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31 maggio 1949

Il governo italiano decide di "concedere la piena e completa indipendenza alle antiche colonie", subito a Libia ed Eritrea e, dopo un periodo di transizione sotto amministrazione fiduciaria, alla Somalia.

31 maggio 1949

A Vigazzo (Parma), nel corso di uno sciopero generale, un bracciante è gravemente ferito al ventre dal padrone di un cascinale. Violenza politica

maggio 1949

In numerose città italiane, si svolgono assemblee di intellettuali per perorare la pace, in accordo con la campagna lanciata dal Pci contro il Patto atlantico. P.C.I.

1 giugno 1949

Scioperano gli edili per la rivalutazione salariale. Movimento operaio- sindacati

2-6 giugno 1949

A Venezia, si svolge il 3° congresso nazionale della Dc. Il segretario nazionale, Giuseppe Cappi, nella sua relazione introduttiva, enuncia l’imperativo di "difendere l’Italia dalla minaccia congiunta del comunismo e dell’imperialismo slavo che, ricalcando le orme di antiche invasioni venute da oriente, minaccia di sommergere, dopo l’Europa centrale, anche il mondo germanico e latino; anzi, di là dagli oceani, tutto il mondo". Per Alcide De Gasperi, il Pci rappresenta non un partito politico ma "uno schieramento di forze che utilizza la democrazia e la Costituzione come espediente transitorio per arrivare al potere e strozzarlo poi appena arrivato". Al termine del congresso, Paolo Emilio Taviani è eletto segretario nazionale. D.C.

3 giugno 1949

Michael L.Hoffman scrive sul "New York Times": "Gli industriali italiani non hanno mai mostrato molto interesse per il compito di adattare i loro prodotti al mercato di massa; il risultato è che le loro operazioni continuano ad essere su scala ridotta e i loro costi rimangono elevati. L’idea di indurre, attraverso la pubblicità, il consumatore a basso reddito a sentire il bisogno di un oggetto che non ha mai avuto, e poi dargli quell’oggetto a un prezzo per lui accessibile, potrebbe essere il regalo più grande del piano Marshall all’Italia…". Stati Uniti- Italia

3 giugno 1949

A Forlì, nel corso dello sciopero alla Mangelli, le forze di polizia intervenute a difesa dei crumiri uccidono l’operaia Jolanda Bertaccini e feriscono il bracciante Antonio Magrini a colpi d’arma da fuoco. Repressione armata- caduti

4 giugno 1949

A Migliaro (Ferrara), nel corso dello sciopero generale contro le violenze della polizia e degli agrari, sono arrestati 7 braccianti, colpevoli secondo i carabinieri di aver minacciato una guardia giurata. I compagni degli arrestati protestano e alle 18 si radunano dinanzi alla caserma dei carabinieri fino a quando vengono dispersi dall’arrivo dei rinforzi dell’arma, che feriscono 8 lavoratori uno dei quali, Francesco Tinozzi, in modo grave. Repressione armata

4 giugno 1949

A Correggio (Ferrara), il bracciante Aristide Mazzoni è ucciso nel corso di una manifestazione dall’agrario Eden Boari che, a sua volta, viene successivamente linciato dai compagni del caduto. La Cgil indice in tutta la provincia un altro sciopero. Violenza politica- caduti

4 giugno 1949

A Gadesco Pieve Delmona (Cremona), nel corso dello sciopero, un gruppo di agrari e loro dipendenti apre il fuoco sugli scioperanti, ferendo Luigi Grazioli. Violenza politica- caduti

4 giugno 1949

I sindacalisti socialdemocratici e repubblicani abbandonano la Cgil e fondano la Fil (Federazione italiana del lavoro), diretta dai segretari nazionali Enrico Parri e Giovanni Canini. Scissione sindacale

4 giugno 1949

Giuseppe Di Vittorio è eletto segretario della Federazione dei sindacati mondiali, organismo internazionale di stretta osservanza comunista. Movimento operaio- sindacati. P.C.I.

4 giugno 1949

Antonio Messineo su "Civiltà cattolica", nell’articolo "L’organizzazione delle Nazioni unite e le colonie italiane" commentando la posizione anti – italiana della Gran Bretagna sul problema delle ex colonie, scrive: "Ma se questa è la stella polare dell’Inghilterra, che senso conservano il Patto atlantico, se l’interesse è il criterio che sta alla base della politica internazionale, avrà la sorte della famosa Carta atlantica, morta prima di essere applicata, e l’Unione europea, se non si lascerà addomesticare in un comodo strumento di dominio, come avvenne per la defunta Società delle Nazioni, sarà abbandonata alla deriva…Di questa pericolosa frattura nell’unità solidale, persino tra le nazioni occidentali, deve essere ansioso il mondo civile, più che dell’ingiustizia preparata all’Italia in campo coloniale".

