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4 marzo 1949

A Washington, si svolge una riunione fra il segretario di Stato Dean Acheson e gli ambasciatori dei paesi già ammessi al Patto atlantico, che si conclude con il formale beneplacito per l’Italia di entrare a farne parte. Stati Uniti- Italia

4 marzo 1949

Il segretario di Stato Dean Acheson convoca a Washington i dirigenti sindacali Pastore, democristiano, Canini, socialdemocratico e Claudio Rocchi, repubblicano, per definire una volta per tutte la questione sindacale. I tre partono accompagnati dal colonnello Thomas Lane. Stati Uniti- Italia. Scissione sindacale

4 marzo 1949

Nel corso della direzione del Psli, prevale la tesi antiatlantista di Mondolfo per 8 voti contro i 7 raccolti da Saragat. Votano a favore della mozione di Mondolfo: Faravelli, Zagari, Pietra, Vassalli, Matteotti, Pischel e Martori. Si schierano con Saragat: D’Aragona, Andreoni, Simonini, Lami Starnuti, Canini e Battara. Successivamente, Saragat riuscirà a ribaltare il risultato.

4 marzo 1949

A Torino, manifestano i metalmeccanici. Movimento operaio- sindacati

5 marzo 1949

L'ambasciatore italiano presso il Vaticano, Antonio Meli Lupi di Soragna, trasmette al ministero degli Esteri la nota con la quale la Santa Sede chiede l'incriminazione di Palmiro Togliatti per vilipendio al Pontefice, avvertendo che comunque "i comunisti sanno, ed è la verità, che le unioni e le federazioni a cui pensava il Papa nel benedirle, sono quelle che si fanno al di fuori della cortina di ferro; e che le sommosse interne, e i pericoli di guerra, a cui egli allude, provengono nel pensiero Suo, dai partiti comunisti e dalla Russia. Donde gli attacchi, di cui il presente è il primo, e non sarà l'ultimo". Vaticano. P.C.I.

5 marzo 1949

Un articolo di "Civiltà cattolica" riporta un passo di un discorso di Pio XII, che suona a favore della Nato: "Noi salutiamo ed approviamo con gioia quelle iniziative che allo scopo di sventare tali minacce tendono a riunire le nazioni in alleanze con vincoli sempre più stretti". Vaticano

6-7 marzo 1949

A Napoli, tengono assemblea le Camere del lavoro del sud Italia. Movimento operaio- sindacati

7 marzo 1949

Si svolgono in diverse città manifestazioni contro l’adesione dell’Italia al Patto atlantico.

8 marzo 1949

A Parigi è raggiunto il cosiddetto "accordo dell’Eliseo", che riconosce in linea di principio l’indipendenza del Vietnam.

8 marzo 1949

Perviene ad Alberto Tarchiani da John Hickerson l’invito ufficiale degli Stati uniti all’Italia di far parte del Patto atlantico come membro fondatore. Stati Uniti- Italia

8 marzo 1949

Il Consiglio dei ministri approva la decisione di accettare l’invito rivolto all’Italia di entrare a far parte della Nato. Nel corso della riunione del Consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi ammette: "Le trattative sono ancora nella fase preparatoria. Nessuno conosce esattamente la portata del Patto atlantico. Ignoriamo quali siano le condizioni poste agli altri paesi, quali noi. Abbiamo svolto un’azione solo per evitare di essere tenuti fuori...". D.C.

8 marzo 1949

A Milano, si svolge uno sciopero negli stabilimenti del gruppo Iri, contro i licenziamenti. Movimento operaio- sindacati

9 marzo 1949

A Palazzo Carpegna, Roma, si svolge una riunione "di vari componenti della direzione democristiana, dei direttivi dei gruppi parlamentari, dei membri democristiani delle commissioni dei trattati della Camera e del Senato", ai quali Alcide De Gasperi chiede di essere concordi e compatti nel corso del dibattito alle Camere sul Patto atlantico. D.C.

10 marzo 1949

Si conclude ufficialmente il primo conflitto arabo- israeliano.

10 marzo 1949

Nel corso della riunione della direzione nazionale della Dc, Giuseppe Dossetti definisce "irresponsabile" la commissione di politica estera della Dc e rileva che la "direzione non ha mai esaminato il problema dell’adesione al Patto atlantico". D.C.

