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6 dicembre 1950

Rispondendo al comunista Turchi in commissione parlamentare Interni, Alcide De Gasperi afferma che la difesa civile non può essere limitata alle calamità naturali, come vorrebbe la sinistra, ma deve provvedere in tutti i casi in cui "la incolumità dei cittadini sia minacciata". I rappresentanti socialisti e comunisti abbandonano l’aula preannunciando una dura opposizione. D.C. P.C.I. P.S.I. Repressione armata

6 dicembre 1950

A Troina (Enna), muoiono per una forte esplosione di grisou 13 minatori. Infortuni del genere sono peraltro all’ordine del giorno in questi mesi e in testa vi sono le miniere della Montecatini.

7 dicembre 1950

A Lake Success, in risposta alle accuse angloamericane circa i prigionieri di guerra, il delegato sovietico Arutiunian accusa gli americani di aver deliberatamente falsificato i dati sui giapponesi scomparsi durante la guerra e di avere depennato, fra le altre, le vittime degli attacchi atomici. Stati Uniti

8 dicembre 1950

E’ firmato l’accordo sulla rivalutazione salariale con lievi ritocchi in aumento, rispetto alla bozza di accordo risalente al novembre, per donne e minori: ha decorrenza dall’1 novembre. Movimento operaio- sindacati

8-10 dicembre 1950

Ad Ancona, si svolge il quarto congresso nazionale della Federazione anarchica italiana (Fai). I congressisti si pronunciano contro i fautori di un movimento anarchico "orientato e federato" di cui si è fatto portavoce il periodico "L’impulso", e stabilisce inoltre di consentire l’accesso ai congressi ai non aderenti alla federazione.

9 dicembre 1950

E’ arrestato Gaspare Pisciotta, luogotenente di Salvatore Giuliano. Stragi- Portella delle ginestre

9 dicembre 1950

"Lotta politica", organo del Msi, scrive: "Sull’Europa grava la minaccia dell’invasione bolscevica…Chi combatterà se i migliori saranno travolti, schiacciati e dispersi dalle crollanti macerie del fronte interno? Che sarà dell’Italia? Chi difenderà i confini della Patria, se i migliori combattenti saranno criminalizzati dalla legge poliziesca di Scelba?…E’ questo il momento in cui tutte le Nazioni cercano di consolidare il loro fronte interno, chiamando alla concordia e alla unità spirituale i cittadini. Tutte, meno l’Italia: da noi, si vuole invece scavare ancora più profondo il solco che divide gli italiani e mettere al bando ed in galera chi con più ardente passione ha amato ad ama la Patria". Destra- M.S.I.

11 dicembre 1950

L’agenzia "Italia" riferisce di critiche rivolte recentemente dall’organo sovietico "Pravda" a "l’Unità" per eccessivo "occidentalismo" che si rifletterebbe fra l’altro nel dare credito alle informazioni della stampa statunitense. L’agenzia anticipa inoltre il prossimo viaggio di Togliatti in Russia per un periodo di riposo - e magari, aggiunge, per il convegno dei capi comunisti in corso a Mosca - chiedendosi se, in tal caso, si verificherà un’altra ‘svolta’ del comunismo italiano. P.C.I.

12 dicembre 1950

Nel corso della seduta del Consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi afferma: "Se la Russia attacca entro breve tempo, non c’è possibilità di ricorrere ad aiuti stranieri. E’ pacifica la volontà del governo italiano di riarmare il più possibile. Anche se dubitassimo della nostra lealtà di combattenti, dovremmo affermarla perché la lealtà coincide con i nostri interessi. I colloqui con Tarchiani ci hanno dato assicurazioni che l’America non dubita di noi. Il popolo italiano è contrario alla guerra per le delusioni e i pericoli del passato. E’ necessaria l’austerità: conseguente blocco del salari e dei prezzi. Occorre attuare un’economia prebellica". D.C.

13 dicembre 1950

Il Papa riceve in udienza 400 parlamentari italiani. Vaticano

13 dicembre 1950

Alcide De Gasperi annota nel suo diario: "Ieri, Consiglio dei ministri dove si discute di politica estera. Sforza, la sera prima, mi dice: la situazione diventa grave perché dopo la nostra adesione alla proposta Acheson per il riarmo è venuta la nota russa…La diffida era sembrata un bluff allora, ma oggi dopo che l’attacco cinese in Corea ha confermato la diffida cinese precedente, non si può negare il rischio dell’affare Germania…" D.C.

