22 maggio 1950 |
La Cgil propone una tregua sindacale in cambio della sospensione dei licenziamenti (il problema è particolarmente caldo alla Breda e alla Marelli, ma vi sono diverse altre realtà dove si stanno tagliando posti di lavoro) per facilitare le trattative sulla scala mobile e sugli affitti, oltre che sull’occupazione. Movimento operaio- sindacati |
23 maggio 1950 |
Alla Camera, Pietro Nenni sollecita l’urgenza della discussione sul Tlt, poiché si sta intensificando l’esodo degli italiani dalla zona B verso la zona A o il territorio nazionale e "se l’esodo assumesse le proporzioni che ebbe a Pola, il problema sarebbe risolto automaticamente a danno di qualsiasi tesi italiana". P.S.I. T.L.T. |
23-25 maggio 1950 |
Il deputato Ettore Viola, indipendente eletto nelle liste democristiane rilancia alla Camera le accuse a Bonomi e Spataro (vedi nota del 19 aprile 1950) , alle quali Paolo Bonomi replica annunciando querela. E’ proposta da deputati liberali, comunisti e socialisti un’inchiesta parlamentare per verificare la fondatezza delle accuse. D.C. |
26 maggio 1950 |
Alla Camera, durante la discussione sul Dl 4 marzo 1948 (norme sui benefici ai combattenti), i missini Almirante e Mieville intervengono contro l’esclusione dei benefici per coloro "che per avere collaborato volontariamente in formazioni del Pf fossero incorsi in sanzioni di particolare gravità" provocando la reazione di esponenti degli altri gruppi. Fra essi, Guglielmo Giannini afferma che i missini sono dei "forsennati…non vogliono una reale pacificazione, ma rovesciare le parti e far passare per traditori coloro che furono fedeli al governo legittimo". Destra- M.S.I. Qualunquismo |
27 maggio 1950 |
Il gruppo parlamentare democristiano, dopo che il collegio dei probiviri del partito ha dichiarato infondate le accuse di Viola a Bonomi e Spataro, decide la sospensione del primo. D.C. |
28 maggio 1950 |
L’incaricato speciale del governo federale tedesco, G. di Planik, indirizza al presidente della repubblica Luigi Einaudi una petizione a favore dei militari germanici detenuti in Italia, nella quale scrive che se essi "incorsero nei rigori della legge, ciò fu sempre ed unicamente per un così alto senso di disciplina che ebbe ad animarli da costringerli ad azioni che, comunque esse vogliansi valutare, rappresentavano per loro una necessità indeclinabile dei loro doveri". Occupazione tedesca |
28 maggio 1950 |
Il "Corriere della sera", sotto il titolo "Considerateli amici, lavoreranno molto di più", riporta "le esperienze di un industriale americano, J.F. Lincoln, che ha realizzato straordinari vantaggi concedendo ai suoi dipendenti maggiore libertà e responsabilità individuale", pubblicizzando il suo volume. |
29 maggio 1950 |
A Roma, il governo comunica ufficialmente al governo francese la disponibilità italiana ad aderire al piano Schuman. Nello stesso giorno, il Senato approva il progetto del ministro Togni di finanziamenti e prestiti straordinari all’industria siderurgica. D.C. |
30 maggio 1950 |
A Roma, nel cimitero di Nettuno, presenti l’ambasciatore Dunn, il generale Keyes, il ministro della Difesa Pacciardi e il capo di Sm della Difesa Trezzani si svolge una solenne cerimonia militare per rendere omaggio ai "soldati americani caduti per la libertà". Randolfo Pacciardi afferma: "Ci stendeste allora la mano generosa e fraterna, foste i primi a volere che da pari entrassimo nell’alleanza dei popoli liberi. Vi impegnaste solennemente a non mutilare la nostra carne e non separarci dalle frontiere che Dio ci diede. Noi crediamo alla Vostra parola e aspettiamo fidenti, perché fidenti stringemmo il patto con questi soldati che sono morti…" Stati Uniti- Italia |
31 maggio 1950 |
Al Senato, il democristiano Tosatti chiede l’aumento della congrua per il clero. D.C. Vaticano |
1 giugno 1950 |
A Copenaghen, si apre il congresso del Comisco. La delegazione del Psu è composta da Romita, Codignola, Vittorelli insieme agli indipendenti Zagari e Ignazio Silone. |
1 giugno 1950 |
Achille Ardigò, nell’articolo "La politica estera di Sforza e il problema di Trieste", scrive che "essa ha un rigorismo nell’osservazione dei doveri di nazione atlantica, tipicamente da blocco rigido, da blocco ideologico massimale…Questa politica estera culturale, di grandi e nobili velleità, che pone degli imperativi etici o pseudo etici con la socratica fiducia che /basti/ l’enunciarli per renderli operanti, rimane spesso chiusa nella sfera del dover essere, fuori da una consapevole azione nei rapporti di forza delle diverse politiche esistenti all’interno del blocco occidentale…Il problema di Trieste - conclude Ardigò – è la più dura controprova sperimentale dell’esistenza di un errore di fondo". T.L.T. |
1 giugno 1950 |
Il ministro della Difesa Randolfo Pacciardi emana la circolare nr.400 che disciplina l’intervento dell’esercito nel campo dell’ordine pubblico. Vi si può leggere, fra l’altro, che "…in ogni caso il fuoco non va mai impiegato a scopo intimidatorio. Il fuoco sarà diretto contro gli elementi più facinorosi e contro coloro che commettono gravi violenze, o incitano a queste contro le forze dell’ordine". Repressione armata |
