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16-19 aprile 1950

Si svolge il consiglio nazionale democristiano, al termine del quale è eletto segretario nazionale Guido Gonella, vice segretari Tupini, Dossetti ed Elkan. La nuova direzione vede l’ingresso dei dossettiani ed è composta, oltre che dal segretario e dai vice segretari, dai presidenti dei gruppi parlamentari Cappi e Cingolani, dal direttore de "Il Popolo" Melloni, da M.Jervolino, E.Marazza, Rumor, Taviani, Martinelli, Ravaioli, Priore, Berlanda, Santoro Passarelli e dall’Oglio, dirigente dei gruppi giovanili. Il dibattito interno è stato ravvivato dalla contraddizione fra Pella, liberista, e La Pira, che si riconosce nelle teorie keynesiane, sul problema occupazionale; e dalle critiche rivolte a Campilli di scarsa prudenza nella politica industriale da lui seguita, alle quali egli ha replicato citando le parole con le quali controbatteva analoghe accuse il conte Camillo di Cavour. D.C.

19 aprile 1950

Il quotidiano "Italia oggi" accusa il ministro Spataro e il presidente della Federconsorzi, Paolo Bonomi, di pratiche clientelari e guadagni illeciti. Dopo pochi giorni anche Ettore Viola, deputato indipendente eletto nelle liste della Dc, accuserà i due ministri democristiani per malversazioni ed altri reati. D.C.

20 aprile 1950

A Washington, il National security Council approva la risoluzione n.68 (cfr. nota 14 aprile) che definisce la posizione americana nei confronti dell’Unione sovietica, accusata di voler "imporre la sua autorità su tutto il resto del mondo" e di perseguire la "totale sottomissione dei popoli posti sotto il suo controllo", così che il campo di concentramento "era il prototipo della società che questa politica mirava a realizzare, una società nella quale la personalità dell’individuo veniva frantumata e corrotta sino al punto di rendere l’individuo persuaso e partecipe della propria degradazione". Lo stesso giorno, il presidente Harry Truman convoca i direttori dei giornali ai quali indica la "crociata della verità" che dovranno perseguire, "per chiarire al mondo che gli Stati Uniti vogliono la pace e controbattere le menzogne della stampa sovietica". Stati Uniti

20 aprile 1950

A Roma, nel corso di una riunione del Comitato direttivo centrale (Cdc) dell’Associazione nazionale magistrati, si svolge un dibattito fra il presidente Battaglini e il ministro Piccioni, nel corso del quale entrambi eludono il problema della costituzione del Consiglio superiore della magistratura. D.C.

20 aprile 1950

Il sottosegretario alla Pubblica istruzione Vischia risponde all’interrogazione del socialista Melillo, che ha sollevato il caso della scuola media di Matera, dove gli insegnanti hanno obbligato alla confessione e alla comunione gli studenti. E’ vero- risponde il sottosegretario- ma le famiglie, meno una, non si erano opposte. D.C. P.S.I.

21 aprile 1950

A Washington, il National security Council suggerisce al presidente Harry Truman che, qualora il Pci fosse entrato nel governo italiano o il governo "avesse smesso di mostrarsi deciso a opporsi alle minacce comuniste, interne o dall’estero…gli Usa dovrebbero prendere misure…intese a prevenire la dominazione comunista e a riesaminare la determinazione italiana di contrastare il comunismo. Inoltre gli Stati uniti dovrebbero prendere misure militari, in collaborazione con gli altri paesi della Nato, per contrastare le azioni comuniste che minaccino la posizione strategica degli Usa nel Mediterraneo". Stati Uniti- Italia. Piani occulti

21 aprile 1950

A Roma, dopo che il procuratore generale ha dato avvio ad una campagna di intimidazione contro la stampa, ammonita a non dare spazio alla cronaca nera e a tutto ciò che genericamente definisce "raccapricciante", pena il sequestro dei giornali, il presidente della Federazione della stampa, Vittorio Emanuele Orlando, dirama un comunicato nel quale fra l’altro afferma che la violazione del segreto istruttorio necessariamente avviene nell’ufficio del giudice e non può esserne imputato il giornalista; e che in tutti i casi "è dovere del cronista seguire /le indagini/ e controllarne lo svolgimento, essendo l’informazione pubblica nei paesi liberi il migliore e il maggiore freno agli eventuali arbitri della polizia". Repressione

21 aprile 1950

Sull’altipiano del Cansiglio, è rinvenuta una foiba in fondo al ‘Bus de la lun’ profonda 200 metri. Foibe

22 aprile 1950

A Trieste, la Camera del lavoro protesta indicendo agitazioni contro le limitazioni poste dal regime titino agli italiani in Istria. All’agitazione aderiscono quasi tutte le forze politiche compreso il partito comunista triestino, anch’esso schierato contro "l’infame baratto" che si intravede nel negoziato Roma- Belgrado, auspicato dagli alleati. T.L.T.