11 marzo 1949

La direzione nazionale della Dc approva un ordine del giorno che così si conclude: "…Alla quasi unanimità (con un solo voto contrario) ha riconosciuto che l’invito rivolto all’Italia perché essa partecipi al Patto atlantico di difesa e di assistenza come uno dei membri fondatori del medesimo, costituisce un successo rilevante del governo e un fatto storico fondamentale per la piena ripresa internazionale dell’Italia, nell’interesse della civiltà, della democrazia e della pace". D.C.

11 marzo 1949

Alcide De Gasperi convoca in seduta straordinaria il Consiglio dei ministri che decide all’unanimità "per l’accessione in via di massima al Patto atlantico". D.C.

12 marzo 1949

Si apre alla Camera dei deputati il dibattito sull’adesione alla Nato.

12 marzo 1949

Pietro Nenni annota nel suo diario: "Ho denunciato oggi il Patto atlantico come patto di divisione del mondo e, all’interno, un patto che non garantisce ma compromette la nostra indipendenza e la nostra sicurezza. Ho parlato due ore turbando visibilmente la maggioranza che voterà l’adesione ma è, nel suo intimo, tutt’altro che convinta (nel gruppo Dc, Gronchi ha preso posizione nettamente contraria…)". P.S.I.

12 marzo 1949

A Roma, al Foro italico, si svolge l’assemblea del raggruppamento giovanile studenti e lavoratori del Msi, diretto da Roberto Mieville. Questi, nel suo discorso, afferma: "Il peggio del fascismo è meglio del meglio dell’antifascismo". Destra- M.S.I.

13-14 marzo 1949

A Modena, si svolge la seconda assise nazionale dei Comitati per la terra nel contesto della quale si discute la lotta per la riforma: una petizione ha raccolto 2 milioni di firme. Confederterra e Federbraccianti hanno richiesto alla Confida trattative sull’orario di 8 ore giornaliere, minimo orario variante fra le 38 e le 44 lire più contingenza, tredicesima mensilità e miglioramenti fondiari. Movimento contadino e bracciantile

14-15 marzo 1949

L’esecutivo nazionale della Cgil aderisce al Congresso mondiale della pace a Parigi e, in questo contesto, si verificano contrasti fra Parri e Bianco, esponenti rispettivamente di repubblicani e socialisti saragattiani. Movimento operaio- sindacati

14 marzo 1949

Pietro Nenni commenta il discorso tenuto in Parlamento dal segretario nazionale della Democrazia cristiana, Giuseppe Cappi, a favore del Patto atlantico, rilevando che "encomiabile è stata solo l’intenzione di sdrammatizzare il contrasto, lasciando margine per una politica di concordia nazionale. Sennonché Cappi non si rende conto (o finge di non rendersi conto) che Patto atlantico e distensione fanno a pugni". P.S.I. D.C.

14-31 marzo 1949

A Caviaga, s’incendia un pozzo di gas metano di proprietà dell’Agip.

15 marzo 1949

Le potenze impegnate nei negoziati sulla difesa dell’Atlantico settentrionale invitano Danimarca, Islanda, Italia, Norvegia e Portogallo ad aderire al Trattato nord Atlantico.

15 marzo 1949

Alla Camera dei deputati, Palmiro Togliatti afferma che contro l’Urss la guerra non si farà "perché il popolo vi impedirà di farla". P.C.I.

15 marzo 1949

In Emilia Romagna, circa 4.000 contadini danno il via ad un’occupazione di terre incolte. La polizia interviene per allontanarli effettuando complessivamente una ventina di arresti. Repressione armata

15 marzo 1949

Si svolge la ‘Festa della libertà sindacale’ organizzata dai Comitati civici. Scissione sindacale

16 marzo 1949

Dean Acheson trasmette all’ambasciatore americano in Italia, James Dunn, il testo del trattato del Patto atlantico, fino a quel momento sconosciuto a De Gasperi ed al suo governo. Stati Uniti- Italia

16 marzo 1949

Nel suo intervento conclusivo nel dibattito parlamentare sul Patto atlantico, Alcide De Gasperi afferma: "Usciamo dalle considerazioni ideologiche di parte: guardiamo all’Europa e al mondo com’è. I patti collettivi verranno fatti con noi o senza di noi e con noi o senza di noi saranno fattori decisivi della politica internazionale dell’Europa e del mondo". D.C.

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