5 giugno 1949

A Gaggiano (Milano), nel corso di uno sciopero la guardia campestre Giuseppe Evoli ferisce i braccianti Giovanni Mantegazza e Luigia Borelli, mentre sono intenti a convincere i crumiri a desistere dal lavoro. Violenza politica

6 giugno 1949

Il Vaticano consegna al presidente americano Harry Truman, su richiesta di quest’ultimo, un documento sul comunismo preparato dalla segreteria di Stato. In esso è scritto che "dopo l’aprile del 1948 l’ordine pubblico e l’osservanza delle leggi sono gradualmente migliorate, benché la raccolta delle armi non possa ancora considerarsi completa…Un ‘colpo’ comunista…sembra ora inverosimile, specialmente a causa della crescente efficienza delle forze dell’ordine apparsa così evidente in occasione dell’attentato alla vita dell’on. Togliatti…Il Partito comunista mantiene molte possibilità a livello elettorale. Infatti si deve notare che nelle diverse elezioni tenute dopo il 1946 il Partito comunista non ha sofferto alcuna sconfitta di rilievo…". Vaticano. Stati Uniti- Italia

6 giugno 1949

A Vado di Fossalta (Ferrara), nel corso di uno sciopero, le forze di polizia caricano i braccianti ferendone 17, dei quali 3 per colpi d’arma da fuoco. Repressione armata

6 giugno 1949

A Como, si sciopera contro i comportamenti della polizia e l’arresto del segretario della Camera del lavoro. Repressione armata

6 giugno 1949

A Venezia, nel corso del congresso della Democrazia cristiana, Mario Scelba chiede: "Credete che la Dc avrebbe potuto vincere la battaglia del 18 aprile, se non avesse avuto in sé una forza morale, un’idea motrice, che vale molto di più di tutto il culturame di certuni?". D.C.

7 giugno 1949

A Roma, l’ambasciatore sovietico Kostylev informa il proprio governo su quanto riferitogli da Agostino Novella, in merito agli sforzi fatti dal Pci per consentire alla corrente di Nenni di vincere il congresso nazionale del Partito socialista: "Novella mi ha informato – scrive Kostylev – in maniera confidenziale che il Pci non accetta i nuovi membri provenienti dal Psi; al contrario, alla vigilia del congresso del Psi, per assicurare la maggioranza dei voti a Nenni, il Pci doveva ‘iscrivere’ nel Psi migliaia di comunisti, o semplicemente comprare la quantità necessaria di tessere socialiste e introdurre i loro numeri tra quelli votanti a favore della piattaforma di Nenni. Molti comunisti sono diventati militanti e dirigenti locali del Partito socialista. Dobbiamo avere ad ogni costo una direzione del Partito socialista stabile e vicina alla nostra posizione, perché il problema degli alleati della classe operaia rimane la condizione fondamentale del successo della nostra lotta". P.C.I. P.S.I.

7-8 giugno 1949

Al Senato, si discute la legge di ratifica dell’accordo stipulato fra il governo italiano ed il Vaticano per "una nuova delimitazione della zona extraterritoriale costituita dalle ville pontificie in Castel Gandolfo- Albano Laziale". Vaticano

9 giugno 1949

A Palermo, la Corte di appello annulla il provvedimento di confino, assunto nel 1948 a carico di Michele Navarra quale "capo e esponente principale" della mafia di Corleone, su richiesta della Questura. Navarra sarà, successivamente, nominato cavaliere della repubblica italiana.

9 giugno 1949

Entrano in lotta i lavoratori del gruppo Falck per il premio di produzione. In questi giorni si svolgono agitazioni anche negli stabilimenti dell’Iri, per solidarietà coi lavoratori della Motomeccanica minacciati di licenziamenti. Movimento operaio- sindacati

10 giugno 1949

E’ arrestato l’ex comandante di brigata partigiana Giuseppe Rebuttini, per fatti risalenti al 10 aprile 1945. Repressione partigiani

10 giugno 1949

Mario Scelba, in un’intervista al "Giornale d’Italia", spiega che con il termine "culturame" (vedi nota del 6 giugno 1949) intendeva riferirsi a coloro i quali, "per soddisfare la loro vanità o ambizione politica (e talvolta può darsi anche le proprie necessità economiche), mentre noi combattevamo la battaglia anticomunista del 18 aprile, che era fatta appunto in nome della cultura e della libertà, si schieravano dall’altra parte in alleanze ambigue con i negatori della cultura e della libertà. Io nego a questi uomini il diritto di parlare al popolo italiano in nome della cultura". D.C.

12 giugno 1949

In Sicilia, rientrano dall’Indocina Francesco Mannino e Rosario Candela, componenti della banda di Salvatore Giuliano.

12 giugno 1949

A San Giovanni Persiceto (Bologna), nel corso di una manifestazione di braccianti, la guardia campestre Guido Cenacchi apre il fuoco uccidendo Loredano Bizzarri, e ferendo gravemente Amedeo Benuzzi. Violenza politica- caduti

12 giugno 1949

A Gambara (Brescia), nel corso di uno sciopero di braccianti, un carabiniere fracassa la testa con una fucilata a Marziano Girelli. Repressione armata- caduti

12 giugno 1949

A Bagnolo (Brescia), i carabinieri attaccano i lavoratori della Val Trompia, ferendone uno. Repressione armata

13 giugno 1949

A Bolognina di Crevalcore (Bologna), l’agrario Leonida Patrignani ed i suoi dipendenti aprono il fuoco su un gruppo di operai in sciopero ferendone 11. L’intervento della polizia comporta, poi, l’arresto del segretario della locale Camera del lavoro, Cattabriga, e del dirigente provinciale Cocchi. Violenza politica. Repressione armata

13 giugno 1949

Il ministro Ezio Vanoni si reca in visita a Cortemaggiore (Piacenza), mentre è annunciata la scoperta di gas e petrolio.

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