22-25 aprile 1950

A Venezia, si svolge il convegno su "La Resistenza e la cultura italiana", aperto da Leonida Repaci con interventi di Roberto Battaglia, Raffaello Ramat, Ferruccio Parri, Luigi Longo, Ignazio Silone, Emilio Lussu e di Luigi Salvatorelli. Quest’ultimo accentra il dibattito con una relazione su "Primo e secondo risorgimento" nella quale sostiene che la Resistenza, al pari del Risorgimento, ha avuto l’obiettivo della "redenzione della patria". Resistenza

23-24 aprile 1950

Il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi si reca in visita a Cortemaggiore. Sollecitato dalle proteste di tecnici e dirigenti dell’Agip contro l’azione dei petrolieri privati tesa ad impadronirsi del petrolio italiano di Stato, afferma: "Vogliamo che questa impresa non sia, come tante altre, più o meno lecitamente rivolta ad accrescere la ricchezza di imprenditori privati o di azionisti. Vogliamo invece che sia un’impresa nella quale sia prevalente l’interesse del lavoro e della classe dei lavoratori". D.C.

24 aprile 1950

A Washington, Egidio Ortona commenta un telegramma "segreto" inviato dal ministro degli Esteri Carlo Sforza all’Ambasciata il giorno precedente, 23 aprile, per il tono ‘forte’ di un suo discorso, sulla questione di Trieste: "Circa il suo discorso che tra l’altro includeva accenni a denunce del trattato di pace nel caso si volesse privare l’Italia di un’altra parte del suo territorio nazionale, Sforza ci dà istruzioni di dire che egli ha dovuto parlare in quel modo, perché premuto dal manifestarsi di un’unità del nostro popolo, unità che si potrebbe spezzare. Tarchiani ha chiesto subito di vedere Acheson". Stati Uniti- Italia. T.L.T.

24 aprile 1950

E’ revocata la medaglia d’oro al V.M. concessa motu proprio dal Luogotenente del regno, Umberto di Savoia, a Vincenzo Guarniera.

24 aprile 1950

Si raggiunge l’accordo per il gruppo San Giorgio, nel quale le garanzie per l’occupazione sono subordinate all’accettazione da parte del sindacato del biasimo per l’indisciplina mostrata dagli operai nel corso della vertenza. Movimento operaio- sindacati

25 aprile 1950

Sfidando la Lega araba, con l’appoggio inglese, il re giordano Abdullah annette la Palestina araba.

25 aprile 1950

Il prefetto di Palermo, Angelo Vicari, invia al ministero degli Interni un rapporto nel quale comunica che i carabinieri, con nota riservata, informano del contenuto di una lettera scritta da Gaetano Palazzolo, rinchiuso nel carcere dell’Ucciardone. A proposito della strage di Portella delle ginestre costui afferma: "I fratelli Genovese hanno dichiarato la verità in merito all’eccidio di Portella delle ginestre, ma non hanno detto tutto e cioè che mandanti dell’eccidio stesso sono stati l’on.Leone Marchesano, l’avvocato Battaglia, l’onorevole Cusumano ed altri. Non hanno detto nemmeno che subito dopo la strage, l’onorevole Scelba ha avuto un colloquio con Giuliano ingiungendo a questi di espatriare entro il termine di 6 mesi…". Stragi- Portella delle ginestre. D.C.

26 aprile 1950

Il colonnello Ugo Luca, comandante del Cfrb, incontra personalmente Gaspare Pisciotta. Stragi- Portella delle ginestre

26 aprile 1950

A Washington, Egidio Ortona annota nel suo diario l’esito del colloquio avvenuto fra l’ambasciatore italiano Alberto Tarchiani e il segretario di Stato americano Dean Acheson, in merito al discorso di Carlo Sforza (vedi nota del 24 aprile 1950): "Ad Acheson è dispiaciuto il finale del discorso di Sforza. Siamo purtroppo satelliti e i salti di umore non piacciono". Stati Uniti- Italia. T.L.T.

27 aprile 1950

Nell’illustrare alla Camera i criteri seguiti nella stesura della legge per la Sila, e particolarmente il limite per la proprietà terriera –e conseguente limite alla espropriabilità- salito da 45 a 55mila ettari, Antonio Segni afferma doversi escludere che "una riforma possa basarsi sul processo alla proprietà" e che non sarebbe stato comunque possibile soddisfare tutti i contadini, perché la superficie da assegnare sarebbe risultata troppo esigua per favorire qualunque tipo di trasformazione. D.C.

27 aprile 1950

A Roma, è inaugurata la sede della fondazione Antonio Gramsci. P.C.I.

28 aprile 1950

Il "Corriere della sera" riporta sotto il titolo "Un colpo mancino all’ex compagno", la dichiarazione del maresciallo Tito che ha affermato: "Noi non ci siamo discostati dall’accordo raggiunto con Togliatti ed è sulla base di quell’accordo che può essere trovata una soluzione. Parlando con Togliatti, si era discorso di Trieste e di Gorizia…" Tito ha aggiunto che non spetta alla Jugoslavia ma all’Italia fare ulteriori proposte, concludendo: "Io non posso dire cosa noi chiederemo, ma non posso essere d’accordo col conte Sforza quando egli pone avanti la zona B per non parlare di Gorizia". T.L.T.