15 dicembre 1950

Harry Truman proclama lo stato di emergenza e nomina Charles E. Wilson, presidente della General electric, War mobilizer, responsabile della mobilitazione di guerra. Stati Uniti

16 dicembre 1950

La rivista "Civiltà cattolica" critica le iniziative antimissine assunte dal ministro degli Interni Mario Scelba, scrivendo che un appunto a suo carico "forse il più grave, è quello del doppio peso e della doppia misura. Si rimproverano al Msi atti di violenza: ma essi finora almeno non hanno interrotto la vita della Nazione con scioperi politici, né hanno formazioni paramilitari di partigiani né, che si sappia, depositi clandestini di armi da impugnare quando e con scopi che prefiggerà una Potenza straniera". Vaticano. Destra- M.S.I.

17 dicembre 1950

Palmiro Togliatti si reca a Mosca per completarvi la convalescenza su invito personale di Stalin. P.C.I.

18-19 dicembre 1950

A Bruxelles, il Consiglio atlantico svolge la sua sesta sessione e in quel contesto nomina il generale americano Dwight Eisenhower comandante supremo alleato in Europa. Stati Uniti

19 dicembre 1950

I ministri degli Esteri di Stati uniti, Francia, Gran Bretagna autorizzano gli alti commissari alleati nella Germania occidentale ad iniziare i negoziati con la Rft per l’eventuale contributo alla difesa dell’Europa occidentale (negoziati di Petersberg). Stati Uniti

20 dicembre 1950

Il Consiglio consultivo delle potenze firmatarie del Trattato di Bruxelles decide di fondere l’organizzazione militare dell’Unione occidentale con quella della Nato.

21 dicembre 1950

La Cgil proclama uno sciopero generale per auspicare una politica di pace. Movimento operaio- sindacati

22 dicembre 1950

Il Parlamento ratifica il testo dell’accordo che affida all’Italia la sede della Fao.

23 dicembre 1950

I governi italiano ed jugoslavo firmano accordi di natura economica, ed altri relativi alla riapertura dei termini per nuove richieste di opzioni per la cittadinanza italiana da parte della popolazione rimasta in territorio jugoslavo.

23 dicembre 1950

Il Msi delibera l’apparentamento con il Pnm in vista delle elezioni amministrative. Destra- M.S.I.

27 dicembre 1950

In una nota informativa del Sifar, si descrive la struttura di ‘intelligence’ del Pci, indicata come ‘Servizio organizzazione ed informazioni’ (Soi) diretta da Edoardo D’Onofrio coadiuvato da Antonio Cicalini. Controllo politico di Stato e informative. P.C.I.

27 dicembre 1950

E’ istituito l’Ente riforma agraria siciliana (Eras) di cui è nominato presidente Pietro Corona.

27 dicembre 1950

In una conferenza stampa, il leader della Cgil Di Vittorio prospetta gli obiettivi per il prossimo anno: difesa dell’occupazione, lotta per investimenti produttivi legati all’industria di pace e non a quella di guerra "perché nessuna minaccia all’Italia viene dall’esterno", no alle leggi repressive in cantiere, da quella della difesa civile alle norme antisabotaggio. Movimento operaio- sindacati. Repressione armata

28 dicembre 1950

A Washington, l’ambasciatore italiano Alberto Tarchiani deposita presso la direzione generale della Fao gli strumenti di ratifica dell’accordo con l’Italia che entrerà in vigore il 1 febbraio 1951. Trapela in questa occasione un piano di commesse di produzione bellica all’Italia per un valore complessivo di 400 milioni di dollari. Stati Uniti- Italia

28 dicembre 1950

Il governo jugoslavo annuncia che rilascerà gran parte dei cittadini italiani detenuti in seguito a condanna.

29 dicembre 1950

Il National security Council, in un suo documento, introduce il principio che l’Italia, benché nazione sconfitta, "nell’interesse della sicurezza degli Stati uniti e dei paesi della Nato, possa derogare alle limitazioni al proprio riarmo". Stati Uniti- Italia

30 dicembre 1950

A Cortemaggiore (Piacenza), giunge in visita il ministro dell’Industria Giuseppe Togni. D.C.

31 dicembre 1950

Secondo fonti sindacali, il bilancio della repressione a partire dal luglio 48 alla fine del 50 è di 62 uccisi, 3.126 feriti e 92.169 arrestati per motivi politici (di cui 19.306 condannati a complessivi 8.441 anni di carcere). Repressione armata- caduti

31 dicembre 1950

Secondo fonti sindacali, gli infortuni denunciati nel settore industriale sono 491.454 nel 1950, con un aumento rispetto agli anni precedenti.

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