15 gennaio 1950 |
Decade da segretario nazionale del Msi Giorgio Almirante. Al suo posto subentra Augusto De Marsanich. Destra- M.S.I. |
15 gennaio 1950 |
A Roma, muore l’ex quadrumviro Cesare Maria De Vecchi. |
16 gennaio 1950 |
La Cina popolare riconosce la Repubblica democratica del Vietnam. |
17 gennaio 1950 |
A Bonn (Germania federale), il ministro dell’Economia Erhard propone all’ambasciatore italiano Babuscio Rizzo la creazione di una commissione mista italo- tedesca per l’esame di una struttura idonea a favorire gli scambi bilaterali. |
17 gennaio 1950 |
A L’Asmara, il ‘Comitato degli italiani in Eritrea’ ha chiesto, in una nota inoltrata all’amministrazione britannica, che la polizia sia autorizzata "a perquisire i nativi tutte le volte che lo ritenga opportuno". Peraltro, l’amministrazione britannica già largheggia nella concessione di porti d’arma agli italiani come difesa dal ‘terrorismo’. |
17 gennaio 1950 |
A Roma, si apre il processo a carico dell’operaio Alfredo Pozzi ed altri 14 attivisti del Pci, in relazione agli incidenti dell’11 ottobre 1947 nei quali fu ucciso lo studente democristiano Gervasio Federici (vedi nota). Violenza politica- caduti |
19 gennaio 1950 |
Il segretario di stato americano Dean Acheson scrive al senatore Connally per informarlo che il governo cambierà la sua politica a favore della Spagna ed appoggerà risoluzioni in seno all’Onu che lascino liberi i governi di stabilire con essa complete relazioni diplomatiche. Stati Uniti |
19 gennaio 1950 |
In una conferenza stampa, il presidente americano Truman afferma che le dimissioni presentate da Myron Taylor da ambasciatore in Vaticano sono dovute a motivi di salute, ma subito dopo aggiunge che "il Dipartimento di stato sta studiando il problema se proseguire o no nel sistema di tenere un inviato personale del Presidente presso il Vaticano"; in tal modo smentendo solo parzialmente le voci che attribuivano le dimissioni di Taylor alle pressioni della Chiesa protestante, che nega al Pontefice la qualità di capo di Stato. Stati Uniti- Italia. Vaticano |
19 gennaio 1950 |
L’organo di stampa dell’Azione cattolica, "Il Quotidiano", commenta 1a notizia secondo la qua1e i protestanti hanno sollecitato il Dipartimento di stato americano ad intervenire a loro favore presso il governo italiano:" La reazione odierna è dunque sproporzionata ai fatti. Ne1 mondo vi sono centinaia di milioni di pagani, e per cercarli non è necessario venire in Italia: un Paese di antica civiltà cristiana che ha insegnato le vie della Verità e dell’incivilimento non può, senza offesa, essere considerato terra di missione. Bisogna capirlo. E bisogna anche capire che, disgregando la sola forza spirituale valida che esista in Europa, si lavora per le forze diverse che negano la legge dello spirito e che oltre l’oceano vengono messe al bando". Stati Uniti- Italia |
19 gennaio 1950 |
A Roma, Luigi Longo e Edoardo D’Onofrio incontrano il consigliere dell’Ambasciata sovietica M. Cerkesov, al quale fanno presente 1’inopportunità di liberare i prigionieri italiani in Russia, avvertendolo che "Scelba con grande impazienza sta aspettando il ritorno dei criminali di guerra fascisti e dei diplomatici di Salò dall’Unione sovietica per utilizzarli come i ‘testimoni’ principali nella campagna contro l’Urss e contro il Pci". Nello stesso giorno, D’Onofrio parla dello stesso argomento con S.Mikhailov il quale rapporta a Mosca: " D’Onofrio si è lamentato che da parte nostra non gli era stato dato aiuto nel fornire materiali sui prigionieri di guerra italiani nel1’Urss...D’0nofrio mi ha chiesto di fargli avere i nomi dei detenuti italiani la cui 1iberazione si sta avvicinando. Ho risposto che non li conosco. D’Onofrio mi ha ammonito che il problema del rimpatrio deve essere trattato con grande attenzione perché tra i prigionieri ci sono criminali di guerra non pentiti i quali non dovrebbero essere lasciati liberi. Ho risposto che questo fatto lo conosciamo e che queste persone non saranno rimpatriate". P.C.I. |
