servizio in cui è in gioco la vita".

febbraio 1949

In una nota della Direzione generale di polizia, si segnala che gli "agitatori socialcomunisti" proseguono nella loro "opera di sobillazione", provocando addirittura "il dissesto di non poche aziende". Controllo politico di Stato e informative

febbraio 1949

Scioperano a livello nazionale i minatori ed i chimici per il contratto, questi ultimi mettendo in atto la ‘non collaborazione’ nei gruppi Montecatini, Pirelli e Chatillon. L’agitazione alla Fiat si è estesa ad altre fabbriche metalmeccaniche torinesi. Movimento operaio- sindacati

1 marzo 1949

Negli Stati uniti, James Forrestal è destituito dall’incarico di responsabile della Difesa. Stati Uniti

1 marzo 1949

L’ambasciatore italiano negli Stati uniti, Alberto Tarchiani, presenta una esplicita richiesta di invito all’adesione dell’Italia al Patto atlantico, subito sostenuta da Dean Acheson. L’iniziativa è stata sollecitata da un telegramma del segretario generale della Farnesina, Zoppi, che informava Tarchiani della volontà del governo italiano di essere formalmente invitato a partecipare alla costituzione del Patto atlantico. Stati Uniti- Italia

1 marzo 1949

Il Vaticano presenta una nota di protesta contro l’articolo di Palmiro Togliatti su "Vie Nuove", "Dio e il patto atlantico", a norma dell’art.8 del Trattato del Laterano dell’11 febbraio 1929, chiedendo che sia perseguito dalla magistratura per offese al Pontefice. Vaticano. P.C.I.

2 marzo 1949

A Washington, il presidente Harry Truman, posto dal segretario di Stato Dean Acheson dinanzi alla decisione della Gran Bretagna di ritirare la propria opposizione all’ingresso dell’Italia nella Nato, e alle insistenze di Canada, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Francia volte ad ammettere l’Italia all’atto costitutivo dell’Alleanza, si rassegna ad accettare. (Vedi nota del 28 febbraio 1949) Stati Uniti- Italia

2 marzo 1949

A Roma, il responsabile culturale del Pci, Emilio Sereni, riferisce al funzionario dell’Ambasciata sovietica Boghemsky: "Il ripugnante film antisovietico ‘La cortina di ferro’ non viene più proiettato e neanche reclamizzato a Roma. Uno dei comunisti arrestati dopo che nei cinema Barberini e Metropolitan erano state distrutte con i rasoi alcune centinaia di poltrone, la tappezzeria e i tendaggi, si trova ancora in prigione. Di fronte al danno materiale gli altri proprietari delle sale cinematografiche evitano di proiettare questo film". P.C.I.

3-4 marzo 1949

A Milano, si svolge un convegno interregionale delle Camere del lavoro del nord Italia, con Di Vittorio. Movimento operaio- sindacati

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