2 giugno 1950 |
A Milano, si svolge un convegno della Cgil che contesta le tesi del convegno degli industriali di Torino del 15 maggio. Di Vittorio, nella relazione di apertura, svolge il tema della "subalternità della politica economica e finanziaria agli interessi imperialistici dei grandi gruppi americani e nazionali". Movimento operaio- sindacati |
2 giugno 1950 |
A Roma, la polizia arresta Julius Evola, Enzo Erra, Pino Rauti, Fausto Gianfranceschi, Clemente Graziani e Franco Petronio con l’accusa di tentata ricostituzione del Partito nazionale fascista. Destra- M.S.I. |
3 giugno 1950 |
A Parigi, iniziano le trattative fra i rappresentanti dei 6 governi che hanno aderito al pool del carbone e dell’acciaio. L’Italia è rappresentata dal ministro degli esteri, Sforza. |
3 giugno 1950 |
Ricevendo i partecipanti ad un convegno di studi sociali, Pio XII afferma che "sulla miseria, sullo scoraggiamento conta lo spirito del male per stornare /gli uomini/ da Cristo e gettarli verso l’ateismo e il materialismo di organizzazioni sociali in contraddizione con lo spirito stabilito da Dio". Vaticano |
3 giugno 1950 |
La Cassazione respinge il ricorso del procuratore generale contro la sentenza Maugeri (vedi nota 4 aprile 1950). Repressione |
4 giugno 1950 |
In Belgio, le elezioni politiche vedono la vittoria del partito cristiano sociale mentre calano drasticamente comunisti e liberali. |
4 giugno 1950 |
In Giappone, vince le elezioni politiche il partito liberale filoamericano e crollano i comunisti. |
6 giugno 1950 |
A Tokyo, il governo esclude dai pubblici uffici, su richiesta americana, i componenti del Comitato centrale del Partito comunista giapponese. |
6 giugno 1950 |
Intervenendo al Senato, il socialista Grisolia sostiene la non credibilità del lodo dei probiviri democristiani sull’affare Viola- Bonomi ed afferma che le accuse di Ettore Viola non sono che la punta di un iceberg, citando ‘lo scandalo della crusca’, la dubbia gestione dei consorzi agrari, dell’Ina e dell’Associazione reduci, imputando alla Dc la volontà di insabbiare ogni cosa. P.S.I. D.C. |
6 giugno 1950 |
Cessa dalle funzioni il Fim (fondo per l’industria meccanica). La liquidazione dell’ente, voluta particolarmente dai repubblicani e osteggiata dai partiti di sinistra, è affidata ad una gestione speciale dell’Arar. Il Fim ha liquidato circa 20 miliardi in 2 anni per salvataggi di aziende in difficoltà. |
7 giugno 1950 |
La Camera approva con 243 voti contro 190 e 5 astensioni la costituzione di una commissione di indagine di 9 membri, presieduta dal liberale Martino, per valutare le accuse di Ettore Viola, respingendo la proposta dell’inchiesta parlamentare vera e propria, dove la commissione avrebbe avuto poteri di indagine identici a quelli degli organi giurisdizionali. D.C. |
9 giugno 1950 |
E’ depositata la sentenza del Tribunale di Roma che ha respinto il ricorso presentato nel marzo da parenti dei caduti alle Fosse ardeatine contro Rosario Bentivegna, Carla Capponi, Franco Calamandrei ed altri dirigenti della resistenza romana accusati di avere, con l’attentato di via Rasella, provocato la rappresaglia tedesca. L’attentato fu atto di guerra, sostiene il tribunale romano presieduto da Pietro Frangipani, richiamandosi al decreto luogotenenziale del 12 aprile 1945 che iscrive gli atti di sabotaggio e le altre operazioni condotte contro l’esercito occupante fra gli atti di guerra che sfuggono alla legge comune. Resistenza |
9 giugno 1950 |
A Vercelli, salgono a 6 gli arresti operati tra i funzionari dell’Inps, accusati di aver riscosso tangenti fra gli aspiranti alla pensione e di aver compilato libretti fasulli. |
9 giugno 1950 |
A Milano, riapre la biblioteca di Brera dopo anni di chiusura per i danneggiamenti subiti nel conflitto. |
10 giugno 1950 |
"Lotta politica", organo del Msi, pubblica il resoconto del primo raduno nazionale delle dirigenti femminili del Msi, dirette da Amalia Sirabella e con presidente Ida De Vecchi. Le partecipanti al convegno, alla conclusione dei lavori, si sono recate nelle basiliche del Giubileo. Destra- M.S.I. |
10 giugno 1950 |
A Cagliari, la polizia arresta il senatore comunista Emilio Sereni che protesta contro l’illecito sequestro delle schede contro la bomba atomica, accusandolo di ‘resistenza a pubblico ufficiale’: illecito che non può giustificare l’arresto di un parlamentare, possibile per i soli casi di flagranza di reato per il quale è obbligatorio il mandato di cattura. Repressione armata. P.C.I. |
11 giugno 1950 |
A Roma, la polizia ferma un gruppo di nostalgici del passato regime che manifestavano davanti all’Altare della patria nell’occasione del ritorno delle salme di alcuni caduti nella guerra civile di Spagna. Repressione armata |
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