19 gennaio 1950 |
Il Sifar, in una nota informativa rileva: "I dirigenti comunisti stanno lavorando intensamente per riorganizzare le unità militari del partito, evidentemente a seguito di pressioni del Cominform". Controllo politico di Stato e informative |
21 gennaio 1950 |
"Lotta politica", organo del Msi, informa che Pio XII ha ricevuto in udienza una delegazione del Movimento femminile italiano, benedicendone l’attività. Destra- M.S.I. Vaticano |
23 gennaio 1950 |
Truman si incontra in una riunione segreta con i capi di Stato maggiore riuniti per esaminare il rapporto Harmon (preparato sotto la supervisione del generale dell’Aeronautica Hubert Harmon) che concludeva come nemmeno la distruzione di 70 città russe e la morte di 2.700.000 persone potrebbe garantire la vittoria americana e l’estirpazione del comunismo dalla Russia; anzi che la popolazione sarebbe portata a stringersi attorno al potere centrale, mentre l’Armata rossa sarebbe in grado di muovere verso l’Europa occidentale, Medio ed Estremo Oriente. Stati Uniti |
24 gennaio 1950 |
Il "Corriere della Sera" commenta il distacco dal comunismo di sei intellettuali –Arthur Koester, Richard Wright, Ignazio Silone, Louis Fischer, Stephen Spender, André Gide- sotto il titolo "Perché sei grandi firme hanno ripudiato il comunismo. La Macchina aveva bisogno del contributo dei loro nomi, non d’altro: e una volta che ebbero detto di sì, non poteva che espellerli o renderli inoffensivi". |
24 gennaio 1950 |
A Bellolampo (Palermo) i carabinieri uccidono, a bordo della macchina con la quale lo stanno trasportando in caserma, Salvatore Pecoraro, componente della banda Giuliano. I carabinieri si giustificheranno affermando di aver agito per legittima difesa, in quanto Pecoraro stava impossessandosi della pistola di un milite per tentare di fuggire. Rimane, però, insoluta la singolare coincidenza che proprio a Bellolampo, il 19 agosto 1949 (vedi nota), la banda guidata da Salvatore Giuliano aveva teso un agguato ad una autocolonna dei carabinieri uccidendone 7. Sulla morte di Pecoraro non sarà, comunque, aperta alcuna inchiesta. |
25 gennaio 1950 |
A Catanzaro, a partire da oggi e per più giorni, la città si ferma per uno sciopero generale che contesta le decisioni della commissione Affari interni e rivendica, come analoghe deliberazioni di oltre cento comuni della provincia, che "Catanzaro continui ad espletare le secolari funzioni di capoluogo della Calabria". |
26 gennaio 1950 |
Si precisa l’accordo di governo, dal quale si sono autoesclusi i liberali, opponendosi alla riforma regionale e sottolineando il loro dissenso rispetto alla politica economica, giudicata contraddittoria. Si escludono anche i componenti della sinistra democristiana (fanfaniani e dossettiani), cui sono stati negati i dicasteri del Lavoro e dell’Industria, per opposti motivi. La sinistra democristiana si oppone inoltre al progetto di legge per limitare il diritto di sciopero, fortemente voluto dai repubblicani, minacciando di votare in Parlamento con i socialcomunisti. I dossettiani riescono comunque a far rinviare la discussione del progetto. D.C. |
26 gennaio 1950 |
A Cremona, il Tribunale condanna a 4 mesi di reclusione per ‘ribellione alla forza pubblica’ Pierina Miglioli, una lavoratrice agricola di Longardore che aveva reagito alle percosse e ai colpi di sfollagente di un celerino, morsicandolo. Il fatto era accaduto nei pressi della caserma di Sospiro dove le donne della zona erano accorse nell’intento di far liberare Erminia Pierini, attivista sindacale arrestata per aver organizzato uno sciopero nel maggio 1948. Repressione |
27 gennaio 1950 |