28 aprile 1950

In Francia, lo scienziato Joliot- Curie, nominato alto commissario per l’energia atomica nel 1946, è dispensato dall’incarico, che sarebbe scaduto il prossimo anno, dal Consiglio dei ministri a causa della sua adesione al comunismo. La stampa comunista commenta il fatto come "un atto di guerra".

30 aprile 1950

Salvatore Giuliano, in una lettera a "l’Unità" afferma: "Scelba vuol farmi uccidere perché io lo tengo nell’incubo per fargli gravare grandi responsabilità che possono distruggere tutta la sua carriera politica e financo la vita". Stragi- Portella delle ginestre. D.C.

30 aprile 1950

A Washington, Egidio Ortona annota nel suo diario il contenuto di una conversazione con un gruppo di "amici" americani: "Il succo della lunga serata: dopo tutto che ce ne importa se si creano delle unità economiche a regime comunista nazionale avverse allo stalinismo? Chiedo loro che cosa in definitiva essi combattono. La risposta che con non poca sorpresa ricevo è: Stalin, non il comunismo. Tutto questo è enorme e sconvolgente". Stati Uniti

aprile 1950

A Washington, è ufficialmente autorizzato il programma Stay-behind, la cui esecuzione è affidata all’Office of policy Coordination. Stati Uniti. Piani occulti. Strutture clandestine e semiclandestine

aprile 1950

A Milano, sono rinviati a giudizio 3 partigiani, Pietro Ballatti, Gaetano Ciocchetta, Giuseppe Porchera accusati di tentato omicidio ed estorsione nei confronti di Guglielmo della Morte, fatti avvenuti nel luglio 1945. Repressione partigiani. Repressione fascisti

1 maggio 1950

Nasce la Confederazione italiana sindacati lavoratori (Cisl). Scissione sindacale

1 maggio 1950

A Celano (Aquila), nel corso di una manifestazione, la polizia apre il fuoco uccidendo Antonio Berardicuti e Agostino Paris, mentre altri 12 dimostranti vengono feriti. Il comunista Antonio d'Alessandro viene ucciso, nelle medesime circostanze, da fiancheggiatori delle forze di polizia al servizio degli agrari. Repressione armata- caduti

2 maggio 1950

Al Senato, nel dibattito sulla questione di Trieste, V.E. Orlando afferma: "Gli alleati non hanno mantenuto e non mantengono i loro impegni. Sa lei, onorevole De Gasperi, che se fossimo in materia di contratto privato le elezioni del 18 aprile si potrebbero annullare? In sostanza, i tre ambasciatori dissero: ‘Non lasciate strillare troppo le galline italiane’; e infatti ci rimandano alle trattative dirette…Tito il 28 aprile, dopo il discorso di Sforza, ha aggiunto che la questione di Trieste non è attuale. Ed è proprio a Tito che le tre potenze ci rinviano…Occorreva non accettare il trattato di pace, ignobile documento che disonora la nazione che lo ha sottoscritto; poi, non accettare il T.L…Ma gli alleati sono davvero dei super- amici? –chiede Orlando Se all’alleanza si toglie la base dell’amicizia, l’alleanza non è più tale. L’Inghilterra ha tenuto a conquistare il primo posto fra i nostri nemici", e cita in proposito la nota britannica sull’Eritrea, contraria all’amministrazione fiduciaria dell’Italia; per concludere "Io non vi dico, come chiede Labriola, di denunciare il Patto atlantico: ma rivediamo almeno il sistema delle alleanze…Agite, onorevole presidente del Consiglio, bisogna fare qualche cosa". Nel suo intervento, Labriola ha posto il problema della neutralità: "Buttata armai la maschera, ora si confessa apertamente dagli alleati che ciò che si vuole impedire all’Europa è il comunismo", che però non deve essere visto come cinghia di trasmissione dell’Urss. Se non si può stare con l’America, ciò non significa che bisogna stare con la Russia – afferma il parlamentare socialista- e il dilemma non è Patto atlantico o Russia, ma Patto atlantico o neutralità. "Ciò che fa torto all’Italia non è la sconfitta in una guerra impopolare, ma il modo di reagire alla sconfitta. Perché Trieste italiana deve avere un governatore straniero?". P.S.I. T.L.T.

2 maggio 1950

Si conclude il processo a carico di Rodolfo Graziani, condannato a 19 anni di reclusione. Per effetto dell’amnistia e dei condoni, i 19 anni si ridurranno a 5 anni e 4 mesi; avendo egli scontato 3 anni e 8 mesi gli rimane un residuo pena di 1 anno e 8 mesi, ma calcolando l’inizio della pena dal giorno in cui è stato arrestato dagli alleati - non da quello in cui è passato in carico alle autorità italiane - la pena è quasi interamente scontata. R.S.I.

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