Nasce il governo presieduto da Alcide De Gasperi, con il sostegno di Psli e Pri. Compongono il governo i ministri: Ezio Vanoni, alle Finanze; Giuseppe Pella, al Tesoro e, ad interim, al Bilancio; Randolfo Pacciardi, alla Difesa; Carlo Sforza, agli Esteri; Mario Scelba, agli Interni; Attilio Piccioni, alla Giustizia; Ivan Matteo Lombardo, al Commercio estero fino al 5 aprile 1951; Achille Marazza, al Lavoro e previdenza sociale; Giuseppe Togni, all’Industria e commercio; Giuseppe Spataro, alle Poste e telecomunicazioni; Ludovico D’Aragona, ai Trasporti fino al 5 aprile 1951; Alberto Simonini, alla Marina mercantile fino al 5 aprile 1951; Guido Gonella, all’Agricoltura e foreste; Salvatore Aldisio, ai Lavori pubblici; Pietro Campilli, Ugo La Malfa, Raffaele Pio Petrilli, ministri senza portafoglio fino al 5 aprile 1951. Sottosegretari: Giulio Andreotti, Edoardo Angelo Martino (con delega per l’assistenza ai reduci e ai partigiani), alla presidenza del Consiglio; Giuseppe Brusasca, Francesco Maria Dominedò (con delega per gli italiani all’estero), agli Esteri; Egidio Tosato, alla Giustizia; Edgardo Castelli, Ferdinando Casati, alle Finanze; Silvio Gava, al Bilancio; Piero Malvestiti, Domenico Chiaramello (quest’ultimo fino al 5 aprile 1951), Ennio Avanzini (con delega per i danni di guerra), al Tesoro; Giovanni Bovetti, Enrico Malintoppi, Nicola Vaccaro, alla Difesa; Carlo Vischia, Virginio Bertinelli (quest’ultimo fino al 5 aprile 1951), alla Pubblica istruzione; Ludovico Camangi, ai Lavori pubblici; Emilio Colombo, Emilio Canevari (quest’ultimo fino al 5 aprile 1951), all’Agricoltura; Bernardo Mattarella, Emilio Battista, ai Trasporti; Vito Giuseppe Galati, alle Poste e telecomunicazioni; Vinicio Ziino, all’Industria e commercio; Leopoldo Rubinacci, Vittorio Pertusio, al Lavoro e previdenza sociale; Edoardo Clerici, al Commercio con l’estero; Fernando Tambroni, alla Marina mercantile. D.C. |
27 gennaio 1950 |
Il Consiglio di amministrazione fiduciaria della Somalia approva un nuovo progetto per lo statuto, dopo che il precedente aveva sollevato vivaci critiche. |
27 gennaio 1950 |
Il presidente degli Stati uniti Harry Truman approva il piano di difesa integrata della zona dell’Atlantico settentrionale e apertura di un credito di 900 milioni di dollari a titolo di aiuti militari, denominato Map. Per l’Italia sono previsti 90 milioni di dollari. Stati Uniti. Stati Uniti- Italia |
28 gennaio 1950 |
A Lecce, ignoti uccidono in un agguato il segretario della Camera del lavoro di Salice Salentino, Donato Leuzzi. Violenza politica- caduti |
28 gennaio 1950 |
A Roma, un gruppo di giovani missini, a bordo di 3 camion, compie una ‘spedizione punitiva’ nel quartiere della Garbatella assaltando la sezione comunista del rione e aggredendo le persone in quel momento presenti. Violenza politica |
30 gennaio 1950 |
A Washington, il presidente Harry Truman decide che sia dato inizio alla costruzione della bomba all’idrogeno (bomba H) ed ai vettori necessari per lanciarla. Stati Uniti |
30 gennaio 1950 |
A Torino, alla Fiat è proclamato uno sciopero contro la politica del riarmo perseguita dal governo. Movimento operaio- sindacati |
30-31 gennaio 1950 |
I paesi europei comunisti riconoscono la Repubblica democratica del Vietnam. |
31 gennaio 1950 |
Alla Camera, mentre sta per intervenire Alcide De Gasperi per presentare il nuovo governo, la deputata comunista modenese Borellini, ex partigiana e mutilata, avanza verso di lui gettando manifestini che raffigurano i morti per mano della polizia, applaudita dai suoi compagni che urlano "governo di assassini". P.C.I. D.C. |
31 gennaio 1950 |
A L’Aquila, partiti, associazioni, enti e stampa hanno deciso di seguire l’esempio di Catanzaro e indicono una serie di agitazioni per protestare contro il mancato riconoscimento alla città di capoluogo regionale. |
31 gennaio 1950 |
A Milano, cessa le pubblicazioni il giornale socialista "L’Umanità". |
gennaio 1950 |
L’Oece presenta un rapporto dove si richiede agli Stati uniti la continuazione degli aiuti dopo il 1952, mediante una sorta di ‘piano post Marshall’, nonché la riduzione delle tariffe doganali statunitensi che penalizzano gli scambi europei. |
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